Diciassette anni

Clycia

Sono immersa ancora tra i miei pensieri che passano come schegge a rallentatore nella mia testa e che grazie al frutto della mia immaginazione ha le caratteristiche del mio luogo preferito: la libreria definita anche come biblioteca per le sue origini storiche e importanti...oltre che tantissime storie le cui parei sono impregnate. 

Non una libreria qualsiasi, di quelle che hanno sì tanti libri con alle spalle storie uniche e bellissime bensì, la più famosa del mondo, almeno quella che io ammiro e preferisco tra tutte presenti nel mondo.

L'Abbey Library, la biblioteca più bella e antica della Svizzera! 

Del resto in qualsiasi parte del mondo o topo di biblioteca tu sia, in qualunque posto ti trovi è sempre bello trovare del tempo per passeggiare all'interno delle librerie, soprattutto quando ci si trova davanti a dei luoghi particolarmente belli e ricchi di quella magia che solo gli scaffali pieni di libri riescono a regalare oltre le emozioni a brucia pelle.

La mattina del mio diciassettesimo compleanno mi sveglio con un foglio di carta incollato per bene sulla faccia. Me lo ritrovo sotto il peso delle mani quando cerco di stiracchiarmi e cercando di tirare giù il pigiama che fino a pochi minuti fa si trovava quasi al mento, dalla zona dei piedi, dove inizialmente era partito. 

"Mi chiedo come abbia fatto a metterlo senza farsi sentire" sento dire da mio padre che si allontana sperando di non farsi sentire, tralascio mentre mi concentro a staccare il foglietto e leggerlo

"Auguriii! Alle 5:45 di questa mattina hai ufficialmente diciassette anni. Vai verso l'armadio per scoprire la prima delle sorprese che ti aspettano oggi! Luce

PS. Sì, devi metterti quello che ho scelto. Senza ma e senza sbuffare. Se fosse per te, ti metteresti sempre e solo i jeans e la maglietta. Ti prego, fidati per una volta.
Il colore ti dona!"

Mi trascino verso l'armadio, ancora con gli occhi nel mondo dei sogni, e lo apro con la memoria muscolare che mi aiuta. "Mi ha comprato un completo nuovo! Beh, non c'è da stupirsi, per quanto tempo si lamenta dei miei gusti fuori moda." commento tra me. Così passo le dita sul morbido vestito di seta, guardandolo meglio è di un bel blu scuro oltremare con i glitter a forma di stella sulla scollatura a v.

Lo prendo e sempre grazie alla memoria muscolare arrivo a sistemarlo sulla sedia, dove c'è quella che chiamo "Torre di Pisa 2" per la perenne presenza di una tuta e maglia in cima con tutte le altre cose che vengono messe tra sopra e sotto, o meglio sulla sinistra della sedia ci sono le mie scarpe preferite: le Nike nere con il logo argentato e la parte che tocca per terra grigio scuro! Una volta preparato il mio outfit vedo che c'è un post-it appiccicato davanti la porta chiusa della mia camera che dice

Non va bene, cambiati e mettiti quello che ho scelto per te! Senza ma e occhi al cielo!
L

Senza accorgermene mi ritrovo con le gambe penzolanti e le braccia aperte lateralmente sul letto e gli occhi chiusi quando sento bussare.

"sei sveglia, ragazza che compie gli anni?"  è papà e gli rispondo dopo poco"buongiorno, papà."

Non faccio in tempo nel pronunciare la frase che,  un attimo dopo quando entra ha un sorriso stampato sulla faccia che sembra uno dei pupazzi dei film e le braccia sui fianchi come per dire fai qualcosa di buffo e io ti faccio morire dalle risate, soprattutto oggi.

Mentre mi metto a sedere sul letto e posiziono il piede destro, come mia abitudine sotto il ginocchio della gamba sinistra, noto che per pochi secondi papà ha perlustrato da cima a fondo la camera con gli occhi cercando di vedere qualcosa fuori posto, e mi indica infine la sedia che si trova di fronte la porta della mia camera.

 "che bel vestito! È nuovo?"

"Luce" spiego mandando gli occhi al cielo, mentre immagino la frase del biglietto che viene letta da lei .

Papà fa un sorriso a trentaquattro denti e l'emozione che quasi trattiene a stento negli occhi "a proposito di Luce..."  Mi tende una busta, mentre continua a tremare dall'emozione.

"si è intrufolata a casa stamattina presto, e mi ha chiesto di darti questa"

Mentre pensava a un'altra frase da dire alla fine si decide, e mi chiede imbarazzato " ma, voi ragazze... avete dei programmi per oggi pomeriggio o stasera?" e  senza indugiare tanto annuisco "stasera starò con voi, se non avete già qualcosa in testa"

con un tono un po' felice ma al tempo stesso di chi avrebbe voglia di fare tutto tranne che cenare con i propri genitori, ma che cerca di convincerli del contrario.

Per fortuna non si accorge del tono e della faccia che ho fatto, mentre pronunciavo quelle parole, "bene" risponde lui mentre mi squadra dalla testa ai piedi, mentre fa le stesse azioni di un bambino nel giorno del suo di compleanno. Indugiando però mi fa

"mi dovrò fermare da Will per fargli firmare dei fogli, perché se aspetto che venga lui da me arriviamo a l'anno prossimo. Tua madre è dovuta uscire presto. Ma c'è una sorpresa per te" dopo pochi secondi aggiunge "di sotto"

E prima di uscire tutto sorridente e al settimo cielo e scendere giù mi spettina l'acconciatura che ero riuscita a fare a occhi chiusi, tra l'altro che per far venire bene la coda di cavallo come volevo io ho impiegato mezz'ora davanti allo specchio, nel vero senso della parola. 

"Diciassette anni" dice una volta che scendo le scale e mi vede

"Non ci posso credere, e pensare che fino a qualche giorno fa guardavo le foto di quando eri piccola!" mentre ultima i dettagli ed esce di casa poco dopo.

Aspetto finché non sento la macchina allontanarsi dal garage e fare manovra per farmi la prima sigaretta mattutina e leggere tutti i messaggi e le notifiche ricevute durante la giornata di ieri e di oggi, si può sembrare strano ma ho amici che scrivono nei gruppi in orari assurdi. Guardando a destra dello schermo, la mia attenzione si sofferma per pochi istanti al pallino verde e la mia vista si focalizza nel leggere in modo insistente la scritta SORPRESA! da parte di Luce sul banner delle notifiche di whatsapp. 

Apro la chat e come messaggio c'è scritto  "Vai al ponte dei tre ponti e aspettami al centro più o meno . L"

Luce adora i compleanni, l'ho sempre saputo e in ogni occasione ce lo ricorda.

Chande e io abbiamo cercato di competere con lei ma ogni volta se ne inventava una nuova, come quando per i miei dodici anni è riuscita a convincere mio padre ad aiutarla in uno dei suoi piani, che comprendeva una gomma di automobile, tipo quelle che vengono usate per fare le altalene, tre fili colorati per me troppo spessi e la strada principale che non avendo uscita era piena di palloncini a forma di animali acquatici e stelle.

Per un'altro compleanno ha passato quasi un anno intero cercando di risparmiare più soldi possibili per i diciotto anni di Chande che si è rivelata una festa coi fiocchi, dove l'ho aiutata a decorare una barca affinché sembrasse un relitto di un naufragio dell'Ottocento che poi abbiamo riempito di regali (che secondo me, la maggior parte inutili) infine portata sulla costa di una delle isolette che si trovano accanto al lago.

Ho fatto in modo che Chande prendesse in prestito il gommoncino di Alek, suo migliore amico, che poi gli ha mandato le coordinate attraverso il collare del suo cane su sua richiesta, organizzando così una vera e propria caccia al tesoro che prevedeva a ciascuna tappa, bauli stracolmi di monete di cioccolato.

É stata una delle feste che non scorderò mai, anche per tutte le risate causate dalla reazione del festeggiato alla fine di ogni tappa, sembrava che vedeva un fantasma davanti a sé. Mi vengono, ogni volta che ci penso, i brividi per tutte le emozioni provate nell'organizzare la festa e vederne i risultati!!!


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