"Innanzitutto le faccio i complimenti per la sua bravura, ha addirittura superato il più bravo dell'istituto" arriviamo in un ufficio e l'uomo si siede mentre io rimango in piedi davanti a lui.
"Seconda cosa le ripeto, non tolleriamo i ritardi quindi la prossima volta veda di non commettere lo stesso errore".
"Va bene mi scusi, ma oggi è il mio primo giorno e mi sono appena trasferito perciò non conosco bene il posto" dico io.
"Oh ma poteva dirlo prima, le farò chiamare uno dei miei migliori alunni per farle fare il giro della scuola" dice per poi porgermi un foglio.
"Queste sono le regole che deve rispettare, adesso si accomodi pure fuori e le verrà detto in che classe sarà inserito".
"Va bene grazie mille" vado da lui, prendo il foglio ed esco e mi siedo su una panchina mentre aspetto la mia nuova guida.
Dopo un po di tempo alzo lo sguardo e vedo di nuovo quel ragazzo di prima, se non sbaglio di nome Mingi, avvicinarsi all'ufficio del preside per poi entrare. Appena varca la soglia della porta io torno a guardare i fogli.
Dopo circa due minuti esce sia il ragazzo che il preside e vengono nella mia direzione.
"Lui è la tua nuova guida. È l'alunno più fidato che ho e sono sicuro ti sarà molto d'aiuto" mi dice il preside per poi lasciarci soli.
"Allora ti alzi o no?" dice lui
Ha veramente una voce profonda.
"Si" dico deciso.
Mi alzo e noto di essere alti uguali.
Ci guardiamo negli occhi per cinque secondi e poi si gira di scatto e inizia a camminare velocemente.
"Ti muovi o no?" dice abbastanza arrabbiato.
Non rispondo ma lo raggiungo e cerco di tenere il suo passo veloce.
Non poteva andarmi peggio di così sto primo giorno di scuola.
"Lì c'è la mensa e dall'altro lato" indica con la mano nell'altra direzione "C'è il cortile assieme alle nostre classi" guardo dove indica e poi gli faccio una domanda.
"In che classe mi hanno messo?".
"Purtroppo in quella in cui vado io. Tieni questi sono gli orari delle lezioni e adesso sparisci e non mi gironzolare attorno" mi dice e si allontana perciò sbuffo.
"Tanto non lo avrei fatto comunque" dico a bassa voce ma a quanto pare mi sente lo stesso e infatti si gira e fa un smorfia per poi andarsene.
Io rimango da solo e inizio a camminare un po' dappertutto finché non sento la campanella suonare e entro nella mia nuova classe che mi aveva indicato quello smorfioso.
Vedo un banco infondo vicino al muro vuoto e vado a sedermi poi vedo tutti entrare compresa la professoressa e quello scorbutico del ragazzo di prima.
Si gira nella mia direzione e spalanca gli occhi e io non capendo il perché della sua reazione alzo un sopracciglio.
Viene verso di me ma poi si siede davanti al mio banco.
Ora capisco il perché della sua espressione.
Inizia la lezione.

Passano 5 ore e usciamo tutti.
Oggi non c'è la mensa perciò esco dal cancello, metto gli auricolari e faccio partire "You can't hold my heart" dei Monsta x e mi dirigo verso la fermata.
Ritorno a casa e mi ritrovo la moglie di mio padre cucinare e mettere i piatti sul tavolo mentre di lui e di suo figlio non c'è traccia.
"Salve signora Song".
"Oh caro non chiamarmi signora".