Capitolo 31

Dove sono?
Tutto è quasi completamente buio ma gli occhi si stanno abituando e alla fine riesco a vedere qualcosa.
Mi fa male un sacco la testa...
Non ricordo nulla di cosa è successo..ricordo solo.. Liz è Bubblestar! Liz....lo sapevo che non dovevo fidarmi di lei. Gli altri avevano ragione: tra me e Liz c'era qualcosa che non andava.
Poi non rammendo nulla.
Mi provo a muovere ma sono legato alle caviglie e ai polsi in piedi.
<< Patatino! >> sento una voce.
Si accendono le luci e infatti chiudo gli occhi per il contrasto improvviso.
<< Peter! >> sento una risatina e apro gli occhi lentamente abituandomi alla forte luce.
<< Ciao! Ce ne hai messo un po' per svegliarti! >> Liz, di fronte a me ma più lontana.
<< Vedo che nelle tue doti non è compreso il risveglio rapido! >> ridacchia ancora venendo verso di me.
<< Dove mi avete portato? >> ora ricordo: è arrivato Adrian e da lì non ho capito più nulla.
<< In un posticino appartato! >> sorride avvicinandosi sempre di più con una camminata simile a quelle modelle che si vedono in tv al telegiornale.
<< Perché? >> chiedo secco.
<< È ovvio: vogliamo prendere il tuo sangue! Te l'ho già spiegato, non ascolti la tua ragazza?! >>
<< Tu non sei più la mia ragazza >> provo a liberarmi invano.
<< È inutile che ci provi, papà ha progettato tutto per resistere alla tua forza sovrumana. >>
<< Perché non avete prelevato il mio sangue prima? >>
<< Perché devi essere convalescente e poi così è più divertente! >>
Arriva sotto di me e io la guardo dall'alto in basso poiché sono posizionato leggermente più in alto del pavimento.
<< Non riuscirete a farlo>> dico ostinato più che mai: dare il sangue a Liz sarebbe come dare la chiave di una banca a un ladro!
<< Oh! Certo che lo farai! A meno che tu non voglia vedere la tua "compagna d'avventure">> mima le virgolette << schiacciata come...un ragno! >> se la ride.
<< Non toccate Sa... >> mi blocco prima di dire il suo nome.
<< Tranquillo! Dì pure il suo nome, tanto sappiamo che Spider-Girl è Sara >> incrocia le braccia e inarca le sopracciglia.
<< Non toccare nessuno dei miei amici. >>
<< Solo se tu ci donerai generosamente il tuo sangue! >>
La guardo male << Ti odio. >> dico secco.
Lei si avvicina di più a me guardandomi con sguardo come...ferito?
Di scatto porta la sua mano sulla mia guancia con uno schiaffo e per reazione giro la testa dal lato opposto dallo zigomo colpito. Anche avendo una soglia del dolore molto alta, questo l'ho a sentito...e anche forte.
Con sguardo assente si gira dall'altro lato e se ne va.
Credo di averla fatta un tantino arrabbiare...

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