Alex Mallory

 “𝑭𝒂𝒄𝒄𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒊 𝒑𝒂𝒓𝒕𝒆 𝒅𝒊 𝒖𝒏 𝒈𝒓𝒂𝒏𝒅𝒆 𝒆𝒔𝒔𝒆𝒓𝒆 𝒖𝒎𝒂𝒏𝒐 ; 𝒔𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒊 𝒄𝒆𝒍𝒍𝒖𝒍𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒐  𝒔𝒕𝒆𝒔𝒔𝒐 𝒄𝒐𝒓𝒑𝒐, 𝒑𝒆𝒓𝒄𝒆𝒑𝒊𝒕𝒐 𝒄𝒐𝒎𝒆 𝒖𝒏’𝒆𝒏𝒐𝒓𝒎𝒆  𝒑𝒂𝒍𝒍𝒂 𝒔𝒇𝒆𝒓𝒊𝒄𝒂, 𝒄𝒉𝒊𝒂𝒎𝒂𝒕𝒐 𝒑𝒊𝒂𝒏𝒆𝒕𝒂 𝑻𝒆𝒓𝒓𝒂: 𝒊𝒍 𝒎𝒐𝒏𝒅𝒐 𝒎𝒂, 𝒊𝒏 𝒓𝒆𝒂𝒍𝒕𝒂̀, 𝒍𝒂 𝑻𝒆𝒓𝒓𝒂 𝒆̀ 𝒔𝒐𝒍𝒐 𝒖𝒏'𝒂𝒍𝒕𝒓𝒂 𝒑𝒂𝒓𝒕𝒆 𝒊𝒏𝒕𝒆𝒓𝒏𝒂 𝒅𝒊 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒐 𝒄𝒐𝒓𝒑𝒐. 𝑻𝒖𝒕𝒕𝒆 𝒍𝒆 𝒏𝒐𝒔𝒕𝒓𝒆 𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒊 𝒔𝒐𝒏𝒐 𝒍𝒆𝒈𝒂𝒕𝒆 𝒕𝒓𝒂 𝒍𝒐𝒓𝒐, 𝒂𝒍 𝒇𝒊𝒏𝒆 𝒅𝒊 𝒄𝒐𝒎𝒑𝒊𝒆𝒓𝒆  𝒖𝒏'𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒔𝒐𝒍𝒕𝒂𝒏𝒕𝒐, 𝒄𝒉𝒆 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒂 𝒑𝒆𝒓𝒔𝒐𝒏𝒂 𝒅𝒆𝒄𝒊𝒅𝒆𝒓𝒂̀ 𝒅𝒊 𝒇𝒂𝒓𝒆 𝒐 𝒏𝒐𝒏 𝒇𝒂𝒓𝒆.
𝑬𝒔𝒂𝒕𝒕𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒄𝒐𝒎𝒆 𝒍𝒆𝒊, 𝒑𝒐𝒕𝒓𝒂̀ 𝒅𝒆𝒄𝒊𝒅𝒆𝒓𝒆 𝒅𝒊 𝒂𝒄𝒄𝒆𝒕𝒕𝒂𝒓𝒆 𝒐 𝒏𝒐𝒏 𝒂𝒄𝒄𝒆𝒕𝒕𝒂𝒓𝒆, 𝒍𝒂 𝒏𝒐𝒔𝒕𝒓𝒂 𝒐𝒇𝒇𝒆𝒓𝒕𝒂 𝒅𝒊 𝒍𝒂𝒗𝒐𝒓𝒐, 𝒔𝒂𝒑𝒆𝒏𝒅𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒊𝒍 𝒔𝒖𝒐 𝒓𝒊𝒇𝒊𝒖𝒕𝒐 𝒄𝒐𝒎𝒑𝒓𝒐𝒎𝒆𝒕𝒕𝒆𝒓𝒂̀ 𝒍𝒂 𝒓𝒐𝒕𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒊 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒂 𝒄𝒂𝒕𝒆𝒏𝒂, 𝒊𝒏𝒗𝒆𝒄𝒆 𝒅𝒊 𝒓𝒂𝒇𝒇𝒐𝒓𝒛𝒂𝒓𝒍𝒂 𝒄𝒐𝒏 𝒍𝒂 𝒔𝒖𝒂 𝒆𝒔𝒑𝒆𝒓𝒊𝒆𝒏𝒛𝒂 𝒂𝒄𝒄𝒖𝒎𝒖𝒍𝒂𝒕𝒂 𝒏𝒆𝒍 𝒄𝒐𝒓𝒔𝒐 𝒅𝒆𝒊 𝒔𝒖𝒐𝒊 𝟑𝟎 𝒂𝒏𝒏𝒊.

𝑵𝒐, 𝒏𝒐𝒏 𝒂𝒃𝒃𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒔𝒃𝒂𝒈𝒍𝒊𝒂𝒕𝒐 𝒑𝒆𝒓𝒔𝒐𝒏𝒂, 𝑺𝒊𝒈 𝑴𝒂𝒍𝒍𝒐𝒓𝒚. 𝑺𝒆 𝒆̀ 𝒊𝒏𝒕𝒆𝒓𝒆𝒔𝒔𝒂𝒕𝒐 𝒑𝒓𝒆𝒏𝒅𝒂 𝒖𝒏 𝒈𝒊𝒐𝒓𝒏𝒐 𝒅𝒊 𝒑𝒆𝒓𝒎𝒆𝒔𝒔𝒐 𝒆 𝒔𝒊 𝒓𝒆𝒄𝒉𝒊 𝒊𝒏 𝒗𝒊𝒂 𝑳𝒖𝒊𝒈𝒊 𝑬𝒏𝒂𝒖𝒅𝒊 𝑶𝒓𝒃𝒂𝒔𝒔𝒂𝒏𝒐 𝟎𝟎 (𝑻𝒐) 𝒂𝒍𝒍𝒆 𝒐𝒓𝒆 𝟎𝟗:𝟎𝟎 𝒑𝒆𝒓 𝒊𝒍 𝒄𝒐𝒍𝒍𝒐𝒒𝒖𝒊𝒐. 𝑵𝒐𝒏 𝒑𝒖𝒐̀ 𝒔𝒃𝒂𝒈𝒍𝒊𝒂𝒓𝒆: 𝒍'𝒆𝒅𝒊𝒇𝒊𝒄𝒊𝒐 𝒃𝒊𝒂𝒏𝒄𝒐 𝒆̀ 𝒊𝒍 𝒏𝒐𝒔𝒕𝒓𝒐; 𝒍𝒂 𝒂𝒕𝒕𝒆𝒏𝒅𝒊𝒂𝒎𝒐. 𝑪𝒐𝒓𝒅𝒊𝒂𝒍𝒊 𝑺𝒂𝒍𝒖𝒕𝒊 𝒅𝒂𝒍𝒍𝒂 𝑩𝒐𝒕&𝑩𝒓𝒐𝒕𝒉𝒆𝒓𝒔”.

Questa era la Mail ricevuta da Alex Mallory, mentre si accarezzava confuso la testa rasata. Era un gesto che faceva molto spesso, dopo aver perso parzialmente i capelli a seguito di un esaurimento nervoso.
Mise subito in tasca il suo S10, mentre bloccava lo schermo ed osservava la cover del film “Ritorno al futuro”. 
 
Doveva assolutamente riprendere a lavorare e terminare la giornata nel suo box grigio. Erano le 12:00 e doveva arrivare alle 20:00, come sempre, per poi recuperare la bici e recarsi subito a casa, per evitare inutili discussioni ed eventuali disagi. Ebbene si, viveva ancora con i suoi che, ormai pensionati, avevano preso ancora di più a rendergli la vita difficile e complicata. Una vita fatta di orari e costrizioni quasi dovute, con uno stipendio di cui vedeva solo le cifre su una busta paga perché… finiva dritto dritto nelle tasche dei suoi genitori e aguzzini. Non poteva permettersi una fidanzata stabile e tanto meno una vita sociale perché una ragazza stabile non sarebbe gradita in casa “perchè ovviamente sarebbe interessata solo al tuo stipendio”, che ammontava grosso modo ai circa 700 euro con gli straordinari. Però nessuna donna sarebbe stata interessata a lasciarlo in mutande, bensì avrebbe potuto seriamente portarlo via di casa e togliere la comodità di tenerlo carcerato, quindi pesanti siringhe mentali da parte di sua madre. 
 
Per farla breve, una volta rientrato a casa non poteva uscire dopo cena perchè lui era un figlio di famiglia, quindi doveva restare in casa e andare a letto presto perchè l'indomani doveva alzarsi per recarsi al lavoro. Non viveva in un albergo dove poteva fare cosa voleva. Chiaro era che senza soldi non poteva permettersi un affitto quindi, allo stesso tempo, la sua permanenza in casa era una scelta obbligata. Disobbedire o trasgredire le regole di casa potevano portare spiacevoli ripercussioni, trovare distrutti i suoi brani musicali degli anni 80, di cui lui ne era un cultore o videogames buttati via. Possedendo grandi varietà di giochi e piattaforme, dal Comodore64 alla Play4; diciamo pure che poteva essere considerato un grande nerd, e la cosa peggiore era trovarsi senza connessione, per gli sfizi di una schizofrenica. Tutto questo magari solo come aperitivo. 
 
Le ore scorrevano lente nella sua gabbia grigia al Call Center ed aveva ancora una telefonata da compiere; tutte le altre erano già state effettuate al mattino. Solitamente Mallory dalle 08:00 alle 13:00 lavorava senza sosta, sbrigando tutte le telefonate segnate dal reparto amministrativo il giorno precedente.  Alle 13:00 i box si svuotavano e restava da solo sino alle 20:00; in queste ore gli uffici amministrativi avrebbero girato delle mail direttamente a lui, in quanto fosse capo reparto da circa 3 anni. Ricevute le mail, doveva procedere a smistarle ai 49 colleghi con molta cura, persona per persona; caso per caso. La CyberTruck, azienda per cui Alex lavorava, si occupava di Container che andavano in giro in tutto il mondo. La compagnia era nata da solo 10 anni prima ed aveva un processo di lavorazione particolare ed unico nel suo genere: ogni cassa aveva un codice, ma nessuno ne conosceva il contenuto o, meglio, non lo volevano sapere; erano informati solo del peso o delle sue caratteristiche infiammabili e/o tossiche. Ogni operatore del call center gestiva 10 autisti, con destinazioni, ritiri e consegne delle casse che variavano tra vuote e piene. Oltre ai suoi operatori,  doveva mantenere il contatto con i clienti al fine di non far perdere tempo agli autisti con le classiche bolle di accompagnamento, ovvero il DDT (DOCUMENTO DI TRASPORTO). Una consegna o un ritiro comune necessita infatti di una bolla che dichiara cosa si trasporta, da una azienda verso un'altra azienda, numero progressivo della bolla, data ed ora e firma dell'autista. Il documento può essere in duplice o triplice copia ed a seconda delle circostanze, le copie vanno spartite e, di norma, una è dell'autista nel caso venga fermato dalle forze dell'ordine ed ovviamente anche per l'azienda per cui lavora, che deve fare la registrazione, ovvero catalogare le bolle durante i mesi di lavoro e provvedere poi alla fatturazione. Attraverso il DDT si ha la conformità che le fatture siano reali e, proprio per questo motivo, esistono le copie, in modo che si possano eseguire controlli di qualsiasi entità. Tornando al discorso della CyberTruck questo problema veniva eliminato e gestito dai loro call center. L'autista arrivava a destinazione con un numero da comunicare a chi di competenza, che attendeva la consegna o il ritiro. I mezzi, se fermati dalle forze dell'ordine, venivano subito messi in contatto con l'operatore della CyberTruck, che si sarebbe occupato degli accertamenti. In breve questa catena di lavoro consentiva all'autista di non perdere tempo e svolgere più consegne possibili durante il giorno. 
Era chiaro che ogni dipendente era diverso, quindi Mallory che conosceva benissimo ogni camionista, ma anche gli impiegati; doveva collocare ogni cassa all'autista giusto con l'operatore adeguato: Operatori che fossero in conflitto con i camionisti e camionisti che non avessero portato casse adeguate alla loro guida, potevano arrecare danni irreversibili, ritardi o, addirittura, la distruzione del mezzo o della cassa; per cui quel lavoro andava svolto accuratamente. 
Nel giro di un'ora solitamente tutte le mail venivano smistate poi, tramite accordi privati con il suo capo, in un altra ora svolgeva le pulizie quotidiane. Cosa non impossibile, perchè se ne occupava lui da sempre, guadagnandosi qualche soldo extra in contanti che poteva accuratamente nascondere e tenere per lui. Il tempo che restava a disposizione lo dedica al riposo; riposo nel vero senso della parola, ovvero dormire, perchè a casa sua non era facile nemmeno quello: sempre lavori da svolgere o questioni inutili di cui rispondere. Quindi più tempo passava fuori casa meglio stava, Domenica a parte. Si ritrovava spesso anche a riflettere sulla propria vita, ma non c'erano mai punti di svolta.
Finiti gli smistamenti e la pulizia, iniziò a rileggere la mail. Inizialmente pensò ad uno scherzo, ma nessuno dei suoi colleghi conosceva le sue problematiche e la sua vita personale risultava sconosciuta. In quei 5 anni di carriera al massimo era riuscito ad ottenere la promozione di capo reparto e si rese conto di non aver mai preso un caffè con nessuno. 
- in questi 5 anni sono diventato capo reparto tra altri 5; forse lascerò questo posto dimenticato da dio per trasferirmi nella nuova sede a distribuire mail e ad occuparmi di arrivi e partenze direttamente dai clienti. Forse questa volta sono ad un vero punto di svolta ... ma chi sono loro? E come hanno fatto a trovarmi? - pensò fra sè e sè. 

 
Prese la cornetta e compose l'ultima telefonata.
- Buonasera, sono Mallory della CyberTruck, Parlo con Scarpa?!-

Si, buonasera. Sicuramente è per il carico di domani: abbiamo in consegna il numero 49 e lo attendiamo per le ore 08:00.

- Ooh perfetto, vedo che i miei superiori lavorano con dedizione. Allora tutto confermato? Avvio la pratica? -
Certamente, Signor Mallory io la ringrazio e le auguro una buona serata. 

- Grazie, altrettanto anche a lei - 
Mentre si accingeva a riporre la cornetta sentì gracchiare, e la riportò subito all'orecchio per ascoltare...

- Mallory!!! Ha letto la mail? -

Domandò una voce femminile, calda e gentile di una donna giovanile, che mentalmente gli ispirava una donna mora, attraente e con un vestito rosso.
- Scusi?!!! - domandò in un misto di rabbia e curiosità, interrogandosi su come fosse possibile che quella persona fosse rimasta in coda alla chiamata e per giunta senza prendere la linea, come se Scarpa non avesse mai attaccato.
- Non si scaldi tanto, stiamo solo accertando che abbia ricevuto la mail e che prenda una decisione sensata. Per un chiarimento più preciso, lei è stato osservato per anni attraverso la CyberTruck dal nostro team di osservatori e corrisponde perfettamente al profilo [Alex ascoltava la signorina, aggrappato con entrambe le mani sulla cornetta, incredulo riguardo a ciò che sentiva] da noi ricercato e complimenti… sono vestita di rosso oggi - 
 
tuuu...tuuu...tuuu...tuuu...tuuu...tuuu...tuu
 
- Pronto!? -
 
La signorina aveva attaccato ed Alex rimase con gli occhi spalancati per quanto era accaduto: non solo una mail che sembrava scritta da Philip Dick, ma addirittura una telefonata nella telefonata, con una donna che probabilmente leggeva nel pensiero. Credeva davvero di trovarsi al centro di un gioco psicologico o, peggio ancora, un test. Di sicuro non sapeva come affrontare questa situazione. Si allentò la cravatta perchè si sentiva soffocare e si passò ripetutamente la mano sulla testa, spense il PC  e decise di dormire qualche ora. La sua mente iniziò a lavorare in un modo in cui non aveva mai lavorato. Ovviamente parliamo di un uomo con grandi doti mentali, ma quel giorno, per la prima volta, la sua mente iniziò a lavorare al contrario, ma nemmeno nei suoi sogni poteva immaginare che, al suo risveglio, avrebbe vissuto la stessa giornata appena trascorsa.