capther 19
In mattinata i ragazzi iniziarono a cucinare dei pancake per colazione.
Evandro prese le uova ed iniziò a romperle, creando l'inizio dell'impasto.
Il ballerino Samuele entrando in cucina iniziò a chiacchierare con il ragazzo.
"Perciò Eva' come va con Sere' ? chiese lui, prendendo lo zucchero.
"Va, va molto bene" rispose lui, togliendo le bucce delle uova.
Il ballerino continuò, prendendo una scodella, "Sono felice per te fra".
"Grazie Samusbrelo" rispose lui, mettendo l'impasto nella padella, formando dei piccoli cerchi.
"Giulio aveva ragione" affermò Sam.
"già, domani è il suo compleanno e voglio farle qualcosa"
"Chiedi a Sangiovanni o a Kika, nessuno meglio di loro due la conosce"
"Sta roba non mi va giù' " esclamò Evandro, serio.
"Che roba?" chiese il ballerino stupito.
"Lei e Sangio"
"Dal mio punto di vista sono semplicemente amici, non fare il geloso" sbottò lui.
"Non sono geloso"
"Si che lo sei Eva' ".
"No che non lo sono" affermò il moro, mettendo i pancake sul piatto.
"Hai fatto caso a come la guarda?" continuò Evandro.
"E tu mi vuoi dirmi che non sei geloso? Pff" controbbattè ridendo Samuele, continuando "e la guarda come amico, fra' stai tran".
"Hai ragione ".
Poco dopo la ragazza si svegliò, notando i pancake sul tavolo.
"Daje che ora ci ingozziamo" disse ridendo.
"Vai ci sto" ammise Raffaele che sembrava avere 4 pancake in bocca.
"Principessa domani è il tuo compleanno!" urlò Sangiovanni avvicinandosi alla ragazza.
Evandro sembrava volerlo uccidere o fulminare con lo sguardo e Samuele, accorgendosene, gli diede una pacca sulla spalla.
"Domani sarò ufficialmente una diciotenne!" esclamò lei felice.
Nel frattempo Raffaele aveva finito tutti i suoi pancake.
"Ehy così non vale!" esclamò la ragazza ridendo.
"Ho vinto io Ah-Ha" disse ridendo il cantate.
Nel pomeriggio Evandro, in cerca di idee per il compleanno della sua ragazza, chiese consiglio a Kika.
"Disturbo?" chiese entrando nella sua stanza.
"No, dimmi"
"Per ora che Sere' non è qui, volevo chiederti se-, insomma, potessi darmi qualche idea per il suo compleanno" affermò il moro, imbarazzato.
"Sicuramente qualcosa di speciale, sai meglio di me che ama le cose, emh, diciamo, particolari, ecco" rispose la ragazza, continuando,
"Sappiamo anche che ama il cibo quindi sicuramente dovrà esserci del cibo".
"Grazie ki' sei fantastica" disse lui uscendo in fretta dalla stanza.
La ragazza accennò un sorriso e si diresse verso l'amica, che non faceva altro che farsi paranoie.
"Insomma, e se dovesse scordarsi del mio compleanno?" chiese la mora, preoccupata.
"Non scorderebbe mai il tuo compleanno, stai tranquilla" sospirò, "insomma, non può dimenticarsi il compleanno della sua ragazza"
"E secondo te devo dirgli che l'inedito è per lui?" chiese Serena, che non faceva altro che tempestare Kika di domande.
"Probabilmente dovresti dirglielo ma non il giorno del tuo compleanno"
"E se non gli piacessi più?"
"Dio, Serena! È il tuo ragazzo, non può smettere di amarti da un momento all'altro. Stai tranquilla e cerca di non pensare a domani" sbottò la ragazza dai capelli blu, tutto d'un fiato.
Peccato che la ragazza non riuscì a seguire il consiglio dell'amica.
Non faceva altro che farsi domande a cui raramente trovava risposta.
Avrebbe voluto rivedere i suoi genitori, sua sorella e soprattutto Luke, il suo migliore amico, che non sentiva da settimane.
Nonostante tutto, dopo un' intensa giornata di prove si mise a letto, cercando di dormire per almeno un ora.
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