Il prescelto
Mappa del Regno di Hulfim
Prologo
Narra la leggenda di un antico Regno;
dilaniato da vecchi dissapori e malcontento;
due fazioni che senza alcun ritegno
la guerra si fanno in ogni momento.
Un giorno, quando la figlia del Re degli Xotiká,
quasi senza vita sembrerà,
il prescelto arriverà
e gioia, prosperità e pace riporterà.
Il Regno e la ragazza suoi saranno per l'eternità.
(Antica leggenda Xotiká)
Nell'antico Regno di Hulfim vi erano due fazioni da sempre in lotta; la prima, i Xotiká*1, viveva in superficie perlopiù nei boschi; la seconda, i Nánoi*2, preferiva starsene nascosta sottoterra o nelle cortecce degli alberi.
Nel bosco
Un giorno, Rador, il Re degli Xotiká, va a trovare sua figlia Nasva, che si trova tre alberi più avanti, ma quando arriva nella sua capanna la trova distesa in terra priva di sensi.
Egli prende il corpo esile e slanciato della ragazza e lo posa adagio sul letto; le sue orecchie a punta sono lucide per il sudore.
A ciò, il Re si passa le mani nei capelli lunghi bianchi come la neve, la sua espressione appare accigliata; per la prima volta non sa cosa fare.
Le tocca la fronte che al tatto risulta essere bollente; mentre constata la situazione, si fa largo Avici, il suo consigliere nonché amico.
<<Mio Re, dovremmo anticipare le mosse del nemico, non...>>
Egli si blocca notando l'agitazione del suo interlocutore e alla vista della ragazza distesa sul letto con la fronte imperlata di sudore.
<<Cos'è successo?>>
<<Sta male, non so cos'ha>>
Avici aggrotta le sopracciglia e spalanca i suoi occhi grandi color nocciola con sfumature verdi in un'espressione mista di stupore e dolore per il suo amico. Le sue orecchie a punta sembrano muoversi insieme al viso mentre adotta quell'atteggiamento facciale e la sua bocca piccola e con le labbra fine è spalancata.
<<Non può essere vero...>>
esclama poi titubante e pensieroso.
L'uomo guarda il suo consigliere con un'espressione confusa mista al dolore che prova per le condizioni di sua figlia.
<<Quando ero piccolo mio padre mi ha sempre parlato di una leggenda>>
<<Una leggenda?>>
Chiede interessato l'uomo di potere.
<<Sì, sulla fine della rivalità tra le nostre due fazioni>>
<<Dici sul serio? Ma questo che centrerebbe con mia figlia?>>
<<Nel racconto è così che cominciava tutto...>>
<<Cioè? Spiegati>>
<<E quando la figlia del Re degli Xotiká sarà data per morta, giungerà di fra il popolo dei Nánoi un prescelto in grado di riportare la pace tra le due fazioni e nel Regno intero. La ragazza sarà data in sposa al suo salvatore.>>
<<Dici quindi che questa è una profezia e che si avvererà?>>
<<Mio signore fino a ora nemmeno vi davo importanza ma adesso credo che possa essere veritiera>>
Rador lo guarda con i suoi occhioni azzurri come l'oceano in una giornata di sole splendente. Non riesce a nascondere l'angoscia per la sorte di sua figlia; si tiene la testa tra le mani, non sa cosa fare, si sente per la prima volta impotente per il destino della ragazza e del suo popolo.
<<Voglio vederci chiaro su questa specie di profezia. Non darò l'ordine di attaccare; non ora almeno>>
Nel sottosuolo
<<Quanto ancora dovremmo aspettare prima di attaccare, mio signore?>>
Chiede con agitazione Rograk - consigliere del sovrano - e tamburella il suo piccolo piede nell'erba sottostante.
<<Se attaccassimo ora, da quello che mi hai fatto notare, combatteremmo da soli e a me non piace vincere facile>>
risponde seccato Gormo - Re dei Nánoi - inasprisce la sua espressione e passa una mano nei capelli rossicci.
Il consigliere - un metro di altezza, tarchiato e grosso, coi capelli corti neri - lo guarda anch'esso con asprezza; non capisce perché l'uomo nel pieno della sua autorità, evita di comandare un attacco che se effettuato li porterebbe a vittoria certa e alla disfatta del nemico.
Il Re, per evitare stupidi alterchi e fare a pugni, decide di allontanarsi. Se cedesse alla tentazione, di certo la controparte si sarebbe fatta molto male.
Lui è il più alto della sua razza e il più grosso nonché pesante - un metro e mezzo per cento chilogrammi, i capelli ricci lunghi uniti a barba e baffi rossicci e folti - non avrebbe rivali in combattimento.
Il Consiglio dei Nánoi, è stato convocato per far pressione sull'uomo e fargli dare l'ordine. Nessuno di loro sa darsi una spiegazione sull'accaduto.
Dopo ore passate a discutere sul da farsi gli anziani si rivolgono a Rograk e gli chiedono di scoprire di più sulla motivazione della sua titubanza.
<<Certo Signore, vado subito e vi terrò informati>>
L'uomo si incammina nel corridoio della miniera e arrivato fuori alla stanza del Re bussa, aspettando il permesso per entrare.
<<Avanti, cosa vuoi Rograk?>>
<<Ma Vostra Maestà, come sapevate che ero io?>>
<<Ti ho riconosciuto dal tuo modo singolare di battere alla porta, due colpi e un tocco>>
L'omino sorride e alza il pollice della mano in alto.
<<A cosa devo la tua visita?>>
<<Il Consiglio vuole vederci chiaro sulla vostra riluttanza ad attaccare>>
<<Ora te lo dico, tanto i segni sono chiari, la profezia si adempirà e di certo non sarò io a impedirlo!>>
<<Profezia?>>
<<Sì, gli Xotiká credono sia solo una leggenda ma io so per certo che è una profezia, riguarda la mia famiglia>>
<<Di cosa si tratta, Sire?>>
<<Sai come è cominciata la nostra discussione sfociata in guerra?>>
<<Sinceramente non lo so, sono secoli che va avanti così>>
<<Tutto... è cominciato dall'amore>>
esordisce l'uomo con gli occhi lucidi al ricordo di quanto sta per narrare.
<<Come sarebbe?>>
chiede l'altro con una buffa espressione fra la meraviglia e l'incredulità.
<<Vedi mia sorella si è innamorata del fratello di Rador; una Nánoi con uno Xotiká, come far accoppiare un Drákos con un Lýkos*3>>
<<Capisco e come è andata?>>
<<Mio padre e quello della ragazza proibirono ai due di vedersi ma loro continuarono a vedersi di nascosto>>
<<E poi?>>
Chiede incuriosito l'altro, ama ascoltare le storie misteriose e romantiche, in fondo è una persona molto dolce e devota, un esecutore di ordini.
<<Quello che nessuno sa è che i due ragazzi si sono spinti oltre e hanno avuto un figlio, un maschio>>
rivela tristemente, il solo pensarci gli porta frustrazione.
<<Fantastico, ed è qui?>>
<<No, nessuno sa della sua esistenza ma ora tutti sapranno>>
<<Perché, che succederà?>>
<<La profezia riguarda lui, Grukrun, mio nipote che porterà fine ai nostri scontri e sarà l'unico Re di Hulfim. Per questo non possiamo attaccare>>
<<Su questo ha ragione! Non dobbiamo attaccare ma come mai suo nipote ha dovuto nascondersi?>>
<<Perché ha caratteristiche di entrambe le nostre etnie>>
<<Quindi sarebbe stato la prova che i due amanti hanno continuato a vedersi e sono andati oltre>>
<<Sì è proprio così>>
<<Quando si avvererà la profezia?>>
<<È già partita, tra qualche giorno arriverà Rador con sua figlia Nasva, accompagnati da Avici>>
<<E perché?>>
<<La ragazza sta male, la profezia racconta che quando i Nánoi saranno in procinto di attaccare, la figlia del Re degli Xotiká si sarebbe ammalata e appena sarebbe stata vicina alla morte, lui Grukrun si sarebbe mostrato e avrebbe fatto quello che ti ho detto prima>>
<<Acciderbolina, posso rivelarlo al Consiglio?>>
<<Certamente!>>
Il consigliere Rograk si dirige verso l'ufficio del Consiglio e spiega loro la situazione. I membri ascoltano con attenzione. Dopo aver sentito tutto, si trovano anche loro d'accordo che in questo caso è molto meglio non attaccare e far avverare la profezia.
Nel bosco
<<Signore, se la ragazza non migliora, dobbiamo portarla dai Nánoi>>
gli rivela Avici e posa una mano sulla sua spalla.
L'uomo lo guarda con una vena di disperazione negli occhi e con aria frastornata. I suoi occhi sono tristi; gli tremano le mani.
D'un tratto arriva il generale Gaenabert, il quale avverte del fatto che le truppe nemiche si sono ritirate improvvisamente e senza un motivo apparente.
L'uomo viene guardato con aria incredula da entrambi gli uomini.
<<Avevano la vittoria in mano, perché ritirarsi? Allora è vero. La profezia è in atto e Gormo ha ritirato l'esercito>>
si fa scappare il Re pensieroso.
<<Organizziamo subito il viaggio per recarci al villaggio>>
<<Certamente vado immediatamente!>>
Mentre il consigliere organizza il viaggio, lui si avvicina al letto di sua figlia e la prende adagio in braccio; la porta nella sua capanna e aspetta lì il ritorno del consigliere.
Dopo due ore l'uomo lo raggiunge e lo avverte che tutto è pronto per la partenza.
Il Re posiziona la principessa sul suo cavallo bianco dalla criniera e la coda marrone, sale anche lui in sella e partono per il villaggio dei Nánoi.
Il viaggio dura tre ore dovendo attraversare il lato Ovest del Regno. Passano sui monti Pezmig e aggirano le rive del fiume Migzac.
Arrivati al villaggio trovano un po' di difficoltà per entrare ma il Re dà subito il permesso e li accompagna alle loro stanze come ospiti d'onore.
Nella caverna cava
Intanto, nella caverna cava, Grukrun aspetta, da due secoli, di mostrarsi e di far sapere al mondo che esiste e che è pronto ad assumere il suo incarico di Re e ad assolvere il suo impegno e responsabilità di pacificatore.
Non è affatto un tipo autoritario o che mette soggezione, è semplice e gli piace socializzare.
Infatti in tutto questo tempo passato da solo si può vantare di avere molti amici tra la fauna e la flora del posto in cui vive.
Ebbene sì ha la capacità di parlare con gli animali e le piante che lo circondano ma soprattutto adora la musica, sa cantare e gli piace farlo.
Per ora è costretto a starsene lì, seduto sulla sua poltrona, nascosto agli occhi di tutti a pensare come adempiere al meglio i suoi impegni futuri.
Nel villaggio dei Nánoi
I due Re parlano tra loro sul futuro dei due popoli e del Regno intero formato anche da vampír*4, lykánthropoi*5, drákous*6, Kéntavroi*7 e altre magiká plásmata*8.
I due Consiglieri reali, invece, si interrogano tra loro su come sarà vivere in un mondo pacifico e sereno, senza più conflitti né alterchi, ma soprattutto non dilaniato dalla guerra.
Un mondo dove tutte le magiká plásmata vivranno insieme nell'amore e nel rispetto reciproco, nessuno farà distinzione o paragone.
Intanto, mentre loro chiacchierano, le condizioni della principessa peggiorano sempre più e uno dei 'servi' di Gormo li va a chiamare.
<<Sua Maestà, la principessa Xotiká sta sempre peggio, ogni attimo che passa la sua forza vitale si spegne sempre di più!>>
<<Speriamo che abbiamo interpretato bene i segni e che la profezia si adempie, altrimenti mia figlia è morta!>>
<<Hai dei dubbi?>>
<<Purtroppo sì!>>
<<Io no amico caro, conosco il prescelto, adesso si preparerà ad accoglierci>>
<<Vorrei tanto avere la tua stessa fiducia!>>
<<L'avrai non appena lo vedrai fidati!>>
L'uomo lo guarda più calmo e rassicurato dopo le sue parole.
<<Vedrai che domani l'agonia di tua figlia sarà finita e tutto tornerà a posto!>>
L'altro annuisce e abbozza un mezzo ghigno.
La notte passa tranquilla per tutti ma la mattina seguente, Nasva fatica a respirare e il suo battito si percepisce appena.
È giunto il momento che la profezia si adempia. Anche gli altri abitanti del Regno si recano al villaggio. Tutti riuniti per la profezia anche chi non ne sa nulla al riguardo come se sentissero l'odore di cambiamento impellente.
Questa sarà una giornata importante per tutti; si compirà il destino del prescelto. L'emozione di ogni creatura del Regno si percepisce in qualsiasi movimento fatto o parola pronunciata.
Tutti si stringono attorno a tutti i Re cercando direttive sul da farsi.
<<Dobbiamo recarci presso la caverna cava è lì che si trova il prescelto!>>
Rivela a voce alta Gormo.
<<Va bene sire!>>
Urlano in coro tutti i sudditi e i Re delle varie fazioni; si incamminano tutti insieme a destinazione.
Nella caverna cava
Grukrun - alto e muscoloso, con le orecchie a punta e gli occhi azzurri con venature violacee -, nella caverna cava, cammina avanti e indietro pensieroso con in mano i due pezzi del medaglione che i genitori gli hanno lasciato nella culla da neonato.
Improvvisamente sente delle voci, alcune conosciute altre meno, chiamarlo ed esce fuori; si ritrova tutti quanti ad aspettarlo compreso Rador con in braccio sua figlia, che riconosce quale sua futura sposa.
Unisce il medaglione e lo indossa al collo; si avvicina alla ragazza, la prende in braccio e la adagia in terra, le carezza la fronte, poi i capelli dorati e il medaglione levita e arriva all'altezza degli occhi e sprigionando una forte luce blu.
Impone le sue mani sul petto e sull'addome di Nasva e stringe gli occhi. Lei aspira forte l'aria e comincia a respirare bene; dopo poco si riprende del tutto, spalanca i suoi grandi occhi e mostra le sue iridi verdi con sfumature blu, si alza a sedere perfettamente guarita. Lui l'aiuta ad alzarsi e la bacia con tenerezza.
<<Dási kai dási, okeanoí kai ydátina sómata, vouná, lófoi kai pediádes, spílaia, chlorída kai panída akoúne ti foní ekeínon pou tha sas féroun evimería kai ygeía! Epistrépste stin archí! *9>>
Canta con voce sommessa il nuovo sovrano.
<<Che dice?>>
Chiedono all'unisono i sudditi del "giovane" che intanto impugna il medaglione. Da esso si sprigiona una forte onda d'urto che scaraventa tutti a terra. E una folta vegetazione si crea dappertutto portando un aspetto florido, prospero e lucente.
Tutti si stringono in cerchio per esultare e onorare il loro Re assoluto e la regina. Da quel momento tutte le fazioni del Regno vissero prosperi e uniti da un legame indissolubile di rispetto reciproco, coesistenza e benessere.
NOTE
Lingua usata: Greco
*1 Xotiká = Elfi
*2 Nánoi = Nani
*3 Lykos = Lupo
*4 Vampír = Vampiri
*5 Lykánthropoi = Lupi mannari
*6 Drákous = Draghi
*7 Kéntavroi = Centauri
*8 Magiká plásmata = Creature magiche
*9 Dási kai dási, okeanoí kai ydátina sómata, vouná, lófoi kai pediádes, spílaia, chlorída kai panída akoúne ti foní ekeínon pou tha sas féroun evimería kai ygeía! Epistrépste stin archí! = Foreste e Boschi, Oceani e Specchi d'acqua, Montagne, Colline e Pianure, Caverne, Flora e Fauna ascoltate la voce di chi vi porterà prosperità e salute! Tornate al principio!
Ringrazio _ila_cali_ per la mappa.
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