"Signore la cena è pronta" una guardia del corpo di Mingi andò sopra da lui e gli annunciò che era ora di cenare. Il ragazzo nascose subito la foto e annuì all'uomo.
Sospirò, ripose l'immagine nel sacchetto e lo chiuse, poi si alzò e andò verso le scale, ma si ricordò di Yunho quindi andò da lui.
Bussò alla sua porta per non fare altre figuracce, ma non sentì alcuna risposta quindi aprì la porta e vide il più alto nascondere qualcosa in tasca e girarsi dall'altra parte. Aveva anche portato le mani alla faccia, come se volesse asciugarsi le lacrime.
"Hey, la cena è-" Mingi si bloccò a quella vista.
"Che succede?" si avvicinò a Yunho e mise una mano sulla sua spalla.
Il moro ormai non ci piangeva su sul fatto dei genitori, ma da quando c'era Mingi non riusciva più a trattenersi, e la sensazione che provava dentro di lui non gli piaceva affatto perché lo induceva a pensare di, almeno, andarsene da lì e di smettere di parlare con chi aveva ucciso i suoi genitori, ma gli diceva anche che di Mingi ormai si poteva fidare.
In sostanza sapeva di aver bisogno di lui ma non voleva sentire questo bisogno.
"Niente" si asciugò le ultime lacrime che solcavano i suoi occhi e poi guardò in basso. Doveva pur trovare un modo per allontanarsi da lui.
"Yunho guardami" impose Mingi, ma Yunho non si mosse. Gli sembrò di tornare a qualche giorno prima quando era successa la stessa cosa.
"Yunho" Mingi pronunciò il nome in modo più pesante, ma lo stesso non gli servì. Yunho non voleva assecondarlo anche se desiderava con tutto sé stesso alzare lo sguardo e guardarlo negli occhi.

Mingi non sapeva cosa fare, se voleva qualcosa la otteneva sempre con la forza e senza mezzi termini, ma quando guardò la figura del ragazzo in lacrime per la seconda volta nello stesso giorno, provò un seccante fastidio e gli venne naturale abbassare la voce.
"Non ti costringo a dirmi cosa succede, ma almeno prova a guardami" stava immaginando di avere la cugina davanti a lui e cercava di trattarlo come trattava lei, anche se con scarsi risultati.
Sospirò. Mise le sue mani sulle spalle del più alto e lo spinse dolcemente verso il letto, fino a farlo sedere. "Che succede?"
Mingi si sedette per terra, davanti a lui, e aspettò una risposta.
"Su, che sono sicuro che hai fame" gli indicò la pancia, ma Yunho continuava a non demordere. Mingi iniziò a perdere la pazienza, ma non doveva peggiorare la situazione se voleva portar avanti la sua amicizia appena nata. Non potevano di certo litigare dopo poche ore dall'essere diventati un qualcosa.
Si chiese: cosa facevano gli amici per consolarsi?
Si ricordò del suo amico d'infanzia e di quello che facevano ogni volta che era triste, cioè correre. Ma non gli sembrò opportuno farlo in quel momento.
Mingi abbassò lo sguardo sulle sue mani e si ricordò che da piccolo, al suo migliore amico, prendeva sempre la mano e iniziava a seguire le linee che giacevano sulle sue mani. Lo tranquillizzavano molto.
Senza pensarci prese le mani di Yunho tra le sue e le girò, così da poter tracciare la strada che quelle linee segnavano lungo le sue mani.

Yunho non guardò Mingi, ma le loro mani unite. Gli piaceva quando qualcuno gli faceva così, si calmava in fretta, ma nessuno era a conoscenza di quel suo segreto.
"Funziona?" chiese Mingi e questa volta Yunho lo guardò negli occhi e annuì lentamente.
"Wow" il biondo sorrise, non pensava di trovare una caratteristica del genere anche in Yunho.
"Ripeto: non ti costringo a dire niente, però se vuoi farlo io ti ascolto" non aveva mai detto una frase del genere a qualcuno in vita sua, non immaginava di esserne in grado ma fece sorridere Yunho e per la prima volta non voleva smettere di vederlo sorridere.
"Un Mingi dolce..." il corvino ridacchiò, ma Mingi si sentì strano e gli venne spontaneo togliere le mani da sotto quelle di Yunho, ma quest'ultimo lo bloccò e continuò a tenere le mani di Mingi.
"C'è una persona..." Yunho si bloccò, incapace di decidere se continuare o meno, ma sentì il pollice di Mingi fargli dei piccoli cerchiolini sulla mano.
"Continua" disse, in fine.
"C'è una persona che... dovrei odiare, ma non riesco" disse tutto d'un fiato.
"Perché la dovresti odiare?" chiese il biondo.
"Perché... Perché ha ucciso i miei genitori" continuò.
"È Seoyun?" Mingi alzò la voce, ma Yunho negò con la testa.
"Oh... E come mai non riesci a odiarla?"
"Perché... Perché mi dimostra...mi vuole-" Yunho si bloccò e sbuffò.
"Non importa, ho fame" Yunho fece per alzarsi, ma teneva saldamente le mani di Mingi, quindi finì quasi per cadere a faccia in giù se non fosse stato per Mingi, che lo tenne subito per il petto.
Yunho si mise subito in piedi e Mingi fece lo stesso, poi rise. "In questa stanza succede sempre qualcosa."
Mingi con quella affermazione fece ridere anche Yunho. "Quando vorrai parlarne io sarò qui. Adesso andiamo a cenare."
Mingi si girò per uscire dalla stanza, ma si rese conto delle loro mani ancora intrecciate tra di loro e le guardò, poi guardò Yunho.
Si lasciarono subito le mani e per un attimo fu grato al mondo di avere come amico Yunho.
Mingi fu il primo ad andare e l'altro lo seguì, e appena arrivarono sotto si sedettero per prepararsi a mangiare.
Tutto si svolse nel totale silenzio, un silenzio che faceva sentire anche il rumore che le gocce dei capelli bagnati facevano quando cadevano sul tavolo. "Non mi ero accorto che non ti eri asciugato i capelli. La prossima volta fallo se no ti ammali."
"È troppo strano vedere che utilizzi sia con me che con Mirhyun lo stesso lato dolce" Yunho rise e Mingi lo guardò aggrottando le sopracciglia.
"Probabilmente è solo l'effetto delle parole che avevi detto prima, domani tornerò ad odiarti stanne certo" Mingi non aveva fatto caso a quello che aveva detto, ma Yunho prese a pieno il significato di quelle parole.
"La nostra amicizia è un contratto che scade ogni ventiquattro ore?" chiese Yunho, forse un po' troppo preso dalle sue emozioni...

***

Allurrr vorrei solo dire che ora le cose stanno andando bene ma perché devo far si che costruiscano un rapporto... Almeno ci provo sooo non pensiate che continuerà così la cosa, ste dolcezze sono solo per una cosa per il futuro che non è per niente bella hehehhe.
Come state persone bellissime?