La biblioteca del Re del Mondo
Cinquanta anni prima
Zufolone, un topo altamente evoluto di soli sei mesi - discendente da due cavie da laboratorio sulle quali hanno sperimentato per anni un farmaco per la cura contro la demenza senile - mentre se ne andava a zonzo trovò un libro misterioso e con tantissime pagine.
La copertina era dorata, e su di essa c'era la seguente scritta: "Traian - Istruzioni e formule per l'uso". Sotto il titolo vi si trovava incastonato uno strano amuleto circolare a forma di gomitolo di lana; il suo colore era blu, con tanto di catenina per metterlo al collo.
Che sia quello il Traian? Pensò.
Siccome amava quel colore, ne fu subito attratto e così a fatica riuscì a portarlo nella biblioteca in cui viveva la sua famiglia.
<Cos'hai portato cucciolo? È enorme!>
Chiese Mollicone, suo padre.
<Padre è un libro, non è fantastica questa collana che ha al suo interno?>
<Sì e poi adoro quel colore, blu come l'oceano>
disse il porcellino d'india un po' attempato.
Il suo corpo di media taglia nell'ordine dei roditori arrivava ad un peso 1250 g e misurava 20 cm circa. A conferma del fatto che fosse in là con gli anni, c'era il suo manto, che non era più lucido e lucente ma di un marroncino smunto.
In media dovrebbero vivere tra i quattro e gli otto anni, i due invece sono arrivati alla veneranda età di cento otto e cento quattro anni. Tutto il resto, il collo robusto, l'assenza di coda, la grande voracità e il non essere atletici, ma in ogni caso capaci di saltare piccoli ostacoli con facilità, era caratteristica della loro razza.
La madre, invece, aveva il manto bianco e grigio un po' consumato sul dorso quasi come fosse bruciacchiato. Il tronco identico a quello del marito. Il suo nome era Ancla.
<Vi spiace se lo leggo un po' questo libro prima di cenare?>
<No! Vai pure ma non appena ti chiamo corri a tavola!>
<Va bene! Grazie madre>
Disse il giovane topo - dal capo bianco e marroncino come i suoi genitori, il busto allungato tutto bianco, le zampe e il codino lungo e sottile propri dei topi - prendendo il libro pesante e trascinandolo sul pavimento liscio di casa con entusiasmo.
Arrivato nella sua stanza, la quale ha grandezza giusta per due topi, poggia il volume sul suo lettino morbido e comodamente seduto lo apre alla prima pagina dove si legge: "Guida per gli inesperti di Traian".
Le pagine giravano veloci quale avido lettore lui era, infatti dopo nemmeno cinque minuti era già a pagina cento, che in proporzione al tomo era appena 1/50esimo dello stesso, ma ancora non aveva ricevuto notizie sull'oggetto (cosa fosse, a cosa servisse e perché era così attratto da quella specie di amuleto incastonato nella copertina di quel volumone).
<Piccolo, è pronto! Vieni a tavola!>
<Arrivo mamma>
rispose con calma il cucciolo peloso e zampettò in cucina obbedendo alla genitrice.
Dopo aver mangiato una mezza forma di formaggio accompagnata da pane alle noci, e aver atteso che tutti avessero finito per una questione di rispetto e buona educazione, si alzò e andò di nuovo in camera sua.
Sul letto c'era ancora il manoscritto aperto che si accinse a riprendere a leggere. Solo cinquanta pagine più avanti cominciò a trovare le risposte alle domande che si era fatto.
"Il Trajan è il tramite del potere che intercorre tra chi lo ha posseduto in passato e chi lo possiede oggi. Esso è tramandato per generazioni, ma senza l'amuleto questo non sarebbe possibile".
Quindi è come se avesse in sé una memoria genetica di chi lo ha posseduto precedentemente. Pensò per poi riprendere la lettura.
"L'amuleto è in grado di sentire l'io più nascosto di chiunque sia ad indossarlo, quindi è necessario essere consapevoli di sé stessi, mantenere uno spirito umile e onesto e non avere una vorace sete di potere, autorità e fama. Se il talismano legge secondi fini e non l'altruismo, smetterà il suo funzionamento".
So come evitare la sete di potere e fama e poi di carattere sono un tipetto che odia la superbia figuriamoci se lo divento. Pensò e andò ancora avanti.
"Parte da un colore blu, ma una volta indossato, legge i tuoi bisogni, e oltre ai quelli iniziali si aggiungono quelli di cui hai bisogno".
Quindi i fili cambiano colore
Legenda:
Rosso: per proteggersi dalle influenze magiche e per attirare l'amore nella vita.
Rosa: per proteggere le relazioni dalla negatività e dalla gelosia, per riempirle di tenerezza e armonia.
Blu: favorevole alla scelta della vita e alla ricerca dell'avventura. Il blu darà vita alla varietà.
Viola: darà armonia e aiuterà nella creatività. Utile per chi vuole sviluppare la propria immaginazione. Elimina i pensieri negativi e le paure. Protegge bene questo colore da guai e pericoli.
Nero: calma, fiducia, determinazione e equilibrio. Indispensabile per chi non controlla le emozioni.
Bianco: aiuta a ottenere l'equilibrio spirituale ed evitare situazioni di conflitto. Aiuta a trovare la pace della mente, a capire meglio gli altri ed a evitare conflitti con loro.
Grigio: l'argento ti proteggerà da malattie mentali e convulsioni.
Giallo (arancione): da ispirazione, il che significa dà energia per creare qualcosa di nuovo.
Verde puro: è responsabile della vitalità e della salute. Attirerà ulteriore energia, che avrà un effetto positivo sulla salute e sull'umore. Dà fortuna e ricchezza, protegge dalle malattie. Ti aiuterà ad adattarti a qualsiasi situazione, quindi portalo in viaggio, viaggi di lavoro e usalo quando cambi lavoro o ti trasferisci in un altro istituto scolastico.
Verde chiaro: per chi vuole preservare l'amore, la tenerezza e l'armonia in una relazione. Questo è un talismano per una coppia. Creane uno per la persona amata e accetta un regalo simile da lui.
Verde oliva e tutti i toni scuri del verde: mitigano i conflitti. Sono necessari per coloro che sono spesso costretti a impegnarsi in conversazioni spiacevoli e incontrare persone da cui si vuole stare alla larga. È anche per coloro il cui compito è comunicare con i clienti.
Acquamarina e le tonalità bluastre del verde: sono adatte per coloro che mancano di fiducia, perseveranza e coraggio. Ideale per sostenere gli esami, mantenere il senso dello scopo superando gli ostacoli e adatto a chi si esibisce in pubblico.
Marrone: contribuisce al benessere finanziario.
"Il feticcio va indossato come pendente al collo o incastonato in un altro oggetto facilmente trasportabile o da tenere addosso".
Il roditore si guardò intorno e vide un manico di scopa spezzato all'interno cavo, così decise di infilare lì l'oggetto a mo' di scettro. Lo tirò fuori dal libro, lo infilò nel bastone e lo impugnò e ne scaturì un'abbagliante luce blu che attrasse il padre nella sua stanza.
Il portafortuna rimase dello stesso colore non sentendo particolari bisogni. Il giovane ancora frastornato dall'accaduto guarda il patriarca e subito dopo il tomo. Il primo incantesimo fu sbloccato: tutti aiuti per il suo popolo.
Dieci anni dopo:
I suoi primi dieci anni li passò lì ad aiutare e a far crescere gli altri roditori suoi simili, ma una sera di primavera andando avanti con il libro degli incantesimi trovò una pagina dove c'era raffigurato un orso. La dicitura era "Come trasformarsi in orso e far prosperare la razza".
Puntò quattro volte lo scettro a terra e pronunciò a voce alta le seguenti parole.
<Volo esse in Ursus quod ut vigemusque de speciebus!*1>
La stanza si illuminò di nuovo di una luce Blu, Viola, Verde chiaro e Arancione. La stazza di Zufolone cominciò ad aumentare a ritmo di dieci minuti. Così fu costretto a recarsi dai suoi genitori.
<Madre, Padre come vedete sono stato scelto per aiutare a prosperare i nostri fratelli orsi, devo salutarvi non so quando ma tornerò tra voi. Porterò con me il libro. A presto>
presili uno in una zampa e una nell'altra li baciò con il suo nuovo musetto da plantigrado.
Uscì dalla porta d'ingresso e si recò nella foresta, dove fece un singolare richiamo, un bramito profondo e intenso, per la sua nuova specie d'aiutare. Tutti gli appartenenti delle varie razze di tutto il mondo accorsero all'esortazione del loro nuovo Re e la folta boscaglia ne fu piena.
Il monarca, tramite gli incantesimi, trasformò il clima della selva e lo rese ospitale a tutte le diverse razze. Trovò gli stessi incantesimi utilizzati per i roditori per stabilire la prosperità, la pace e la stabilità.
Dopo due anni trovò moglie tra gli orsi e diede loro in eredità lunga vita. In genere la loro durata di vita è stimata tra i venticinque e i quarant'anni, ma in quel momento tutto questo sarebbe cambiato. Lasciò loro un suo erede, quasi un clone, che prese il suo posto dopo cinque anni, quando tornò tra la sua gente e dove restò per tre anni.
Dieci anni dopo:
Dopo aver trascorso tre anni fra i
mammiferi vegetariani o onnivori che possedevano lunghi incisivi a scalpello trovò nel tomo delle formule magiche una pagina raffigurante un leone e preso lo scettro lo puntò quattro volte a terra e pronunciò la frase.
<Volo esse in Leo quod ut vigemusque de speciebus!*2>
Divenne così una straordinaria fiera dalla folta criniera gialla e le possenti e muscolose zampe con le quali salutò di nuovo i suoi genitori e uscendo dalla porta d'ingresso stavolta andò alla ricerca di una savana o di un habitat da poter trasformare in tale.
Dopo aver trovato il posto giusto, dotato di sabbia e vegetazione lo rese abitabile per tutte le bestie feroci in modo da riunirle tutte insieme e poi con un ruggito profondo e intenso le richiamò all'ordine. Tutti quelli ancora in vita risposero all'appello andando lì.
Dopo un anno trovò moglie tra loro e diede loro in eredità lunga vita. In genere la loro durata di vita è stimata tra i dieci e i quattordici anni, ma da oggi questo cambierà. Lasciò loro un suo erede identico a lui che prese il suo posto dopo due anni, quando tornò tra la sua gente e dove restò per un anno.
Nei restanti venticinque anni Zufolone divenne una pecora dal manto bianco e puro, vivendo per un paio d'anni con loro e lasciandogli un suo erede come guida.
Fu poi un toro corpulento e massiccio, di un nero corvino e lucente col quale popolo visse un altro paio d'anni per poi lasciare al suo posto un suo erede.
Si mutò anche in giraffa dal colore arancione acceso e le macchie nere, il suo collo era il più lungo di tutte loro, si nutriva di foglie secche lasciando le più prelibate ai suoi "sudditi". Anche con loro stette un paio d'anni e come suo sostituto lasciò poi suo figlio.
L'esperienza che lo colpì di più fu quando si trasformò in un lupo grigio, da tutti considerato un Alpha, un consigliere oltre che un Re, ma anche un fratello, un padre, nessuno si sentiva mai in soggezione con lui. Era un esperto di combattimento e tattiche. Tutti si sentivano sicuri con lui vicino. Lì resto quattro anni per poi lasciare i suoi cuccioli e sua moglie.
Divenne anche una scimmia, ma non gli piacque molto quel periodo, perché gli giunse la notizia che il genitore non stava bene così si sposò, ebbe un figlio e passato un anno tornò a casa per guarire il suo capofamiglia e passare un po'di tempo tra la sua gente.
Fu poi la volta di trasformarsi in un uccello, un bellissimo esemplare di Aquila Reale, solo che uscì dal tetto della biblioteca facendo un bel buco nella vetrata, anche lì si fermò due anni e in sua vece lasciò i suoi figli.
Fu poi un felino, per l'esattezza una tigre, ma raggruppò tutti i felidi insieme in un solo habitat, dal clima mite e con folta vegetazione. Con loro si trattenne tre anni e poi li lasciò col suo erede.
Divenne anche un cane, un maestoso Labrador color oro. Radunò tutte le razze canidi in un solo habitat dal clima temperato, senza escursioni climatiche in modo che le bestiole vivessero nel comfort. Anche lì si trattenne tre anni per poi lasciarli sotto la guida dei suoi figli.
Fu anche un cavallo, marroncino dalla criniera gialla, le zampe lunghe e muscolose, amava correre e saltare nell'immensa prateria dove aveva radunato tutti gli equini compresi gli asini. Lì rimase due anni e poi lasciò tutto ai suoi figli.
Infine divenne un delfino e radunò tutti i pesci in un Oceano creato da lui. Anche lì resto due anni per poi lasciare il regno nelle mani dei suoi eredi.
Un anno preciso stette con la sua gente fino ad arrivare ai giorni nostri, i suoi genitori sono ancora vivi e hanno rispettivamente cento cinquantotto e cento cinquantaquattro anni.
Il Re del Mondo ha solo cinquant'anni e sei mesi, è ancora nel pieno della sua forza fisica, si occupa ancora di tutti i suoi sudditi, pensando al loro benessere e prosperità, ma il volume di magia ha scelto per lui un compito arduo stavolta. Posato sul leggio sotto il buco provocato da lui stesso quando si trasformò in un'aquila la luce lunare illuminò la pagina del libro. Sulla pagina c'è raffigurato un essere umano "Come trasformarsi in Uomo e far prosperare la razza".
Egli segue i soliti passi diventando un uomo di media statura, coi capelli corti brizzolati, i suoi occhioni color nocciola guardano il tomo con curiosità e dubbio. Neanche la magia sa come fare prosperare il genere umano. Spetterà al povero Zufolone Re del Mondo svelare l'arcano.
Impaurito e insicuro saluta tutti e si incammina al primo insediamento umano. Si guarda intorno spaesato e con voce profonda e suadente dice agli individui presenti.
<Salve sono qui per voi, voglio aiutarvi a raggiungere un certo livello di prosperità, salute, lunga vita e pace>
Loro lo guardano come fosse un pazzo e lo deridono. Il povero inesperto non sa come reagire a tale comportamento.
Forse questi esseri non sono ancora pronti per questo, sarebbe meglio tornare in un altro momento. Pensa turbato e girando le spalle comincia a camminare. Nella vetrina di un negozio di elettrodomestici vede una scatola nera con dentro delle sagome che si muovono e parlano.
<In data odierna l'8 dicembre 2020 la curva dei contagi del Covid-19 conta ancora 14.842 i positivi al test nelle ultime 24 ore e le vittime sono 634. Il rapporto tra positivi e tamponi è del 9,9% in netto calo rispetto a ieri (era del 12,3%). Sono 192 i pazienti ricoverati in terapia intensiva in Italia nelle ultime 24 ore: il saldo giornaliero è di -37 unità , portando il totale delle persone in rianimazione a 3.345. I ricoverati nei reparti ordinari sono invece 443 meno di ieri, per un totale di 30.081 pazienti. Sono 737.525 le persone attualmente positive al Covid in Italia, 11.294 in meno rispetto a ieri). I dimessi o guariti sono complessivamente 958.629 (+25.497) e il numero totale dei morti è di 61.240 vittime. Il totale dei malati dall'inizio dell'emergenza ha raggiunto è di un 1.757.394 casi".
Ecco di cosa c'è bisogno devo eliminare l'epidemia, dando prima salute a tutti. Ma come faccio? Non c'è scritto, non ho la formula e ancora non c'è scritto niente. Come faccio per aiutarli sono solo un topo con un amuleto in grado di fare magie grazie a un libro già scritto.
Pensa l'uomo tra sé e sé.
Mentre pensa apre il volume e trova scritta la formula giusta per il vaccino e un appunto.
"Entra in ospedale, indossa il camice e distribuisci l'antigene, mentre lo fai, lascia che ti vedano in volto".
Lui fa come gli è stato scritto. Somministra il vaccino a tutti e una volta debellato il virus, gli altri lo ascoltano e grazie a lui e ai suoi figli umani che restano in sua vece anche il genere umano può vivere in pace, prosperità e lunga vita.
Per quanto riguarda il Re del Mondo ha continuato ad intensificare il suo Regno grazie al librone magico e al Traian, l'amuleto incastonato nel suo scettro. Grazie a lui anche il pianeta Terra è stato ristabilito e risanato, tornando ad essere il corpo celeste più prospero e vitale dell'universo.
Note:
Lingua utilizzata pseudo Latino
*1 <Volo esse in Ursus quod ut vigemusque de speciebus!> = Voglio essere un orso e dare prosperità alla specie!
*2 <Volo esse in Leo quod ut vigemusque de speciebus!> = Voglio essere un Leone e dare prosperità alla specie!>
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