Esorcizzare i propri demoni

PoV Narratore:

L'incontro stava per avere inizio. I quattro ragazzi giunsero nell'arena, imbracciando le loro armi.
C'era un po' di tensione da parte degli spettatori, sapevano benissimo che se quello era un cacciatore esperto, non avevano alcuna speranza di vincere.
Sugli spalti, il team CRNS guardava incuriosito, il capitano si mise comodo, con le mani dietro alla nuca, mentre Raphael gli fece una domanda.

Raphael: Secondo te, quante speranze avranno contro il professor Seth?

Chille: Neanche una.

Disse con un sorriso compiaciuto stampato in volto.
Nel frattempo, il team XAVR era pronto a battersi, non prima che l'insegnante di Heaven stabilì poche, ma fondamentali regole.

Seth: Per vincere dovete fare solo una cosa: farmi cadere al suolo. E voglio darvi un vantaggio: non userò il mio Semblence.

I quattro rimasero interdetti, soprattutto Raiden, che replicò a quella che per lui era un'offesa.

Raiden: Ci stai sottovalutando per caso?!

Il professore, con tono calmo e con un leggero sorriso, rispose...

Seth: Affatto, è che non saprei controllare il mio potere distruttivo.

Nonostante la spiegazione, il rosso assunse un'espressione più seria, si vedeva chiaramente fosse arrabbiato.
Seth tirò fuori dal fodero la sua katana, solo la lama era lunga almeno due metri; la rendeva più pesante, ma nello stesso tempo con un enorme gittata.
Il capitano, diede indicazioni al suo team prima di attaccare.

Xander: Non siate impulsivi, lasciate a me il combattimento di spada. Arya, coprici dalla distanza; Viria, attacca solo mentre io e Raiden lo teniamo fermo, intesi?

I tre annuirono, così lo scontro poté iniziare.

Xander: Siamo pronti!

Il ragazzo dai capelli argenti corse verso l'uomo, tenendo la spada-motosega sguainata.
Poco prima di arrivare da lui, Raiden si mosse velocemente grazie ai suoi fulmini e suoi shuriken si scontrarono con la spada dell'uomo, che non si mosse nonostante il forte impatto. Lo sguardo di Raiden era totalmente concentrato sul professore, in un'espressione di determinazione e rabbia. Stava cercando di sopraffare la sua forza, ma era tutto inutile, Seth non si muoveva di un centimetro.
Appena quest'ultimo vide che Xander stava per aggredirlo con un fendente, spinse con tutta la sua forza Raiden, costringendolo ad arretrare. Dopodiché deviò il fendente del ragazzo argento, il tutto mentre teneva la spada con una sola mano. Come a far capire che non doveva sforzarsi più di tanto.
Xander separò la lama da quella del professore, iniziando a tempestarlo di colpi: affondi, stoccate, spezzate e tagli obliqui. Che il cacciatore deviò con maestria, indietreggiando ad ogni colpo.
Non appena Xander riprovò l'ennesima spezzata, Seth fece un salto in alto atterrando alle sue spalle, e facendo un balzo all'indietro. Il ragazzo si girò di scatto e si preparò a colpire nuovamente con una stoccata, mentre Raiden, voleva colpirlo simultaneamente insieme al capitano. Incredibilmente, all'uomo armato di katana, bastò nulla per parare entrambi gli attacchi, le quattro lame si scontrarono, anche se questo rendeva Seth vulnerabile ad un altro attacco.
Arya caricò il suo moschetto e sparò esattamente tre proiettili stordenti, non erano mortali, ma iniettavano una leggera dose di sonnifero.
Ovviamente Seth se ne accorse poco prima che lei iniziasse a sparare, riuscì ad allontanare i due ragazzi facendo roteare la spada intorno a sé. I due si spostarono con una capriola per evitare il fendente.
Appena Arya sparò, il professore riuscì a colpire i proiettili con la spada, ma non li aveva semplicemente deviati.

Arya: Ha tagliato i proiettili...

Sussurrò la Faunus, mentre vedeva l'uomo correre verso di lui. Non era pronta ad affrontare uno scontro fisico.

Xander: Attenta!

Urlò il fratello della ragazza, ma fortunatamente intervenne Viria, mettendosi in mezzo e provando a colpire con una combinazione di calci e pugni, ma vennero facilmente schivati.
Il professore sogghignò, provando poi qualche affondo con la katana. La ragazza, grazie al suo Semblence poteva prevedere esattamente dove avrebbe colpito, quindi senza problemi schivò.
Provando poi a colpirlo con un calcio rotante diretto al viso, ma l'uomo fermò il piede della ragazza con una mano sola.

Dopodiché la sollevò di peso e la lanciò verso Xander, facendoli schiantare l'uno contro l'altro.
Mossa che avrebbe generato confusione nella squadra.
Si voltò verso Arya, che spaventata, provò a sparare altri colpi, ma ebbe come risultato il nulla, Seth li tagliava come fossero nulla. Oltre che un bravo spadaccino, aveva buoni riflessi e una forza straordinaria, così come la sua concentrazione.
Si fermò appena si accorse che qualcosa lo stava raggiungendo: un piccolo fulmine di Raiden. Riuscì, incredibilmente, a deviare pure quello.
Ora la sua attenzione era totalmente rivolta verso il rosso.

Raiden: Stai indietro, Arya! Non puoi affrontarlo!

Il ragazzo unì i due shuriken insieme, formando così la sua spada.

Raiden: Affrontami al massimo della tua forza se ne hai il coraggio!

Stava sprigionando diversi fulmini intorno a sé. Rendendo pericoloso per chiunque avvicinarsi.

Seth: Quanta arroganza... come desideri.

Il capitano del team XAVR, si riprese dalla botta, si rialzò, incitando Raiden a dare il massimo.

Xander: Non trattenerti, Raiden! Sconfiggilo!

Il rosso sogghignò, impugnando la spada nella stessa maniera di Xander. Piegò leggermente le ginocchia in avanti, tenendosi pronto a scattare verso il cacciatore. Che nel frattempo aveva assunto una posizione di guardia maggiore.

Fu istantaneo, Raiden si era spostato velocemente ed era a pochi centimetri da Seth, pronto a colpirlo con un fendente dall'alto verso il basso.
Si sentì Arya incitare il compagno con fare gioioso.

Arya: Vai così!

Raiden: Ho vinto!

Un colpo a quella velocità era praticamente impossibile da parare, ma non per lui.
Seth, nonostante vedesse quanto fosse pericoloso il Semblence del ragazzo, era rimasto calmo, e con una spezzata, riuscì a disarmare Raiden, lanciando la sua arma fuori dall'arena.
Questo spalancò completamente le palpebre, mentre rimase completamente indifeso di fronte all'uomo, stava iniziando a provare timore per un avversario, un sentimento che non si sarebbe mai sognato di provare.

Seth: Bella prova, ma temo tu abbia sbagliato.

Il cacciatore, mise fine allo scontro colpendo il ragazzo con un calcio rotante allo stomaco, che lo scaraventò fuori dal ring, facendoli perdere i sensi.
Il resto del team si girò, vedendo il corpo inerme del compagno e si preoccuparono.

Arya: Raiden!

Non poté nemmeno correre in soccorso del compagno, che Seth arrivò alle sue spalle e la colpì col taglio della mano sulla nuca, in questo modo, anche lei perse i sensi. Il professore la prese al volo prima di farla cadere di peso, posandola dolcemente a terra.
Alexander, che fino a poco fa voleva combattere per estinguere ogni dubbio sul professore, adesso venne pervaso da una rabbia intensa.

Xander: La pagherai...

Il cacciatore pareva sussurrare qualcosa, qualcosa che però, poteva sentire solo il ragazzo.

Seth: Bravo, arrabbiati...

Improvvisamente, il capitano del team XAVR sentì una forte emicrania, e questo lo fece inginocchiare dal dolore.

Viria: Capitano!

La ragazza si chinò di fronte al compagno, notando poi che Seth era scomparso. Si trovava alla sue spalle, ma appena lei se ne accorse, fu troppo tardi, venne colpita alla nuda con l'elsa della spada. Così, come per Arya e Raiden, perse i sensi anche lei.
Xander chiuse gli occhi per cercare di alleviare il dolore, ma appena li riaprì, vide l'uomo davanti a lui e Viria era andata al tappeto. Era successo tutto in un attimo.
Rimase in ginocchio ad osservare il cacciatore, che teneva lo sguardo fisso su di lui, poi gli venne puntata contro la punta della katana.

A quel punto abbassò la testa, in segno di resa. Sentiva di non avere alcuna possibilità ora che era da solo.

Xander: È troppo forte...

Sussurrò sottovoce, mentre Seth gli offrì una mano per aiutarlo a rialzarsi. Xander, anche se teneva la testa bassa, accettò.
Il cacciatore gli mise una mano sulla spalla, tenendo sempre quel sorriso stampato in viso.

Seth: Ottima scherma.

Gli disse, per poi andare da Raiden a controllare le sue condizioni. Fortunatamente nessuno dei caduti era ferito. Infatti Viria si risvegliò poco dopo, così come gli altri due, anche se un po' provati dall'esperienza.

PoV Xander:

Non era un cacciatore, era un mostro! Non ho mai visto nessuno con dei riflessi così perfetti, una scherma degna solo del miglior spadaccino e una forza fuori dal comune. Oserei dire "sovrumana". Siamo stati completamente sconfitti, umiliati... Ero convinto che restando uniti, avremmo avuto una possibilità. È ovvio che abbiamo ancora molto da imparare prima di considerarci dei veri cacciatori.
Arya fortunatamente sta bene, Viria ha solo un leggero mal di testa, mentre Raiden non vuole parlare.

Quel tardo pomeriggio...

È stata una giornata faticosa, non nego che quella sconfitta ricevuta, ci ha buttati parecchio giù.
A pranzo Yang aveva notato subito il mio stato d'animo, grazie a lei mi sono ripreso un po'. Anche se in un modo o nell'altro, tutti hanno cercato di risollevarsi il morale, tranne Raiden, lui pare averla presa piuttosto male questa sconfitta.
Effettivamente, nemmeno noi ci saremmo aspettati che lo sconfiggesse così facilmente...
Viria pare voler dire qualcosa per ravvivare gli animi.

Viria: Ragazzi, domani è sabato, che ne dite di farci un giro per le bancherelle di Vytal? In fondo si tratta comunque di un festival.

-Ottima idea!-

Sorrido alla mia compagna.
Arya sta cercando di convincere Raiden, infatti lo strattona piano dalla manica della tunica nera.

Arya: Tu non vieni...?

Ma il rosso non risponde, si limita a tenere le braccia incrociate e ad osservare mia sorella.

-Andiamo Raiden! Non farti pregare!-

Sento come una sensazione strana, è un senso di familiarità, di bontà, qualcosa che non provo da quando sono in questa scuola. Alzo lo sguardo al cielo e vedo una navetta volante parecchio familiare, è diretta vero il porto di atterraggio.
Non so perché, ma qualcosa mi suggerisce, anzi, mi costringe a raggiungerla.
Questa sensazione pare averla anche Arya. Iniziamo a correre più veloce che possiamo verso il porto, gli altri sento che ci stanno seguendo.
Mancano pochi metri... eccoci arrivati! Il numero di targa lo riconosco benissimo... possibile che si tratti di...?
Lo sportello della navetta si apre molto lentamente, e una grossa mano spunta, appoggiandosi allo sportello.
È una figura grande e imponente, un colosso dal fisico enorme: grandi baffi rossi, capelli del medesimo colore, occhi azzurri e sguardo neutrale; è vestito con dei lunghi pantaloni verdi, delle grosse scarpe e una canottiera bianca.
Io e Arya rimaniamo senza parole alla sua vista, ed è lui a prendere la parola per primo, con la sua voce profonda, ma gentile.

???: Guardate chi è venuto a trovarvi!

-Papa?!-

Arya: Papà?!

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