Sette mesi dopo....
Toni
Da quella splendida luna di miele sono passati sette mesi, ora siamo in pieno inverno, esattamente a metà gennaio, e sono cambiate varie cose, a partire dalla nostra abitazione attuale.
Desiderose di poter finalmente allargare la nostra famiglia, come prima cosa, circa quattro mesi fa ci siamo trasferite, con l'aiuto di un'agenzia immobiliare abbiamo comprato una villa, in uno dei quartieri più tranquilli di Los Angeles, è una casa davvero grande, è composta da due piani, al primo c'è la cucina, super equipaggiata, c'è un bagno, un ripostiglio, la sala da pranzo, il salotto con il divano ad L che si trasforma in letto, il camino in marmo con sopra una tv ultra sottile ed infine abbiamo una veranda davanti al giardino che ci siamo un sacco divertite ad arredare con divanetti, poltroncine, tavolini ed addirittura il barbecue abbiamo messo, al piano superiore invece ci sono le camere, in totale sono quattro, ognuna con il bagno annesso, c'è la nostra camera da letto, la camera degli ospiti e le altre due camere sono quelle dove dormiranno i nostri figli, ovviamente da piccoli ne condivideranno una, poi quando cresceranno ogniuno avrà la propria, ma per il momento la camera libera fungerà da studio per me e per Cheryl; insieme alla casa, che è munita di garage, abbiamo comprato un'auto nuova, ha cinque posti, è super moderna ed è perfetta per le famiglie, infatti ha gli attacchi per il seggiolino, però al momento entrambe utilizziamo ancora i nostri veicoli, io la mia moto e lei la sua berlina rossa.
Nel frattempo che cercavamo una casa nuova, siamo andate dal ginecologo, infatti da circa una settimana mi sto facendo le punture di ormoni per poter donare gli ovuli fra esattamente sette giorni, quando ci dirigeremo alla clinica della fertilità, dove insieme sceglieremo dall'elenco un donatore del seme, che servirà per fecondare gli ovuli che io donerò che verranno poi impiantati in Cheryl che di conseguenza rimarrà incinta.
In tutto questo ci siamo anche concentrate sul lavoro, Cheryl in questi ultimi mesi ha fatto un lavoro eccezionale, è addirittura riuscita a confenziare quattro abiti spettacolari per Lexa, Clarke, Lincoln ed Octavia, che ha spedito insieme ai quattro album fotografici che invece ho confezionato io, pieni delle foto che ho fatto loro alle Maldive, ed in più ha soddisfatto sempre in modo eccellente tutti i clienti al negozio dove lavora, questo ha stupito moltissimo Amber, il suo capo, che ha riconosciuto il suo enorme talento in pochissimo tempo, infatti il mese scorso le ha chiesto di farle vedere i suoi bozzetti, Cheryl entusiasta glieli ha mostrati piena d'orgoglio, ad Amber, ovviamente, sono piaciuti subito, e tutto questo ha portato al giorno di oggi, nel pomeriggio si svolgerà una sfilata di moda dedicata interamente alla collezione che Cheryl ha creato, sono tutti abiti eleganti e sono tutte sue creazioni, infatti sono disegnati, progettati e confezionati interamente da lei, naturalmente sono marchiati con il suo nome, infatti su ogni abito sull'etichetta c'è scritto "Cheryl Blossom", sono così fiera di lei che neanche avete idea.
Per quanto riguarda il mio lavoro, invece, anch'io ho fatto degli enormi progressi, ogni lavoro che mi veniva assegnato lo facevo con estrema precisione, nel migliore dei modi, e questo mio modo di fare, ha impressionato il mio capo, Charles, che ha voluto vedere tutti gli scatti miei personali, quelli che faccio fuori dal lavoro, nel mio tempo libero, ne è rimasto affascinato ed ha deciso di mostrare le mie fotografie in una galleria d'arte, in una mostra interamente dedicata ai miei scatti, fra esattamente quattro giorni, al solo pensiero un sorriso gigantesco mi si stampa sul viso, ancora non ci credo che il mio sogno di diventare fotografa si è avverrato, cavolo tantissime persone vedranno foto scattate da me, visiteranno una mia mostra fotografica, non quella di qualcun'altro, ma la mia, con questi pensieri in testa, apro istintivamente gli occhi stropicciandomeli, e subito cerco mia moglie nel letto, visto che stranamente non è poggiata sul mio petto, come sempre, ma non c'è, allora estremamente preoccupata mi alzo di scatto, ma appena guardo di fronte a me mi tranquillizzo, all'istante, è seduta su uno sdraio, sotto l'ombrellone, sul piccolo balcone che abbiamo annesso alla nostra camera, ha le cuffiette nelle orecchie con davanti un album da disegno ed una matita in mano, sta disegnando, sorrido guardandola, fa sempre così quando qualcosa la tormenta, o è semplicemente agitata, nervosa per qualcosa, ed in questo momento si tratta della sfilata, non volendola disturbare decido di scendere al piano inferiore per prepararle la colazione, raggiunta la cucina recupero gli ingredienti per poter fare i pancakes e mi metto subito ai fornelli.
Passano una quindicina di minuti, prima che l'impasto sia pronto, una volta fatto lo metto nella padella e man mano sistemo i pancakes pronti su un piatto, che finisce sul vassoio, insieme ad alcune ciliegie che prontamente recupero dal frigo, dopodiché accendo la macchinetta del caffè, e mentre la mia bevanda si prepara, metto dell'acqua in una tazza che infilo nel microonde, in un minuto si scalda, la tiro fuori mettendoci dentro l'infuso di thè al limone, che piace tanto a Cheryl, poi sistemo tutto sempre sullo stesso vassoio per poi risalire al piano superiore, arrivata nuovamente in camera da letto, mi dirigo sulla terrazza, arrivata a pochi passi da lei, poggio il vassoio sul tavolino proprio dietro il suo corpo, in modo da potermi avvicinare, le arrivo di fronte inginocchiandomi facendomi vedere senza spaventarla, appena mi nota inizia a sorridere, per poi avvicinarsi lasciandomi un delicato bacio sulle labbra, subito dopo si toglie le cuffie che ripone nella custodia accanto all'album da disegno.
Toni: buongiorno principessa.
Le dico accarezzandole la guancia.
Cheryl: buongiorno TT.
Dice beandosi della mia carezza, socchiudendo leggermente gli occhi.
Toni: ti ho preparato la colazione.
Esordisco non smettendo di accarezzarle dolcemente il viso.
Cheryl: davvero!?
Dice iniziando a sorridere.
Toni: davvero, girati e guarda tu stessa.
Dico alzandomi mentre lei si volta.
Cheryl: mi hai preparato i pancakes e mi hai anche portato le ciliegie!?
Dice al settimo cielo, felicissima rigirandosi per potermi guardare negli occhi.
Toni: esattamente.
Sorrido nel vederla così entusiasta per così poco.
Cheryl: sei veramente un'angelo TT, grazie.
Dice saltandomi praticamente addosso facendo quasi cadere tutto dallo sdraio, album, cuffiette e matita.
Toni: non c'è bisogno che mi ringrazi, lo sai che ti amo e che per te farei qualunque cosa.
Dico sinceramente stringendola dalla vita, mentre lei si rifugia nell'incavo del mio collo.
Cheryl: ti amo anch'io.
Dice lasciandomi un bacio alla base del collo.
Rimaniamo abbracciate per qualche minuto, come praticamente ogni volta ci ritroviamo ad essere solo io e lei in questi momenti, come se il mondo intorno a noi cessasse di esistere per un po'.
Toni: che ne dici però, se ora questa colazione la mangiamo?
Dico interrompendo il silenzio che si era creato.
Cheryl: certo che sì, anche perché ho una fame.
Dice riprendendo a sorridere.
Cheryl: ma prima devo posare queste cose.
Aggiunge indicando ciò che ha lasciato sullo sdraio, poi si stacca da me, recupera il tutto rientrando in camera, nel frattempo io mi siedo sullo sdraio appoggiando la schiena, quando torna, come previsto, mia moglie si siede in mezzo alle mie gambe poggiando la schiena al mio petto.
Toni: cavolo, mi sono dimenticata di prendere il succo d'acero, se lo vuoi scendo a prenderlo.
Dico poggiando il vassoio davanti a noi.
Cheryl: TT non c'è né bisogno, li mangio anche così, ma grazie.
Dice lasciandomi un bacio sulla guancia.
Toni: di nulla, ti ho fatto anche il thè.
Dico indicandolo, lei si volta leggermente per poi sorridermi iniziando a mangiare.
Facciamo colazione, tra chiacchiere, risate, ed anche qualche dispetto, ora invece siamo completamente distese sullo sdraio, abbiamo posato tutto sotto in cucina, poi siamo risalite sù in camera e Cheryl è voluta tornare sulla terrazza.
Toni: a che cosa pensi?
Chiedo osservandola mentre le accarezzo i capelli dolcemente.
Cheryl: ad un sacco di cose a dire la verità.
Dice sospirando osservando il cielo.
Toni: ti va di esprimerli ad alta voce?
Le chiedo delicatamente volendo farla alleggerire, visto che quando è nervosa, incomincia a pensare, e mille pensieri le si affollano in testa.
Cheryl: d'accordo, come prima cosa stavo pensando alla sfilata che si svolgerà oggi, ancora non riesco a crederci che il mio sogno di diventare stilista si sia avverato, e poi ho tremendamente paura che i miei vestiti non piacciano, e se poi qualcosa va storto?
Dice girandosi verso di me per potermi guardare negli occhi, nei suoi ci leggo paura, preoccupazione, nervosismo, ma dopo poco non riesco a leggerci nient'altro perché abbassa improvvisamente lo sguardo.
Toni: ehi amore, guardami.
Le ordino dolcemente incitandola ad alzare nuovamente lo sguardo, cosa che stranamente fa.
Toni: come prima cosa sei una stilista con un'enorme talento, vedrai che la tua collezione farà un sacco di successo, lo sai che credo in te più di chiunque altro, e per il resto andrà tutto bene, Amber insieme alle sue conoscenze ha organizzato tutto nei minimi dettagli, niente andrà storto.
Le dico con sicurezza continuando a guardarla negli occhi.
Cheryl: penso che non smetterò mai di domandarmi che cosa io abbia fatto di buono per potermi meritare te.
Mi dice guardandomi con gli occhi leggermente lucidi.
Toni: fidati che sono io che mi faccio questa domanda, perché sono tremendamente fortunata ad avere te.
Dico accarezzandole una guancia poco prima di far unire le nostre labbra.
Cheryl: ti amo.
Dice dopo che ci siamo staccate con la fronte poggiata alla mia.
Toni: anch'io ti amo, ora ti senti più leggera? Oppure hai altri pensieri che girano all'interno di quella bellissima testolina rossa?
Dico sorridendo facendola ridacchiare.
Cheryl: in realtà ho anche altri pensieri.
Confessa poggiando nuovamente la testa sul mio petto.
Toni: vuoi parlarmene?
Le domando in un orecchio lasciandole un bacio sulla tempia.
Cheryl: stavo pensando a come la mia vita sia cambiata così in fretta da quando sei arrivata tu, soprattutto ora che stiamo per allargare la nostra famiglia.
Dice facendo una pausa, io sto in silenzio accarezzandole i capelli incitandola a continuare.
Cheryl: prima di te, come ben sai, la mia vita è stata davvero un'inferno, all'epoca credevo che non sarei mai riuscita ad essere felice, non credevo tanto nell'amore, anzi non ci credevo più, ma poi sei arrivata tu, mi hai insegnato ad amare di nuovo, mi hai fatto sentire nuovamente viva, mi rendi felice, ed ora che siamo sposate non desidero altro che avere questo bambino con te.
Dice sinceramente accoccolandosi sempre di più nell'incavo del mio collo.
Toni: anch'io non desidero altro che avere questo bambino con te.
Dico stringendola forte a me.
Cheryl: dovremmo poi andare a fare compere, preparare la cameretta, dipingerla...
Dice iniziando a fare un elenco infinito di cose.
Toni: ehi, ehi, amore, abbiamo nove mesi di tempo per poter fare tutto, tranquilla.
Dico ridacchiando osservandola, lei ridacchia a sua volta.
Cheryl: è vero, hai ragione, scusami.
Dice continuando a ridacchiare.
Toni: non c'è bisogno che ti scusi, mi piace questo tuo entusiasmo.
Confesso sinceramente non smettendo di guardarla.
Cheryl: menomale, non vedo l'ora di poter iniziare questa nuova avventura insieme, anche se probabilmente non sarò in grado di fare la madre, però ti prometto che ci proverò con tutta me stessa.
Dice fissando il vuoto davanti a sé.
Toni: anch'io non vedo l'ora di iniziare questa nuova avventura al tuo fianco, ma non dubitare mai più di te, perché sei una ragazza incredibile, e come tale sarai sicuramente una madre spettacolare.
Le dico sinceramente guardandola, nel momento esatto in cui smetto di parlare lei si gira e mi sorride dolcemente per poi lasciarmi un bacio sulle labbra rifugiandosi successivamente nell'incavo del mio collo, riprendo ad accarezzarle i capelli mentre lei si bea del mio tocco.
Dopo un tempo indefinito mi risveglio a causa dei raggi del sole che mi colpiscono il viso, visto che l'ombra dell'ombrellone si è spostata, immediatamente abbasso lo sguardo ritrovandomi davanti la scena più bella di sempre, Cheryl è completamente addosso a me, ha la testa poggiata sul mio petto, i capelli le ricadono delicatamente lungo la schiena, l'espressione che ha sul volto è rilassata, sorrido istintivamente di fronte a tanta bellezza, poi visto che non voglio svegliarla, con cautela la prendo in braccio, rientro in camera e sempre con cautela la sistemo sotto le coperte, dato un occhio all'orario, mezzogiorno e mezza decido di preparare il pranzo per entrambe, quindi mi dirigo in cucina al piano inferiore.
Arrivata in cucina apparecchio sulla penisola, mangiamo sempre qui essendo per il momento solo noi due, fatto questo mi avvicino alla credenza recuperando un pacco di pasta, prendo una pentola riempiendola d'acqua dopodiché la metto sul fornello, appena sto per girarmi, in modo da prendere due piatti, due braccia pallide mi circondano la vita.
Toni: buongiorno amore.
Dico sorridendo rigirandomi tra le sue braccia per poterla guardare negli occhi buttandole le braccia al collo.
Cheryl: buongiorno TT.
Dice prima di annullare la poca distanza tra le nostre labbra.
Cheryl: da quanto tempo sei sveglia?
Mi chiede dopo che ci siamo separate.
Toni: non da tanto, ma non ho voluto svegliarti, stavi dormendo così bene.
Dico baciandole la punta del naso facendola ridacchiare.
Cheryl: che cosa cucini di buono?
Dice sporgendosi per poter vedere cosa c'è nella pentola.
Toni: per ora nulla, nella pentola c'è solo l'acqua, sto aspettando che bolla, stavo pensando di fare la pasta con il sugo, ti va?
Le chiedo per essere sicura che le vada bene.
Cheryl: per me va benissimo, prendo i piatti?
Dice indicando con il capo il mobiletto dove teniamo i piatti ed i bicchieri.
Toni: era quello che stavo per fare, ma se lo fai tu mi fai un piacere, l'acqua sta bollendo.
Dico sentendo alle mie spalle l'acqua all'interno della pentola.
Cheryl: d'accordo amore.
Dice per poi separarsi da me, una volta essermi staccata da lei mi giro buttando la pasta, in cinque minuti è pronta, la scolo mettendola nei piatti, andando poi a sedermi accanto a mia moglie.
Il pranzo prosegue tranquillo, dopo aver finito ci dirigiamo in camera, tra circa un'ora e mezza inizierà la sfilata ma Cheryl dev'essere lì almeno mezz'ora prima, al momento lei è in bagno a cambiarsi, il bagno annesso alla nostra camera da letto, io ho appena finito di scegliere i vestiti da mettere, quindi mi dirigo velocemente nel bagno più vicino, ovvero quello della stanza degli ospiti, per potermi cambiare.
Dopo essermi cambiata, vado verso le scale risalendo sú, entro in camera per poter aspettare Cher, che è ancora chiusa in bagno, mi siedo sul bordo del letto nell'attesa, circa cinque minuti dopo sento la porta del bagno aprirsi, scatto subito in piedi, ritrovandomela davanti che appena uscita stava cercando il mio sguardo, che trova immediatamente, mi sorride lievemente, mi avvicino facendo intrecciare le nostre mani.
Toni: sei pronta?
Le chiedo dolcemente poggiando la fronte sulla sua, riferendomi non solo al fatto che si sia preparata, ma soprattutto a come si sente interiormente.
Cheryl: sono pronta.
Mi risponde un pochino titubante, sorridendomi.
Toni: ne sei sicura?
Dico guardandola negli occhi per esserne sicura.
Cheryl: sicura.
Mi dice questa volta con più sicurezza, io le sorrido baciandole la fronte dolcemente.
Toni: ti amo, ricordalo sempre, ricordati anche che sei una ragazza sensazionale e che andrà tutto alla perfezione oggi.
Dico continuando a guardarla.
Cheryl: grazie TT.
Dice rifugiandosi nell'incavo del mio collo, la stringo forte dalla vita lasciandole un dolce bacio sulla testa.
Cheryl: anch'io ti amo.
Mi sussurra all'orecchio per poi chiudere gli occhi un'attimo, rimaniamo abbracciate per svariati minuti fino a quando ci stacchiamo e mano nella mano scendiamo di sotto, recupero le chiavi dell'auto uscendo di casa, prendiamo la sua berlina rossa parcheggiata nel vialetto, salgo al posto di guida ed aspetto Cher che appena sale parto.
Durante il viaggio le poggio la mano sulla coscia per infonderle sicurezza, inizialmente sobbalza, ma poi si rilassa sotto il mio tocco poggiando la sua mano sulla mia, con la coda dell'occhio le sorrido continuando a guidare, circa mezz'ora dopo arriviamo a destinazione, un'enorme grattacielo, situato nel centro di LA, parcheggio nel primo posto libero per poi fare il giro dell'auto per far scendere mia moglie.
Toni: signorina Topaz siamo arrivare a destinazione, può scendere.
Le dico divertita guardandola, lei sorride scendendo.
Cheryl: ma grazie a lei, signorina Topaz.
Dice lasciandomi un delicato bacio sulle labbra, poi chiudo la macchina infilandomi le chiavi in tasca prendendo Cher per mano.
Ci dirigiamo all'ingresso, la sfilata si terrà al piano terra, quindi ci dirigiamo immediatamente nel dietro le quinte, vicino la passerella, attraversando un lungo corridoio, veniamo subito accolte dalle amiche/college di Cheryl, che lavorano con lei, sono qui per aiutare, ho ovviamente avuto modo di conoscerle con il tempo e posso dire che sono davvero tre ragazze in gamba, e di buona compagnia.
Scarlett: ehi, ben arrivate ragazze.
Ci dice avvicinandosi per abbracciarci.
Chloe: ciao ragazze.
Anche lei viene ad abbracciarci insieme a Jennifer, che ci informa di come si stanno svolgendo i preparativi.
Jennifer: stiamo aiutando Amber a sistemare le ultime cose, sta procedendo tutto alla perfezione, tra l'altro ha detto di salutarti, purtroppo ora è impegnata, ma appena si libera ci raggiunge.
Ci dice guardandoci.
Cheryl: bene, grazie ragazze davvero per il vostro aiuto.
Dice sinceramente guardandole.
Scarlatt: non c'è bisogno che ci ringrazi Cheryl, siamo tue amiche, e le amiche fanno questo e altro.
Dice sorridendole gentilmente, le altre due ragazze annuiscono essendo d'accordo.
Toni: perfetto, allora se non vi dispiace, visto che è in buone mani ve la lascio, a momenti dovrebbero arrivare degli amici per la sfilata che dovrei andare ad accogliere.
Dico guardando le tre ragazze.
Chloe: tranquilla Toni, ci pensiamo noi a lei, anche perché deve venire con noi a vedere i suoi abiti.
Mi risponde gentilmente.
Toni: grazie ragazze.
Le ringrazio, ma prima di andarmene lascio un bacio sulle labbra alla mia rossa.
Toni: divertiti, sono tanto orgogliosa di te.
Le sorrido, lei mi sorride ed io le bacio la cute prima di lasciarla andare, ci guardiamo un'ultima volta prima di separarci definitivamente.
Esco dal dietro le quinte percorrendo lo stesso corridoio di prima, ritrovandomi abbastanza in fretta nuovamente all'ingresso, mi fermo davanti alle vetrate vicino all'entrata principale per poter guardare fuori.
Qualche minuto dopo vedo arrivare due taxi che si fermano proprio di fronte all'edificio in cui mi trovo, appena vedo scendere i miei amici esco all'esterno andando loro incontro.
È da circa due mesi che non ci vediamo, tra i vari impegni di ognuno è davvero difficile potersi vedere, infatti appena possiamo cerchiamo di riunirci tutti, però ci teniamo costantemente in contatto tramite il cellulare e ci sono grosse novità, come per esempio le gravidanze di Betty & Ronnie, la prima è incinta da circa due settimane, mentre la seconda è di quasi un mese, per non parlare poi dei matrimoni in vista quest'anno, Archie & Veronica si sposeranno fra un mesetto, in modo che così la gravidanza non sia tanto avanti, stessa cosa faranno anche Betty & Jughead che si sposeranno una settimana dopo di loro, mentre Fangs & Kevin si sposeranno a fine anno.
Toni: ragazziii!!!
Dico urlando attirando la loro attenzione.
Veronica & Betty: Toniii!!!
Dicono urlando correndomi incontro travolgendomi praticamente abbracciandomi.
Toni: ragazze, anch'io sono felice di vedervi, ma così mi soffocate.
Dico ridacchiando stretta tra le loro braccia.
Veronica: hai ragione, scusaci.
Ridacchia anche lei staccandosi leggermente da me insieme alla bionda.
Toni: allora, come stanno i miei nipotini?
Chiedo toccando ad entrambe delicatamente la pancia.
Betty: stanno bene.
Dice sorridendo felice.
Veronica: dopo ti facciamo vedere, entrambe abbiamo fatto la nostra prima ecografia.
Dice guardandomi con il sorriso.
Toni: assolutamente sì, magari dopo la sfilata così c'è anche Cheryl, tra l'altro il sesso si sa già o è troppo presto?
Chiedo curiosa.
Betty: è ancora troppo presto.
Dice toccandosi la pancia istintivamente.
Toni: sappiate che io e Cheryl vogliamo essere le prime a sapere il sesso.
Dico seria guardando entrambe indicandole per sembrare più minacciosa.
Veronica: si Toni sarete le prime, tranquilla.
Ridacchia per poi rivelarmi un'altra novità.
Veronica: ah tra l'altro il ginecologo ci ha detto che molto probabilmente aspetto due gemelli.
Dice con la mano sul suo grembo, io spalanco gli occhi per la sorpresa.
Toni: due gemelli!? Ma Ronnie è una notizia fantastica, quindi questo vuol dire che avrò tre nipotini.
Dico sorridendo davvero felice per la notizia.
Veronica: esatto, a proposito tu e Cheryl?
Mi chiede curiosa.
Toni: fra una settimana abbiamo appuntamento in clinica.
Dico con un sorrisone stampato sul volto, sono così felice che la nostra famiglia si allarghi, sarà impegnativo, lo so, ma non mi importa, mi prenderò cura di questo bambino nel migliore dei modi insieme a Cheryl, diventare mamma è sempre stato un mio desidero sin da piccola, ed ora che si sta per avverare ancora non riesco a crederci.
Betty: non vedi l'ora eh!? Si vede dai tuoi occhi.
Mi dice guardandomi con il sorriso.
Toni: diventare mamma è sempre stato un mio desiderio, sin da bambina, ed ora poter allargare la famiglia insieme all'amore della mia vita mi rende terribilmente felice.
Dico sinceramente con gli occhi leggermente lucidi.
Veronica: e noi siamo pronti ad accogliere un mini Blossom-Topaz in questo mondo, sono davvero curiosa di conoscere vostro figlio, e poi sono così felice per voi, lo sapete che siete le mie preferite.
Dice ridacchiando per l'ultima frase.
Toni: grazie Ronnie, davvero.
Dico guardandola per poi abbracciarla.
Betty: anch'io sono felicissima per voi, siete state così fortunate ad incontrarvi ed ora state per avere un figlio, sono sicura che sarete due madri strepitose.
Mi dice con sincerità per poi abbracciarmi a sua volta.
Toni: grazie Betty, davvero anche a te.
Dico ricambiando l'abbraccio.
Jughead: scusate, mi spiace interrompervi, ma se avete finito di fare gossip, vorrei salutare mia sorella.
Dice arrivando alle nostre spalle, Betty si gira e lo guarda subito malissimo, Veronica lo guarda sbalordita.
Toni: Jones, è due mesi che non ti vedo, ma la dote di rompere le palle non ti manca mai.
Dico guardandolo, le due ragazze al mio fianco scoppiano a ridere divertite.
Veronica: vi lasciamo soli allora.
Dice continuando a ridacchiare.
Betty: a dopo.
Dice lasciando un bacio al suo ragazzo per poi allontanarsi con la corvina.
Jughead: ciao Topaz, comunque sempre molto spiritosa tu eh.
Dice ridacchiando per poi abbracciarmi.
Toni: sempre.
Dico divertita stretta tra le sue braccia.
Jughead: allora come stai? Cheryl?
Mi chiede dopo che ci siamo staccati.
Toni: io sto bene, Cheryl anche, è solo leggermente in ansia per oggi, ma del resto tutto apposto.
Dico guardandolo.
Jughead: beh è normale che si senta così.
Mi dice comprensivo.
Toni: già, ma cambiando discorso, sei pronto a diventare padre?
Dico curiosa ed estremamente interessata di scoprire la risposta.
Jughead: e tu sei pronta a diventare madre?
Mi chiede rigirandomi la domanda.
Toni: te l'ho chiesto prima io.
Dico guardandolo seria.
Jughead: okay d'accordo, diciamo che non credo che si sia mai del tutto pronti per una cosa del genere, ma io e Betty lo vogliamo davvero questo bambino, vogliamo costruire qualcosa insieme, allargare la nostra famiglia, io cercherò di essere un buon padre, farò di tutto pur di esserlo.
Mi dice con sincerità guardandomi negli occhi.
Toni: lo sai non avrei mai detto che un giorno, tu, Jughead Jones, saresti diventato padre, ma sono sicura che sarai un padre fantastico.
Dico io con altrettanta sincerità.
Jughead: grazie Topaz.
Dice sorridendo.
Toni: di nulla, Jones.
Dico ridacchiando.
Jughead: allora, la risposta alla mia domanda?
Mi chiede volendo davvero sapere la risposta.
Toni: tu sai che diventare mamma è sempre stato un mio desiderio, fin da piccola, quindi non vedo l'ora di poterlo diventare, soprattutto con al mio fianco la donna che amo.
Dico tornando a sorridere.
Jughead: me lo ricordo bene, quando da bambina dicevi sempre che un giorno avresti tanto voluto avere dei figli, sono sicuro che sarai una madre fantastica, ed anche Cheryl lo sarà, sono davvero felice per voi.
Dice sincero, ci abbracciamo un'altra volta prima di raggiungere gli altri che ancora non ho salutato, saluto Fangs e Kevin con un abbraccio, mentre con Archie ci battiamo il cinque anche se poi lui inaspettatamente mi abbraccia, dopo i saluti li porto dentro per farli sedere.
Toni: allora ragazzi, per voi ho riservato dei posti, vi faccio sedere, e poi però devo andare ad accogliere ancora degli ospiti.
Dico guardando tutti mentre siamo davanti alla passerella e ci stiamo dirigendo nei posti di cui ho parlato, che sono in prima e seconda fila.
Veronica: quali ospiti?
Mi chiede curiosa al mio fianco.
Toni: ti ricordi quelle due coppie che sono venuti a trovarci dalle Maldive quando siete venuti anche voi?
Le chiedo cercando di capire se si ricorda.
Veronica: aspetta, quella coppia di due ragazze, una bionda e l'altra bruna e l'altra coppia formata da quel ragazzo alto con la pelle leggermente scura e la ragazza anch'essa bruna!?
Mi chiede come conferma.
Toni: esattamente, proprio loro.
Dico confermando ciò che ha detto.
Veronica: ah okay, capito, beh sono contenta che vengano, perché sono davvero simpatici, mi piacciono.
Dice guardandomi.
Toni: bene, sono contenta che ti piacciano, Ronnie.
Dico divertita facendoli sedere, le ragazze davanti ed i ragazzi dietro.
Toni: bene, ora che siete sistemati, vado a recuperare gli ospiti e torno subito.
Dico allontanandomi, ritorno all'ingresso davanti alle vetrate di prima, questa volta aspetto un pochino di più, ma appena li vedo scendere dal taxi, mi incammino verso di loro uscendo.
Toni: ragazzi!
Dico alzando leggermente la voce per farmi sentire, appena mi vedono Clarke è la prima che corre verso di me per potermi abbracciare.
Toni: ciao Clarke.
Dico stringendola per le spalle.
Clarke: ciao Toni.
Dice contenta di vedermi per poi staccarsi, facciamo il nostro saluto poco prima che anche gli altri si avvicinino.
Toni: Ciao Lexa, ciao Lincoln e ciao Octavia.
Dico salutando tutti in un colpo solo.
Lexa: ciao anche a te Toni.
Dice anche lei abbracciandomi insieme ad Octavia, Lincoln mi fa cenno con la mano sorridendo.
Toni: perfetto, ed ora visto che ci siete tutti vi accompagno a sedere, sarete seduti vicino a me, e vicino ai nostri amici.
Dico incamminandomi verso l'ingresso con loro al mio fianco.
Clarke: i vostri amici? Quelle tre coppie che abbiamo conosciuto due mesi fa?
Mi chiede interrogativa.
Toni: si proprio loro Clarke.
Dico entrando nella sala dove si trova la passerella, appena arrivati di fronte ai posti di prima, tutti si salutano, poi faccio sedere Lincoln insieme ai ragazzi in seconda fila mentre le ragazze si siedono in prima fila insieme a me, Betty e Veronica, iniziamo a chiacchierare tutti piacevolmente quando improvvisamente qualche minuto dopo vedo arrivare di corsa nella mia direzione Jennifer, abbastanza preoccupata.
Toni: Jennifer è successo per caso qualcosa?
Dico con la preoccupazione che inizia a salire a vedere il suo sguardo.
Jennifer: si tratta di Cheryl.
Appena sento il suo nome perdo un battito.
Toni: che cosa l'è successo?
Dico scattando in piedi.
Jennifer: tra poco inizierà la sfilata, e lei si è improvvisamente agitata, è nervosa, non sta un'attimo ferma, credo stia per avere un attacco di panico, e chiede esplicitamente di te, nessuno è riuscito a calmarla.
Mi dice tutto d'un fiato, appena finisce di parlare, immediatamente mi precipito nel dietro le quinte, inizio a cercare la sua chioma rossa disperatamente tra le persone, finché non la trovo che fa avanti indietro giocando nervosamente con le pieghe del suo vestito, la raggiungo subito spintonando anche qualcuno, appena le arrivo davanti si butta istintivamente tra le mie braccia.
Cheryl: TT.
Dice tremando scoppiando in lacrime, vederla in questo stato mi fa davvero male, allora la prendo in braccio per poterla portare in un posto tranquillo, in modo da farla calmare, cammino per un po' finché finalmente non trovo il suo camerino, con il suo nome scritto fuori alla porta, lo apro con un calcio entrando, poggio delicatamente Cheryl su un divanetto rosso appena vicino alla postazione trucco per poi chiudere la porta, dopodiché mi sdraio sul divanetto portando la rossa con me, immediatamente si rannicchia sul mio petto, nascondendo la testa nell'incavo del mio collo, continuando a piangere singhiozzando.
Toni: ehi, principessa, sh, sh, ci sono io ora, tranquilla, vedrai che andrà tutto bene.
Le sussurro dolcemente in un orecchio, iniziando ad accarezzarle i capelli con una mano mentre con l'atra le faccio i grattini sulla schiena.
Ci mette qualche minuto per calmarsi, ma fortunatamente grazie alle mie carezze si tranquillizza.
Toni: mi vuoi dire che cosa è successo?
Le chiedo dolcemente continuando ad accarezzarle i capelli.
Cheryl: ho paura.
Dice semplicemente tirando su con il naso.
Toni: di che cosa?
Le chiedo sapendo già in parte la risposta visto che stamattina me lo ha accennato, ma volendo farla parlare, in medo che si liberi dalle sue preoccupazioni, dalle sue paure e sia più tranquilla.
Cheryl: dopo che ci siamo separate, mi sono davvero divertita un sacco, con le ragazze abbiamo assistito alla preparazione delle modelle, vedere qualcuno indossare un mio abito è stato qualcosa di davvero emozionante, poi ci ha raggiunte Amber che ci ha salutate, e ci siamo messe a chiacchierare con lei, fino a quando non l'hanno chiamata per qualcosa, in quel momento ho capito che a momenti sarebbe iniziata la sfilata, la mia sfilata, ed improvvisamente sono andata nel panico, ho iniziato a camminare avanti ed indietro per il nervoso, molte persone hanno cercato di calmarmi ma ovviamente nessuna di loro ci è riuscita, perché io volevo solo te, TT, ho così paura che qualcosa possa non funzionare, che i miei abiti non piacciano e che questa sfilata sia un vero fiasco.
Dice queste ultime frasi guardandomi negli occhi, sembra proprio una bambina indifesa, mi fa una tenerezza assurda, istintivamente mi allungo per lasciarle un delicato bacio sulla fronte per poi appoggiarmi ad essa.
Toni: amore, capisco perfettamente come tu ti senta in questo momento, è normalissimo, ma sappi che sei una stilista con un talento sproporzionato, io so quanto lavoro ci sia dietro ad ognuno di quegli abiti, quanto impegno tu ci abbia messo per creare, perfezionare ognuno di essi, ma so anche che ogni abito che sfilerà oggi sopra quella passerella è stupendo, perché davvero Cher, i tuoi abiti sono uno più bello dell'altro, e se quando calcherai quella passerella per fare il tuo discorso, ti sentirai a disagio, smarrita, guarda me pensando che in quel momento ci siamo solo io e te, non pensare alle altre persone, tu guarda me, cercherò di infonderti tutta la sicurezza di cui hai bisogno, ti amo rossa più di qualsiasi altra cosa al mondo, sono tanto fiera di te.
Dico concludendo con un sorriso, ritrovandomi qualche secondo dopo le sue labbra sulle mie, ricambio il bacio poggiando le mani sulle sue guance mentre lei mi circonda il collo con le braccia.
Cheryl: senza di te non so proprio come farei, ti amo TT.
Mi dice dopo essersi staccata, faccio strofinare i nostri nasi l'uno contro l'altro strappando un sorriso ad entrambe, dopodiché Cheryl ritorna nella posizione iniziale e restiamo su quel divano a coccolarci per qualche minuto finché qualcuno non bussa alla porta.
Jennifer: scusate ragazze, mi spiace interrompervi, ma fra cinque minuti inizierà la sfilata, e Cheryl dovrà uscire per il suo discorso.
Ci dice da dietro la porta.
Toni: grazie Jennifer per essere venuta a chiamarci, dacci un minuto e arriviamo.
Le dico gentilmente.
Jennifer: di nulla, figurati, allora ci vediamo dopo.
Dice per poi allontanarsi, torno subito a prestare attenzione a mia moglie che non sembra intenzionata ad alzarsi, ha addirittura gli occhi socchiusi.
Toni: amore, lo sai che anch'io rimarrei volentieri qui a coccolarti, ma dobbiamo alzarci.
Le dico delicatamente, lei mugugna qualcosa di incomprensibile per poi stringersi più forte su di me, allora non mi resta che prenderla in braccio.
Cheryl: TT!!!
Dice ridacchiando stringendosi con le braccia intorno al mio collo.
Toni: in un modo o nell'altro dovevo pur farti alzare.
Dico mentre lei ride uscendo dal camerino, inizio a camminare con lei in braccio fino ad arrivare vicino ad una tenda dove fra poco la chiameranno, per questo la faccio scendere, le circondo i fianchi accarezzandole una guancia delicatamente.
Toni: vai lì fuori, e spacca tutto, fai vedere a tutti di che pasta è fatta mia moglie, ricorda che io sarò in prima fila solo ed esclusivamente per te.
Dico toccandole il naso con un dito, baciandola subito dopo per poi lasciarla andare, ma prima che possa allontanarmi mi sento tirare dal polso, allora mi volto.
Cheryl: resti qui con me? Almeno finché non mi chiamano.
Mi dice guardandomi con occhi da cucciolo, a quella vista sorrido.
Toni: certo che rimango.
Dico sorridendole abbracciandola da dietro avvolgendole la vita poggiando successivamente il viso sulla sua spalla, lei si rilassa completamente tra le mie braccia ed io mi prendo cura di lei fino a quando non la sentiamo chiamare da fuori.
Toni: in bocca al lupo amore, ci vediamo dopo.
In risposta cattura le mie labbra in un bacio lento e dolce per poi staccarsi da me dirigendosi sulla passerella, io immediatamente mi incammino andandomi a sedere, giusto in tempo per sentire la mia splendida moglie parlare.
La sfilata dura circa un'ora, ed è stata spettacolare, vedere le modelle sfilare con indosso i suoi abiti mi ha davvero riempita di orgoglio, al momento, invece, sono dal fioraio al piano di sopra, le sto comprando un mazzo di rose rosse, dopo aver pagato scendo nuovamente di sotto entrando dietro le quinte sorprendendola da dietro, piazzandole davanti al viso i fiori.
Cheryl: TT.
Dice sorridendo lasciandomi un casto bacio sulla guancia prendendo tra le mani il mazzo di rose annusandolo.
Cheryl: sono bellissime ed hanno anche un buon odore, grazie amore.
Dice tutta felice saltellando tra le mie braccia.
Toni: ed ora se mi permette signorina, vorrei portarla in un posto.
Le dico stringendola dalla vita.
Cheryl: e dove vorrebbe portarmi?
Mi chiede voltando leggermente il viso per potermi guardare.
Toni: è una sorpresa.
Dico ridacchiando subito dopo vedendo la sua espressione, ha messo su un broncio adorabile che prontamente bacio facendola sorridere.
Toni: allora andiamo?
Le chiedo continuando a guardarla.
Cheryl: andiamo.
Dice staccandosi da me tenendo con una mano il mazzo di fiori mentre l'altra la intreccia alla mia, iniziamo a camminare dirigendoci all'ingresso quando mi vibra il telefono nella tasca dei pantaloni, è sicuramente un messaggio, quindi con la mano libera lo recupero leggendo ciò che mi è arrivato.
Da Veronica
Ehy Toni, siamo tutti al ristorante nella saletta che hai prenotato, vi aspettiamo.
Le rispondo immediatamente.
A Veronica
Stiamo uscendo ora, siamo quasi alla macchina, un quarto d'ora e siamo lì.
Fatto questo ripongo nuovamente il telefono in tasca rivolgendo tutta la mia attenzione a Cheryl che al momento si è fermata a pochi passi dall'auto guardandomi leggermente storto.
Cheryl: chi era?
Mi chiede con un sopracciglio alzato.
Toni: qualcuno qui è geloso per caso!?
Le chiedo guardandola divertita, amo la sua gelosia nei miei confronti.
Cheryl: io non sono affatto gelosa.
Dice convinta lasciando la mia mano dirigendosi alla macchina, capendo che vuole salire, prendo le chiavi aprendo, infatti lei entra subito sedendosi al posto del passeggero, ripone delicatamente nei posti posteriori le rose mentre io mi siedo al suo fianco.
Toni: era Veronica, mi stava avvisando di una cosa inerente alla sorpresa, tranquilla gelosona.
Dico ridacchiando chiudendo la porta mettendomi la cintura.
Cheryl: io non sono gelosa.
Ripete sempre convinta incrociando le braccia al petto.
Toni: si che lo sei, ammettilo.
Insisto avvicinandomi leggermente al suo viso facendola deglutire a vuoto.
Cheryl: eh va bene, d'accordo, sono gelosa, ma sai che non amo condividere ciò che è mio, e tu sei mia, e poi non voglio perderti.
Dice quest'ultima frase abbassando leggermente lo sguardo, ecco uno dei tanti motivi per cui amo la sua gelosia, perché questa emozione fa fuoriuscire le sue insicurezze, è trovo che sia qualcosa di davvero dolce, mi sono innamorata di lei soprattutto per le sue insicurezze, e le sue fragilità.
Toni: ehi.
Dico toccandole delicatamente il mento con due dita facendole rialzare il viso.
Toni: vieni qui.
Dico allargando le braccia, lei senza pensarci troppo si siede sul mio grembo rifugiandosi nell'incavo del mio collo, le circondo la vita stringendola.
Toni: principessa, non mi perderai mai, per nessuna ragione al mondo, senza di te non vado da nessuna parte.
Dico lasciandole un dolce bacio sui capelli, rimaniamo abbracciate per qualche minuto, dopodiché la faccio scendere e metto in moto, arriviamo al ristorante esattamente un quarto d'ora dopo, spengo il motore, scendo e vado ad aprirle la portiera, quando è uscita chiudo la macchina, infilo in tasca la chiave per poi porgerle una benda nera.
Toni: metti questa.
Le dico guardandola.
Cheryl: no, no, vedi di rimetterla dov'era, io di certo non la indosserò.
Dice guardandomi seria.
Toni: dai Cher, è solo una benda, non mi pare che l'ultima volta che l'hai indossata ti sia dispiaciuto.
Dico guardandola maliziosamente ricordando un episodio di un paio d'anni fa, era il giorno del nostro anniversario, eravamo particolarmente vogliose entrambe, e per divertimento mentre facevamo l'amore l'ho bendata.
Cheryl: ANTOINETTE TOPAZ!
Dice colpendomi sulla nuca.
Toni: Cheryl Marjorie Topaz, ahia.
Dico massaggiandomi il punto colpito guardandola stupita per avermi chiamato con il mio nome per intero, che personalmente detesto.
Cheryl: e non guardarmi così, sai perfettamente che se mi fai innervosire divento stronza.
Dice incrociando le braccia al petto.
Cheryl: ed ora andiamo, sono particolarmente curiosa di scoprire questa sorpresa.
Aggiunge iniziando ad incamminarsi neanche lei sa dove, allora rapidamente la raggiungo sorprendendola abbracciandola da dietro, alzandola da terra, facendola girare, lei inizia a ridere divertita.
Toni: ti amo stronza del mio cuore.
Dico facendola tornare con i piedi per terra lasciandole un casto bacio sulla guancia.
Cheryl: anch'io ti amo, rompiscatole.
Dice ridacchiando, la stringo contro il mio corpo per qualche secondo prima di far intrecciare le nostre dita ed incamminarci mano nella mano al ristorante, arrivate all'entrata apro la porta lasciando entrare prima lei, una volta dentro avviso semplicemente il primo cameriere che vedo della prenotazione e mi dirigo a passo svelto verso la saletta che qualche giorno fa ho prenotato.
In circa due minuti ce la ritroviamo davanti, le luci sono tutte spente ma appena mettiamo piede all'interno tutti, ovvero i nostri amici, Archie, Veronica, Betty, Jughead, Kevin, Fangs, Lexa, Clarke, Lincoln ed Octavia, iniziano ad urlare.
Tutti: Sorpresa!!!
Urlano tutti in coro accendendo la luce, Cheryl ritrovandoseli tutti davanti rimane sorpresa per poi sorridere.
Cheryl: ciao a tutti, ma voi quando siete arrivati? Non vi ho proprio visti alla sfilata.
Dice grattandosi la nuca leggermente a disagio riferendosi ai nostri ospiti arrivati dalle Maldive.
Lexa: eravamo alla sfilata anche noi, eravamo seduti con loro e Toni, ma è normale che tu non ci abbia notati, avevi occhi solo per tua moglie durante il discorso.
Dice guardandola divertita.
Veronica: concordo pienamente con Lexa, è vero.
Concorda la corvina.
Kevin: Idem hai guardato Toni per tutto il tempo, a momenti secondo me non ti accorgevi nemmeno di noi.
Dice anche lui concordando.
Cheryl: scusatemi, se guardavo la donna che amo.
Dice nascondendosi nell'incavo del mio collo, sorrido a quella scena ed istintivamente la abbraccio, tutti sorridono, dopodiché ci andiamo tutti a sedere scegliendo che cosa mangiare.
La serata prosegue tranquilla, dopo cena ci spostiamo nei divanetti presenti nella saletta, chiacchieriamo bevendo esclusivamente analcolici come solidarietà a Betty & Ronnie, poi dopo abbiamo anche ballato, insomma ci siamo un sacco divertiti blindando in onore a mia moglie, alla sua sfilata, ai suoi abiti ed al suo successo.
Al momento siamo in macchina, stiamo tornando a casa, questa volta i nostri amici hanno deciso di stare in albergo per non crearci disturbo, anche se ho insistito parecchio volendo ovviamente ospitarli, ma non c'è stato verso, nel frattempo Cheryl si è appoggiata alla mia spalla.
Toni: sei stanca eh.
Dico sentendola sbadigliare, lei scuote la testa annuendo.
Cheryl: però è stata una giornata stupenda, grazie per avermi reso felice, per esserti presa cura di me e per avermi dato la sicurezza necessaria.
Dice lasciandomi un bacio sulla base del collo.
Toni: lo sai che lo rifarei altre tremila volte.
Dico sinceramente continuando a guardare la strada parcheggiando davanti casa poco dopo.
Scendo dalla vettura aprendole nuovamente la portiera, lei di tutta risposta allunga le braccia nella mia direzione volendo essere presa in braccio, proprio come una bambina farebbe con la propria mamma, istintivamente sorrido per poi abbassarmi leggermente tirandola su, una volta fatto chiudo la porta della macchina con un calcio, poi mi incammino verso casa con Cheryl stretta tra le mie braccia, apro la porta con le chiavi richiudendo anch'essa con un calcio, immediatamente mi dirigo verso le scale salendo al piano superiore, arrivata in camera nostra, la poggio delicatamente sul letto.
Toni: vuoi che ti metta il pigiama o ce la fai?
Le chiedo premurosamente guardandola.
Cheryl: no ce la faccio, grazie TT.
Dice sorridendomi per poi alzarsi, recupera il suo pigiama, mi lascia un delicato bacio a stampo chiudendosi in bagno subito dopo per cambiarsi, io la seguo a ruota andando però a chiamarmi nel bagno della camera degli ospiti.
Dopo essermi cambiata, essermi struccata, essermi lavata i denti ritorno in camera ritrovando Cheryl sdraiata sul letto con il telefono in mano, appena mi nota lo posa subito sul comodino al suo fianco per poi spegnere Labajour.
Toni: buonanotte principessa.
Le dico abbracciandola stringendola tra le mie braccia.
Cheryl: buonanotte TT.
Dice nascondendosi nell'incavo del mio collo.
Cheryl: domani mi porti a pattinare?
Mi chiede completamente rilassata dalle mie carezze con gli occhi socchiusi, ormai da quando siamo state a pattinare con Megan & Liam anni fa, ogni anno ci andiamo, ma da sole, a Cheryl piace moltissimo anche perché poi dopo le compro la cioccolata calda che le piace tanto, diciamo che anche questa è diventata una nostra tradizione.
Toni: certo che ti porto a pattinare, piccola, se è questo che vuoi.
Dico lasciandole un bacio sulla testa.
Cheryl: siii che bello.
Dice entusiasta ridacchiando, amo vederla felice, è l'unica cosa che davvero mi importa, che lei sia felice.
Toni: d'accordo però adesso è arrivata l'ora di andare a dormire.
Dico lasciandole un altro bacio sulla cute.
Cheryl: va bene, mamma.
Dice ridacchiando contro il mio collo.
Toni: e non chiamarmi così.
Dico fintamente arrabbiata.
Cheryl: va bene, mamma.
Ripete stavolta scoppiando a ridere.
Toni: sei un caso perso.
Dico portandomi una mano sul viso fintamente esasperata.
Cheryl: può darsi, ma tu ami molto questo caso perso.
Dice facendo spallucce.
Toni: e sei anche ruffiana.
Dico abbassando lo sguardo per poterla guardare.
Cheryl: e tu sei bellissima.
Dice guardandomi con il suo solito sorriso.
Toni: e tu oltre ad essere un caso perso, una ruffiana, sei anche una paracula.
Dico ridacchiando.
Cheryl: probabile, ma tu ami questo caso perso, ruffiana e paracula.
Ripete questa volta divertita.
Toni: si l'amo, ma se non la finisce e si addormenta, domani non la porto da nessuna parte.
Dico guardandola seria, volendo stuzzicarla.
Cheryl: non lo faresti.
Dice guardandomi con sguardo di sfida.
Toni: cosa?
Chiedo guardandola confusa.
Cheryl: non portarmi a pattinare domani.
Dice convinta.
Toni: beh non lo puoi sapere.
Dico continuando a guardarla, lei però perde il suo sguardo di sfida, si stacca da me girandosi su un fianco dalla parte opposta alla mia, la guardo perplessa non capendo, non può essersi offesa sul serio, sa perfettamente che ci stavamo stuzzicando, allora mi avvicino abbracciandola da dietro cercando le sue mani facendole intrecciare.
Toni: ehi Cher, dai sai perfettamente che stavo scherzando, volevo solo stuzzicarti un pochino, sai che domani ti porterò al pattinaggio.
Dico iniziando ad accarezzarla, lei si avvicina sempre di più facendo combaciare perfettamente i nostri corpi beandosi delle mie carezze.
Cheryl: sai amo quando ci stuzzicchiamo, mi fa sentire viva, so che stavi scherzando, volevo solo vedere la tua reazione.
Confessa voltandosi per poter poggiare la testa sul mio petto.
Toni: ti amo.
Dico stringendola.
Cheryl: ti amo anch'io.
Dice accoccolandosi di più su di me circondandomi la vita con le braccia.
Toni: domani possiamo andare in moto?
Le chiedo, visto che è da un po' che non sale sulla mia moto a causa del fatto che ultimamente siamo state un sacco impegnate con il lavoro ed io adoro viaggiare con lei che mi abbraccia da dietro.
Cheryl: assolutamente sì, sai non l'avrei mai detto, ma mi manca particolarmente salirci, ormai da quando mi hai insegnato ad andarci ed avermi aiutato a prendere la patente per poterla guidare, ammetto di averla rivalutata molto la moto.
Dice sinceramente, questa cosa mi fa ovviamente sorridere.
Cheryl: anche se in realtà da quando ti conosco mi hai fatto rivalutare molte cose, perché mi rendi ogni giorno una persona migliore, una donna migliore.
Confessa sempre stretta tra le mie braccia.
Toni: ti assicuro che per è lo stesso, da quando ti conosco, sono una persona migliore ed è tutto merito tuo.
Confesso anch'io, mentre la sento sbadigliare, capendo che è arrivato davvero il momento di andare a dormire.
Toni: buonanotte amore, questa volta per davvero.
Dico portandole una ciocca rossa dietro l'orecchio prima di lasciarle un delicato bacio su una tempia.
Cheryl: buonanotte TT.
Dice rifugiandosi nell'incavo del mio collo per poi chiudere gli occhi ed addormentarsi, cosa che faccio anch'io subito dopo.
Quattro giorni dopo...
Cheryl
Da quella giornata frenetica, emozionante ed allo stesso tempo bellissima, ovvero quello della sfilata sono passati quattro giorni, il giorno dopo alla fine siamo andate in moto al pattinaggio sul ghiaccio, ci siamo divertite come matte, sembravano due bambine, con lei ogni giorno è una scoperta.
Oggi, invece, è importante perché nel pomeriggio si terrà la mostra fotografica, interamente dedicata agli scatti di mia moglie, in una delle gallerie d'arte più conosciute di LA, dire che sono orgogliosa di lei è dire poco, sono estremamente fiera di questo traguardo che ha raggiunto, è una fotografa straordinaria, con un talento enorme, tutto questo se lo merita più di chiunque altro, ciò che mi preoccupa però è il fatto che quando Toni è agitata, nervosa o comunque in ansia per qualcosa, di notte dorme, ed anche tanto, infatti al momento è stretta tra le mie braccia che dorme beatamente, ma molto spesso fa degli incubi svegliandosi di soprassalto, per questo è da circa un quarto d'ora che la sto tenendo d'occhio, cerco di rimanere sveglia, ma sono le sette di mattina e gli occhi mi si stanno chiudendo, quando improvvisamente Toni si sveglia di soprassalto mettendosi seduta tendendosi il petto con una mano respirando affannosamente.
Cheryl: TT.
Le dico cercando di farla calmare iniziando ad accarezzarle la schiena, è tutta sudata, sicuramente avrà avuto un incubo, credevo che questa volta non ne avesse.
Toni: Cher.
Dice appena torna a respirare regolarmente girandosi nella mia direzione buttandosi tra le mie braccia scoppiando in lacrime iniziando anche a tremare leggermente, ammetto di essere preoccupatissima, mi si stringe il cuore a vederla in queste condizioni, sta davvero male.
Cheryl: ehi, shhh, sono qui tranquilla.
Dico stringendola forte contro il mio petto non smettendo un'attimo di accarezzarla.
Toni: io...tu...eri...morta.
Dice disperatamente tra un singhiozzo e l'altro stringendomi sempre più forte dalla vita.
Cheryl: ma io sono qui TT, sono viva, sto bene.
Cerco di rassicurarla per farla calmare, continua a piangere singhiozzando e trema, allora istintivamente recupero la coperta che si era tolta quando prima si è svegliata coprendo nuovamente entrambe, pochi secondi dopo per fortuna smette di tremare, ma continua a singhiozzare.
Non so più cosa fare, non l'ho mai vista in queste condizioni se non un paio di volte, non smette di piangere, allora incomincio a farle i grattini sulla schiena con una mano mentre l'altra la passo tra i suoi capelli accarezzandole delicatamente la cute, tutto questo per fortuna funziona, la fa rilassare e qualche minuto più tardi smette di singhiozzare, ma continua a tirare su con il naso.
Cheryl: allora, ti va di raccontarmi questo incubo?
Le chiedo dolcemente in un sussurro continuando con i miei movimenti, lei annuisce debolmente per poi iniziare a raccontare.
Toni: in pratica era un giorno come tanti, siamo andate al lavoro ed alla sera sono tornata a casa prima io per farti una sorpresa, mi sono fatta trovare con un bel mazzo di fiori in mano, dicendoti che ti avrei portata fuori a cena, tu tutta entusiasta sei andata a prepararti, una volta pronte entrambe siamo uscite, abbiamo passato una splendida serata in quel ristorante italiano che ti piace tanto, però mentre stavamo tornando a casa con la tua berlina rossa, improvvisamente una macchina ci ha tagliato la strada, guidavo io ed appena me ne sono accorta ho frenato ma era troppo tardi, abbiamo fatto un incidente, poi ricordo solo di essermi svegliata in ospedale con un dolore lancinante alla testa, per fortuna in stanza con me c'era un dottore che stava controllando la mia cartella clinica, lui mi ha riferito che per quanto fossi ferita, e per quanto avessi riportato un trauma cranico non era niente di grave, ma quando ho chiesto di te, mi ha detto che eri entrata in coma, e già lì la testa ha iniziato a girarmi leggermente, ed il dolore iniziava ad espandersi, ma non volendo mostrarmi debole ho nascosto tutto chiedendo dove fossi, mi ha risposto nella stanza accanto, quindi lentamente, facendo attenzione mi sono alzata con l'aiuto del dottore che mi ha passato delle stampelle, sono uscita dalla mia camera e ti ho raggiunto nella tua, mi sono seduta accanto al tuo letto, ho iniziato ad accarezzarti il dorso della mano mentre alcune lacrime iniziarono a rigarmi il volto, ho iniziato anche a parlarti dandomi la colpa di tutto, quando improvvisamente il macchinario che ti teneva in vita ha iniziato a fare un rumore fortissimo, allora ho chiamato subito qualcuno, in men che non si dica mi sono ritrovata scaraventata in corridoio mentre quattro medici stavano tentando di rianimarti, ma qualche minuto dopo uno di loro è uscito con lo sguardo affranto comunicandomi che tu non ce l'avessi fatta, sono rimasta a guardarlo completamente pietrificata, non volendo crederci poi sono caduta in ginocchio iniziando a piangere disperata tenendomi il petto con una mano visto che a causa del dolore non riuscivo a respirare, in quel momento ho capito che tu fossi...che tu fossi...morta...morta.
Ripete scoppiando nuovamente in lacrime stringendosi sul mio petto tenendo stretta tra le mani un pezzo del mio pigiama, delicatamente le avvolgo la vita tenendola il più possibile vicino iniziando ad accarezzarle i capelli lasciandole ogni tanto qualche bacio.
Cheryl: shhh TT, sono qui, sono viva e sto bene, non mi succederà nulla, andrà tutto bene.
Le sussurro cercando di farla calmare trasmettendole sicurezza e tutto l'amore possibile, per fortuna qualche minuto dopo smette di piangere, però come prima continua a tirare su con il naso.
Cheryl: mi è venuta un'idea.
Le dico con il sorriso cercando di tirarle sú il morale, lei mi guarda perplessa incitandomi a continuare.
Cheryl: per colazione stamattina ti preparerò i muffin, quelli che ti piacciono tanto.
Dico non smettendo di guardarla, lei allora inevitabilmente sorride ed a me si scioglie il cuore, finalmente ha sorriso.
Toni: quelli al cioccolato?
Chiede per avere conferma.
Cheryl: proprio quelli.
Sorrido ancora per poi trovarmi le sue labbra incollate sulle mie, e mille farfalle iniziano a svolazzare all'interno del mio stomaco, ogni volta è come se fosse la prima.
Toni: ti amo.
Dice tutta sorridente per poi nascondersi nell'incavo del mio collo.
Cheryl: anch'io ti amo.
Dico riprendendo a coccolarla mentre lei strofina il naso alla base del mio collo beandosi delle mie carezze.
Toni: allora questi muffin me li vai a preparare oppure no!?
Dice improvvisamente facendo la voce da bambina guardandomi con occhi da cucciola.
Cheryl: certo che vado a prepararli, tu rimani pure qui e cerca di riposarti.
Dico alzandomi dopo che lei si è spostata da sopra il mio corpo, le lascio un bacio sulle labbra poco prima di uscire dalla stanza, scendo al piano inferiore dirigendomi in cucina, una volta raggiunta mi metto subito al lavoro.
Recupero la ricetta da dentro un cassetto, prendo tutti gli ingredienti necessari ed inizio preparando l'impasto, per prepararlo ci vuole un pochino di tempo, ma dopo circa un quarto d'ora lo finisco, quindi prendo gli stampini ed inizio a metterci dentro l'impasto ma appena inizio con il primo sento due braccia color caramello stringermi la vita abbracciandomi da dietro.
Cheryl: ehi tu, che ci fai qui? Ti avevo detto che potevi rimanere sopra a riposarti.
Le dico guardandola con la coda dell'occhio sorridendo, mentre continuo a fare ciò che stavo facendo.
Toni: si lo so, ma mi mancavi.
Dice appoggiando la testa sulla mia spalla, facendo il labbruccio.
Cheryl: ti mancavo eh, ma saranno passati si e no quindici minuti da quando ci siamo separate.
Dico girando leggermente la testa per poterla guardare.
Toni: si, ma mi mancavi.
Ripete mettendo il broncio insistendo su questo punto, alchè le lascio un delicato bacio sulla fronte che la fa sorridere.
Cheryl: mi mancavi anche tu.
Confesso finendo di versare l'impasto negli stampini, dopodiché metto il tutto nel forno ritrovandomi poco dopo Toni che si butta tra le mie braccia poggiando la testa sul mio petto.
Toni: nel frattempo che aspettiamo, ti va di giocare alla PlayStation con me?
Mi chiede facendo gli occhi da cucciolo.
Cheryl: si, anche se mi scoccia il fatto che vinci sempre tu.
Dico mettendo il broncio, lei mi sorride baciandomi subito dopo, poi fa intrecciare le nostre dita trascinandomi in salotto davanti alla tv, ci sediamo sul divano, una accanto all'altra, lei immediatamente recupera i joystick accendendo il televisore.
Toni: ecco a te.
Dice porgendomi il mio joystick rosso con le ciliegie sopra, è un suo regalo di anni fa, lo prendo ed iniziamo subito a giocare.
Cheryl: io ci rinuncio.
Dico sbuffando appoggiando la schiena allo schienale sprofondando leggermente, dopo venti minuti che giochiamo.
Toni: no amore, stavi per vincere.
Dice guardandomi.
Cheryl: comunque devo andare a tirare fuori i muffin.
Dico guardandola facendo per alzarmi, ma vengo bloccata.
Toni: non arrenderti, ti va di fare un'altra partita dopo che sei andata a prendere i muffin?
Dice riferita al gioco guardandomi con occhi dolci.
Cheryl: eh va bene, ma solo una partita, poi facciamo colazione.
Dico guardandola chinandomi per lasciarle un bacio sulle labbra, poi mi allontano raggiungendo la cucina, apro il forno tirando fuori i dolci che sembra siano venuti bene, prendo un piatto e ce li rovescio sopra, poi faccio il caffè per lei insieme al mio thè, dopo dieci minuti è tutto pronto, ripongo tutto su un vassoio tornando in salotto, mi risiedo accanto a lei che appena mi nota poggia la testa sulla mia spalla.
Toni: grazie amore.
Dice solamente circondandomi la vita.
Cheryl: per cosa?
Chiedo leggermente perplessa poggiando la testa sulla sua.
Toni: per la colazione.
Dice ovvia alzando la testa per potermi sorridere e darmi un bacio.
Cheryl: non c'è bisogno che mi ringrazi, lo sai.
Dico poggiando la fronte sulla sua, ci guardiamo per qualche secondo con il sorriso per poi sederci bene sul divano, prendiamo i joystick tra le mani iniziando una nuova partita.
Cheryl: ho vinto! Siiii, ho vinto!
Dico abbastanza esaltata lanciando il joystick sul divano per poi saltare letteralmente addosso a mia moglie abbracciandola.
Toni: te l'ho detto, non ti devi mai arrendere, perché tu puoi fare qualunque cosa.
Mi dice dopo essersi tirata indietro per potermi guardare negli occhi, mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio, le sorrido nascondendo la testa nell'incavo del suo collo, mi lascio coccolare per qualche minuto finché non riprende a parlare.
Toni: non vorrei interrompere, ma possiamo fare colazione?
Chiede un po' in imbarazzo.
Cheryl: certo che possiamo.
Dico ridacchiando staccandomi da lei, recupero il vassoio che poggio sul divano al nostro fianco, le porgo un muffin ed il suo caffè che ripone sul tavolino davanti a sé.
Toni: posso mettermi in mezzo alle tue gambe?
Mi chiede in modo dolcissimo.
Cheryl: certo TT, non c'è bisogno che tu lo chieda.
Le sorrido, poi si alza e si riposiziona sul divano in mezzo alle mie gambe, poggiando la schiena sul mio petto, recupera il caffè che inizia a sorseggiare mentre io inizio a bere il mio the.
La colazione prosegue tranquilla, tra baci rubati, risate, chiacchiere, tante chiacchiere e qualche coccola, quando qualcosa la agita, Toni diventa parecchio affettuosa, tende a nascondere sentimenti come ansia, timore, paura sotto l'affettuosità, per questo in questi momenti cerco di darle tutte le attenzioni possibili, occupandomi solo ed esclusivamente di lei, in modo da dimostrarle per l'ennesima volta quanto la ami e quanto lei sia importante per me, facendole capire che io ci sono e ci sarò sempre.
Al momento siamo distese sul divano, girate su un fianco, io dietro che le cingo la vita stringendola mentre lei è posizionata davanti appoggiata completamente su di me, stiamo guardando un film.
Cheryl: cosa vuoi mangiare per pranzo?
Le sussurro in un orecchio.
Toni: la pizza.
Mi risponde decisa con voce da bambina facendomi sciogliere il cuore.
Cheryl: con le patatine?
Dico conoscendola bene.
Toni: con le patatine, e poi voglio anche un pezzo di torta al cioccolato.
Dice nascondendosi nell'incavo del mio collo, istintivamente le lascio un bacio sulla fronte.
Cheryl: d'accordo, allora aspetta, arrivo subito.
Dico cercando di alzarmi, ma vengo bloccata.
Toni: dove vai?
Mi chiede guardandomi.
Cheryl: a prendere il cellulare, l'ho lasciato sul comodino in camera nostra.
Le dico prima di chinarmi beccando le sue labbra sorridendole, dopodiché mi alzo salendo al piano superiore, entro in camera e recupero anche il suo cellulare, fatto questo scendo di nuovo sotto, mi avvicino al divano, poggio il suo sul tavolino mentre il mio me lo tengo, mi rimetto dietro di lei come prima ed ordino il cibo che mi ha chiesto, poi poggio il cellulare sullo stesso tavolino tornando ad occuparmi di lei che ritorna ad appoggiarsi completamente su di me.
Poco dopo essere finito il film, il campanello suona, mi alzo e vado ad aprire al fattorino, pago, lo ringrazio e prendendo il cibo chiudo la porta ritornando in salotto, la ritrovo seduta sul divano che appena vede il cibo si illumina mentre io ridacchio, poggio tutto sul tavolino sedendomi al suo fianco.
Iniziamo a mangiare chiacchierando e ridendo come ogni volta, circa mezz'ora dopo finiamo ed insieme condividiamo il pezzo di torta al cioccolato, per poi correre a prepararci, fra circa un paio d'ore inizierà la mostra e Toni dev'essere lì circa mezz'ora prima, al momento è in bagno, in camera nostra mentre io sono nel bagno della camera degli ospiti, sono praticamente già pronta, devo solo finire di truccarmi, fatto questo mi dirigo subito in camera sedendomi sul letto aspettandola, appena esce mi alzo andandole incontro.
Cheryl: ehy.
Le dico circondandole il collo con le braccia mentre lei mi cinge la vita.
Toni: ehy.
Dice beccando un paio di volte le mie labbra.
Cheryl: sei pronta?
Le chiedo guardandola trasmettendole tutta la sicurezza di cui ha bisogno.
Toni: si sono pronta.
Dice con il sorriso dopo aver fatto un grosso respiro.
Cheryl: ti sei messa il Blayser che ti avevo regalato.
Sorrido guardandola dalla testa ai piedi, ricordandomi come se fosse ieri quel giorno di un anno fa, era inizio dicembre, quindi sotto Natale, eravamo in giro per negozi a fare shopping, dovevamo comprare i regali per i nostri amici quando improvvisamente ci siamo imbattute in una vetrina, ed il manichino all'interno indossava proprio questo Blayser.
Toni: si l'ho messo perché oggi è un giorno importante, ed avere qualcosa che mi hai regalato mi dà forza, sicurezza.
Dice sincera nascondendosi nell'incavo del mio collo, istintivamente l'abbraccio facendo aderire completamente i nostri corpi, l'uno contro l'altro.
Cheryl: mi ricordo che te lo avevo comprato per Natale.
Dico rivivendo nella mia testa quel ricordo ed il suo sorriso mentre scartava il regalo.
Toni: ed io mi ricordo che ti avevo detto che non c'era bisogno che tu me lo comprassi.
Mi dice guardandomi con finto rimprovero.
Cheryl: lo so, ma avevo notato il tuo sguardo quando hai visto questo Blayser, ho capito immediatamente che lo volessi.
Dico continuando a guardarla.
Toni: così me lo hai regalato a Natale due settimane dopo, ed è vero lo volevo, infatti mi piace da morire.
Dice tutta sorridente.
Cheryl: lo so, e ti sta anche bene da morire.
Dico toccandole il naso scherzosamente prima di ritrovarmi le sue labbra incollate alle mie.
Toni: grazie per il complimento, amore, anche tu stai benissimo vestita così, sei bellissima.
Appena mi fa quel complimento arrossisco all'istante nascondendomi nell'incavo del suo collo, lei ridacchia abbracciandomi iniziando ad accarezzarmi i capelli, rimaniamo abbracciate per qualche minuto fino a quando non ci stacchiamo e scendiamo al piano inferiore, ci mettiamo entrambe le scarpe per poi raggiungere l'attaccapanni vicino la porta di ingresso per recuperare le nostre giacche prima di uscire.
Cheryl: non ti azzardare ad indossarla.
Dico guardandola minacciosa mentre indosso il mio cappotto bianco di Prada.
Toni: perché?
Mi chiede guardandomi perplessa con in mano la sua giacca di pelle nera dei Serpents.
Cheryl: perché nonostante qui a Los Angeles il clima è mitigato dal mare, siamo in pieno inverno, e fa freddo, non voglio che tu ti ammali, metti questo.
Le dico passandole un suo cappotto nero.
Toni: va bene.
Dice prendendolo e mettendoselo addosso, nel frattempo recupero la mia borsa, le chiavi di casa e della macchina.
Toni: grazie.
Dice facendo intrecciare le nostre dita lasciandomi un casto bacio sulla guancia.
Cheryl: per cosa?
Mi giro guardandola leggermente confusa.
Toni: per prenderti cura di me, sempre, probabilmente se non ci fossi stata tu sarei uscita con la giacca di pelle e mi sarei ammalata sicuramente.
Dice ovvia guardandomi, senza risponderle faccio semplicemente congiungere le nostre labbra cercando di trasmetterle tutto l'amore che provo per lei.
Dopo esserci staccate usciamo fuori di casa chiudendo la porta a chiave, ci dirigiamo immediatamente in garage, lo apro con il telecomando che ripongo successivamente nella borsa.
Cheryl: sai volevo tanto portarti in moto, perché so che ti tranquillizza, e ti fa rilassare, ma porto un vestito con la gonna, quindi non mi sembra un'ottima idea.
Dico di fronte alla portiera della mia berlina rossa giocando con la manica del mio cappotto sentendomi leggermente a disagio.
Toni: non importa principessa, va benissimo se andiamo in auto, ma sappi che apprezzo moltissimo il pensiero.
Mi dice di fronte alla portiera del passeggero facendomi uno dei suoi splendidi sorrisi che ogni volta mi fanno sciogliere, poi entrambe saliamo sulla vettura ed io metto subito in moto uscendo dal garage ritrovandomi sulla strada principale in men che non si dica.
Arriviamo a destinazione in circa quindici minuti, per fortuna non c'era traffico, appena scendo mi affretto ad aprirle lo sportello, lei mi sorride per poi prendermi per i fianchi baciandomi delicatamente.
Cheryl: sei pronta?
Le chiedo nuovamente guardandola negli occhi circondandole il collo con le braccia.
Toni: si, sono pronta.
Dice con sicurezza.
Cheryl: perfetto, allora andiamo.
Dico staccandomi da lei facendo intrecciare le nostre dita ed insieme ci dirigiamo all'ingresso della galleria d'arte che raggiungiamo subito dopo, una volta entrate andiamo direttamente nel dietro le quinte, superiamo un paio di sale, lo spazio con un piccolo palco dove fra poco meno di un'ora verrà presentata la mostra da Charles, il capo di Toni, e da mia moglie che terrà un discorso, per poi arrivare e ritrovarci davanti Hayley, Megan con Liam, Dylan e Thomas che parlano tra di loro, allora ci avviciniamo per salutarli.
Cheryl: ciao ragazzi.
Dico dopo esserci avvicinate.
Toni: ciao.
Dice anche lei.
Hayley: Hey ragazze, ben arrivate.
Ci dice abbracciandoci.
Megan: Toni, Cheryl.
Dice abbracciandoci anche lei, dopodiché salutiamo anche i ragazzi poi ci mettiamo a parlare.
Cheryl: mi spiace dover interrompere, ma dovrei andare ad accogliere i nostri amici, tanto TT è in buone mani.
Dico a tutti che annuiscono, poi saluto mia moglie con un dolce bacio sulle labbra.
Cheryl: ci vediamo dopo, amore.
Le dico sorridendo.
Toni: a dopo, principessa.
Mi dice anche lei con il sorriso, le lascio un ultimo bacio a stampo per poi dirigermi all'uscita, raggiungo l'ingresso in pochissimo tempo uscendo nuovamente all'esterno aspettandoli davanti alla galleria, pochi minuti dopo vedo arrivare un taxi e li vedo scendere, allora mi avvicino a loro.
Cheryl: ehy, ragazzi.
Dico una volta essergli arrivata di fronte.
Betty & Veronica: Cheryl!!!
Dicono all'unisono stritolandomi in un abbraccio.
Cheryl: ragazze, ci siamo viste ieri, vi sono mancata davvero così tanto!?
Dico ridacchiando contro la spalla di mia cugina.
Veronica: ovviamente sì, non riusciamo a stare senza di te, rossa.
Dice divertita dopo essersi staccata.
Cheryl: quanto sei stupida, Ronnie.
Dico continuando a ridacchiare, dopodiché saluto i ragazzi per poi portarli all'interno.
Betty: Toni come sta?
Mi chiede premurosa una volta che abbiamo superato l'ingresso.
Cheryl: bene, è solo un po' nervosa, ma sta bene, l'ho lasciata con Hayley, Megan, Thomas e Dylan.
Dico girandomi un secondo per poterla guardare.
Veronica: è normale si senta così, è un giorno importante per lei.
Dice comprensiva rivolgendomi un sorriso.
Cheryl: già, molto importante.
Dico sapendo quanto tutto questo sia davvero importante per mia moglie, penso quando arriviamo a destinazione, faccio sedere tutti per poi tornare all'ingresso, mancano ancora quattro ospiti all'appello, che subito vedo in lontananza, mi avvicino aspettando che scendano dal taxi.
Cheryl: eccovi arrivati.
Dico dopo essermi trovata di fronte a loro.
Lexa: Cheryl.
Dice abbracciandomi insieme alla moglie ed alla cognata mentre Lincoln mi saluta facendomi cenno con la mano sorridendomi, una volta salutati ci incamminiamo raggiungendo nuovamente l'ingresso.
Clarke: allora come si sente Toni?
Mi chiede premurosamente con la mano intrecciata a quella di Lexa, al mio fianco, so quanto siano legate lei e la mia TT, il loro rapporto in questi mesi è solamente cresciuto e sono davvero come due sorelle.
Cheryl: sta bene, è solo leggermente agitata, ora è con i suoi colleghi che ormai sono nostri amici.
Dico girandomi di poco per poterla guardare entrando nella sala dove ci sono tutte le sedie, Clarke annuisce, dopodiché raggiungiamo gli altri sedendoci.
Iniziamo a chiacchierare ridendo, passa, credo un quarto d'ora quando vedo Dylan dirigersi verso di me, sembra preoccupato, lo si capisce dall'espressione che ha sul viso, questo provoca in me una strana sensazione, come se fosse un cattivo presentimento.
Dylan: sorellina.
Dice fermandosi davanti a me.
Cheryl: Dylan, che c'è? È successo qualcosa?
Chiedo scattando in piedi.
Dylan: si tratta di Toni.
Dice guardandomi negli occhi, appena sento il suo nome perdo un battito.
Cheryl: cosa le è successo? Sta bene?
Chiedo nuovamente con la voce che mi trema leggermente.
Dylan: sta bene, ma improvvisamente è diventata nervosa, continua a camminare avanti ed indietro per la sala e presa dall'agitazione, stava per tirare un pugno al muro, per fortuna Thomas è riuscito a fermarla in tempo, prima che si facesse male, però ha bisogno di te, nessuno riesce a tranquillizzarla.
Appena finisce di parlare, mi fiondo immediatamente da lei, entro in sala cercando le sue ciocche rosa tra la gente, grazie al cielo la trovo dopo pochissimi minuti ed anche in tempo, mi avvicino alla velocità della luce prendendole il polso prima che rompi un vaso.
Cheryl: ehi TT, guarda che quel povero vaso, non ti ha fatto niente.
Dico sorridendo divertita cercando di sdrammatizzare un pochino la situazione, cercando anche di risollevarle l'umore, infatti appena i nostri occhi si incontrano, lei ridacchia alla mia battuta per poi buttarsi letteralmente tra le mie braccia.
Toni: Cher.
Dice rifugiandosi nell'incavo del mio collo iniziando a piangere.
Cheryl: ehi amore, shhh va tutto bene.
Dico per poi prenderla in braccio allontanandoci da tutte le persone all'interno della sala, in un angolo trovo un divanetto, appartato, perfetto per questa situazione, quindi mi avvicino sedendomici sopra sistemando con attenzione Toni sul mio grembo che continua a piangere, allora inizio ad accarezzarle delicatamente la schiena con una mano, mentre con l'altra la stringo forte a me dalla vita.
Cheryl: TT, ci sono io qui con te, andrà tutto bene.
Dico lasciandole alcuni baci sulla cute cercando di farla tranquillizzare.
Toni: Cher, io ho...ho...paura che vada tutto male, che a nessuno possano piacere le mie foto.
Dice tra un singhiozzo e l'altro mentre si aggrappa alla giacca che indosso, mi si stringe il cuore a vederla stare male.
Cheryl: ehy TT, guardami.
La incito ad alzare lo sguardo per poterla guardare negli occhi, ma lei continua a piangere tenendo lo sguardo basso, allora avvicino delicatamente un dito sotto il suo mento alzandole il viso, poi prendo un fazzoletto dalla tasca della giacca, le asciugo delicatamente tutte le lacrime, lo ripongo in tasca per poi iniziare a parlare guardandola negli occhi, quegli occhi color nocciola così profondi, tanto che ogni volta mi ci perdo dentro.
Cheryl: ti capisco perfettamente, so esattamente come tu ti stia sentendo ora, ma vedrai che andrà tutto alla perfezione, e per il resto posso solo dirti che sei una fotografa con un enorme talento, e che quindi non dovresti avere paura, perché le tue foto piaceranno sicuramente a qualunque persona venga a questa mostra, vedrai.
Dico concludendo con un sorriso, lei non ha smesso neanche un secondo di guardarmi negli occhi sorridendo a sua volta.
Toni: grazie amore, per essere sempre al mio fianco.
Dice prima di far scontrare le nostre labbra in un bacio pieno di amore.
Cheryl: sempre, sarò sempre al tuo fianco.
Dico riaccogliendola nuovamente tra le mie braccia, mentre lei si rifugia nell'incavo del mio collo poggiando la testa sul mio petto.
Toni: ti amo così tanto.
Dice iniziando a giocare con alcune ciocche rosse dei miei capelli.
Cheryl: anch'io ti amo.
Dico lasciandole un dolce bacio sulla testa.
Rimaniamo abbracciate per minuti interi, lei stretta tra le mie braccia, ed io che la coccolo lasciandole ogni tanto qualche bacio sulla testa, fino a quando non si avvicina Dylan.
Dylan: mi spiace davvero interrompervi, ma tra poco inizierà la mostra, e tu Toni dovresti uscire per il tuo discorso.
Ci informa dopo essersi fermato di fronte a noi.
Cheryl: grazie Dylan, ora arriviamo.
Gli dico ringraziandolo cortesemente, lui ci sorride lasciandosi nuovamente sole.
Cheryl: allora, sei pronta?
Le chiedo sussurrandole all'orecchio, non smettendo di accarezzarla.
Toni: sì sono pronta.
Dice tutta sicura di sé alzandosi subito dopo porgendomi la mano che afferro prontamente alzandomi, faccio intrecciare le nostre dita per poi incamminarci, una volta arrivate alla porta della sala in cui Toni terrà il suo discorso ci fermiamo, mi giro verso di lei circondandole il collo con le braccia, mentre lei mi circonda i fianchi facendo combaciare i nostri corpi.
Cheryl: fai vedere a tutti di che pasta è fatta mia moglie.
Le dico guardandola.
Toni: lo farò.
Dice facendo combaciare le nostre labbra alla perfezione mentre un miriade di farfalle iniziano a svolazzare nel mio stomaco facendomi venire i brividi come se fosse la prima volta.
Toni: ti amo.
Dice dopo essersi staccata con la fronte poggiata alla mia.
Cheryl: anch'io ti amo, ed ora vai.
Le dico lasciandola andare, lei mi lascia un veloce bacio a stampo per poi dirigersi verso il palco, quando scompare dalla mia visuale torno a sedermi al mio posto.
Insieme a mia moglie sul palco c'è Charles, il suo capo, che tutta entusiasta inizia a presentare la mostra, informandoci che ovviamente questa mostra è divisa in settori, in base al soggetto delle fotografie, per esempio c'è il settore Riverdale, tutte foto che Toni ha fatto nella nostra città natale, c'è ne sono moltissime del liceo, poi c'è il settore Maldive, con le foto della nostra luna di miele, comprende soprattutto i luoghi che abbiamo visitato lì, poi c'è il settore Los Angeles e così via, dopo aver finito passa la parola a Toni che inizia con il suo discorso.
Il discorso di mia moglie dura circa un quarto d'ora o poco più, al momento sto parlando con gli altri aspettandola per poi dirigerci tutti insieme a visitare la mostra, improvvisamente mentre sto parlando con Betty, sento due braccia color caramello circondarmi la vita da dietro, istintivamente sorrido inebriandomi del suo profumo, che tanto amo, girando di poco il volto per poterla guardare, nel frattempo gli altri hanno iniziato ad incamminarsi lasciandoci sole.
Cheryl: io e gli altri ti stavamo aspettando per poter visitare la mostra.
Le dico poggiando la testa al suo petto dopo averla guardata.
Toni: sei proprio sicura che fossero gli altri ad aspettarmi o forse tu mi stavi aspettando?
Mi chiede stuzzicandomi.
Cheryl: sei un'idiota.
Dico ridacchiando dandole un colpetto sulla nuca.
Toni: può darsi, ma non hai risposto alla mia domanda.
Insiste poggiando la testa sulla mia spalla.
Cheryl: certo che ero io quella che ti stava aspettando particolarmente, sei mia moglie e mi manchi quando non ci sei.
Dico rifugiandomi nell'incavo del suo collo.
Toni: anche tu mi manchi quando non ci sei.
Ammette lasciandomi un casto bacio sulla guancia sinistra.
Cheryl: oh questo lo so bene, diventi particolarmente appiccicosa quando ti manco.
Dico ridacchiando contro il suo collo.
Toni: ehi!
Dice mettendo il broncio.
Cheryl: ma mi piace questo lato di te.
Dico sorridendo guardandola.
Toni: il mio lato appiccicoso!?
Chiede estremamente confusa alzando un sopracciglio.
Cheryl: no, il tuo lato da bimba.
Dico con dolcezza facendo sfiorare i nostri nasi facendola ridacchiare.
Cheryl: perché tu sarai sempre la mia bimba dai capelli rosa.
Dico per poi avvicinarmi a lei facendo scontrare le nostre labbra.
Toni: che ne dici se ora andiamo a vedere questa mostra? Dicono che la fotografa sia estremamente brava ed abbia un'enorme talento.
Dice vantandosi dopo essersi staccata.
Cheryl: quanto sei stupida, però sì andiamo.
Dico ridendo facendo intrecciare le nostre dita incominciando a camminare al suo fianco, iniziando a guardare le prime foto che ci capitano davanti.
Stiamo camminando per la mostra mano nella mano da circa dieci minuti ed ora ci troviamo nel settore delle foto delle Maldive.
Cheryl: e questa foto quando me l'hai fatta?
Dico indicando una foto in alto a destra, mi ricordo il momento in cui l'ha scattata, ma non mi ero accorta che mi stesse fotografando.
Toni: quella volta che avevano deciso di farci un bagno in mare perché faceva troppo caldo, tu avevi fatto in fretta e ti eri messa il costume prima di me, quando sono uscita ti ho trovata così, di spalle, seduta al bordo con le gambe a penzoloni ed il tramonto faceva da sfondo, non ho resistito, allora sono rientrata in casa, ho preso la macchina fotografica e ti ho fatto un paio di foto, prima di rimetterla apposto per poi sedermi accanto a te.
Dice guardandomi con il sorriso.
Cheryl: beh ti giuro che non mi ero proprio accorta che mi stessi fotografando, però è davvero bellissima questa foto.
Dico sinceramente guardandola, prima che lei mi afferri per i fianchi avvicinandomi al suo viso facendo scontrare le nostre labbra, d'istinto ricambio sorridendo.
Toni: grazie per il complimento amore.
Dice dopo essersi staccata, poi mi prende nuovamente per mano mentre ricominciamo a camminare in mezzo alle varie foto.
Cheryl: mi spieghi perché in ogni settore ci sono almeno tre mie foto in cui sto dormendo? Come fai a fotografarmi se dormiamo insieme?
Chiedo di punto in bianco incuriosita, voltando di poco lo sguardo per poterla guardare.
Toni: diciamo che la maggior parte delle volte mi sveglio prima di te, e ti guardo dormire per minuti interi, fino a che non prendo la mia adorata macchina fotografica scattandoti una foto.
Dice facendo spallucce in tutta tranquillità.
Cheryl: si ma non puoi espormi in questo modo.
Dico mettendo il broncio per poi incrociare le braccia al petto.
Toni: e se ti dicessi che quando dormi sei incredibilmente bella ed anche tremendamente adorabile, cambierebbe qualcosa?
Mi chiede con voce dolce abbracciandomi da dietro lasciandomi un casto bacio sulla guancia che mi fa stranamente arrossire.
Cheryl: beh in questo caso diciamo che sei perdonata.
Dico nascondendomi nell'incavo del suo collo, mentre lei mi stringe contro il suo corpo lasciandomi un delicato bacio tra i capelli.
Cheryl: ti amo, batuffolino rosa, anche se mi fotografi mentre dormo.
Confesso con sincerità, ridacchiando contro il suo collo.
Toni: lo so principessa, ti amo anch'io.
Dice tenendomi vicina, come se avesse paura che io possa scappare da un momento all'altro, ma il punto è che io senza di lei non vado proprio da nessuna parte.
Rimaniamo abbracciate in mezzo alla mostra con la gente che ci passa accanto per qualche minuto finché non abbiamo ripreso a camminare, ritrovandoci in poco tempo all'interno dell'ultimo settore che guardiamo abbastanza in fretta, raggiungendo tutti i nostri amici al di fuori della sala che chiacchierano amabilmente tra di loro, appena ci vedono ognuno di loro fa i complimenti a Toni per la mostra, dopodiché ci inseriamo anche noi nella conversazione.
Cheryl: amore, vado un attimo in bagno.
Dico alzando leggermente la testa per poterla guardare, visto che ce l'avevo poggiata sulla sua spalla.
Toni: certo, vai pure.
Dice staccandosi da me, dandomi un bacio a stampo prima che mi allontani, una volta che sono abbastanza distante, tanto da non essere vista, esco fuori dall'edificio, non devo veramente andare in bagno, era solamente una scusa per poter uscire a comprare un regalo per mia moglie, senza che lei sospettasse, quindi una volta all'esterno mi dirigo abbastanza velocemente nella pasticceria proprio di fronte alla galleria, arrivata all'ingresso entro guardandomi un po' intorno, ma non troppo, infatti appena individuo ciò che devo comprare, ovvero una confezione di cioccolatini, la prendo in mano dirigendomi alla cassa, pago ed a passo svelto torno indietro, nel frattempo mando un rapido messaggio a Veronica.
A Veronica
Ronnie, sto tornando, iniziate ad uscire, ci vediamo al parco tra venti minuti.
Lo invio ricevendo subito una sua risposta.
Da Veronica
Okay va bene, allora avviso gli altri, a dopo.
Dopo aver letto la sua risposta, ripongo il telefono in tasca entrando nuovamente in galleria, molto velocemente, anche se con tutta sta gente è quasi impossibile, cerco di ritornare da Toni, fortunatamente sono riuscita a farcela in pochissimo tempo, e la ritrovo girata di spalle che guarda il telefono un po' spaesata, lo noto dallo sguardo che ha rivolto sull'aggeggio elettronico, probabilmente dovuto al fatto che tutti i nostri amici se ne siano andati dandole una spiegazione non proprio plausibile in modo da non farle scoprire la sorpresa; allora mi avvicino cingendole i fianchi da dietro soprendendola, visto che sussulta leggermente, ma poi si rilassa all'istante tra le mie braccia riconoscendomi sistemando il telefono in tasca, da dove lo aveva preso.
Cheryl: eccomi, sono tornata.
Dico sorridendo poggiando la testa sulla sua spalla.
Toni: eccoti, come mai ci hai messo tutto questo tempo in bagno? C'era la coda? E perché se sono andati tutti lasciandomi qui da sola con una patetica scusa?
Disse girando il volto, guardandomi con un sopracciglio alzato, abbastanza perplessa.
Cheryl: prima di tutto non sono andata proprio in bagno, ma a comprarti questi.
Dico scuotendo la scatola che ancora tengo in mano attirando la sua attenzione sui cioccolatini, che appena vede inizia a saltellare leggermente tra le mie braccia.
Toni: cioccolatini!!! Sono per me, vero?
Dice tutta entusiasta sorridendo.
Cheryl: si, sono per te.
Dico sorridendo contagiata da lei porgendole la scatola che subito afferra aprendola.
Toni: posso assaggiarne almeno uno?
Mi chiede facendo il labbruccio.
Cheryl: certo che li puoi assaggiare.
Dico rimboccandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio intanto che lei sceglie il cioccolatino da mangiare.
Rimango ad osservarla imbambola tenendola sempre stretta tra le mie braccia mentre si gusta tutta sorridente i cioccolatini che le ho appena regalato, ma credo di essermi incantata qualche minuto di troppo, perché non mi rendo conto che mi sta offrendo un cioccolatino, vengo riportata alla realtà dalla sua voce.
Toni: tieni, assaggialo, ci sono le nocciole dentro, so che ami particolarmente il cioccolato con le nocciole.
Mi sorride dolcemente porgendomelo, prontamente lo afferro mettendomelo in bocca.
Cheryl: mmm, è davvero buonissimo, ma ora è meglio andare.
Dico ricordandomi che dobbiamo andare al nostro posto, i nostri amici ci staranno sicuramente dando per disperse.
Toni: dove dobbiamo andare?
Mi chiede guardandomi perplessa richiudendo la scatola di cioccolatini.
Cheryl: non posso dirtelo, è una sorpresa, ma ora andiamo seriamente.
Dico staccandomi da lei prendendola per mano iniziando a camminare verso l'ingresso della galleria che varchiamo qualche minuto dopo, ritrovandoci all'esterno, nel frattempo la sento sbuffare, segno che vuole sapere dove stiamo andando, ed è anche segno del fatto che le scocci non sapere dove siamo dirette, alla sua reazione ridacchio leggermente divertita.
Raggiungiamo la macchina in men che non si dica, saliamo entrambe ai nostri posti ed io una volta messo in moto parto immediatamente immettendomi nella strada principale, pregando che non ci sia traffico, per fortuna sembra che venga ascoltata, ed in venti minuti ci ritroviamo al nostro posto.
Toni: cosa ci facciamo qui?
Mi chiede guardandomi confusa grattandosi la nuca dopo essere uscita dall'auto.
Cheryl: lo scoprirai presto, ma prima ho bisogno di dirti una cosa.
Dico raggiungendola facendo intrecciare le nostre mani, lei mi guarda incitandomi a parlare.
Cheryl: sono tanto, ma tanto orgogliosa di te, la mostra è stata un successo come immaginavo, ti ripeto che sei una fotografa con un'enorme talento e tutto questo te lo meriti più di chiunque altro.
Dico finendo con il buttarle le braccia al collo mentre lei mi cinge i fianchi.
Toni: grazie davvero di cuore piccola, sapere di averti reso orgogliosa di me è ciò che mi rende più felice.
Dice con uno dei suoi soliti sorrisi che fanno inevitabilmente sorridere anche me poggiando la fronte sulla mia.
Toni: ti amo, Cher.
Dice non smettendo neanche per un secondo di guardarmi e sorridere.
Cheryl: ti amo anch'io, TT.
Dico azzerando la poca distanza che ci separava poggiando le mie labbra sulle sue, dopo esserci staccate ci sorridiamo per l'ennesima volta per poi incamminarci nel parco per raggiungere il nostro posto, sulla collinetta da dove si vede praticamente tutta Los Angeles, e dove si trova il nostro albero.
Una volta raggiunto il luogo ritroviamo tutti i nostri amici che appena ci vedono iniziano ad urlare tutti insieme.
Tutti: sorpresa!!!
Dicono in coro, alzandosi da terra, visto che erano tutti seduti sulla gigantesca tovaglia a quadri rossa e bianca a chiacchierare.
Veronica: finalmente ce l'avete fatta.
Scherza guardandoci divertita.
Betty: vi stavamo dando per disperse.
Dice ridacchiando, lo sapevo che lo avrebbero detto, le conosco fin troppo bene.
Cheryl: tranquille non ci eravamo perse, solo che una golosona si è subito messa a mangiare i cioccolatini che le ho regalato.
Dico scherzosamente ricevendo un'occhiataccia da parte sua.
Toni: ehi, non è colpa mia se il cioccolato è buonissimo.
Dice giustificandosi mettendo il broncio che prontamente bacio, facendo sorridere tutti di fronte questa scena.
Dopodiché iniziamo a chiacchierare un po' con tutti, mentre nel frattempo mi guardo intorno, constatando che Betty, Veronica, Jughead, Archie, Kevin e Fangs, a cui mi ero rivolta per questa sorpresa, hanno sistemato tutto proprio come avevo richiesto loro, la grande tovaglia su cui siamo seduti, i cuscini sparsi qua e là su cui qualcuno è poggiato, qualche fiore per bellezza, ed infine tre ceste piene di cibo e bevande, insomma un pic nic perfetto, esattamente ciò che volevo per la mia splendida moglie in questo giorno così speciale per lei.
La serata prosegue tranquilla tra chiacchierare, risate, brindisi, fino a tarda notte, quando verso le due del mattino, tutti abbastanza provati dalla giornata decidiamo di ritornare ognuno nei propri alloggi, infatti in questo momento io e la mia TT siamo in auto dirette verso casa, sto guidando mentre lei è poggiata con la testa sulla mia spalla.
Toni: sono esausta, non è che quando arriviamo a casa mi aiuteresti a mettermi il pigiama?
Mi chiede dolcemente.
Cheryl: certo, amore mio.
Dico lasciandole un dolce bacio sulla testa stando sempre concentrata sulla strada, una volta arrivata di fronte la nostra abitazione parcheggio davanti al garage, poi scendo dirigendomi verso la portiera di Toni, la apro prendendola in braccio, lentamente richiudo la portiera andando verso l'ingresso di casa, con un po' di fatica riesco ad aprire la porta, che faccio chiudere alle nostre spalle con un leggero calcio, salendo subito dopo in camera nostra.
Arrivata in camera la poggio delicatamente sul letto andando subito a prendere ad entrambe il pigiama che stamattina abbiamo lasciato sulla sedia vicino l'armadio, li recupero lasciando il suo a Toni mentre il mio me lo tengo in mano.
Cheryl: TT vado solamente un'attimo a cambiarmi, quando torno ti aiuto.
Dico lasciandole un veloce bacio a stampo sulle labbra entrando subito dopo in bagno.
La prima cosa che faccio è togliermi l'abito che ripongo delicatamente sulla panca vicino alla doccia, mi tolgo i tacchi, poi mi infilo il pigiama, mi strucco ed infine mi lavo i denti uscendo dalla stanza con in mano il mio vestito e le scarpe che ripongo sempre sulla stessa sedia, dopodiché mi avvicino al letto trovando Toni sdraiata al suo lato con il telefono in mano, ma quando mi vede lo poggia sul comodino alzando le braccia in aria, capendo al volo le sfilo la maglietta che indossa, le tolgo delicatamente anche il reggiseno per farle indossare la camicia del suo pigiama, subito dopo alza le gambe, le sfilo i pantaloni facendole indossare la parte inferiore del pigiama, fatto questo, ripongo i suoi vestiti sempre sulla solita sedia, sdraiandomi al suo fianco, subito dopo spengo labajour sul comodino ed appena mi sistemo meglio nel letto, sento Toni muoversi finendo accucciata sul mio petto mentre inizia a giocare con alcune ciocche rosse dei mie capelli, la stringo forte dalla vita tenendola vicina.
Cheryl: sai, stavo pensando ad una cosa.
Dico di punto in bianco, visto che nessuna delle due sta ancora dormendo.
Toni: a che cosa, piccola?
Mi chiede incuriosita.
Cheryl: al fatto che tra tre giorni diventeremo mamme.
Dico iniziando ad accarezzarle un fianco sorridendo.
Toni: sai ci stavo pensando anch'io, non ci credo ancora che succederà davvero.
Dice lasciandomi un delicato bacio sul collo.
Cheryl: anch'io, stento ancora a crederci, ma non vedo l'ora.
Dico sinceramente con il cuore pieno di gioia.
Cheryl: però mi chiedevo, sarò una brava madre? Riuscirò a dare a nostro figlio tutto ciò di cui avrà bisogno?
Domando più a me stessa che a Toni iniziando a fissare un punto indefinito nella stanza.
Toni: ehi, ehi Cher, guardami.
Dice alzando leggermente la testa per potermi guardare ma io non le dò retta, quindi mettendomi due dita sul mento mi gira il volto verso di lei facendo incrociare i nostri sguardi.
Toni: amore, sarai una mamma strepitosa, sei la persona migliore che conosca, sono sicura che ti prenderai cura di lui o lei come fai con me, lo amerei tanto quanto ami me, lo sosterrai, gli starai accanto, lo sgriderai quando sarà necessario e gli insegnarai tutto ciò che sai, per il resto non ti preoccupare, nessuno sa come si fa a fare i genitori, sicuramente è difficile, ma non sei sola, impareremo a farlo insieme, come abbiamo sempre fatto.
Mi dice non smettendo di guardarmi per tutta la durata del discorso mentre mi asciuga alcune lacrime che hanno iniziato a scorrermi sul viso.
Toni: ehi principessa, non piangere.
Dice accarezzandomi con dolcezza le guance.
Cheryl: sono lacrime di gioia TT, riesci sempre a dire la cosa giusta, al momento giusto, sono così fortunata ad avere la miglior moglie che potessi desiderare, ti amo da morire.
Dico sorridendo avvicinandomi per poterla baciare.
Toni: è uno dei miei tanti talenti quello di rassicurarti nei momenti in cui ti senti insicura, in modo da ricordati, che tu vali e vali tanto, e che ti amo anch'io, da morire.
Dice dopo essersi staccata iniziando ad accarezzarmi il viso, istintivamente mi poggio completamente sulla sua mano facendomi cullare dal suo tocco.
Toni: sei davvero bellissima, lo sai?
Mi dice sorridendo continuando a guardarmi con quei suoi occhioni color nocciola, io semplicemente arrossisco chiudendo gli occhi lasciandomi andare.
Cheryl: tu sei bellissima.
Dico riaprendo gli occhi per poterla guardare per poi sporgermi nuovamente rubandole un altro bacio, sbadigliando involontariamente dopo che ci siamo separate.
Toni: mi sa che è arrivato il momento di andare a dormire.
Mi dice ridacchiando.
Cheryl: mi sa di sì.
Ridacchio anch'io sistemandomi meglio nel letto con Toni sempre rigorosamente sul mio petto.
Toni: buonanotte, piccola.
Mi dice accoccolandosi nell'incavo del mio collo.
Cheryl: buonanotte, amore mio.
Dico lasciandole un bacio tra i capelli, prima di iniziare a farle i grattini sul braccio mentre chiudo gli occhi e lentamente mi faccio trasportare dal sonno.
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Nota autrice:
Finalmente sono riuscita a finire questo capitolo che mi porto avanti da fine agosto, quando ancora ero in vacanza, mentre ora ho iniziato l'Università, ma tralasciando questo vi auguro buona lettura e spero che vi piaccia, tanto quanto piace a me😊.
Ps. piccolo spoiler: nel prossimo capitolo preparatevi a dare il benvenuto ad un nuovo membro della famiglia Topaz-Blossom🥰.
- Alice
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