Il vestito nero
È un' uniforme,
Tu non lo sai.
E la sigaretta in bocca
È il suo marchio.
Le strisce
Sono il suo segno,
La visione in nero
È una scuola.

Cresci tra le braccia
Di chi non ti abbraccia.
Cresci nei silenzi
Di chi parla troppo.
E poi provi
Ad aprirti al mondo,
Tanto indossi
Un vestito nero.

Cominci con non essere niente,
Poi,
All' improvviso,
Diventi tutto;
Perché hai accontentato
Chi
Da te
Voleva qualcosa.

È chi ti ha fatto soffrire
Che ti regala i seguaci,
Chi non ha pensato alla tua felicità
Ti regala una vita.

Il vestito nero
È un' uniforme
Di una scuola lontana,
Che esiste
Da 1000 anni.

Quando diventi ragazza
Ti accorgi
Che non sei più bambina.
Quando diventi ragazzo
Ti rendi conto
Che non puoi più giocare.

Prima ti guardavo
Come ti guardano le orchestre,
Leggevo il tuo essere
Come una bimba di 200 anni.

Ora ti vedo
Mentre allontani
La sigaretta dalle tue labbra.
E per la prima volta,
Tra le voci del kpop,
Io vedo chiaro
E non tremo più.

Il vestito nero
È la tua uniforme,
Il vestito rosa
È la mia vera natura.

Posso provare
A leggere nelle tue ombre,
A percepire
Le tue lontananze.

Io ero sempre
Vestita di rosa,
Quando tu
Eri in uniforme,
Ancora lontano
Dagli anni delle scelte.

Non scambiare mai
Il tuo vestito con il mio.
Con me
Si bruciano le labbra
Chi con te
Bevono acqua fresca.

Poiché nella mia stella
Una voce si è incrinata,
Pretendono che io
Vesta il nero
Sopra il rosa.

Una donna
È soltanto una speranza,
Una luce accesa
Nella notte,
In un bagno
Di una scuola.

No,
Io non leggo dal tuo mondo.
Sono lontana,
Anche se il tuo mondo
Vuole cadermi addosso.

Un vestito nero
È un' uniforme
E la sigaretta in bocca
È il suo marchio.

Dimmi tu,
Uomo lontano,
Che da anni lo indossi:
Cos' è un vestito rosa
Con i fiori dipinti?

Che marchio ho
Io addosso?
Dimmelo tu,
Uomo.
Io, ormai,
In questo nido d' inverno
Non lo so più.