~GILDA

Come ogni mattina, mi sveglio alle cinque e trenta, mi alzo e sistemo la mia branda .
Noto che Bridget dorme ancora,
faccio piano per non svegliarla ma inaspettatamente mi sento afferrare dal polso. E allora capisco che Bridget non sta affatto dormendo:
« Ti stai preparando per andare in lavanderia ?» mi chiede
Io di rimando:
«Sì ...ma non credo di farcela a fare quello che mi hai chiesto»
Scende dal letto velocemente, venendo verso di me, mi prende per il bavero della tuta asserendo:
«Non puoi tirarti indietro...hai promesso di aiutarmi !»
Esclama con tono severo che addolcisce immediatamente.
« Ascolta Gilda, io devo assolutamente entrare in quel carcere, ho bisogno di qualcuno che possa aiutarmi a trovare un modo, e quel qualcuno sei tu .
Tu che hai libero accesso all'armadietto dei farmaci, tu che puoi entrare senza destare sospetti.
D'altronde sei dentro per adescamento, sei solo una prostituta, e non come me, un assassina pluriomicida»

Mentre ci fissiamo,
noto nei suoi occhi tanta disperazione.
Allora penso che ha bisogno di me ,
e quindi la aiuterò... Così le affermo:
« Ok ! D'accordo lo farò » le dico.

Accede l'agente di custodia ad aprire la cella, come ogni mattina mi accompagna in lavanderia e poi rimane ad osservarci. In piedi, con le braccia incrociate sul petto, fissa ininterrottamente me e le altre che sono lì per lavorare.

" Svolgo questa mansione in lavanderia, da quando sono stata arrestata. Dopo aver cercato di sedurre un poliziotto per un po' di dollari. Lo stronzo era in borghese e non ha perso tempo ad ammnettarmi e portarmi dentro con
l' accusa di adescamento e resistenza a pubblico ufficiale".

Conosco tutte quelle che lavorano qua dentro, una portoricana di nome Blanca, dimostra più della sua effettiva età. È dentro per trasporto di droga, pare che il figlio le abbia chiesto di fare passare della droga dalla dogana; attraverso degli ovuli inseriti all' interno dello stomaco.
Il figlio era rimasto ferito in uno uno scontro tra bande, quindi non poteva andare lui. ( Ma secondo me è stata una scusa).
Ci ha raccontato di non aver mai fatto niente del genere e malgrado sapesse di andare contro la legge, lo ha fatto per il figlio. ( Eh ! Quello che non si fa per i figli)
E le altre due sono prostitute come me !

Nel frattempo che faccio questi pensieri, le lenzuola dell'infermeria sono già lavate e stirate. Li afferro tenendoli con entrambe le braccia sopra il petto. Percorro il corridoio, accompagnata dall'agente di turno a riporre la biancheria.

Giunti sul posto, il sorvegliante rimane fuori dalla stanza mentre io mi porto
all' interno, con il cuore in gola facendo attenzione a non farmi vedere, apro l'armadietto delle medicine e prendo due flaconcini di pillole di sonnifero; li infilo in tasca ripercorrendo la strada di ritorno.
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Bridget

Ormai mi sono rassegnata a passare le mie giornate tutte uguali.
Dalla branda, alla finestra e dalla finestra alla branda.
Qualche volta in quella specie di bagno a rinfrescarmi
Facendo introspezione, penso a come tutto questo è iniziato, come sia cambiata la mia vita e perché sono cambiata io.

Ora capisco che quello che ho subìto,
non mi giustifica di quello che ho fatto.
Tutti quegli omicidi, quelle morti inutili.
Ho scolpiti i loro volti e i loro nomi nella mia mente.
Non li dimenticherò mai, specialmente Nathan.
«Perdonatemi se potete...» dico tra le lacrime ad alta voce.

Sento girare la chiave nella serratura, allora capisco che è rientrata Gilda.
Mi appresto ad asciugarmi gli occhi per non farle notare le lacrime.
Non voglio apparire debole, nessuno deve vedere la mia fragilità, che sembro accusare da qualche anno ad oggi.
Sempre tenendo un atteggiamento controllato, le chiedo:
« Hai fatto tutto ? È andato tutto bene? Ti ha vista nessuno ?»
Lei esclama:
« Calmati, troppe domande tutte insieme ! Sta tranquilla è andato tutto bene »

Tira fuori i flaconcini dalla tasca, e sottecchi me li porge, velocemente li afferro nascondendoli.
Attenderò la sera per ingerire le pastiglie di sonnifero e cadere in un lungo sonno profondo.
Gilda mi fà notare preoccupata:
« E se non ti svegliassi più? »
Di rimando:
« Poco male...tanto dovrò morire no ?
Lei fa una risatina sarcastica, poi annuncia chiedendo:
«Ah ah ah ! Non mi hai fatto ridere ! E la tua vendetta ? Se muori come farai a vendicare il tuo amico ?»
«Hai ragione, è vero ! »
Affermo, rammaricata dal doverle dare ragione »
Quando arriva la sera, ingoio un intero flaconcino di pillole, mi sdraio nella mia branda aspettando di cadere in catalessi.

Nel silenzio della notte attendo che la mia "opera"...si compia.
Improvvisamente avverto le forze venirmi meno. Il battito del cuore mi pulsa fin dentro le orecchie, le palpebre si fanno pesanti... non ...riesco a tenerli ...ap...!»

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Gilda

Non sento più Bridget rigirarsi nel suo letto. Forse si sarà già addormentata.
Siamo rimaste che non appena il sonno l'avesse presa, avrei dovuto avvisare le guardie per chiedere soccorso.
Ok , vado a vedere com è la situazione.
Mi tiro giù dal letto e subitaneamente la chiamo per accertarmi che stia già dormendo.
«Bridget , sei ancora sveglia ?»

Non ricevendo nessuna risposta, capisco che è arrivato il momento di mettere in atto il nostro piano, ma prima mi appresto a fare sparire il flaconcino dalla mano di Bridget.
Subito dopo richiamo l'attenzione della guardia urlando:
« Aiuto ! Bridget sta male...aiuto !»

Accorrono in mio soccorso in tre, si portano all' interno della cella e vedendo la prigioniera in quelle condizioni, si apprestano a portarla via.

Messa in un angolo osservo la scena, avendo in testa solo un pensiero " E se non dovesse svegliarsi più ? Non voglio nemmeno pensarci".
Improvvisamente faccio un gesto che stupisce anche me, mi inginocchio a pregare!

« Non l' ho mai fatto per nessuno e adesso sto pregando per lei !
Per una donna che non sa amare,
per un'assassina...una criminale.
Per una che da quando siamo compagne di cella, non mi ha mai considerata.
Invece adesso mi ha chiesto di farle un favore, si è servita di me e io non ho saputo dirle di no !
Lo so che mi sta solo usando, ma non mi importa, voglio solo sapere che sta bene e che torni presto da me.

Ma che mi succede, non ho mai provato niente del genere per un' altra donna, avverto di provare qualcosa per lei che va oltre all' amicizia; io sento di amarla !
Sì io l' amo !