Capitolo 5
Pov Tommaso
Quando ricevetti il messaggio di Giulia ero già all'aeroporto.
Lo sapevo che li avrebbe convinti a farci entrare nella squadra, ma se così non fosse stato sarei comunque andato a trovarla. Ci conoscevamo da tanto e le dovevo molto.
Maria Chiara era felicissima di andare a Parigi, era da molto che lo diceva. Si teneva vicino a me, aveva paura di perdersi.
" Secondo te, quanto tempo ci vorrà per arrivare?" Mi chiese sorridendo.
" Sai che non lo, lo scopriremo." Le rispose e lei rise.
Non si assomigliavano molto.
Maria Chiara aveva capelli lunghi biondo cenere, gli occhi molto più scuri di quelli di Giulia ed era molto diverse di carattere.
Maria Chiara era una bambina molto solare, vivace e sorridente. Amava la danza, era anche molto brava.
Da quello che avevo capito anche lei avevo un fidanzato, che Giulia chiamava il principe azzurro perché era biondo con gli occhi celesti.
Io, beh, ero un ragazzo qualunque.
Capelli mossi e scurissimi e gli occhi pure.
Il mio carattere era dolce solo con le persone a cui tenevo, ero molto ribelle, odiavo le regole.
Giulia mi definiva il tipico protagonista, che tutti amavano. Diceva che assomigliavo a un certo Percy Jackson.
Giulia mi diceva che ero perfettamente imperfetto.
Ci facevamo sempre forza a vicenda, ma sapevo che qualunque cosa lei mi dicesse era vera e viceversa.
Ero contento di andare un po' via dall'Italia e stare più con lei, anche a scuola.
Avendo un anno di differenza non eravamo mai stati in classe insieme, ma lei aveva chiesto se per un mese potevo studiare nella sua classe e poi riprendere le lezioni in a distanza con la mia scuola.
Ne ero molto felice. Lei era speciale. Non solo perché era una guardiana di gioielli magici e aveva poteri soprannaturali, ma perché era... Non lo sapevo spiegare. Era speciale punto.
Odiava quando glielo dicevo, dicendo che era semplicemente una ragazza che aveva avuto un po' di fortuna e sfortuna, ma non era così e lei per prima ne era consapevole.
Mi riscossi dai miei pensieri, quando un altoparlante chiamò il nostro volo.
Presi Mari per mano e ci dirigemmo all'aereo. Lei non voleva stare vicino al finestrino e mi ci misi io.
Volevo vedere Parigi, non mi sarei addormentato.
L'aereo partì e dopo venti minuti Maria Chiara si addormentò.
Ci avremmo messo 5 ore, lo avevo appena letto.
Pensai che un riposino non avrebbe ucciso nessuno. Quindi, nonostante lo sforzo, mi addormentai. Mi svegliò Mari dicendo che eravamo arrivati.
Scendemmo dall'aereo e dopo pochi passi, qualcuno mi era saltato addosso abbracciandomi. Chissà chi...
" Giulyyyyy, così mi uccidi!" Esclamai ridendo.
" Mi sei mancato." Sussurrò.
" Come stai?" Le chiese e lei allentò la presa, solo per guardarmi negli occhi e capii.
" Va bene, ne parliamo dopo."
Lei si staccò da me e corse a prendere in braccio la sorella. " Mi sei mancata tantissimo , Merry Christmas!"
Mari la guardò e fece una faccia imbronciata. " Non chiamarmi più così." Ordinò.
Giulia, ridendo, annuì divertita.
" Dai, che oggi è un giorno speciale per te."
Alla piccola le si illuminarono gli occhi. E prese per mano me e Giulia e iniziò a canticchiare come faceva sempre quando era felice.
Dopo alcune difficoltà con le valige e tutti i fan di Giulia che ci fermavano per autografi e foto, alla fine riuscimmo ad entrare nell'hotel.
" Come dividiamo le camere? La mia, se volete è liberissima, ci starebbe una famiglia intera." Disse Giulia. " Ma se preferite le stanze singole a me va bene. È uguale." Continuò.
Io chiamai Maria Chiara e, rivolto a Giulia, dissi:" Ehhh, io e Mari ci dobbiamo pensare. È una grande offerta. Vieni, Mari parliamo in segreto."
Lei saltellò vicino a me e iniziammo dicendo cose senza senso per far capire a Giulia che stavamo discutendo.
Alla fine ci mettemmo una di fila all'altro, tipo soldati.
Mari disse:" Generale, io ho paura del buio e Tom non riesce a stare senza di te. Quindi staremo tutti nella tua stanza." Disse ridendo.
" Mari, vai in giardino. Io e Giulia parliamo e prepariamo la sorpresa okay?" Le dissi.
Annuì. Chiamammo un maggiordomo e Maria Chiara si allontanò sempre canticchiando.
Io mi rivolsi mi girai verso Giulia.
" Allora come stai?" Lei mi guardò.
" Sono riuscita a convincerli e adesso ci vogliono tutti e tre nella squadra."
La guardai sorridendo.
" Giuliaaaaaaaa, ti ho fatto una domandaaaaa."
Risi e lei sorrise:" Adesso che sei qui sto bene, prima no. Mi hanno fatto domande scomode che mi fanno ricordare..."
La bloccai:" Tranquilla, adesso andrà tutto per il meglio. Tu hai una carriera importante, aiuteremo Ladybug e Chat Noir a sconfiggere Monarch e tutto andrà per il meglio. Ne usciremo tutti felici. Ne sono sicuro."
Sorrise. " Grazie." Disse e mi abbracciò.
" Adesso prepariamo la cerimonia per Mari, sennò che sorpresa è, no?"
Entrammo nella sua stanza e cominciammo con i preparativi.
Angolo autrice:
So che è da tanto che non aggiornavo questa storia, ma finalmente eccomi qua. Da qui comincerà la vera storia, la parte più intricante e pericolosa. Spero vi piaccia. Cercherò di aggiornare il prima possibile.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top