John.

27.06.12
Caro diario,
ieri si è tenuta la premiere di Part Of Me: Katy Perry. Sorridevo a tutti, perché questo è il mio compito, ma dentro mi sentivo morire. Ho cantato con tutta la grinta possibile, ma avevo le immagini del film in testa e ho fatto alquanto schifo. Non serve che me lo dicano gli altri, lo so di mio. Non ero concentrata. La gente era tanta, ma io cercavo il suo volto. E, non trovandolo, lo immaginavo. Durante la visione del film, poi, non ti dico. Quando ho visto me stessa scoppiare a piangere dietro uno schermo, tutto il dolore è tornato a galla. Guarirò mai da quest'amore infelice? Lo spero tanto, ma credo che solo un amore ancora più grande riuscirà a farmelo superare. Adesso devo solo trovarlo.

Oggi, dopo sette mesi da quel 31 dicembre 2011, il divorzio è diventato ufficiale. Son passati 199 giorni, 4 776 ore, 286 560 minuti, 17 193 600 secondi... e lui non ha trovato neanche un attimo per scrivermi un messaggio. Neanche uno. Forse è meglio così.
Ma da oggi inizia una nuova vita. Lo porterò per sempre nel mio cuore, ma devo accettare la cosa. O quantomeno, sbronzarmi per dimenticarla. Stasera si esce. E spero di non tornare.

Dopo quattro drink dal colore sgargiante, non riconosco più neanche le mie mani. Però il sapore era buono, credo. Ho la testa che rimbomba. Forse avrei dovuto rifiutare il quarto bicchiere. La musica è davvero forte, è meglio trovare un luogo isolato.
- Mia, dammi un attimo, ho bisogno d'aria.
- CHEE?? - urla in risposta
- Vado a prendere una boccata d'aria!
- COSA BABYY? OHH EHY, BALLIAMOO?
Sta messa peggio di me. Decisamente peggio. Ci rinuncio e giro i tacchi. La gente è troppo ubriaca per riconoscermi, per fortuna. Mi fermo ad un angolo, vicino ad una finestra.
- Ehy bambola, un bicchierino?
- No grazie... Ne ho già bevuti tro...

- Cosa prendiamo stasera per festeggiare? Mmh, vino rosso o bianco?
- Sinceramente a me basti tu per ubriacarmi.
Aw, che amore. Gli passo un dito sulle labbra.
- Vada per il rosso.

- Signorina? - mi fa il cameriere, sventolandomi la mano davanti agli occhi.
- Si, si sto bene, dicevo... Dammene pure due.
Mando giù il primo tutto d'un fiato. Vado per far lo stesso con il secondo, quando qualcuno mi viene addosso. Il bicchiere si infrange per terra.
- Oh mio Dio, scusami... Non volevo.
Una voce maschile... Che ho già sentito.
- No problem, anzi... - barcollo sui tacchi - Non avrei dovuto prenderne neanche uno.
Lo osservo un attimo. Il suo viso è basso, a guardare i pezzi di bicchiere sparsi per terra. Il mio sguardo vola sulla sua camicia slacciata: è leggermente bagnata. Mmh.
- Scusami, non volevo rovinarti la maglia...
- Nessun problema - fa, alzando finalmente la testa. Ha un sorriso bellissimo - La lavatrice fa miracoli.
Gli sorrido a mia volta. Che imbarazzo.
Deve leggermi nel pensiero, perché subito dopo cerca di rimediare al silenzio dicendo:
- Comunque io sono John.
John... Questo nome mi suona familiare. Dio, quanto vorrei esser lucida in questo momento.
- Piacere, Katy. Katy Perry. Ma non dirlo in giro, non ci tengo che i paparazzi mi immortalino in questo stato.
Gli faccio un occhiolino e lui ride.
- Vale lo stesso per me, tranquilla.
Ah sí? La luce è davvero bassa, non riesco a vederlo bene in viso. Lo fisso curiosa, lui se ne accorge e immerge i suoi occhi nocciola nei miei. D'istinto li chiudo e ho un flashback.

Sento la bici accartocciarsi al contatto con la macchina e il mio corpo scivolare via. Con la poca forza rimasta provo ad aprire gli occhi e in lontananza vedo una persona correre verso di me.
Poi solo il buio.

Riapro gli occhi, e lui non c'è più.

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