Capitolo 124

Pov Narratore

Era finalmente arrivato quel giorno in cui tutti potevano uscire da quell'ospedale e ritornare nelle proprie case.

L'ultimo a prepararsi era Mingi che era appena stato dimesso quella mattina e Yunho era con lui in stanza mentre gli altri li aspettavano fuori.
Quando il ragazzo finì, i due uscirono dalla camera ed assieme ai ragazzi andarono verso l'uscita di quell'edificio.
Mingi firmò i fogli delle dimissioni e subito dopo uscirono. Finalmente riuscirono a respirare aria pulita e naturale e a guardare il sole che quel giorno splendeva in alto.
Il ragazzo mise un braccio attorno a Yunho e a San che era vicino a lui e richiamò poi tutti gli altri in un abbraccio di gruppo.
"Ne siamo usciti salvi tutti e otto" disse Mingi mentre gli altri gli davano retta.
"Siamo una squadra perfetta" parlò Wooyoung e i ragazzi sorrisero.
Hongjoong mise il piede destro in avanti e disse a tutti di copiarlo cosicché da formare un cerchio con i loro piedi.
"Woo ha ragione, noi otto formiamo la miglior squadra" disse Yunho.
"Otto fanno una squadra?" propose Jongho e Seonghwa e San sembrarono iniziare a pensare a qualcosa.
"Non è meglio in inglese? Ha più effetto..." disse il più grande del gruppo.
"Eight makes one team?" chiese San e Yeosang sembrò morire di felicità.
"Sì! Eight makes one team è bellissimo" disse poi e Jongho lo seguì assieme a Hongjoong, Seonghwa, Yunho e Mingi.
I ragazzi erano rimasti ancora con le punte dei piedi attaccate le une alle altre mentre erano nell'abbraccio.
"Al mio tre lo urliamo insieme" parlò Hongjoong e subito dopo inizio a contare fino ad arrivare al numero stabilito e tutti lì urlarono quella frase staccandosi poi.

Tutto quello che contava per loro, era la loro felicità, esattamente come contava e conta tuttora per questa storia.

I ragazzi però si dovettero dividere in quel momento : dovevamo tornare a casa dai propri parenti.
San e Wooyoung se ne andarono assieme anche a Yeosang e Jongho e ovviamente tutte e quattro le famiglie erano fuori ad aspettarli.
Seonghwa e Hongjoong che erano soli, tornarono a casa insieme e stessa cosa Yunho e Mingi.
Sarebbero rimasti tutti e otto insieme ma si erano messi d'accordo di andare tutti a casa di Mingi e Yunho per passare il weekend tra di loro.

Quando rimasero solo Yunho e Mingi, andarono nella propria casa ormai vuota. I due erano maggiorenni quindi potevano anche vivere da soli.
Quando Yunho aprì la porta di casa, si sentì un odore di polvere misto a qualcosa di irriconoscibile nell'aria. L'abitazione era buia siccome era tutto chiuso e quindi subito i ragazzi andarono ad aprire le finestre.

Dopo un po' di tempo l'aria era ritornata respirabile e finalmente i due potevano stare insieme.
"Ti immagini? Ora siamo soli...nessuno che ci maltratta, ci picchia, ci insulta...niente di tutto ciò, solo noi due" era Mingi a parlare mentre camminava per tutto il salone.
Yunho si buttò sul divano e l'altro quando lo vide, andò verso di lui e lo schiacciò col suo peso.
"Mingi però così sei tu ad uccidermi" disse Yunho ridendo.

Quella per loro era la definizione di felicità.

Mancavano due giorni al sabato e ovviamente nessuno sarebbe andato a scuola in quei giorni.

Seonghwa e Hongjoong invece non avevano fatto altro che legare di più, soprattutto perché quest'ultimo era abbastanza protettivo (ovviamente nei limiti) nei confronti di Seonghwa che lo assecondava e ovviamente ricambiava.
Mingi e Yunho sapevano che fare quel passo in più ora non sarebbe stato il caso perciò quelle due sere furono molto calme e tranquille piene d'affetto.
Stessa cosa valeva per Wooyoung e San che però il primo cercava di scappare dagli abbracci del secondo ma con scarsi risultati.

La situazione invece era leggermente diversa per i restanti due.

Era venerdì e Yeosang e Jongho stavano dormendo insieme, o meglio dire, fingevano di dormire e quindi regnava un silenzio profondo tra di loro.
Ad interromperlo fu Jongho che si alzò e si sedette sul letto.
"So che sei sveglio" gli disse sorridendo e Yeosang si girò verso di lui e annuì.
"Non sei stanco?" gli chiese.
"Sì, ma devo dirti una cosa che ormai mi tengo dentro da settimane" gli confessò Jongho.
Yeosang si alzò subito e si sedette anche lui davanti al ragazzo. Una minima parte di sé pensava parlasse di quello che gli aveva detto in ospedale, l'altra invece pensava che gli fosse accaduto qualcosa.
"Raccontami tutto, sono qui per te lo sai" in quei momenti Yeosang si dimenticava di tutto e pensava solo al suo migliore amico e alla sua felicità.
"Non è niente di che tranquillo" continuò l'altro. Non sapeva come iniziare il discorso perciò disse la prima cosa che gli passò per la testa.
"Yeosang, io ti piaccio ancora?" il ragazzo lì sbiancò e subito dopo si colorò di un rosso intenso in faccia. Non sapeva come rispondere ad una domanda del genere mentre il suo cuore aveva iniziato a battere più velocemente.
"Rispondi solo se è negativa la risposta" Jongho si era reso conto del peso di quella domanda e quindi aveva cercato subito di aiutare l'altro.
Yeosang invece voleva dire di no ma in fondo avrebbe solo mentito sia al suo amico che a se stesso quindi si limitò ad abbassare la testa.

Jongho aveva ricevuto la sua conferma e quindi poteva andare avanti col suo piano ma in quel momento non si ricordò più di niente.
L'unica cosa a cui pensò fu quella di stringere forte Yeosang ed era quello che si era messo a fare in quell'esatto momento.
I due erano caduti sul letto : Yeosang era sotto e Jongho era sopra e si stavano guardando.
"Che ti è preso?" furono le parole che uscirono dalla bocca di quello disteso.
Jongho non rispose, in quel momento voleva solo baciare Yeosang ma subito il panico prese possesso di lui.
Si avvicinò alla faccia di Yeosang e iniziò ad accarezzargli i capelli.
"Jongho se fai così peggiori tutto" Yeosang d'altro canto non sapeva niente dei sentimenti dell'altro.
"Promettimi che per qualsiasi cosa, l'amicizia tra di noi non si romperà mai".
"Te lo prometto Jongho" in Yeosang qualcosa si era di nuovo rotto siccome pensava che avesse detto quella frase solo perché aveva paura che, non ricambiando, lui si sarebbe allontanato. Era un ragionamento sensato alla fine.
"Lo hai promesso eh, qualsiasi cosa accada rimarremo uniti" disse di nuovo Jongho e Yeosang annuì per rassicurarlo.

"Adesso però alza-" Jongho aveva sorriso prima di baciare Yeosang che non si era aspettato minimamente un gesto del genere.
Quando il più piccolo si staccò, guardo negli occhi il ragazzo nonostante ci fosse pochissima luce.
"Lo hai promesso ricordatelo" puntualizzò mentre sorrideva.
"Questo...questo cosa significa?" Yeosang era ancora scosso per le mille emozioni provate in quel momento.
"Significa che ti amo" gli disse Jongho.
Yeosang in quel momento pensò di essere la persona più fortunata e felice al mondo. Finalmente il suo migliore amico lo aveva notato e lo aveva anche baciato. Lui aveva dato il suo primo bacio a Jongho.

"Quando ti chiederanno come è stato il tuo primo bacio, a giudicare dalla tua faccia saprai sicuramente cosa dire" nessuno dei due si sentiva nervoso, solo che Yeosang aveva il cuore scalpitante.
"E con questo" Jongho parlò ma poi baciò di nuovo il ragazzo ancora destabilizzato.
"Con questo, io e te stiamo insieme" disse poi allontanandosi leggermente.

Yeosang ci mise un po' per realizzare e quando lo fece, si girò facendo finire Jongho sotto di lui per poi guardarlo negli occhi e baciarlo.
Era felice, non sapeva come esprimere quel sentimento che sentiva dentro di sé e stessa cosa valeva per Jongho.
Si conoscevano meglio di loro stessi e quindi si trovavano in sintonia.

Quello sarebbe stato l'inizio di un'avventura magnifica..



***

guys potete andare a dare un'occhiata alla Yungi tradotta da -Live_In_Illusion? merita tanto🥺❤️

Un sorriso da Mingi

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