Arlene Burton
Nota autrice
Salve, oggi vi propongo un nuovo libro. In esso posterò le schede di OC che verranno usati in storie scritte da altri utenti qui sulla piattaforma di Wattpad.
In questo capitolo vi presenterò l'OC per la storia Carolnell Park di -svnflower-.
Spero che la scheda segua tutte le regole. Se c'è qualcosa da modificare fammi sapere.
~🌻Little Sunflower🌻~
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Nome:
Arlene
Arlene è la variante del nome femminile di origine inglese Arline, la cui prima comparsa viene fatta risalire alla pubblicazione dell'opera 'The Bohemian Girl' di Michael William Balfe nel 1843.Caratteristiche: Arlene è una persona piuttosto taciturna che ama il silenzio e disprezza il rumore, il frastuono; ha un'anima gentile, delicata, è facile alla commozione..
Arlene è la variante del nome femminile di origine inglese Arline, la cui prima comparsa viene fatta risalire alla pubblicazione dell'opera 'The Bohemian Girl' di Michael William Balfe nel 1843.
Significato: nobile
Onomastico: 1 novembre
Origine: Inglese
Segno corrispondente: Toro, è il segno che più riflette la personalità di Arlene; nello zodiaco infatti il Toro ha la caratteristica di essere tenace, calmo e esigente. +Info
Numero fortunato: 6
Colore: Bianco
Pietra: Pirite
Metallo: Argento
Cognome:
Burton
Da un cognome inglese originariamente derivato da un toponimo che significa "città fortificata" in inglese antico. Un famoso portatore del cognome fu Sir Richard Burton (1821-1890), esploratore dell'Africa e dell'Asia.
Ruolo:
L'avvelenatrice
Data di nascita:
14 settembre 1809
Data di morte:
20 maggio 1845
Età del decesso:
36 anni
Genere:
Donna
Nazionalità:
Inglese
Descrizione fisica:
Arlene è una donna di 36 anni alta 1.68. Il fisico, come i canoni dell'epoca vittoriana volevano, ricorda quello di una clessidra. Le spalle e i fianchi sembrano più larghi del normale, questo a causa della vita stretta.
Ha braccia lunghe e sottili con mani delicate e ben curate.
Ha il viso tondo e dalla pelle bianca. Sul viso sono presenti delle rughe, non molte, a dimostrare l'età di Arlene.
Il naso è dritto, piccolo è un po' a punta; sotto l'occhio sinistro è presente un piccolo neo che ha dalla nascita.
Le labbra sono carnose e la bocca è a forma di cuore. Gli occhi sono grandi di colore azzurro chiaro, intorno alla pupilla sono di un azzurro leggermente più scuro.
Le labbra sono quasi sempre all'ingiù (raramente si può vedere Arlene sorridere) mentre gli occhi presentano sempre uno sguardo severo, freddo e indifferente.
I capelli castani chiaro sono lisci e lunghi, sono sempre raccolti in acconciature semplici e alte o racchiusi da un cappellino di paglia e tessuto (poke bonnet) decorato con nastri dalle tinte tenui e da fiori.
Come la moda dell'epoca vittoriana voleva Arlene indossa abiti lunghi e dalla gonna e maniche ampie.
Gli abiti sono sempre semplici, di colori tenui e spesso decorati con motivi floreali.
(Disegni fatti da me)
Carattere:
Cresciuta in un ambiente dove la donna era considerata solo per dare alla luce i figli, crescerli e occuparsi della casa Arlene divenne quello che i genitori si aspettavano da lei: una donna ubbidiente. La moglie "perfetta". Colei che quando il marito tornava dal lavoro, o da una battuta di caccia era sempre pronta ad accoglierlo con un sorriso sulle labbra e parole dolci come il miele.
La moglie e madre perfetta, la cosiddetta donna angelo…
Questo era almeno ciò che era alle feste o davanti agli ospiti.
In realtà Arlene è una donna dal carattere freddo, scostante e superbo.
Fin da bambina le è stato insegnato di guardare con superiorità le persone di classe sociale inferiore, perché esse non servivano a niente se non per servire coloro, che come Arlene, erano di classe superiore.
Alla conversazione preferisce dipingere in silenzio, attività che fa da quando è bambina e che ama.
Se mai dovesse intraprendere una conversazione con altre persone Arlene rimarrebbe per quasi tutto il tempo in silenzio se le persone con cui si deve intrattenere non le piacciono.
Se invece la giovane donna si trovasse a dover interagire con persone che trova interessanti e che hanno le sue stesse passioni, anche se sempre freddamente, parlerebbe un po' di più. Alle volte anche appassionandosi alla conversazione e agli argomenti che ella tratta.
Con persone della classe sociale operaia Arlene è fredda (più del solito). Tratta tutti come se fossero ratti, trovando godimento a vederli e a farli soffrire.
Dalla servitù, fin da bambina, è sempre stata descritta come crudele e sadica.
Arrivando a tal punto da creare situazioni dove la servitù, ospiti o addirittura membri della sua famiglia si ferivano.
Ovviamente essendo una bambina nessuno ha mai dato la colpa a lei, etichettando quegli episodi come banali incidenti.
Una volta sposatasi Arlene, nascondeva la sua vera natura sotto la maschera della donna perfetta (come detto in precedenza). Mentre con la servitù si mostrava crudele e severa, non accettava nessuno sbaglio. Tutto doveva essere perfetto, in ordine e pulito.
Amava umiliare le proprie domestiche dando loro compiti difficili o oggetti non facili da reperire istantaneamente.
Arlene non era una donna solita perdere la calma e la compostezza facilmente.
Ma quando questo evento molto raro capitava la donna perdeva ogni compostezza che aveva in corpo anche per il più piccolo degli sbagli.
Una caratteristica peculiare della donna era che non lasciava entrare le domestiche nella sua camera se lei non era presente. Molti pensarono che fosse per controllare che nessuna domestica rovinasse gli oggetti o i vestiti presenti nella camera, ma qualcun altro pensava che ci fosse qualcosa che Arlene volesse nascondere da occhi indiscreti.
Quando questo veniva chiesto alla donna ella rideva rispondendo che semplicemente non voleva che le domestiche rovinassero quello che la stanza conteneva, specialmente i vasi contenenti i fiori che tanto amava.
Se Arlene trovava un componente della servitù nella sua camera, senza che esso avesse avuto il permesso dava quasi di matto; urlandogli contro e, nella maggior parte dei casi, licenziando il poveretto o la poveretta senza alcuna pietà cacciandolo via dalla villa.
Questo suo atteggiamento creava lamentele dalla parte del marito, che esigeva una ragione per la quale la moglie avesse licenziato quella persona.
Se con i domestici era severa, con i figli diventava una donna dal carattere diverso, molti la consideravano una madre premurosa e affettuosa.
Arlene amava i suoi figli con ogni fibra del suo corpo, in particolar modo il primogenito. A detta del marito era troppo tenera con i figli, ella gli lasciava passare ogni dispetto e comportamento sbagliato non castigandoli mai.
Arlene con il figlio maggiore aveva a detta di molti un attaccamento morboso quasi non lasciandolo mai solo. Questo affetto verso il figlio fu soggetto di molte dicerie tra la gente della borghesia. Molte persone arrivarono a chiamare il rapporto tra madre e figlio malato, innaturale e via dicendo.
Arlene insegnò al figlio maggiore a suonare il pianoforte, passione che aveva coltivato fin da bambina e che amava. Durante le cene ospitante a casa loro madre e figlio intrattenevano gli ospiti suonando insieme il pianoforte. Alla fine di ogni esibizione i due venivano acclamati dai ricchi ospiti.
Come detto in precedenza Arlene adorava i figli, soprattutto il primogenito. Con loro era gentile, gli concedeva tutto quello che volevano, arrivando a viziarli regalandogli regali costosi.
Insegnò alle figlie l'arte della pittura e del ricamo sperando un giorno di darle in sposa a uomini ricchi per poter aggiungere prestigio al nome della famiglia. Mentre ai figli maschi,specialmente il maggiore, insegnò a suonare il pianoforte (disciplina che affascinò e continuò solo il primogenito).
Durante le tante cene e balli ai quali partecipava col marito Arlene era solita intrattenersi in conversazioni frivole con le altre dame.
Raramente la donna intratteneva conversazione per più di un ora con gli uomini, essendo che esse vertevano principalmente su argomenti politici che ella, per via della poca istruzione ricevuta sull'argomento, non gradiva e in un certo qual modo non capiva appieno.
Arlene, durante questo tipo di serate, assumeva un carattere tranquillo e, in un certo modo, socievole pur mantenendo un tono di voce freddo e distaccato durante la maggior parte della conversazione, mantenendo per tutto il tempo una maschera di finta gentilezza parlando con le donne della sua stessa estrazione sociale.
Questo particolare faceva sì che poche persone restassero con lei a parlare per tutta la serata o per più di un paio d'ore.
Più di una volta Arlene, soprattutto i primi anni di matrimonio, andò in svariate sale da tè con varie conoscenze della sua età. Là la donna, lontana da sguardi, perdeva un po' della sua compostezza e freddezza parlando volentieri con varie persone della sua stessa classe sociale che come lei volevano nascondersi da sguardi indiscreti.
Ancora oggi molte persone che conoscevano Arlene si domandano quanto quello che sapevano di lei fosse vero. O se il carattere con il quale si mostrava in pubblico fosse tutto una finzione per mantenere la maschera della donna e moglie perfetta.
Passato:
Arlene nacque il 14 settembre 1809 da Mr e Mrs Mallory in una grande villa. Crescendo Arlene imparò a suonare il pianoforte, dipingere e ricamare.
I pomeriggi li spendeva passeggiando nel grande giardino che la villa dove abitava era provvista, sviluppando così la passione per i fiori. Ma insieme alla passione per i fiori Arlene sviluppò anche la passione per i veleni.
All'età di dieci anni Arlene rubò una boccetta di arsenico dalla borsa di un dottore arrivato nella loro residenza per curare il padre.
Una volta rubato il veleno Arlene cominciò a darlo al gatto che all'epoca la famiglia Mallory teneva in casa. Alla fine il corpo dell'animale fu trovato da una delle domestiche nel giardino della villa. Tutti pensarono che il gatto fosse morto per vecchiaia, essendo anziano, ma nessuno notò lo scintillio negli occhi della piccola Arlene nel vedere che il suo esperimento era riuscito.
Quando Arlene aveva sedici anni durante una cena incontro Mr Burton un giovane ricco di vent'anni in cerca di moglie.
Mr Burton colpito dalla bellezza di Arlene cominciò a corteggiarla, corte che la giovane accettò incoraggiata, soprattutto, dai genitori.
Dopo sei mesi di corteggiamento Arlene e Mr Burton si sposarono nella chiesetta della piccola cittadina dove abitavano.
Per i primi mesi il matrimonio fu perfetto, o almeno lo fu all'inizio. Più il tempo passava è più Arlene veniva assillata sulla nascita dell'erede della casata dei Burton. Purtroppo tale erede non arrivò presto come tutti speravano, nel corso di quattro anni Arlene partorì due volte: la prima volta la giovane partorì una bambina, ma purtroppo la piccola rimase in vita neanche un giorno perché essa era nata fragile e debole. La seconda volta Arlene partorì un maschietto, ma anche lui ebbe lo stesso sfortunato destino della sorella.
Fu solo all'età di vent'anni che Arlene diede alla luce l'erede tanto atteso, un maschietto sano e forte. La gioia fu molta tanto che si festeggiò l'arrivo del bambino per giorni.
Ma Arlene aveva paura di perdere anche quel figlio, così cominciò a spendere ogni ora nella stanza dedicata al neonato cullandolo e coccolandolo.
Nel corso degli anni Arlene partorì altri quattro figli sani, tre femmine e un altro maschio. Anche se l'affetto che nutriva per i quattro figli più piccoli era molto, esso non poteva essere comparato all'amore che provava per il figlio maggiore. Lo amava più della sua vita, e avrebbe fatto di tutto per lui.
Tutto nella vita di Arlene era perfetto…o almeno lo fu fino al 1845.
In quell'anno, gennaio per la precisione, il figlio maggiore di Arlene sì ammalò di tubercolosi è morì neanche un mese dopo.
Dopo la morte del figlio Arlene si chiuse in se stessa non parlando o interagendo con nessuno.
Almeno fino a quando, qualche settimana dopo la morte del figlio amato, Mr Burton annunciò di voler tenere una cena invitando alcuni esponenti importanti della borghesia dell'epoca.
Dopo l'annuncio Arlene sì oppose all'idea insistendo sul fatto che loro figlio era morto da poco e il marito stava pensando agli affari invece di essere addolorato per la morte del primogenito.
Dopo quella lite ce ne furono molte altre molte altre fino a quando Mr Burton non sì ammalò misteriosamente, accusando dolori al ventre sempre più forti man mano che i giorni passavano.
Durante questo periodo Arlene depose l'ascia di guerra cominciando a prendersi cura del marito, insistendo nel portargli lei i pasti e rimanendo con lui fino a quando non finisse di mangiare.
Sfortunatamente i primi giorni di marzo Mr Burton morì durante la notte nel suo letto.
A seguito della scoperta del corpo Arlene fu distrutta, in poco tempo aveva perso sia il figlio maggiore che il marito.
I funerali si tennero qualche giorno dopo e ad essi parteciparono amici e parenti.
Alla fine di essi la sorella maggiore di Me Burton, anch'essa vedova di marito, decise di stabilirsi a tempo indeterminato nella villa dove il fratello risiedeva per dare conforto ai nipoti e all'ormai vedova Burton.
Arlene cercò di rifiutare l'offerta insistendo sul fatto che non c'era bisogno che andasse ad abitare con loro, ma la vedova Addington insistette e così Arlene cedette.
Nei giorni a seguire Arlene cominciò a comportarsi in maniera strana, non voleva che nessuno entrasse nelle sue camere private senza il suo permesso e supervisione. Questo atteggiamento alquanto insolito cominciò a fare insospettire la vedova Addington, fino a quando un giorno non diede l'ordine di controllare la stanza della donna a sua insaputa.
Con l'aiuto di alcune domestiche, convinte dopo aver promesso loro un aumento della paga, la vedova Addington cominciò a setacciare la camera di Arlene. Dopo un'ora una delle domestiche, in uno dei cassetti del comodino di fronte al letto trovò una boccetta di arsenico.
Una volta trovato l'oggetto la vedova Addington avvertì le autorità che il giorno stesso arrestarono Arlene e la rinchiusero in cella insieme al medico che aveva visitato il defunto Mr Burton con l'accusa di omicidio.
Durante i giorni seguenti sia il medico che Arlene furono interrogati riguardante i fatti che portarono al decesso di Mr Burton. Solo dopo quattro giorni il medico confesso di essere stato pagato da Arlene per darle la boccetta di arsenico e per non diagnosticare l'avvelenamento del marito.
Dopo la confessione sia il medico che Arlene furono sentenziati a morte, ma proprio in quel periodo Arlene cominciò a star male. A causa di questo la sua esecuzione venne rimandata, ma non quella del medico. Egli morì qualche giorno dopo per impiccagione.
Arlene venne messa in una cella separata dagli altri detenuti per evitare che anche loro venissero contagiati. La donna venne fatta visitare dal medico che dichiarò che ella aveva contratto la tubercolosi, probabilmente dal figlio ormai deceduto, e che non c'era nulla che si potesse fare per salvarla.
Arlene morì il 20 maggio 1845 a causa della stessa malattia che le portò via il figlio che amava più della sua stessa vita.
Il corpo della donna fu sepolto in una fossa comune, perché la famiglia del marito non volle seppellire il corpo nella tomba appartenente a loro.
Abilità:
• Ricamare soprattutto figure floreali come fiori e piante
•Dipingere
• Suonare il pianoforte
• Danzare. Arlene è un ottima ballerina, anche se non balla molto spesso
• Canto
Hobby e passioni:
• Arlene sa suonare il pianoforte piuttosto bene grazie alle lezioni della madre
• Dipingere, Arlene dipinge soprattutto paesaggi o fiori
• Ha la passione per i fiori. Ama studiare il loro significato e le varie specie esistenti al mondo
• Ha la passione per la lettura
• Ricamare, in vita Arlene amava ricamare soprattutto fiori
Cosa ama:
• I colori semplici e neutri
• Ama leggere, soprattutto libri di botanica ma le piacciono anche scrittori come Charles Dickens e Jane Austen
• I cani. Arlene ama i cani, infatti quand'era in vita la donna possedeva cinque cani.
• Suonare il pianoforte, Arlene ama suonare il pianoforte le ricorda quand'era in vita e il figlio maggiore
• I suoi figli sembrano scontato ma Arlene ama i suoi figli anche dopo essere morta. Si domanda sempre che fine abbiano fatto i quattro figli ancora in vita, se sono sposati o ancora in cerca di moglie o marito
• Ama le rose, soprattutto quelle rosse e bianche. Nel grande giardino della villa dove abitava fece piantare in una zolla di terra proprio quei fiori.
• Ama prendersi cura dei suoi capelli. Sembra strano ma è davvero fiera dei suoi lunghi e lisci capelli tanto da prendersene cura ogni notte
• Dipingere, Arlene ama dipingere, quand'era in vita era solita dipingere tratti del giardino che amava (come la zona dove erano piantate le rose) e paesaggi
• I veleni, soprattutto l'arsenico. Fin da bambina Arlene trovava i veleni affascinanti e interessanti, tanto da rubare una boccetta di arsenico quando aveva solo dieci anni
• La pulizia e la perfezione ad Arlene piace che tutto sia in perfetto ordine. Quand'era in vita se anche una sola cosa era fuori posto la donna si arrabbia a con le povere domestiche della tenuta dove abitava.
Cosa odia:
• Suonare il pianoforte, si Arlene ama e odia suonare il pianoforte, esso le ricorda il figlio maggiore morto a causa della tubercolosi
• Gli insetti, Arlene odia qualunque tipo di insetto esistente sulla faccia della terra
• Lo sporco, come detto in precedenza Arlene ama la pulizia quindi di controparte odia la sporcizia. Non riesce a sopportare la vista di essa
• I ratti, Arlene detesta i ratti essi portano sporcizia e malattie. Alla vista di uno di essi la donna storce il naso allontanandosi e pretendendo che l'animale venga ucciso seduta stante
• I colori vivaci come il viola scuro e il giallo
• Le persone che parlano troppo, Arlene non è mai stata una persona socievole in vita e non lo è neanche dopo la morte
• Le persone della classe sociale inferiore. Arlene disprezza tutti quelli che fanno parte della classe sociale inferiore alla sua. Considera queste persone analfabete, sudice e senza un'istruzione
• Cantare, Arlene non ha mai amato cantare.Certo è brava nel canto ma lo ha sempre disprezzato fin da bambina
• Qualsiasi uccello o animale facente parte di questa categoria. Arlene odia ogni essere che fa parte della categoria degli uccelli
• La pioggia, Arlene odia la pioggia la considera portatrice di sporco e di emozioni tristi
Cosa la terrorizza:
• Arlene ha il terrore degli insetti e dei ragni. Se mai dovesse trovarsi davanti una di queste due cose stancherebbe e smetterebbe di parlare cercando di scappare il più lontano possibile
• Ha la paura del buio, ma non della notte, essendo che come fonte di luce ci sono i lampioni, le stelle e la luna. Ma il buio creato da una stanza chiusa, quel buio dove non riesci a vedere ad un palmo dal tuo naso
Visione del mondo:
Arlene ha sempre diviso il mondo in due categorie:
La prima è composta dalla gente ricca, la borghesia. Coloro che possono avere tutto quello che vogliono e vivono negli agi
La seconda categoria è composta dalla gente povera, coloro che fanno lavori umili e sottopagati. Essi sono, per Arlene, la feccia che sporca il mondo e di cui bisogna liberarsi.
Dopo la morte la visione del mondo di Arlene non è mai cambiata.
Morali:
L'unica morale che Arlene aveva quand'era in vita era quella riguardante i bambini. È vero la donna considerava la gente della classe inferiore come feccia e via dicendo, ma forse il diventare madre le fece capire quanto i bambini possano essere puri e innocenti.
Sembra strano ma Arlene prese parti a varie associazioni contro il lavoro minorile, donò anche ingenti somme di denaro agli orfanotrofi.
Punti deboli, ambigui e forti:
Deboli
• Collabora raramente con le persone preferendo agire da sola e secondo le sue regole
• Alla vista di insetti, ragni o ratti smette di parlare impallidendo tutto d'un tratto
• Sviene alla vista del sangue altrui, soprattutto dopo la malattia del figlio che lo portava a tossire il liquido scarlatto
Ambigui
• Farebbe di tutto per le persone che ama, anche arrivare ad uccidere. Ma visto quello che è successo questo non sempre porta buoni risultati
• È una donna senza peli sulla lingua, solitamente dice quello che pensa senza pensare ai sentimenti delle altre persone
Forti
• Conosce il linguaggio dei fiori, per tanto se mai lo vorrà potrebbe inviare messaggi tramite essi
• Conosce le proprietà dei veleni e quali di essi sono mortali e quali no
Come reagisce sotto stress:
Come si è potuto capire Arlene quando è sotto stress non reagisce in maniera positiva.
Indipendentemente se la situazione è seria o no Arlene comincerà a perdere ogni compostezza, solitamente comincia torcersi le mani l'una con l'altra arrivando anche a mordere eventuali pellicole presenti in esse.
Curiosità:
• Arlene è la seconda figlia di sei
• Da bambina provò ad andare a cavallo ma si stufò quasi subito
• L'avvenimento della morte, dopo qualche giorno, dei primi due figli è ispirata alla saga di libri Anna dai capelli rossi, specialmente il quinto
• Dopo la morte di Arlene non si dà se la sua famiglia sia caduta in disgrazia
• Non si sa che fine abbiano fatto le tre figlie e l'ultimo figlio maschio di Arlene. Non si sa se siano morti anche loro di tubercolosi o se siano ancora vivi
• Quando Arlene cominciò a girare come fantasma non sapeva di poter cambiare aspetto a suo piacimento quindi di manifestava nello stato in cui era morta. Solo mentre stava vedendo un ballo e mentre pensava a quanto le mancassero i suoi vestiti Arlene scoprì di poter cambiare aspetto a piacimento.
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