CAPITOLO 24
MARGHERITA
Lucia (la mamma di Clara) viene ad aprirci e appena vede sua figlia l'abbraccia stretta e grida- Fede! É tornata.
Subito lo zio compare sulla porta e le stringe entrambe in un abbraccio. Io sto un po' distante e li osservo felice. Non importa quante cavolate fai, i tuoi genitori ti vorranno sempre bene perché tu per loro sei tutto. Sei il simbolo del loro amore e non ti lasceranno mai.
- Scusate- dice Clara.
- L'importante è che tu sia tornata- dice la zia.
- Vi voglio bene
- Anche noi- dice lo zio. È una scena troppo tenera e vorrei lasciarli soli, ma non posso: ho promesso a Clara che sarei restata con lei. I tre si sciolgono dal loro abbraccio e gli zii si accorgono anche della mia presenza.
- Grazie di avercela riportata a casa- dice lo zio.
Non sapendo cosa dire sorrido.
- Su, entriamo in casa. Avete cenato ragazze?- chiede la zia.
- Io un po' di fame ce l'avrei- dico.
- Cosa vi cucino?- chiede lei.
- Non ti preoccupare, va bene qualsiasi cosa, mamma- risponde Clara.
- Si, non ti disturbare- conocordo.
- Sicure?- insiste lo zio.
Io e Clara annuiamo e andiamo in cucina.
La zia mette la pentola per la pasta sul fuoco e si siede al tavolo con noi. Gli zii non chiedono a Clara perché è scappata, ma aspettano che sia lei a parlargliene.
- Allora, come va a Milano?- mi chiede lo zio.
- Bene, ho un lavoro come babysitter e vivo in un appartamento con Francesca.
- Non dirmi che non c'è nessun ragazzo all'orizzonte?- dice la zia. Ma é mai possibile che tutti mi chiedono se ho un fidanzato? È come se tutti danno per scontato che una ragazza della mia età abbia un ragazzo.
- Si chiama Lorenzo- dice Clara.
- Bel nome- dice la zia.
- Non ha solo un bel nome- dice mia cugina.
- Clara, sai benissimo che è solo un amico- sbuffo.
- Sicura? Sei tutta rossa- dice la zia. Mi sembra di essere tornata alle elementari quando mia nonna, tutte le volte che mi vedeva, mi chiedeva se avevo il fidanzatino, mentre il mio unico intresse erano le bambole.
- Sicurissima
La pasta è pronta e, mente mangiamo, per fortuna loro smettono di farmi domande imbarazzanti. Finita la cena la faccia di Clara diventa seria.
- È giunto il momento?- chiedo.
Lei annuisce e dice- Mamma, papà devo raccontarvi perché sono scappata.
Gli zii si guardano negli occhi e si fanno un cenno d'intesa.
- L'ho fatto perché avevo paura.
- Paura?- la interrompe la zia.
Le stringo la mano per darle coreaggio.
- Temevo che voi vi sareste arrabbiati con me e che mi avreste giudicata male.
- Perché mai dovremo arrabbiarci?- dice lo zio.
- Lasciatela parlare! Fa fatica a raccontarlo e se continuate a interromperla non l'aiutate- dico.
- Scusa, hai ragione- dice lo zio.
- Grazie- mi dice Clara. Io le faccio un sorrisino per incoraggiarla.
- Vedete ... io... bhe...sono incinta- dice. Diverse emozioni si dipingono sui volti degli zii che restano in silenzio. Non si aspettavano una cosa del genere, forse avrei dovuto avvisarli. Clara osserva prima i suoi genitori e poi mi guarda preoccupata. Sembra che stia per mettersi a piangere così l'abbraccio.
- Clara, lo sai che noi ti aiuteremo- dice la zia rompendo il silenzio.
- Perché ti vogliamo bene- dice lo zio.
- Sarà difficile ma noi siamo qui per te e per ... tuo figlio- dice lei con voce incrinata.
- Grazie- dice lei piangendo. Si alza e da un bacio sulla guancia prima a sua madre e poi a suo padre.
- Ora andate a dormire ragazze, sarete stanche- dice sua mamma. Prendo Clara per mano e l'accompagno in camera sua.
- Visto? È andato tutto bene- le dico.
- Ora mi sento un pochino meglio.
- Sono contenta
- Grazie Marghe. Facciamo come quando eravamo piccole?- chiede lei.
- Cioè?
- Mi ricordo che quando venivi a passare la notte a casa nostra dormivamo entrambe nel mio letto. Ora occupiamo un po' più di spazio, ma penso che ci stiamo ancora.
- Certo- dico ridacchiando. Ci mettiamo i pigiami e poi ci infiliamo sotto le lenzuola. Mi viene in mente che questa è la seconda notte di fila che dormo con qualcun'altro. Penso a Lorenzo e che forse ciò che provo per lui è diverso dell'amicizia. Probabilmente sono innamorata di lui. Anzi sono sicura che sia così, ma non posso. O meglio non voglio essere innamorata, l'amore porta solo dolore. Con questi pensieri in testa presto mi addormento.
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