I loro corpi si mossero all'unisono, a Tyler gli faceva sempre più male la pancia, ma stranamente, nella mente gli apparve suo padre e sua madre, sembravano in disaccordo su qualcosa. Il padre disse "Figlio, la giovane Addams ti vuol far fuori!" E gli fece vedere Mercoledì accovacciata con un fiammifero in mano, ovviamente tutte quelle immagini erano false, anche Francois disse al figlio che era messa in scena per lasciarsi con Mercoledì. Tyler, fortunatamente, preferì credere alla madre.
I due ragazzi si buttarono giù dalla finestra.
Mercoledì guardò Tyler disteso accanto a lei. Tutto involontario, ovviamente, ma Mercoledì tirò uno schiaffo a Tyler e se ne andò... Non voleva farlo... voleva ritornare indietro e dargli un bacio profondo, ma purtroppo le sue forze furono vane, perciò si fece trasportare dal suo corpo.
Arrivò alla Nevermore, per caso incontrò Xavier appena scappato dalla casa in fiamme, il suo corpo era ancora sotto quella sottospecie di incantesimo, perciò si avvicinò a Xavier e lo baciò... era uno dei baci che avrebbe dato a Tyler, ma al posto suo c'era... c'era... quel... Non sapremmo come definirlo... d'altronde... è Xavier.
Mercoledì voleva staccarsi da quel maledettissimo artista, non ci riusciva. Sono stati i trenta secondi più lunghi della sua vita. Xavier le disse "Vieni... ti porto in un posto speciale..."
Mercoledì lo guardò con aria contraria, ma il suo corpo dimostrava altro. Lo seguì, la portò in una stanza piena di disegni femminili, ma il resto era vuoto, solo uno sgabello. Xavier chiese a Mercoledì di accomodarsi e iniziò a disegnarla.
Verso le dieci di sera appese il quadro sul muro, era stupendo.
Mercoledì non disse niente e se ne andò... aveva ripreso il controllo del corpo. Schizzò al Weathervane e Tyler non c'era.
Nessuno dei reietti aveva il potere di controllare le menti... chi sarà mai stato? Passò la sera dopo e Tyler non c'era... passó un mese e al Weathervane Tyler non si faceva mai vivo.
Mercoledì ogni giorno che passava senza vederlo era come le se stesse strappando l'anima a forza o se una persona e stesse girando il coltello nello stomaco ogni secondo più affondo ma senza mai morire.