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"Harry!!!" Un suo collega lo scuote
"Idota!! Il capo ti sta chiamando da tempo! Se non vai subito da lui se la prende anche con noi per colpa tua!!" Harry era sovrappensiero e non si è accorto delle urla, stava correggendo delle cose urgenti che il signor Tomlinson gli ha spedito stamattina per email.
"S si vado subito" si alza dalla sedia e sfreccia nell'ufficio del suo capo chiudendosi la porta alle spalle
"Quando ti chiamo devi correre!! Non devi farmi aspettare!!"
"Si signor Tomlinson, m mi scusi, ero impegnato a correggere le bozze degli altri stagisti che mi ha mandato stamattina"
"Non mi importa!!! Quando ti chiamo devi lasciare tutto ciò che stai facendo e correre da me"
"Si signor Tomlinson, ha ragione, lo farò"
"Adesso evita di farmi perdere ancora più tempo e corri a prendermi il pranzo. Ho un ospite importante che sarà qui a momenti e devi sbrigarti!!. Voglio il pranzo per due e anche due caffè!"
"Certo, vado subito"
"Se arriva prima il mio ospite di te ti licenzio, non posso fare brutte figure per colpa tua!!"
"S si signore" Harry abbassa la testa e aspetta che il suo datore di lavoro gli dia i soldi per il pranzo, ma conoscendo il signor Tomlinson è molto probabilmente che debba pagare il ragazzino, come succede ogni volta. É sempre Harry a dover pagare il pranzo per lui
"Idiota!! Cosa fai lì impalato?! Vai!!! E non ti azzardare ad andare nella caffetteria dietro l'angolo, fa schifo!! Devi andare nel mio ristorante preferito!" Harry annuisce ed esce dall'ufficio andando verso l'uscita dell'edificio. Com'era prevedibile deve pagare lui e per giunta deve anche correre dall'altra parte della città, e lì che si trova il ristorante preferito del signor Tomlinson.
"Sapevo che dovevo pagare io il pranzo, come al solito.. ma va bene, non fa niente, tanto i soldi che ho me li faccio bastare, io consumo poco e mangio ancor meno" Harry si trova spesso a parlare da solo ad alta voce, effettivamente è una cosa un po' strana ma gli serve per sfogarsi visto che non ha nessuno con cui farlo e passa la maggior parte del suo tempo da solo, chiuso in quell'ufficio che gli sta togliendo le energie.
"Se ci fosse Doroty mi sgriderebbe, diceva sempre che ero troppo buono" continua a parlottare fra sé e sé mentre aspetta che il semaforo dia il via libera per passare.
"Devo sbrigarmi, non posso permettermi di essere licenziato. Anche se questo lavoro è una merda almeno guadagno qualcosina, nessuno mi darebbe credibilità a 20 anni e senza esperienza" questo è quello che pensa Harry, o meglio, è quello che gli ha fatto credere il signor Tomlinson per tenerlo legato a se e per approfittarsi di lui e della sua bontà. Finalmente attraversa la strada, cammina per alcuni metri e poi gira l'angolo.
"Hey Harry!" Sta per attraversare ancora un'altra strada ma viene fermato. Si gira e si trova davanti il collega di Ralph
"Buongiorno agente!"
"Che fai in giro a quest'ora? Non lavori oggi?"
"Uhm.. in realtà si, sto lavorando. Devo andare a prendere il pranzo al signor Tomlinson" il vigilante lo guarda in modo strano ma non dice niente, si limita ad annuire
"Scusi signore, io.. non vorrei essere scortese ma devo proprio andare! Il signor Tomlinson ha un ospite importante a pranzo e se non mi sbrigo ad andare a prendere ciò che mi ha chiesto mi licenzierà!"
"Certo Harry, capisco, vai pure"
"Mi dispiace davvero per il modo brutto in cui la sto trattando, non sono scortese di solito, è solo che vado di fretta"
"Harry rilassati, non sei scortese e non mi stai trattando in nessun modo brutto, stai tranquillo"
"Va bene grazie! Se stasera ci sarà ancora lei a fare il giro dell'edificio gli offrirò un caffè per farmi perdonare" l'uomo non fa in tempo a parlare perché il ragazzino è già corso via, attraversando la strada davanti a loro. Il vigilante continua a guardarlo e sorride scuotendo la testa.
***
"Non mi sembra vero di essere tornato. Speriamo solo che l'ospite del signor Tomlinson non sia già arrivato" Harry arriva trafelato davanti alla casa editrice, regge in una mano il sacchetto del pranzo e nell'altra il cartone con dentro due tazze di caffè. Prima di entrare si prende un momento per calmarsi, ha corso per tutto il tragitto e adesso ha bisogno di riprendere fiato. Quando si è ripreso e sta finalmente per tornare dal suo capo inciampa e per cercare di non cadere e salvare il cibo si schianta addosso ad un passante facendogli rovesciare tutto il caffè addosso
"Oh mio Dio!! Oh mio Dio mi d dispiace, m mi dispiace.. io non l'ho vista!!. Oh guarda che cosa ho combinato, le ripago la camicia, gliela porto in lavanderia e gliene compro un'altra nuova" inizia a parlare freneticamente e cerca di scusarsi con lo sconosciuto che però non sembra turbato.
"Hey, non è successo niente, anzi mi hai fatto un piacere. Questa camicia me l'ha regalata mia mamma e non mi è mai piaciuta, adesso ho una scusa per non metterla più, grazie!"
"Guarda che cosa ho combinato!!. Sono rovinato! Adesso il signor Tomlinson mi licenzierà. Ha un ospite importante a pranzo e se arriva prima di me, verrò licenziato" Harry entra in panico e non da ascolto alle parole del ragazzo, si porta le mani sul viso e si siede a terra sul marciapiede
"Devi stare tranquillo, tu lavori per Tomlinson? Indovina un po', sono io l'ospite che aspetta e come vedi non sono arrivato prima di te. Adesso risolviamo tutto". Lo sconosciuto prende il cellulare dalla tasca e compone il numero della casa editrice parlando con il signor Tomlinson.
"Hey Tommo, sono Niall, sono bloccato nel traffico e arriverò tardi, ci vediamo fra circa un'oretta" una volta avvisato il capo di Harry, Niall spegne la chiamata e si siede sul marciapiede accanto al ragazzo che ha appena alzato la testa verso di lui, prima, preso dal panico, non l'ha proprio guardato.
"Oh dio!! Non ci credo! Tu sei Niall Horan!! Sei il mio idolo!!. Io ho letto tutta la tua trilogia!! 'Zombie Heart' é in assoluto la cosa più bella che abbia mai letto!!. Il terzo libro della saga è il mio preferito" Harry si è subito ripreso e non può crederci che ha accanto a lui il suo idolo. Niall Horan è un giovane scrittore di 26 anni che ha esordito per la prima volta 3 anni fa, scrivendo e pubblicando il primo libro della sua trilogia 'Zombie Heart' che è giunta a conclusione circa 3 mesi fa, quando è uscito l'ultimo libro, ha avuto un successo incredibile, come gli altri due del resto.
"Sono contento che sei un mio fan e che ti sia piaciuto il nuovo libro, sei proprio simpatico, come ti chiami?"
"Mi chiamo Harry Styles, signore" Niall lo guarda e scoppia a ridere
"Signore? Dammi del tu! Sono anche più piccolo del tuo capo"
"Oh va bene! Grazie Niall Horan!".
"Adesso sei più tranquillo? Abbiamo risolto anche il problema con il tuo capo, a volte sa essere molto odioso, lo so bene. Adesso abbiamo un'ora di tempo, così tu puoi andare a riprendere il pranzo ed io vado a comprarmi una camicia più bella di questa" Harry finalmente ridacchia e annuisce alzandosi da terra.
"Grazie, io allora vado"
"Aspetta Harry, prendi i soldi per il pranzo, offro io così puoi abbondare sul cibo visto che Tommo è uno spilorcio" Niall gli porge le 20 sterline e Harry lo ringrazia ancora una volta.
"Ci vediamo dopo, Harry e fai con calma, io sarò bloccato nel traffico ancora per un po'" lo scrittore gli fa l'occhiolino e il ghostwriter gli sorride allontanandosi da li.
"Non ci posso credere! Ho conosciuto Niall Horan!."
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