C.16. "Testate"
Stiles uscì dall' ospedale il giorno dopo.
I ragazzi non sono arrivati alla conclusione di cosa fosse e a dirla tutta neanche lui sapeva che cos'era diventato dopo il morso di Malia.
Malia
Quel nome era veleno per il suo stomaco, si sentiva in colpa per lei per cosa era diventata, per quello che le aveva raccontato Lydia era tutta opera di Theo. E la cosa lo faceva un po' arrabbiare per non esserci arrivato; per tutta la falsità di Theo.
Suo padre gli aveva imposto di non andare da Scott di vederlo, di avere contatti con il mondo sovvranaturale.
É l'unica persona che gli stava accanto e che aveva il permesso di vedere era proprio Lydia.
-Non lo sopporto...- sbuffò la biondo-fragola buttandosi sul letto del ragazzo.
-Puoi sopportarlo o non sopportarlo, ma mio padre mi castrerà se solo mi vede con Scott o gli altri del branco.- rispose il ragazzo sedendosi al suo fianco.
Lydia iniziò ad attorcigliarsi al dito un filo di lana rosso.
Non era la prima volta che la vedeva fare quella cosa, a dirla tutta era la seconda volta che giocherellava nella sua stanza con quel filo.
- Dovreste prendere Theo e sbatterlo in prigione. Tanto la sua fedina penale è già macchiata ci vorrà poco a buttarlo lì.- sorrise lui prendendo un pezzo di filo ed imitando la ragazza.
- Non verrà mai da noi...e poi Malia...vorrei vederla, parlare con lei e cercadre di aiutarla...- rispose la ragazza facendo un sorriso sforzato.
-A Malia penseremo dopo, Theo è più importante ora, io dico che se lo cercate lo troverete di sicuro.- rispose il ragazzo.
-Lui non verrà mai da noi.- sbuffò lei smettendo di attorcigliare il filo e guardando Stiles negli occhi.
-Da voi no. Ma da una persona che tiene tanto sì.- rispose il ragazzo fissando quei occhi verdi.
Il viso di Lydia sembrò illuminarsi. -Tuo padre...Stiles...sei un genio!- esclamò.
Fece per alzarsi dal letto ma quando tirò il filo Stiles fu tirato verso di lei.
Lydia si accorse solo in quel momento che i loro indici si stavano toccando.
Stiles arrossì leggermente e fece un sorriso quasi scusatorio alla ragazza.
Fece per disfare il filo che gli avvolgeva il dio, ma Lydia lo fermò mettendogli una mano sopra.
-Non farlo.- bisbigliò.
Lui alzò un sopraccigliochiedendosi per quale motivo non dovesse disfarsi quel filo che ora gli stava stringendo forte l'indice.
-Perch...- fece, ma Lydia gli si avvicinò lentamente, con uno sguardo dolce e sincero.
Stiles si sentì le guance in fiamme come ogni suo singolo neurone. -Ly...- balbettò, ma la ragazza non smise di avvicinarsi.
Finché i metri diventavano centimetri e i centimetri millimetri...
I loro nasi si sfioravano, si sentivano come un pezzo di metallo attratto da una calamite.
Stiles non poteva neanche portare le mani al viso della ragazza (per sentirla vicino) perchè era ancora incastrato con tutte e due le mani con il filo. ( Si mentre Lydia si avvicinava a lui, lui cercava di staccarsi quel filo dal dito con il risultato di intrappolarsi tutte e due le mani.
Il suo respiro accelerò e riuscì a sentire quello della ragazza aumentare e farsi sempre più vicino a lui.
Gli occhi di Lydia si chiusero e lui, vedendo quel viso angelico, decise di chiuderli e lasciarsi trasportare da quella sensazione.
Le loro labbra si sfiorarono appena...
Ma un urlò fece scattare Stiles in piedi e trascinarsi Lydia incastrata con il dito, dietro.
-Ahii!!!- un ragazzo alto dai capelli biondo/castano si buttò nella stanza.
Quando alzò la testa Stiles riuscì a vedere gli occhi gialli del beta.
-Isaac?!- esclamarono in coro i due ragazzi sorpresi.
-Si... da quando hai elettrificato le finestre?- ringhiò il ragazzo rialzandosi dal pavimento.
-In realtà non l'ho fatto...- boffonchiò Stiles.
-Mh... ho interrotto qualcosa?- domandò Isaac dopo aver scrutato i due.
Stiles guardò Lydia rossa in volto che cercava di togliersi il filo dal dito.
-No- rispose lei ma allo stesso tempo Stiles disse: -Si ci stavamo per baciare.-
Lydia alzò di scatto i suoi occhi e li puntò in quelli del ragazzo.
Il rossore sulle sue guance era sparito. -Ah si Stilinski? Io invece ti stavo per tirare una testata!- ringhiò lei e con un morso si staccò il filo dal dito e marció dritta verso la porta.
-Ma non mi pare che tu gli abbia tirato la tes...- iniziò Isaac ma Stiles lo fermò con uno sguardo assassino.
Lydia si girò con un sorriso finto in faccia. - Hai ragione Isaac.- con passò lento si diresse verso Stiles che stava scuotendo la testa.
Lydia, gli tirò uno schiaffo in faccia, era meglio uno schiaffo che una testata in quel momento.
-E tu sai il perchè.-
Dopo di che corse fuori sbattendosi la porta alle spalle.
-Io...- iniziò Isaac indietreggiando.
-Fermo. Me lo sono meritato in fondo.- rispose Stiles scuotendo la testa.
Le cinque dita di Lydia stavano prendendo forma sulla sua guancia.
-Fammi indovinare.... lei ti stava per baciare?- domandò il ragazzo grattandosi la nuca.
-Si.- rispose Stiles. - Per la seconda volta. -
-Un consiglio da amico. Anzi due.- iniziò Isaac.
-Non dire mai a nessuno che una ragazza o un ragazzo ha cercato di baciart...-
-Non sono gay!- sbottò Stiles irritato.
-Bhe..ma potresti esserlo.... Lasciamo stare questa cosa.- rispose Isaac scuotendo la testa.
-Meglio.-
-Avresti dovuto farti avanti tu e non lei.- Isaac, si sistemò la maglietta blu che aveva addosso.
-Ma...avevo paura di come avrebbe reagito.- rispose Stiles, ed in effetti era vero. Un miliardo di volte avrebbe voluto baciare Lydia ma non ci era mai riuscito per paura della sua reazione.
- Prendi per esempio me e Allison. Non l'ho mai baciata di mia iniziativa... anzi a pensarci ci avevo provato una volta e siamo finiti per spogliarci...saremo andati avanti, ma suo padre ci ha interrotti. Tutto questo per dirti che lei mi ha baciato per prima e poi è morta senza neanche darmi il tempo di provare io a baciarla.-
-Stai dicendo che Lydia...- il ragazzo si bloccò.
Stava sentendo i passi di suo padre salire le scale.
-Isaac! Esci subito! Salta giù!- esclamò Stiles spingendo il ragazzo verso la finestra.
-Ma perc...- non finì neanche la frase che Stiles lo aveva già spinto giù senza neanche preoccuparsi se stesse bene o no.
Dopo neanche due secondi suo padre aprì la porta.
-Tutto apposto? Lydia... è scappata tutta rossa in faccia...- disse lo sceriffo entrando in stanza.
-Oh si...- annuì Stiles.
-Non è che hai cercato di..-
-ESCI PAPÀ !!- gridò Stiles buttando il cuscino contro la porta che si chiuse di botto.
-LO HAI FATTO?!- esclamò l'agente dall'altra parte.
-NO!!- ringhiò Stiles buttandosi di peso sul lettoe nascondendo il viso tra le coperte.
Ma non si era accorto di una cosa, aveva sentito suo padre salire le scale mentre Isaac no...
N.a
Okay questo è l ultimo capito delle 100 visualizzazioni. A partire dal prossimo pubblicherò dopo le 120/150 visualizzazioni.
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