Leo Lennox / Ethan [soul]
Ruolo: Fa parte della gilda dei Cacciatori di Asta da quando ha quindici anni, ovvero da due anni.
Nome: Leo. Si tratta di un sostantivo latino, leo, la cui traduzione italiana è "leone". Costituisce, peraltro, un prefisso che attribuisce il medesimo significato anche ad altri nomi. Può altresì essere considerato un troncamento o un diminutivo del nome Leone.
Cognome: Lennox.
Età: 17 anni, compiuti il 25 luglio. È nato perciò, ironia della sorte, sotto il segno del Leone.
Regno di provenienza: Leo è originario del Regno di Taradhin, dove ha vissuto per tutta la sua vita, a eccezione di un periodo trascorso nel Regno di Lufthloss.
Aspetto fisico: [Cameron Boyce]
Carattere: Si capisce già dalla faccia: Leo non sa tenere a bada il senso dell'umorismo. È abilissimo infatti a tenere alto l'umore delle persone con qualche battuta qua e là, oppure semplicemente con qualche smorfia divertente. Quando c'è lui, è quasi impossibile trattenere le risate o anche solo non sorridere. Cerca sempre di stare al fianco di tutti, tentando di non escludere nessuno: dopotutto, come potrebbe mai privare qualcuno della sua meravigliosa compagnia? Sarebbe un affronto, una cosa imperdonabile! È quel genere di ragazzo che farebbe di tutto per farti sentire parte di una famiglia, di un gruppo, e questo perché sa quanto faccia male stare da solo o anche semplicemente sentirsi feriti. Tende spesso a prendere le persone da parte quando vede che sono tristi per consolarle e per dar loro anche solo un po' di supporto, ed è un dispensatore umano di abbracci e di affetto. Crede infatti che tutto si possa risolvere più facilmente se si ha una persona disposta a stare al tuo fianco per aiutarti. Leo è inoltre un ragazzo molto prudente, di quelli che non si fidano mai completamente di una persona appena conosciuta. Certo, fa sempre il possibile per far sentire un nuovo arrivato come se fosse a casa, ma ci impiega sempre un po' di tempo per fidarsi. Insomma, non andrebbe a confidare un segreto molto personale a uno sconosciuto, per intenderci. Inoltre, tende a scansare più che volentieri ogni genere di rischio, in quanto amante della tranquillità. Non gli piace cambiare, è un ragazzo molto sedentario; tuttavia, è difficili che rifiuti un'offerta se questa si presenta come molto allettante. Ha sempre il sorriso sulle labbra, ed è molto aperto con le persone, nonché leggermente protettivo con chi ama. È molto difficile che si arrabbi, dato che non è un ragazzo che si innervosisce con facilità, ma molto spesso tende a nascondere un tratto importante della sua personalità: è terribilmente sensibile. Leo è infatti un ragazzo che si emoziona per niente e si rattrista con nulla, anche se fa il possibile per nasconderlo. Non gli piace mostrarsi debole, per questo nei momenti di difficoltà tende a scappare da tutto e da tutti. L'unica compagnia che è sempre ben accetta anche in momenti del genere è il suo Selvander, solo lui e nessun altro. Fatta però eccezione per questi momenti, che non durano mai più di una giornata, Leo è il componente che tiene unite le persone, che tenta sempre di far andare d'accordo tutti e cerca di dare a tutti le stesse attenzioni, senza trascurare nessuno per nessun motivo.
Storia: Leo è nato in una sera afosa di fine luglio, in cui il vento caldo trasportava la sabbia rovente del Regno di Taradhin fino al nuovo arrivato. Fu il secondo dei tre figli, due maschi e una femmina, che ebbero Abigail e Simon Lennox, e la sua si può dire che sia stata una vita tutto sommato felice. Tranne per un piccolo particolare: il maggiore dei tre fratelli, Jacob, era un Senza Anima. Fatto inspiegabile per l'intera famiglia, che per intere generazioni aveva avuto i Selvander più disparati. Nonostante questo e i tre anni di differenza, fra Leo e Jacob si instaurò sin da subito un legame magnifico, non solo di fratellanza ma allo stesso tempo anche di amicizia. Jacob stava sempre attento al fratellino, si prendeva cura di lui e ci giocava insieme, e in cambio Leo gli permetteva di giocare e accarezzare la propria Anima, che altro non era se non un adorabile coniglietto. Entrambi desideravano l'uno il bene dell'altro, e tendevano tutti e due a proteggersi a vicenda. I genitori furono sempre molto presenti per i figli, e volevano un bene incondizionato ad entrambi, senza fare un dramma del fatto che il loro primo figlio non aveva un Selvander. Quello che però non seppero mai, era che Jacob non vedeva l'essere un Senza Anima come una tragedia: viveva in una famiglia in cui tutti avevano un Selvander, e crebbe dapprima al fianco di una lupa e un falco, in seguito con un coniglietto e, qualche anno più tardi, insieme a una cerva. Confessò i suoi sentimenti solo al fratellino, che sorrise subito al pensiero di essere il confidente del fratello maggiore. L'infanzia di Leo fu decisamente felice, piena di affetto, giochi e scherzi. All'età di cinque anni, però, qualcosa cambiò: era il 21 settembre quando venne al mondo la sorellina del ragazzo. La chiamarono Selene, dato che la notte della sua nascita era una notte di Luna piena. Jacob e Leo rimasero senza parole nel vederla, entrambi con il cuore traboccante di felicità. Gli anni successivi trascorsero serenamente, tanto quanto i precedenti, e in casa Lennox ci si dovette abituare alla presenza di un quarto Selvander: come accennato prima, infatti, l'Anima di Selene era una cerva. La perenne allegria che aveva caratterizzato la vita di Leo venne interrotta quando lui aveva tredici anni, e la sorellina appena otto: Jacob, quella sera, non aveva fatto ritorno a casa. Avendo il maggiore sedici anni ormai, sulle prime i genitori non si preoccuparono in modo eccessivo: pensarono piuttosto che il figlio si fosse fermato a casa di qualche amico, o magari dalla sua ragazza. Tuttavia, Leo aveva un brutto presentimento. Presentimento che ebbe conferma quando, la mattina dopo, davanti alla porta di casa si era presentata la fidanzata del ragazzo in lacrime; sulla sua spalla era appollaiato un usignolo, che tentava di consolarla strofinando la testolina piumata contro la sua guancia. La ragazza chiese a tutta la famiglia di seguirla, perché aveva qualcosa da mostrare a tutti loro. Tutta la famiglia la seguì fino a quella che lei indicò come casa sua, e qui, per la prima volta, Leo si rese conto di quanto le persone potessero essere crudeli: appena davanti all'abitazione della giovane c'era il corpo di Jacob, pallido come un lenzuolo e con la giacca strappata e sporca di sangue. Era pieno di lividi in volto, ma, purtroppo, non c'erano dubbi che fosse lui. Abigail fece del suo meglio per trattenere i singhiozzi, mentre Selene piangeva vicino al corpo del fratello e persino Simon tentava di nascondere le lacrime. L'unico che non piangeva era Leo: conosceva Jacob più di tutti, era il suo migliore amico oltre ad essere suo fratello, conosceva tutte le sue avventure, ricordava ogni sua singola confessione, lo conosceva più di quanto conosceva sé stesso, e per questo sapeva anche che non avrebbe voluto vederlo piangere. Solo più avanti, però, apprese il perché di quell'omicidio: i Senza Anima non erano ben accetti nel suo Regno, e anzi la maggior parte venivano esiliati, se non fatti fuori. Fu questo episodio che fece avvicinare sempre di più Leo alla gilda dei Cacciatori di Asta: era necessario scoprire il perché la magia continuava a diminuire ed impedire che questo processo continuasse per evitare che altre persone innocenti subissero la stessa sorte toccata a suo fratello. Entrò presto nelle grazie della gilda, e quando finalmente compì quindici anni decise di compiere un viaggio fino al Regno di Lufthloss per presentarsi alla base principale dei Cacciatori. Si stabilì nella capitale di quel Regno per un periodo piuttosto lungo, stringendo tantissime nuove amicizie e... scoprendo cosa fosse l'amore. Fu poco dopo, infatti, che il giovane Leo perse la testa per una ragazza del posto: la vedeva spesso al mercato, talvolta sola, talvolta in sella ad un cavallo. Quando finalmente ebbe il coraggio di presentarsi a lei, era autunno: si chiamava Ester Jackson, aveva tredici anni e il frisone che la accompagnava sempre era il suo Selvander, Abner. Passarono i giorni, e i due erano sempre più legati: uscivano spesso insieme, anche di notte, e facevano il possibile per passare insieme il più tempo possibile. Leo non tardò a chiederle se volesse diventare la sua fidanzata, la prima di tutta la sua vita; ed Ester, entusiasta, rispose subito con un sì. Ad Ester, Leo raccontò tutto, e così fece lei: legarono così tanto in così poco tempo che a entrambi sembrava di conoscersi da una vita. Leo riuscì persino a conquistare la fiducia di Abner, un'impresa a dir poco impossibile. Tuttavia, quella storia non era destinata a durare. Erano passati appena tre mesi e mezzo quando entrambi si resero conto che qualcosa iniziava a non andare, soprattutto per Ester: la ragazza infatti aveva sempre più difficoltà a mantenere quella relazione stabile, e notando questo Leo decise che, per il bene di entrambi, era meglio finirla lì. I due quindi si lasciarono, ma rimasero comunque molto amici, se non migliori amici. Dopo qualche mese Leo tornò infine nel Regno di Taradhin, ma non dimenticò mai quella ragazza tanto speciale che gli aveva fatto battere così forte il cuore nel petto.
Arma e potere: Premessa doverosa: a Leo maneggiare armi non piace. Fare male alle persone non rientra nel suo carattere, come uccidere delle persone; purtroppo però ha imparato a sue spese che le persone non si fanno scrupoli, tanto meno nei confronti di ragazzini, ed è perciò meglio sapersi difendersi da soli. Fosse per lui, la sua arma prediletta sarebbero arco e frecce: avendo una buona mira si trova comodo con questo genere di arma. E poi, preferisce agire inosservato, in caso mai dovesse agire in quel senso, e con arco e frecce sarebbe capace di ferire senza essere visto, potendo tirare anche da lunghe distanze. Tuttavia, in caso di un attacco diretto, sa bene che solo prendere l'arco e incoccare una freccia potrebbe portargli via tempo prezioso, perciò non usa mai quest'arma. Sempre al suo fianco, letteralmente, c'è invece un pugnale, che porta sul fodero la runa che la gilda utilizza come simbolo, riportata anche sull'impugnatura dell'arma. Il Lebesen del ragazzo, invece, è decisamente particolare, considerata la sua provenienza da un Regno quasi del tutto desertico. Leo padroneggia infatti la criocinesi*, che usa molto più volentieri del suo pugnale. Di solito si limita a dei semplici muri di ghiaccio, specialmente quando in situazioni spiacevoli ha bisogno di distanziare una certa persona per impedirle di attaccare, ma volendo sarebbe anche capace di congelare parzialmente o completamente una persona. Detesta però farlo, anche perché non conosce un modo per sciogliere il ghiaccio istantaneamente. L'effetto del suo potere può infatti durare dai pochi minuti fino a un'ora, a seconda della quantità di ghiaccio, ed essendo Leo un ragazzo dai sensi di colpa facili detesta l'idea di bloccare le persone in un cubetto di ghiaccio, o farle prigioniere dietro una spessa lastra da lui creata.
*[La criocinesi (dal greco κρίος [kríos] "freddo" e κίνησις [kínēsis] "controllo") è un potere che permette a chi lo possiede di generare e controllare il ghiaccio].
Orientamento sessuale: Eterosessuale eteroflessibile. Questo perché Leo è sicuro al cento per cento di provare attrazione fisica solo ed esclusivamente per le ragazze; tuttavia, gli è capitato ogni tanto di innamorarsi di un ragazzo, anche se raramente.
Altro:
- Ogni tanto ha il timore che Ester, ora una sua amica molto stretta, abbia capito di essere più per "l'altra sponda" solo perché lui come fidanzato faceva pena, e questo pensiero lo rattrista ogni volta.
- Non gli piacciono gli insetti. Non che gli facciano schifo, certo, ma animali come grilli, cavallette e altri insetti di questo genere preferisce solo osservarli, piuttosto che prenderli in mano. Ha un debole per farfalle, libellule, coccinelle e api.
- È pieno di lentiggini, non solo sul viso ma anche sulle braccia e sulle spalle.
- Si firma sempre e solo con la doppia L, mai con nome e cognome.
- Porta al collo un laccetto di cuoio a cui lega piccoli oggetti che gli ricordano periodi importanti della sua vita. Al momento, ci sono solo una piastrina con incisa la runa della gilda dei Cacciatori e un piccolo anello d'argento, ricordo del suo fidanzamento con Ester. Questo era infatti un regalo di Leo alla ragazza, che glielo ha poi restituito una volta finita la loro relazione.
SELVANDER
Nome: Ethan. Riprende il termine ebraico אֵיתָן (ethan, eitan), che vuol dire "solido", "forte", "perenne"; riferito a una persona può essere interpretato anche come "dalla lunga vita". È presente nell'Antico Testamento, dove è portato da almeno tre personaggi, fra i quali spicca un uomo alla cui saggezza era comparata quella di Salomone, il cui nome è reso in alcune traduzioni italiane come "Etan".
Aspetto: Si tratta di un tenero coniglietto, di piccole dimensioni, anche se per la maggior parte del tempo sembra un piccolo batuffolino con due occhioni neri. Come facilmente intuibile dal nome, è un maschio.
Carattere: Come il suo aspetto lascia intendere, Ethan si può riassumere in poche parole: affettuoso, coccoloso e morbido. È infatti un coniglio molto premuroso e affettuoso, che si preoccupa per la salute degli altri e per il loro stato d'animo. Quando vede qualcuno triste, tende sempre ad andare da lui, accoccolarsi il più stretto possibile a lui e iniziare a strusciare il piccolo musetto contro la pelle della persona, in segno di conforto. Dopotutto, quando si è tristi, cosa c'è di meglio se non accarezzare il pelo morbido e soffice di una creaturina adorabile? Tuttavia, nonostante il suo cuore tenero, è molto protettivo, soprattutto nei confronti di Leo, e decisamente pignolo. Tende infatti a "tenere il broncio" alle persone che sbagliano la pronuncia del suo nome – che si legge "Itan", e non "Etan" come è scritto –; se ci sono oggetti fuori posto cerca sempre di risistemarli spingendoli con il musetto al loro posto, oppure fissando intensamente qualcuno per convincerlo a mettere in ordine. Nonostante questa pignoleria, però, Ethan è un ottimo amico, confidente, e ascoltatore. Insomma, pacchetto completo!
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Lonely_Mary ecco a te il secondo OC per la tua role! In realtà Leo è un personaggio che già dai tempi della vecchia role volevo creare, ma che purtroppo non ho mai avuto l'occasione di presentare in role. Perciò, adesso, eccolo qui, con il suo carattere solare e il piccolo segreto che conservano lui ed Ester!
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