Capitolo 5
Passarono un paio d'ore, ma Calmoniglio non tornava. Piccola North era in ansia, temeva che i due avessero cominciato a combattere visti i loro rapporti. Ma subito dopo ecco sentire delle urla - ovviamente di Jack - il quale stava rinchiuso nel sacco come aveva pianificato Calmoniglio.
«Lasciami andare, Calmoniglio!» urlò il giovane.
North trattenne appena una risata - dopotutto Jack era il primo nella sua lista dei cattivi. Calmoniglio invece non si trattenne per niente.
«Stai calmo, ghiacciolo. Siamo arrivati,» lanciò il sacco a terra «puoi uscire dal tuo mezzo di trasporto adesso»
«Appena esco vedi cosa non ti faccio! Diventi un—» ma appena uscì rimase sbalordito.
Si alzò in piedi e sì guardò intorno, poi si soffermò a guardare le Leggende.
«Cavolo, devo essere seriamente nei guai questa volta. Cos'ho fatto?» sì voltò di nuovo e notò Piccola North, la quale stava lievemente in disparte.
«Ciao, Jack~» sorrise e lo salutò con la mano.
«Petite...» ricambiò il sorriso e sì avvicinò a lei, poi si abbracciarono.
Calmoniglio li guardò con un fare quasi geloso; North invece stava già avvicinandosi verso i due, per fortuna Dentolina lo aveva subito bloccato. Non appena i due si staccarono, si rivolsero un lungo sguardo.
Le mani di lui stavano sopra i suoi fianchi, mentre le braccia di lei erano intrecciate intorno al suo collo. Più che grandi, migliori amici parevano una coppia.
«Jack, il motivo per cui sei qui, però, non è mia figlia» disse North dopo essersi schiarito la gola.
«Ah sì, giusto» si schiarì la gola a sua volta e poi si staccarono lentamente l'uno dall'altra «Allora, sentiamo un po' cos'hanno da dire le Leggende»
La giovane si allontanò e andò a sedersi poco lontano dai Guardiani e dal ragazzo che tanto le piaceva.
Ascoltava le loro conversazioni, li guardava e osservava le reazioni di Jack mentre gli veniva detto che sarebbe dovuto divenire uno di loro.
Poi, la udì di nuovo.
"Piccola North..."
La giovane sussultò e abbassò lievemente lo sguardo; per fortuna che nessuno la notò.
"Piccola North, lo so che mi senti...", la voce era così calma e rassicurante, quasi. "Sai chi sono?"
«Pitch Black» sussurrò lei «Sei Pitch Black, vero?»
"Ma che brava~", sospirò una risata, "Come hai fatto a capirlo?"
«Non lo so— Sarà che la tua sabbia mi è entrata in circolo, e ho subito avuto questa sensazione» la buttò sulla battuta ironica, ma in realtà aveva tanta paura.
"Potrebbe essere, sì"
La giovane sentì prima una forte presa alla spalla, poi un'altra sul fianco, come se ci fossero delle grandi mani che la tenessero. Ma era solo una sensazione data dalla sabbia, sempre controllata da Pitch.
«Riesci a esercitare pressione nel mio corpo, se vuoi riesci anche a prenderne controllo. Visto che ci sei, perché—»
"Ah... eccola, sapevo me l'avresti chiesto. Tu vuoi che ti levi la sabbia, così da essere di nuovo libera", scoppiò in una grossa risata, poi sospirò, "Sei adorabile, mi piaci. Ma non penso che toglierò la sabbia, ho intenzione di divertirmi un po'..."
La presa alla spalla e al fianco diminuirono fino a sparire del tutto; quelle parole la scossero, tanto, ma era capace di nascondere tutto come al solito.
«Allora, Petite? Che ne dici?» domandò North.
La sua voce la fece tornare improvvisamente alla realtà, e non appena alzò lo sguardo notò come tutti la stessero guardando.
«Cosa babbo? Non ho prestato attenzione-»
«La residenza di Dentolina è stata attaccata. Anche se io sono contrario, sinceramente, gli altri pensano che il tuo aiuto sia fondamentale... dopo tutto c'è bisogno di più braccia possibili, lo sai. Non fraintendermi ovviamente»
«Da chi è stata attaccata?» scattò in piedi e si avvicinò al padre e gli altri.
«Dalle ombre di Pitch, Petite» rispose Calmoniglio al posto di North.
«Vado immediatamente a prepararmi» rispose Piccola North mentre cominciava a correre verso camera sua.
«North, sai che non sei costretto a farla venire con noi-» cominciò Dentolina, preoccupata «Specialmente dopo quello che le è successo»
«Non sono sicuro neanche io, ma Petite sa il fatto suo»
«Cos'è successo?» Jack pure era preoccupato- lui non ne sapeva niente.
Le quattro Leggende guardarono Jack, poi North sospirò e gli spiegò l'accaduto; il ragazzo li guardò apparentemente calmo, ma dallo sguardo si capiva che era nervoso. Poco dopo Piccola North tornò alla Sala del Glibo armata della sua sciabola, lunga e ben affilata. Anche troppo per i gusti di North.
«Andiamo, avanti. Non possiamo aspettare un minuto di più» esclamò North.
Tutti quanti cominciarono a correre - a eccezione di Dentolina, Sandy e Jack - verso Il parcheggio della slitta.
«Non possiamo usare le mie gallerie? Sono decisamente meglio di volare»
«No Calmoniglio, niente gallerie! Oggi si fa a modo mio!»
«Paura di volare, coniglietto?» a Jack piaceva istigarlo.
«No ghiacciolo. E non sono affari tuoi» ma a Calmoniglio invece no.
«Ho toccato un punto dolente, eh?» ridacchiò infine Jack.
«Smettetela, sembra una coppia che non fa altro che litigare» sospirò Piccola North.
«Cosa?!» urlarono i due all'unisono.
North scoppiò a ridere e si sistemò sulla slitta non appena fu pronta, seguito da Piccola North, Jack e Calmoniglio . La prima si sistemò più in alto possibile, il secondo poco più sotto di lei e l'ultimo più in basso possibile; Dentolina e Sandy si sistemarono, ma tanto dopo essere usciti avrebbero preso il volo per conto proprio.
«Siete pronti a partire?» domabdò North mentre accendeva i motori.
«Scusa, e le renne?» domandò a sua volta Jack.
«Renne? Non ho bisogno di renne da anni ormai, sono un tipo...» il motore principale cominciò a rombare forte «...tecnologico!»
«Dove sono le cinture, North?!» domandò spaventato Calmoniglio.
«Cinture?» North scoppiò a ridere, mentre gli Yeti preparavano la rampa di lancio e agganciavano la slitta ai lacci della catapulta a vapore «Non esistono cinture sulla mia slitta!»
E dopo aver caricato la catapulta, la slitta fu sparata sulla pista di lancio e venne scaraventa fuori.
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