Rivelazioni 54

Claudio

A lavoro sono abbastanza tranquillo, ho tanti impegni e non penso... ad Alice ci pensa Amalia e sono sicuro che la tiene d'occhio visto quello che ha passato.
Ogni tanto penso al nome per il piccoletto... ma dico io tra i tanti nomi che ci sono, giusto Giulio le doveva venire in mente? Sarà vera la storia di don Matteo? Certo che da quando sta a casa vede serie a ripetizione, con Amalia... però un sospetto che abbia parlato con mio fratello ce l'ho... quando ritorno a casa devo andare da lui... anzi no..... quasi mi scordavo... devo passare a prendere Chiara all'asilo, per cui è lui che deve venire da me, lo devo vedere per forza stasera... ma ci devo parlare da solo...non si fa mai i fatti suoi quello...

Alice
Claudio ha fatto finta di niente stamane quando è andato al lavoro, ma si vedeva che era teso... mannaggia alla nonna quando ha buttato fuori il nome Giulio... ed io che le ho dato retta... più passa il tempo e più mi rendo conto che devo rispettare i tempi di Claudio, forse un giorno me lo racconterà.. o forse non me lo racconterà mai... io penso che ognuno di noi ha diritto ad avere un cassetto segreto, dove custodire dei ricordi che non si vogliono raccontare, che non si vogliono portare fuori... anch'io non gli ho raccontato tutto di me... perché pretendo che lo faccia lui? Come se mi tenesse nascosto chissà che cosa? Certo mi farebbe piacere che si confidasse con me... sia per qualsiasi tipo di problema.. sia per un segreto del passato che non riesce più a tenere chiuso dentro di sé, ma deve decidere lui, non glielo devo tirare fuori io, con le pinze... o con l'inganno... e lo dico pure alla nonna... che abbozza... speriamo che abbia capito e non si mette di nuovo a parlare a sproposito... quando pensa di avere ragione ha la testa dura... come ora che mi vuole insegnare per forza a fare le maglie coi ferri per il piccoletto mio... non basta ricamare un disegno o una frase... e mi mette pure fretta col nome, perché lo vuole ricamare sulle bavette, i body e la copertina.... Povera me.

Claudio
Ritorno a casa con Chiara che rimbambisce, vuole sapere di continuo quando nasce il cuginetto... e menomale che voleva la cuginetta...

È presto tesoro, un altro mese...

Uffà, quand'è un mese...?

Sono trenta giorni, non te l'hanno insegnato a scuola?

No, dimmelo tu...

Già mi ha esaurito in mezzoretta di auto, nel traffico... peraltro...
Ora è euforica... e ha la curiosità di vederlo, ma penso che poi sarà gelosissima delle attenzioni che riserveranno tutti al piccoletto, dobbiamo stare attenti, moooolto attenti... e lo riferisco anche a quelle due in casa.... quando arriviamo, non facendomi sentire dalla ranocchietta saltellante accanto ad Amalia... come al solito si perde nei racconti di Amalia mentre la guarda sferruzzare... ed io preparo uno spuntino per tutti, prima che si buttino su eventuali dolci...
E dopo quello... mi porto avanti e preparo la cena... potrei anche lasciare le redini ad Amalia, a lei piace cucinare, ma la devo controllare che condisce parecchio.. e poi ora deve badare sia ad Alice, sia a Chiara... ed io mi devo impegnare a qualcosa prima di parlare con Giacomo e farmi passare la voglia di torcergli il collo... più passa il tempo e più penso che è stato lui a parlare del nome a quelle due.
Lui arriva come al solito poco prima dell'ora di cena.. ed io con una scusa me lo tiro a braccetto fino allo studio, in cui ci chiudiamo dentro, lontano da orecchie indiscrete.

Biscotto che c'è?

Te lo ficco in gola un biscotto! Che hai detto a quelle due di papà?

Io??? Niente.

Non mi mentire... la tua faccia parla...allora? Non farmi arrabbiare...

Mi hanno chiesto solo come si chiama papà.

Giacomo come sempre non ci mette niente a sputare il rospo, è stato sempre cosi... ed era come immaginavo... altro che Giulio di don Matteo... però devo dire una cosa a favore di Alice, non ha insistito come fa lei di solito.

Ma perché te la prendi tanto?

Lo sai che non voglio parlare di papà.

E che c'entra il nome?

Si sono messe in testa che vogliono chiamarlo Giulio... il piccolo.

Hanno detto proprio cosi?

Beh... non proprio... che gli piace il nome.

Nominando papà?

No.. senza nominarlo, anzi... hanno fatto tutto un giro, ma io ho capito lo stesso.

E allora? Che paranoie hai? Dici che non ti piace e basta.

Ma lo sai come so fatte quelle due, insisteranno per sapere.... perché fino a quando sarò costretto a dire tutto.

Costretto tu? Ma fammi il piacere, non ti costringe nessuno a fare alcunché... se non lo vuoi tu... e poi non ti sembra il caso di raccontare ad Alice dei nostri genitori?

A che pro? So morti... basta... che c'è da raccontare?

Tutto il resto Claudio... è la nostra vita...

È passato...

Infatti.. è passato... non ti dovrebbe fare più male... ti aiuterebbe parlarne con lei... farci pace ed amen.

Io non ne ho bisogno.

Neanche con me ne hai parlato, non ti sei mai sfogato.

Ognuno è fatto a modo suo.. ed io non ne ho bisogno.

E vabbè... come vuoi tu... pero secondo me...

Ancora? Hai detto come vuoi tu...

Vabbè... vabbè.. non parlo più... però Alice si merita chiarezza, almeno accennagli qualcosa.

Neanche lei è stata chiara con me... sul nome.

Solo perché ha paura della tua reazione... quando si parla del passato... o ti arrabbi... o sparisci.

Su questo ha ragione... ho un caratteraccio, ne sono consapevole, ma non ho proprio voglia di parlarne....

Fa una cosa... proponi un altro nome, dei nomi, falle dimenticare Giulio... falle capire che quel nome non esiste... se è veramente quello che vuoi.

Ci interrompe la voce squillante della ranocchietta... che apre la porta... dicendo che vogliono mangiare... e prima che Amalia si impossessi della cucina... corro di là...

Alice
Claudio sembra più rilassato rispetto a stamattina, anche se è più silenzioso del solito, chissà di che ha parlato col fratello... che invece è loquace come al solito, come sono diversi... forse uno ha preso dalla madre.. ed uno dal padre... forse hanno parlato proprio di quello prima nello studio, avevo notato Claudio parecchio nervoso... poi il fratello l'ha calmato evidentemente... poi Chiara ci mette sempre di buonumore... con la sua allegria... dopocena io e la nonna mostriamo i nostri progressi col corredino, naturalmente i lavori di nonna sono migliori dei miei, ma io mi sono impegnata tanto, non ho altro da fare... oltre a vedere la tv, dormire e mangiare... vabbè per quello che mangio... loro si complimentano con noi, ma mi sa che mi stanno prendendo in giro, lo vedo che i miei lavori non sono un granchè... comunque mi diverto a scherzare con padre e figlio... mentre Claudio non partecipa attivamente né nei discorsi, né nelle battute... sembra che stia pensando ad altro... io vorrei che si aprisse con me, magari quando gli altri andranno via lo farà... o a letto... non mi resta altro da fare che aspettare... comunque anche la nonna nota questo suo atteggiamento taciturno e poco dopo che vanno via gli altri anche lei si rintana nella stanza... per lasciarci soli...
Lui dal canto suo mutismo assoluto...

Tutto bene Claudio?

Certo...

Problemi al lavoro?

Niente affatto... vuoi vedere un film?

Veramente non ne ho voglia... vorrei andare a letto e stringermi a lui... per quanto posso...

Perché non andiamo a letto?

Non è presto? Sei stanca?

Esclama guardando l'orologio.

Ho voglia di due coccole.

Gli sussurro con aria maliziosa... e accarezzandogli il viso... quella ruga tra le sopracciglia è ancora li... lui non ne è entusiasta come le altre volte, ma mi aiuta ad alzarmi dal divano.... e poi a spogliarmi ed infilarmi a letto...
Dopo che si è steso anche lui mi sistemo nel modo migliore per poterlo guardare ed accarezzare... specialmente quella ruga di espressione...

È ancora qui...

Alice... per me non è facile parlare, lo sai come so fatto.

Lo so tesoro, non devi farlo se non vuoi.

Lui mi guarda spiazzato, forse pensava tutto il contrario... ed in effetti è stato sempre cosi... lo istigavo sempre a dirmi tutto, curiosona che non sono altro.
Lui prende fiato prima di andare avanti...

Giacomo me l'ha rivelato di avervi detto che papà.... si chiamava Giulio...

Guarda Claudio... non importa... se non ti va... non fa niente... io ero curiosa... ma quando vorrai tu... me lo dirai.

Lui mi guarda con gli occhi lucidi e mi accarezza il viso... poi mi sfiora le labbra con le sue... dovrebbe essere un bacio dolce, sta per staccarsi ma io lo trattengo... approfondendo il bacio ed abbandonandomi a lui... ho bisogno di lui, dopo averlo sentito cosi lontano, solo... senza una carezza da stamattina...
Ci stacchiamo col fiatone...

Alice...

Sospira lui...

Mi farai impazzire...

Tu mi fai impazzire...

Gli dico di rimando...

Claudio
Alice è nello stesso tempo cosi dolce.. e cosi passionale.. anche ora nel suo stato vorrebbe stare insieme, ma non possiamo farlo come le altre volte, ha un pancione enorme... e poi ora vorrei parlare ... raccontarle qualcosa prima che cambi idea... cosi la guardo negli occhi... ed inizio a dirle tutto... di me e mio padre... di mia madre, certo non tutti i particolari, ma sempre tanto... troppo per me, senza mai commentare.... fino a quando devo fermarmi emozionato... ed appoggiare la mia testa vicino alla sua, sfiorandogli la guancia... lei mi accarezza i capelli ed il viso e con la voce rotta dall'emozione sussurra...

grazie amore mio, mi hai fatto un dono prezioso.

Poi mi inonda il viso.... solcato da alcune lacrime che non sono riuscito a trattenere... di piccoli baci... tanto teneri... fino a che diventano sempre più passionali... le nostre lingue non si controllano... e neanche le sue mani... ha delle voglie impossibili...

sacrofano... aspetta...

ci spogliamo lentamente e poi copro il suo corpo di baci, sussurro al piccolino che scalcia...

non ti preoccupare...

si potrebbe spaventare ascoltando i nostri gemiti, sono un medico e non dovrei pensare questo, ma non si può mai sapere...

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