13 - A pranzo
In sala mensa Rodney, Jenny, Jean e Maddy mangiano cercando di evitare di parlare del malessere dello scienziato, visto che sua nipote non si è ancora ripresa dallo spavento.
Finito di mangiare lui è il primo ad alzarsi, sembra avere fretta di tornare al laboratorio; la ragazza si alza con lui e l'abbraccia stretto, quasi come se lo volesse bloccare lì.
<<Hei, piccola devo tornare a lavoro>>
afferma l'uomo con un'espressione che manifesta tutto il suo disagio per la situazione creatasi. La nipote stringe la presa.
<<Zio non te ne andare, voglio stare con te. Non voglio che stai di nuovo male.>>
Lo zio l'abbraccia con fare rassicurante.
<<Hei, facciamo come ieri, ti va? Ora io e la mamma lavoriamo un altro po' poi ti raggiungiamo in stanza e facciamo tutto quello che vuoi fino a cena, va bene?>>
<<Va bene però torna presto.>>
<<Certo non ti preoccupare, sono ancora qui e già mi manchi e poi c'è tua madre che mi sta addosso e mi controlla sempre, crede che non la veda.>>
La ragazza abbozza un sorriso e lui si stacca e le dà un bacio sulla guancia; raggiunge Jean in corridoio e lo percorrono lentamente per raggiungere i colleghi e riprendere il lavoro.
Danny continua il suo lavoro di traduzione e lo scienziato si unisce a lui. Sam lavora con Jean per la ricerca di eventuali comunicazioni. Bill è al PC che controlla l'avanzamento del programma di Rodney e sorride entusiasta.
<<Incredibile, ha già calcolato il 20% di tutte le variabili per la traiettoria.>>
<<Beh, è fantastico no?>>
È la risposta di Sam nonostante si occupa di altro.
Il linguista si volta verso Rodney e si complimenta con lui, ma l'uomo sembra a disagio e gli altri non si spiegano il perché, tranne Jean. Lei lo conosceva suo fratello e lo ricorda ancora, prima che tornasse dallo stage che lo rese così come appariva fino a poco tempo fa. Un ego enorme, a volte poteva risultare anche egoista, in cerca di applausi, meriti e glorie che forse a volte nemmeno meritava. Alla ricerca di quel qualcosa in più per salire sempre più su e primeggiare sugli altri.
A un tratto, magicamente, è ritornato quel ragazzo che anteponeva i bisogni degli altri ai suoi, chiedeva aiuto e non cercava onori e gloria, ma rifuggiva i complimenti.
<<Hei, tra un'ora ho un impegno ti dispiace se finiamo domani?>>
Chiede meravigliato Danny.
<<No, va bene, basta che giovedì mi lasciate libero dal lavoro, anzi in realtà siete tutti invitati. Io mi sposo!>>
Lo dice con un'espressione soddisfatta e felice al che l'altro lo guarda incredulo.
<<Tu... Ti sposi? Comunque credo di sì; ci saremo tutti, vero Sam?>>
Lei annuisce e sorride contenta per il suo amico. Passata un'ora Danny saluta tutti e si fa tele trasportare al Comando Stargate.
<<Posso essere ancora utile o raggiungo Maddy in stanza?>>
<<No, vai pure, così ti riposi e la piccola vedendoti si riprende un po', deve essersi spaventata prima.>>
<<Già, non voleva che tornassi a lavorare>>
spiega lui e Jean annuisce.
<<Poverina, va da lei e distrarla. È qui per stare con suo zio.>>
L'uomo annuisce ed esce dal laboratorio. Dopo poco anche sua sorella lo lascia.
L'angolo dell'autore
Buona lettura a tutti.
Se vi piace lasciate una ⭐.
Lasciate un commento su come trovate il capitolo e il racconto in generale.
Lo so è un po' corto rispetto agli altri, ma questo capitolo ha il suo scopo con questa lunghezza.
Secondo voi cosa succederà più avanti?
Ce la faranno a recuperare la Destiny?
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top