CAPITOLO 13

La spensieratezza è il vento tra le pagine del cuore
(CleX71, Twitter)



Corsi verso l'auto malandata di Alexis, euforica.
<< Ciao bellezze>> esclamai.
Chloe uscì dalla macchina seguita da Alexis pronte ad abbracciarmi.
I lampioni lì vicino mi mostrarono ogni dettaglio dell'incantevole outfit delle mie amiche.

Un vestito blu cobalto abbastanza corto fasciava perfettamente le curve della bionda di fronte a me. La schiena quasi del tutto scoperta. Non sembrava affatto volgare perché lei non lo era mai...
Capelli mossi, rossetto color nude e scarpette bianche da tennis. Per me era perfetta.

L'altra al suo fianco, non era da meno. Chloe nascondeva una bellezza incredibile. I suoi lunghi capelli lisci rossastri a contornare la sua esile figura.
Labbra rosso scarlatto. Occhi grandi e timidi. Indossava delle ballerine color nero e un abito lungo fino alle ginocchia del medesimo colore, costellato di brillantini.

Un caloroso abbraccio mi soffocò quasi, per un paio di minuti.
<< Sono così elettrizzata non vedo l'ora di divertirmi>> dichiarò Chloe.
<< Bene! Andiamo a far infuriare quell'arpia >> annunciò Alexis con una risatina.

Salimmo in macchina. L'abitazione di Olimpia non era molto lontana, una quindicina di minuti e potevamo finalmente iniziare una grandiosa serata.

<< Hai già pensato a come entrare?>> mi chiese un po' perplessa Alexis, mentre guidava.
<< Sinceramente no, ma con tutto quel caos, sono sicura che intrufolarci sarà davvero facile>> spiegai speranzosa di non sbagliare.

Il tragitto fu accompagnato da una breve e tranquilla chiacchierata su quanti fighi avesse invitato quell'oca.
Conoscendola ci sarebbe stata la maggior parte della scuola e i ragazzi più ricchi di Newport.

<<Siamo arrivate amiche mie>> esordì Alexis.
Mi girai di scatto verso la villa che avevo davanti.
Scesi velocemente dall'auto con Chloe mentre lei parcheggiava nei paraggi.
C'erano diverse autovetture e motorini fermati avunque.

Le feste nella mia città? Sorprendemente fantastiche, ma questa era mozzafiato.
L'atmosfera sembrava gridare "sfrenati".
La musica da discoteca rimbombava irrefrenabile già da qualche isolato prima.
Ero rimasta lì, per un istante infinito ad ammirare quella meraviglia.

Da fuori la villa color avorio pareva più una reggia imperiale, con grandi colonne bianche sul porticato.
Il giardino immenso curato in ogni minimo dettaglio con sculture di pietra e cespugli con rose di ogni tonalità, dal corallo al pesca.
Dietro riuscivo a scorgere una piscina  enorme e ululante di gente che beveva birra mezza nuda su gonfiabili a forma di  animali come fenicotteri, unicorni, pavoni.
Era tutto spudoratamente esagerato.

<< Sei davvero bella >> ammicò una voce maschile alle mie spalle, facendomi sussultare visibilmente.
<< Sembra un sogno>> pronunciarono estasiate insieme le mie migliori amiche.
Poi lo stesso accento da uomo di mezzo minuto prima, si schiarì forte la voce per attirare la mia attenzione.
Mi girai verso di lui.

<< Ehm ciao Peter... è una sorpresa vederti qui>> bofonchiai spaesata.
<< sei molto bella >> mi confidò.
<< Oh grazie... come mai qui? >> Domandai curiosa.

Era lì di fronte a me, estremamente bello con indosso un pantalone grigio tortora e una camicia lattea un po' sbottonata, dove potevo intravedere i suoi pettorali e aveva fatto un complimento proprio a me... non riuscivo a crederci!
Non capivo il suo interesse nei miei confronti.
Io, una persona qualunque...

<< Ciao Peter>> esclamò al mio fianco Alexis accorgendosi di lui.
<< Ciao a voi ragazze... scusatemi ero distratto... conversavo con Judie>> borbottò.
<< tranquillo>> proferì subito Chloe.
<< Sei stato invitato? >> Insistetti.
Vederlo a quella festa era inimmaginabile per me...

<< Beh a dire il vero si, non mi andava molto di venirci, ma alla fine, eccomi qui. Mi sono lasciato persuadere dai miei amici>> confessò con occhi fissi sull'entrata dell'abitazione.
Continuò: << eccoli, stanno già mostrando le partecipazioni a quel bodyguard laggiù >> i miei occhi seguirono il gesto della sua mano.

Cavolo le cose si mettevano davvero male.
Se Olimpia aveva addirittura preso degli omoni per controllare l'ingresso, io e le mie amiche eravamo spacciate.

<<Bellezze scusatemi, ma io incomincio ad entrare, i miei compagni mi stanno aspettando e non vorrei spazientirli>> ci informò.
Ci salutò con il gesto della mano poi si voltò proseguendo.
<< Aspetta>> urlai.
Ciò che stavo per chiedergli mi costava davvero tanto, ma era indispensabile per garantirci il via libera alla festa.

Sorpreso si girò subito verso di me.
<< Ti dispiace se ci fai entrare con te? Di solito chi viene invitato a queste mega feste può portare qualcuno con se... >> cercai di dire sentendo la vergogna invadermi.
<< Ah capisco. A voi non ha dato le partecipazioni>> incalzò.
Dopo averci riflettuto per qualche secondo, con un enorme sorriso esordì: << nessun problema venite con me>> e subito le mie migliori amiche iniziarono a saltellare accanto a lui contentissime.

~

Le luci soffuse all'interno e la musica esageratamente alta, creavano un ambiente alquanto piacevole.
Dopo averci salvate, Peter ci aveva salutato.

Il suo comportamento era un po' strano, perché non desiderava la mia presenza come l'ultima volta?
Nella confusione di corpi che si strusciavano tra di loro non avevo perso solo di vista lui, ma anche Chloe e Alexis.
Dove erano finite quelle due?

Mi diressi verso quella che mi rammentava una cucina.
Volevo prendere una birra e rilassarmi un pochino.
<< Che cazzo ci fai qui? Io non ti ho di certo invitata >> sogghignò una voce da papera alla mia spalla destra.
Bene, anzi benissimo!
Perché nell'immensità di quella villa dovevo avere la fortuna di incrociare all'istante quella vipera odiosa di Olimpia??!

Presi una birra dal frigo alla mia sinistra. Non curandomi di lei che ancora mi ardeva con il suo sguardo.
Feci un bel sorso e poi mi voltai a guardarla con un mezzo sorriso fiero perché lei non poteva, anzi non doveva azzardarsi a calpestare la mia dignità.

<< Ciao a te! Sono stata invitata da Peter... ricordi? Il bel pezzo di manzo al mio fianco quel giorno... mi ha consigliato di partecipare a questa super festa, ma di super non ci vedo assolutamente nulla >> risposi acida.
In un modo che solo lei riusciva a farmi innervosire.
Feci un altro sorso, le diedi la schiena e furiosa mi indirizzai verso l'esterno.
Prima che lei potesse trattenermi ulteriormente.

L'odore di cloro e malto insieme mi riempì le narici.
La piscina che avevo davanti era stratosferica. L'acqua di un celeste ciano, aveva un idromassaggio in un angolo, dove erano posizionate delle grandi pietre color sabbia.

Ragazzi di ogni tipo erano in costume esibendo i loro fisici perfetti o quasi. Le ragazze bagnate nei loro due pezzi striminziti non lasciavano spazio all'immaginazione.

La maggior parte degli invitati erano seduti su quei gonfiabili enormi e variopinti che avevo notato da fuori. Tutti estremamente vicini, quasi a volere volontariamente tutto quel contatto piuttosto intimo.

C'erano vari gruppi, ma uno attirò maledettamente la mia attenzione.
Presso il bordo della piscina, alzato c'era un ragazzo pazzesco circondato da tante galline starnazzanti e così bagnate che dai loro bikini riuscivo ad intravedere i loro turgidi capezzoli.

La figura che cercava di allontanarle un po' da sé mi sembrava così familiare. Mi avvicinai di poco solo per capire chi fosse e fui davvero sorpresa quando in quei capelli biondo cenere e quei occhi azzurri riconobbi Noah.

Rideva per chissà quale motivo. Era anche lui in costume e lo stavo divorando letteralmente con gli occhi.
Il suo corpo dannatamente bello, scolpito e fasciato di quei muscoli che potevano solo far eccitare.

Le mie iridi verdi percorrevano ogni curva dei suoi addominali.

Eppure mi diede fastidio vederlo con quelle ragazze.
Ma doveva essere palese per me avvistarlo a quella festa...

La versione di lui, a casa sua era impressa vivida nella mia mente tanto da fare contrasto.
Udii la sua voce chiamarmi improvvisamente.
L'avevo fissato a lungo, portando involontariamente la sua attenzione su di me, ma feci finta di non aver ascoltato.

Bevvi un altro sorso dalla birra che tenevo in mano, avevo uno scopo quella sera ed era divertirmi, quindi mi diressi di nuovo verso l'interno.

Dovevo assolutamente trovare le mie amiche e sfrenarmi con loro in qualche ballo assurdo.
Dove cavolo potevo trovarle?

Presi il cellulare dalla mia borsetta e digitali il numero di Alexis, ma non rispose. Così provai a chiamare Chloe, ma squillò più volte inutilmente.
Tra l'altro era impossibile con quella musica sfiancante riuscire a captare lo smartphone.

La gente mi spingeva a destra poi a sinistra, la sala era diventata troppo stretta per passarci, figuriamoci per ballare.
Proprio vicino alla cucina verso cui mi stavo dirigendo notai una saletta molto più pacata.

Mi incamminai con la speranza di trovarci anche un bagno.
Dovevo solo trovare un po' di pace per cinque minuti.

Invece da quest'altra sala del piano terra vidi solo dei grandi divani posizionati a forma di cerchio.
La stanza era pulita e più silenziosa, le pareti color cammello erano riempite da scaffali con diverse tazze di porcellana e sdraiati lì c'erano pochi ragazzi e ragazze intenti a parlare animatamente.

Uno di questi teneva tra le mani una bottiglia vuota e spiegava ai presenti il gioco che stava per iniziare.

<< Devi partecipare non voglio un No come risposta, mi hai capito? >> squittì la voce della mia nemica e la sorpresi insistere e strattonare un giovane.

Infastidito cercò invanamente di andare via.
Girò il viso innervosito piano verso la mia direzione e fu questione di poco, sentii i miei occhi sgranare, le labbra leggermente tremare e la bottiglia che reggevo, toccare il suolo in un fracasso di schegge che non tagliavano solo l'aria, ma anche il mio cuore visibilmente scioccato.

Perché era lì?? Lui che amava solamente la solitudine...
e perché era con lei?



















NOTE ❤️

Ciao a tutti/e 😊

Cosa pensate accadrà nel prossimo capitolo?

Beh é il momento di dirvi una cosa importante!

È più di una settimana che ho aggiornato la storia inserendola in 'CONTENUTO PER ADULTI ' quindi mie care incominciano scene più audaci 😏

Non é una semplice storia d'amore, qui la passione arde, ci divora l'anima fino a distruggerla...

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