XVI

Un bel viso è pericoloso,
ma una bella mente è mortale

Lilith


Li guardo da lontano, Tyler si sta osservando le ginocchia e Mercoledì gli sta parlando, ma non capto le sue parole.

Sorrido con amarezza.

Mercoledì ha la sua solita espressione, impassibile e fredda, mentre Tyler..Tyler sembra diverso.

Da quando lo conosco, noto sempre la scintilla di voglia di vivere nei suoi occhi sinceri.
Ma adesso, lo vedo distratto, assorto da chissà quali pensieri.

Mi mordo un labbro, avevo fatto una promessa, avevo promesso a tutti, e a me stessa, che sarei andata via, che non avrei mai più varcato le porte della Nevermore.

Ma adesso, mentre guardo Tyler privo dell'emozione che mi aveva trasmesso dal nostro primo incontro, al Wathervin, inizio a pentirmi della mia decisione, presa in chissà quale mio momento di debolezza.

Mi lascio scivolare contro il tronco di un albero e sospiro.
Una lacrima mi riga il volto, seguita da altre altre, che non riesco a controllare.

Cerco qualcosa che possa aiutarmi a seppellire il dolore, mi guardo intorno, niente.

Ripenso alle parole di Tatiana, che non mi devo lasciare trasportare dalle emozioni, ma forse non sa che le emozioni non le posso controllare, ne io ne altri.
E le mie di emozioni, sono ancora più forti, amplificate dai miei poteri.

Alzo il cappuccio, devo andare via da qui o potrei azzardare ad una trasformazione.

Non oso immaginare cosa succederebbe se il mondo scoprisse ciò che ho fatto.

Se continuo così, è molto probabile che l'esperienza si possa ripetere, e no, non è una cosa che si deve ripetere.

Anzi, se potessi la cancellerei per sempre dalla mia mente.
Peccato che non posso.

Mi sono davvero affezionata a quella stramba con le trecce?

Pensare che fino ad un mese fa non volevo neanche guardarla anche solo da lontano, com'è buffa la vita, a volte.

Io lo so bene, che di vita ne ho vissute tante.
Troppe.

Adesso ho due scelte.

Andare da loro e scusarmi per poi tornare alla Nevermore.
O ignorarli e tornare da Tatiana.

Scelta alquanto difficile.

Oh, merda.

Spalanco i miei occhi azzurri, mannaggia a me che sono rimasta qui impalata.
Mannaggia a Tyler che ha guardato in questa direzione.

Bene, ho deciso.
Scappiamo.
Ora.
Adesso
Immediatamente.
Subito.

Ci fissiamo solo per un secondo, quando sento: "Mercoledì!".

Bene, due contro uno, la cosa non è equa.
Sono finita.

Mi metto a correre, beh, forse la mia velocità poco umana rispetto alla loro mi dà qualche vantaggio, cerco di affrettare il passo e confondermi con gli alberi, quando devo pedinare qualsiasi persona il posto perfetto è il bosco.
"Merda!" Impreco mentre un ramo mi finisce in faccia, lasciando una ferita.
Corro ancora più veloce, senza una vera e propria meta, per adesso la priorità è soltanto scappare.

Quello che so fare meglio.

Guardo indietro, non vedo nessuno e decido di fermarmi, sfinita.

Il sangue mi scorre sul viso, sbuffo, adesso questa come la spiego a Tatiana?
Forse sarà la volta buona che mi caccerà di casa, in quel caso, o la Nevermore, o la morte.

Ops, piccolo particolare.
Io non posso morire.

Metto le mani sulle ginocchia, non oso immaginare in che condizioni sono.
Mi guardo le mani, sporche di fango ed estremamente bollenti, quella è una conseguenza della magia.
I miei vestiti sono belli che andati, peccato, mi piaceva questo outfit.
Frugo nelle tasche, fortunatamente ho ancora il mio specchietto personale.

Ormai è buio, così schiocco le dita per farmi luce, uno dei vantaggi di dominare il fuoco o roba del genere.

Tatiana mi ha regalato questo specchio con la raccomandazione di non perderlo mai, devo sempre sapere di che colore sono i miei occhi.

Per adesso sono azzurri.
Finalmente una buona notizia.

Bene, ora valutiamo la situazione.

"Ti stavi ritoccando il trucco?"
Quella voce così fastidiosamente familiare.

Addams.

Mi volto, "tu che ci fai qui?" "E tu?" Riprendo fiato, alzo gli occhi al cielo.
Mancava solo questa alla mia infinita lista di problemi da risolvere.

"Perché mi stavi seguendo?" "Qui quella che fa le domande sono io" afferma autoritaria, wo Addams, adesso mi intimorisci.

Scherzo

"Prego" le faccio cenno di parlare.
Si schiarisce la voce.

Diamo inizio allo show

"Perché te ne sei andata?"
La domanda più prevedibile.

"Onestamente, non sono affari tuoi" ribatto ferma, "dove sei stata?" "Vale la stessa regola, preferirei meno domande e più lascia in pace Lilith" scimmiotto sarcastica.
Incrocia le braccia.

"Io preferirei che rispondessi alle mie domande" alzo gli occhi al cielo, "ovvio che preferiresti questo, ma io non ti accontento" sorrido beffarda.

"A Tyler risponderesti?"
Stronzetta.
Deglutisco a vuoto, "gioca meglio le tue carte Addams" quelle parole le tiro fuori a fatica, perché non è la verità, io vorrei davvero sentire la voce di Tyler.

"Non farmi perdere tempo" faccio per ricominciare a correre, ma quando mi volto dietro di me trovo.

"Tatiana?" Farfuglio, lei mi guarda severa, "sei scappata di nuovo" la sua non è una domanda, abbasso lo sguardo, lei punta le sue iridi oceano su Mercoledì e scuote la testa, "andiamo" sentenzia gelida.
Alterno lo sguardo fra Mercoledì e Tatiana.

Cavolo, che casino ho combinato.

Alla fine, obbedisco senza fiatare.

***

Apro piano la porta, ho fatto i salti mortali per convincere Tatiana a farmi uscire ancora di casa.

"Ciao" è l'unica cosa che riesco a dire, lui si volta a guardarmi, e prima che possa ribattere mi prende il viso fra le mani e mi bacia.
Rimango spiazzata da quel gesto, ma ricambio subito.

Ci stacchiamo ma continuiamo a guardarci negli occhi, "non sai quanto mi sei mancata" sussurra, abbozzo un sorriso mentre mi accarezza la guancia con il pollice.

"Quindi tornerai?" Noto la scintilla di speranza nei suoi occhi, sospiro, "non lo so" rispondo triste, lui annuisce.

"Ma se potessi lo farei" sussurro, "cosa intendi con questo?" Scuoto la testa, "non importa" gli regalo un sorriso rassicurante, non voglio illuderlo ma neanche ferirlo.

Ci sono tante cose che vorrei dire adesso, ma l'unica cosa che sento è un colpo di pistola, poi, il buio.

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