⋆˖⁺‧☽CAPITOLO 7: ENEMY☾‧⁺˖⋆


Lasciai fluire il potere sul corpo di Seokjin cercando qualsiasi indizio potesse permettermi di capire cosa fosse accaduto. Taehyung al mio fianco mi fissava completamente immobile.
«Sei inquietante» commentai.

«Penso intendessi dire affascinante»

Scossi la testa e osservai il cadavere disteso sul letto. Un cadavere ormai divenuto per davvero tale. Mi rattristai. Dopo tutto quello che gli era successo non si meritava di morire in questo modo.

«Allora?» la voce baritonale del vampiro mi fece innervosire.

«Non mettermi fretta» chiusi gli occhi, mi concentrai.
Chiunque lo avesse ucciso sapeva dannatamente bene quello che stava facendo. Il paletto nel cuore era conficcato tra la quarta e la quinta costola e la testa era stata decapitata con un taglio netto, preciso, proprio tra la quinta e la sesta vertebra.
Riaprii le palpebre, fissai le lenzuola candide. Non c'era una goccia di sangue.
«Taehyung quando è stata l'ultima volta che sei venuto qui e hai provato a parlargli?»

«Tre giorni fa»

«E lui è qui dentro da?»

«Trentacinque giorni»
Aggrottai la fronte.

«Per cui non è detto che l'assassino lo abbia ucciso oggi» mormorai.

«Non riesci a capire da quando tempo è stato ucciso?» il vampiro si spazientì.
Mi voltai incrociando i suoi occhi neri.

«So che ti sembrerà una rivelazione sconcertante ma sai Taehyung: sei morto. Nonostante cammini, respiri, parli e il tuo cuore batta nel petto in realtà sei morto» mi avvicinai, resistendo all'irrefrenabile voglia di puntargli l'indice al centro del petto «Il tuo corpo è morto e se non ti nutri di sangue, se non ti sfami direi...almeno una volta a settimana visto che sei un Antico, tutto questo» mossi il dito lungo il suo busto «Inizia a decomporsi. Ma non lo fa seguendo le normali leggi della natura. Man mano che il sangue scompare dalle vene il rigor mortis appare, prende possesso degli arti, dei muscoli, ti fa irrigidire e così rimani per settimane, mesi, anni. Finché i tessuti non iniziano a disidratarsi e -».

«Non serve che mi spieghi cosa accade se non mi nutro, lo ricordo fin troppo bene»

«E allora visto che lo ricordi bene dovresti anche intuire che a causa dello stato in cui si trovava Seokjin mi è impossibile decretare l'orario in cui è stato assassinato» soffiai.

«Speravo potessi essermi più utile»
Nell'udire quelle parole mi incendiai.

«Avrei potuto fare qualcosa se non avessi frantumato il letto, scaraventato il vaso di rose contro lo specchio e ridotto questa stanza in un fottuto casino!»

«Mi stai dando la colpa?» le sue pupille si dilatarono in un istante.

«Non siamo stati io e Jungkook a perdere il senno e a comportarci come dei folli appena varcata la soglia» lo sfidai.
Il suo potere gelido mi sferzò la pelle.

«L'unico folle è colui che ha osato fare questo e ora Abigail White dimmi tutto quello che hai percepito qui dentro».
Un brivido mi attraversò la colonna vertebrale, nello stesso istante Jungkook parlò.

«L'unica cosa che ho percepito è il forte odore di vampiro e il lieve profumo di gelsomino e margherite di Hwa-Young»
Sia io che Taehyung ci voltammo verso la tigre mannara che ci fissò contrariata.

«Smettila di comandarlo» sibilai e questa volta piantai il dito proprio al centro del petto del Master. Un brivido freddo mi risalì il braccio, lui tornò a fissarmi.

«Volevo far parlare te, ma sembra che la tua parte ubbidiente risieda interamente dentro il tuo Famiglio»
Lo fulminai con lo sguardo.

«Jungkook» chiamai il giovane mannaro.

«Dimmi»

«Oltre l'odore di Seokjin e di Hwa-Young non hai sentito niente altro?» distolsi l'attenzione del vampiro, avvicinandomi alla tigre che scosse la testa prima di fare un passo verso di me.

«Prova a sentire anche tu» allungò una mano verso la mia spalla e nel momento in cui le sue dita mi sfiorarono l'energia calda fluì nelle mie vene. Ogni odore si intensificò. C'era il suo, delizioso e familiare, quello di Taehyung dolce ed invitante, quello di Seokjin aspro e nauseabondo come tutti i vampiri e poi c'era quello di Hwa-Young. Niente altro.
Mi misi a pensare.

«Taehyung» richiamai l'attenzione del Master «Il sigillo di sicurezza lo aveva tracciato Yoongi?»

«Sì, lo ha eseguito la notte dopo la battaglia con il Rakshasa, quando Seokjin ha deciso di confinarsi qui dentro»

«Di che tipo era?» domandai, sapendo con assoluta certezza che il vampiro avrebbe saputo rispondere alla mia domanda.

«Era un sigillo di protezione e di contenimento»

«Nessuno poteva passare e nessuno poteva uscire» mormorai.

«Esattamente. Solo Jin sarebbe stato in grado di romperlo»

«Come?»

«Attraverso il potere vampirico e una goccia del suo sangue»
Osservai la porta di mogano spalancata.

«Yoongi non è uno sprovveduto. Se per aprire il sigillo serviva del potere vampirico immagino abbia tarato il tutto basandosi sul potere di Seokjin» aggrottai la fronte «Dopo la morte di Hwa-Young quanto si era indebolito?».

«Parecchio» lo sguardo del vampiro tornò a vagare sul corpo ormai senza vita dell'amico.

«Quantificalo» lo esortai.

«Era rimasto comunque tra i Nobili più potenti»
Mi sbalordii.

"Era molto più forte di quanto immaginassi"

«Lo era, mia dolce rosa» Taehyung cambiò per un istante espressione «In un paio di secoli sarebbe diventato un Antico».
Ci furono diversi secondi di silenzio, il criceto nella mia testa girò forsennato.

«Per cui chi è riuscito ad intrufolarsi qui dentro deve essere almeno un vampiro Nobile» ripresi a parlare «Quanti ne hai al momento alla tua Corte?».

«Sono rimasti in tre. Quattro se contiamo anche Angel ma lei -» si bloccò un istante «Sono in tre, sono solo tre quelli che avrebbero potuto avere abbastanza potere per poter entrare qui dentro».

«E tra questi c'è qualcuno di loro che potrebbe puntare al tuo trono? O che potrebbe trarre vantaggio in una possibile lotta interna?»

«Qualcuno potrebbe esserci. Andiamo» senza aspettare un istante in più il Master si incamminò verso la soglia tuttavia, proprio quando superò la grande pietra di legno, si bloccò.
«Abigail» la sua voce rimbombò tra le pareti di pietra nera «Sigilla nuovamente gli alloggi di Seokjin. Nessuno a parte uno stretto gruppo di persone dovrà mai sapere quello che è accaduto qui dentro».

«Non penso sia un'idea saggia -» il vampiro si voltò.

«Sigilla immediatamente quella maledetta porta» la sua energia gelida intrise ogni singola parola, un brivido mi attraversò la colonna vertebrale.

"Abigail penso sia meglio fare come ti ha ordinato. Anche se non lo da a vedere è furioso" la voce di Jungkook risuonò nella mia testa.

"Ascolta il consiglio saggio del nostro gattino: sigilla quella porta"
Mi morsi il labbro con forza e nonostante non fossi per nulla d'accordo con quella decisione seguii il consiglio dei due esseri soprannaturali.

«Brava Serva» mi sbeffeggiò il vampiro prima di voltarsi «E ora andiamo».
Senza dire nemmeno una parola tornammo a salire le scale a chiocciola che ci avevano condotti fino a lì.

"Quello che hanno fatto al suo Vice è spaventoso" Jungkook si irrigidì alle mie spalle mentre attraversavamo l'immensa sala circolare.

"Te lo posso assicurare mio giovane guerriero: la testa del vampiro che ha osato sfidarmi rotolerà ai miei piedi entro l'alba" rispose Taehyung.

"Sai già chi è stato?" domandai.

"Ho un sospetto ma devo prima accertarmene"  accelerò il passo, noi non fummo da meno.

Diversi vampiri ci osservarono guardinghi. Da dopo la morte di Hwa-Young, il confinamento di Seokjin e la rivolta sedata da Taehyung, il clima all'interno della Cripta era drasticamente mutato, me ne ero già accorta quando il Master ci aveva scortati fino alle stanze del suo Vice. Non c'era più l'atmosfera rilassata e lussuriosa che ricordavo, i succhiasangue erano sull'attenti, cauti, vigili e non solamente per la mia presenza. Questo non mi piaceva per nulla.
Mi chiesi quanti di loro fossero effettivamente leali al loro capo e, proprio in quel momento, Taehyung si bloccò di colpo.
Jungkook mi afferrò per la vita, con il naso sfiorai il tessuto della giacca del vampiro.

«Cosa diavolo sta succedendo questa sera?» sibilò prima di puntare lo sguardo verso il corridoio da cui eravamo arrivati «Abigail White prendila in braccio e seguimi» ordinò.
Un secondo più tardi i miei piedi si staccarono da terra e non feci nemmeno in tempo a protestare che vampiro e mannaro si fiondarono nel corridoio.

«Bastava chiedere, non serviva ordinarlo» sbuffò Jungkook.

«Così era più rapido e poi...mi piace ordinare agli altri cosa fare, soprattutto a voi tigri mannare» il vampiro pronunciò quelle ultime parole con un tono basso e sensuale.

«Possibile che devi sempre fare così?»

«Così come?»

«Lo sai cosa intendo!» mi innervosii «E comunque cosa sta succedendo?» domandai fissandogli le spalle larghe.
Silenzio.
«Cosa sta succedendo?» ripetei poco prima che Jungkook svoltasse a sinistra senza produrre alcun rumore. Nessuno dei due produceva alcun rumore. Nonostante stessero correndo lungo l'infinito corridoio che ci avrebbe portati fino al Blood Passion, entrambi gli esseri soprannaturali erano silenziosi come la notte e quella quiete, mescolata alla luce tenue che illuminava il roveto sulle parete, stava rendendo quei pochi secondi maledettamente opprimenti.
«Allora mi vuoi dire cosa diavolo-»

«Taci, per favore taci» sibilò il vampiro «Non mi fido a lasciarvi da soli nella Cripta per cui adesso promettetemi una cosa: appena varcheremo la soglia del mio studio voi due ve ne starete zitti e immobili alle mie spalle, chiaro?» entrambi rallentarono il passo.

«Cosa è successo?» insistetti, mentre il vampiro ordinava al mio Famiglio di mettermi a terra.

«Non lo so di preciso, ma Angel non risponde e c'è una strana agitazione nel locale»

«Angel è il nome della vampira bionda, giusto?»

«Esatto» i suoi occhi neri si fissarono su di me «Mi raccomando non fare nulla di stupido. Qui sono io che comando, che detto le regole, per cui rimani ferma immobile e tieni la tua boccuccia serrata fino a nuovo ordine. Chiaro?»

«Io non faccio -»

«Chiaro?» la sua voce si abbassò di diversi toni.
«Jungkook» il mannaro al mio fianco si tese sentendo il Master pronunciare il suo nome «Tienila d'occhio e impedisci alla tua stupida Compagna di fare cose...stupide come sempre»

«Mi state trattando come se fossi una bambina»

«Lo sei Abigail» il potere gelido del non morto mi lambì le braccia «Ai miei occhi lo sei. Sei una bambina tanto pestifera quanto pericolosa».

«Non preoccuparti! Ci penserò io a tenere la mia Compagna al sicuro» Jungkook mi strinse in un lieve abbraccio.

«Bravo tigrotto» lo elogiò Taehyung, facendolo gorgogliare.

Lanciai un'occhiataccia al giovane mannaro ma completamente sopraffatta dal nostro contatto mi lasciai andare tra le sue braccia.
«Tu non eri arrabbiato con lui?» gli domandai, accarezzandogli pigramente il braccio.

«Lo ero, ma mi risulta difficile non assecondarlo. È così appagante»

«Assolutamente: assecondarmi risulta essere sempre appagante» ghignò l'Antico.

«Smettila Taehyung!»

«Avanti mia pericolosa rosa, te l'ho già detto: se collaboriamo tra di noi le cose non possono che evolversi in modo vantaggioso, per tutti. Non credi anche -» la porta alle spalle del vampiro venne aperta di colpo. La luce calda proveniente dal suo studio ci illuminò e la figura di Jimin si stagliò sulla soglia.

«Tae!» la tigre dorata mosse un piede, provando a venire verso di noi, ma Taehyung lo precedette.

«Per quale assurdo motivo non sei rimasto al piano superiore?» il vampiro andò incontro al mannaro che, notando il nervosismo dell'amico, indietreggiò.

«V-volevo rimanerci ma Namjoon mi ha ordinato di venirti ad avvisare che -»

«Perché ti ha mandato qui Namjoon?» il Master si bloccò di colpo «Angel...cosa è successo a Angel?».
Jimin allargò le pupille, la reazione del mannaro dorato non presagiva nulla di buono. Lanciai uno sguardo a Jungkook e insieme uscimmo dal corridoio, la porta di pietra alle nostre spalle si chiuse con un lieve rumore.

«Al piano di sopra è arrivat-»

«Taetae!» una voce angelica e delicata rimbombò nella stanza, ci voltammo tutti e quattro.
Una giovane donna stava camminando come se nulla fosse all'interno dello studio, gli occhi neri da cerbiatta puntati sul Master.
«Sono così felice di rivederti» squittì euforica.
Taehyung alzò un sopracciglio verso l'alto, io squadrai da capo a piedi la nuova arrivata.

Il corto abito scarlatto le lasciava scoperte le spalle, le accentuava la vita snella e le arrivava poco sopra alle ginocchia. Il tessuto, dall'apparenza semplice, cadeva leggero attorno al suo corpo, dandole una parvenza delicata, quasi fosse un piccolo bocciolo di rosa pronto a sbocciare. Tuttavia, nonostante il corpo minuto e l'aspetto esile, ogni volta in cui gli scarponcini di pelle nera toccavano il pavimento, la sua figura vibrava.

"Jungkook stai attento. C'è qualcosa in lei che non mi convince" con attenzione fissai la collana di perle rosse che rifletteva la luce del lampadario.

"Sembra così carina" rispose lui.

"Ricordati: le apparenze ingannano"

«Sei talmente felice da essere rimasto senza parole?» la giovane donna sorrise timidamente, sbattendo le ciglia folte e portandosi un ciuffo color mogano dietro l'orecchio destro.

«Mi scusi?» nonostante la parvenza austera, lo sguardo con cui il vampiro la squadrò nascondeva un certo grado di perplessità.

«Non serve che usi questi formalismi Taetae» con un movimento sensuale lei si avvicinò «Nonostante i ruoli che ricopriamo rimaniamo sempre noi».
Senza la minima paura posò la mano sul braccio del Master. Le sue piccole dita scivolarono lungo il tessuto scuro, sensuali, ipnotiche, e nello stesso momento una strana sensazione di nervosismo si fece spazio nel mio essere.
Jungkook ringhiò.

«Togli immediatamente le mani da Taehyung» la tigre mannara fece un passo in avanti.

«Jungkook» il modo in cui il vampiro pronunciò il nome del mio Famiglio mi fece tremare «Ti avevo ordinato di rimanere fermo e in silenzio».

«Ma lei ti ha -»

«Fermo e in silenzio» il potere gelido iniziò a fluire dal suo corpo.
Jimin si nascose dietro le mie spalle, Jungkook invece fulminò furioso la nuova arrivata, lei però sembrava avere occhi solamente per il vampiro.
La guardai ancora più attentamente. Chi era?

«Taetae» riprese «Perché?» una strana luce passò nei suoi occhi «Dopo tutto quello che c'è stato tra di noi perché ti sei comportato in questa maniera?» con il busto si posò contro il non morto che di riflesso si immobilizzò come una statua.
Jungkook riprese a ringhiare sommessamente, questa volta fu il mio turno di ammonirlo.

"Kookie, per favore" lo chiamai con il soprannome che adorava, sperando di farlo calmare.

"Lei lo sta toccando"

"Lo vedo"

"Lo sta facendo senza avergli nemmeno chiesto il permesso e -" un altro lieve ringhio "Non ti da fastidio? Non ti da fastidio sapere che le mani di qualcun'altra sono su di lui?".
Serrai i pugni.
Mi dava fastidio?
La sensazione di malessere che mi stava strozzando la bocca dello stomaco mi indicava chiaramente la risposta, ma l'avrei ammesso?
No, mai. Nemmeno sotto tortura.

"Taehyung" chiamai il vampiro, sperando fosse in ascolto dei miei pensieri.
Ovviamente lo era.

"Dimmi mia dolce rosa"

"Chi diavolo è?"

"Sinceramente?" ci fu un breve attimo di silenzio "Non ne ho la più pallida idea"

"Cosa?!" nonostante stessimo parlando mentalmente urlai nella testa quella domanda "Cosa vuol dire che non sai chi sia?".

"Esattamente quello"

"Ma lei ti sta parlando come se vi conosceste da tempo. Come se foste...intimi" anche Jungkook intervenne in quella conversazione.

"Mio giovane tigrotto probabilmente lo siamo anche stati ma...tu ricordi tutte le ragazze con cui hai cavalcato prima della nostra stupenda rosa? Io credo proprio di no"
Lanciai un rapido sguardo al mio Famiglio, le cui orecchie divennero immediatamente rosse.

«Taetae» la giovane sconosciuta richiamò l'attenzione del Master «Perché lo hai fatto?» la strana luce che le illuminava lo sguardo si intensificò.
«Io -» la osservai mordersi il labbro «Sono stata brava. Ho sopportato in silenzio tutto quello che hai fatto in questi anni, ti ho persino protetto, in nome dell'amore che ci unisce».

"In nome dell'amore?" ripeté Jungkook confuso.

«Ho accettato i tuoi silenzi, la tua lontananza» iniziò a stringere il tessuto carbone tra le dita «Ho tollerato, paziente, gentile, premurosa» le sue braccia presero a tremare «Sperando che prima a poi ti saresti fatto vivo. Sperando che conclusi i tuoi numerosi impegni come Master mi avresti finalmente fatta chiamare come mi avevi promesso» il suo corpo si tese.
Un brivido mi attraversò la colonna vertebrale.
«Sai cosa significa? Aspettare ogni notte, sveglia, sperando di ricevere una tua telefonata? Un tuo messaggio? Un tuo segno?»
Il vampiro rimase in silenzio.
«Sai cosa ha significato per me?» gli occhi della giovane donna si tinsero di lacrime «Lo sai?» insistette «Ovvio, no. Per te, che vivi da secoli, scommetto che una notte in più o una in meno non fa alcuna differenza, ma per me...per me l'arrivo di ogni alba era come un supplizio».

"Ho un brutto presentimento" mi informò Jungkook.

"Anche io" mi misi sull'attenti " Taehyung chi diavolo è questa?".

"Davvero mia rosa vorrei poterti rispondere, ma non ho alcun ricordo di lei"

«Ma ho stretto i denti e ho continuato a ripetermi che mi avresti chiamata, soprattutto ora mi avresti chiamata» una lacrima scivolò lungo la sua guancia, dopodiché abbassò il capo, affranta.

"Lei sembra ricordarsi fin troppo bene di te" continuai.

"Non è una novità. Tutti quelli che hanno avuto la fortuna di passare una notte in mia presenza se la ricordano fino alla morte" rispose superbo il vampiro.

"Non c'è nulla di divertente. Sembra pericolosa, anzi è pericolosa"

"Io lo sono di più" ci rassicurò lui.

«Invece nulla» la giovane donna rialzò la testa con uno scatto «Silenzio, per mesi, e mesi, e mesi. Solo silenzio...fino a questa notte. Per cui ti ripeto come hai potuto? Come hai potuto farlo?» altre lacrime «Mio adorato Taetae, come hai potuto farmi questo?» un lieve singhiozzo accentuò quella domanda «Io ti ho amato, ti ho donato il mio corpo, il mio sangue, ho condiviso informazioni segrete con te. Quindi perché? Perché? Perché? Perché lo hai fatto?» lasciò la presa sul vestito «Rispondi perché lo hai fatto? Dimmelo. Dammi una spiegazione valida, ti scongiuro» tremante avvicinò le dita al volto del vampiro.
«Dimmi perché» mugugno, ma proprio quando i suoi polpastrelli arrivarono a pochi millimetri dalla pelle diafana del non morto, Taehyung scattò.
In un lampo le afferrò il polso, allontanandole la mano, schifato.

«Chi diavolo sei tu?» le parole del Master furono fredde, glaciali, esattamente come il suo potere, che pulsò nella stanza.

«C-come chi sono?» la giovane donna spalancò gli occhi, confusa.

«Non lo ripeterò un'altra volta: chi diavolo sei? Perché sei venuta qui? Perchè ti sei intrufolata nel mio studio? La mia pazienza si è esaurita questa sera, per cui rispondi immediatamente» il vampiro sibilò quelle parole direttamente contro il volto della sconosciuta che completamente sconvolta si pietrificò.

«Non ti ricordi di me?»
Le zanne del vampiro divennero visibili, la sua energia saturò l'aria, una densa nube nera iniziò a circondarli.
«Davvero non ti ricordi di me?» domandò lei ferita.

«Un falco non si ricorda tutti i topi che ha divorato» così dicendo il vampiro scattò. Puntò il collo della donna ma prima che le sue zanne riuscissero a forare e a dilaniare la pelle diafana della sconosciuta la collana di perle si illuminò. Per un istante una luce bianca si irradiò in tutta la stanza, il vampiro fu costretto a indietreggiare, coprendosi con le braccia il volto fumante. Un intenso odore di carne bruciata si mescolò a quello dolce di rose e Jungkook scattò come un lampo al fianco del vampiro.

«Come hai osato?» ruggì, liberando la sua energia bollente.

«Ti ricordi di me adesso?» un sorriso luminoso si formò sul volto della donna, che come aveva fatto fino a quel momento ignorò la tigre mannara per concentrarsi solo sul potente vampiro.

«Tre anni fa, il giorno di Chuseok, mi hai fermata al palazzo di Gyeongbokgung e mi hai invitata nel tuo locale. Abbiamo bevuto, ballato, ascoltato musica Jazz per ore e poi ci siamo divertiti su quel letto, dove ti ho offerta tutta me stessa. Te lo ricordi adesso?»

«Jieun» sibilò il vampiro.

«Esattamente!» i suoi occhi brillarono «Sapevo che ero rimasta nel tuo cuore per tutto questo tempo».

«Cosa diavolo vuoi?» il vampiro si riprese rapidamente da quell'attacco imprevisto e, sempre con le zanne sguainate, si mise al fianco di Jungkook che ruggì sonoramente.

«Sono venuta qui per ricordarti che ti amo, per capire per quale motivo hai ucciso le mie streghe e i miei stregoni...e per finire il lavoro che il mio titolo di Magistra mi impone».
Sbarrai gli occhi.

Merda. Eravamo nella merda.





☼Spazio autrice☼

E dopo la Pasqua eccomi tornata con l'aggiornamento di SOLAR ECLIPSE proprio il giorno in cui ci sarà un'eclissi di sole!
Wiiiiiii

Ora però parliamo delle cose importanti e andiamo per ordine:

Jin è stato ucciso e purtroppo non tornerà più con noi (non odiatemi pls *meme del cricetino*) ma ora si apre un nuovo mistero: chi ha ucciso il bel vampiro? Per quale motivo? Avete già delle ipotesi?

Abigail...beh è sempre Abigail e non si smentisce mai ma ha detto una cosa importante nel capitolo. Ve ne siete accort*?

Jungkook, povero, da grande tigrotto possente è diventato un dolce gattino, ma quale sarà il motivo di tutto questo?

Taehyung invece, questa volta sembra essere stato colto alla sprovvista dalla bella Jieun (che forse voi conoscete con il nome d'arte di IU). Cosa succederà adesso che la Magistra di Seoul è entrata in azione?


Spero come sempre che questo capitolo vi sia piaciuto e che la storia vi stia appassionando.

Vi avviso che per questo mese Solar verrà aggiornato ogni 15 giorni perchè

...rullo di tamburi...

la revisione del SECONDO VOLUME DI LUNAR ECLIPSE È QUASI ULTIMATA!

Per cui portate pazienza ma mi sto concentrando su di lui, in modo da potervi donare una storia ancora più bella e intrigante di quella che avete conosciuto qui su Wattpad (ricordo infatti che dal secondo volume in poi la ff e la versione cartacea inizieranno a divergere fino a diventare due storie completamente diverse).

Portate pazienza, davvero, non ve ne pentirete.
Grazie a tutt*.
Vi aspetto su Instagram o qui sotto per commentare assieme il capitolo.

A presto.

A.

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