Due settimane dopo

Non penso più a lui. Sono tranquilla. Non sto 24 ore su 24 sul telefono e devo dire che mi sento più libera.
Certo lo seguo ancora sui social, ma lo faccio per vedere se pubblica qualcosa su di me o qualcosa che riguardi un'amicizia distrutta. Pochi giorni fa ha messo una foto di San Francisco e quando l'ho visto mi sono sentita un po' delusa. Se non avessimo mai litigato e se ci sentissimo ancora, avremmo avuto l'occasione per incontrarci, dato che da Los Angeles a San Francisco il viaggio non è lungo. Purtroppo è andata male.

Da qualche settimana sto riallacciando il rapporto con Cris, l'ex di mia sorella. Siamo rimasti amici comunque perché Cris è un ragazzo simpaticissimo e con cui puoi parlare, anche se scherza sempre.
Si è trasferito anche lui nella mia scuola (la più prestigiosa di tutta la California) e si è iscritto al corso scientifico come me, quindi ci vediamo tutti i giorni.

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"Hei Cris!".

Lui mi vede ma fa un gesto come se non mi vedesse. Mi prende in giro per la mia altezza: lui ha 15 anni ed è alto 1.70 m e io ho 17 anni e sono alta 1.55 m. Lo so, sono tappa.

"Dai smettila idiota!" gli dico mentre gli pizzico la pancia.

"Ma se sei bassa non è colpa mia" dice ridendo, mentre io lo guardo storto.

"Tutto bene?".
"Si, la scuola è pesante ma va bene".
"Te l'ho detto prima che ti trasferissi che questa scuola è dura".
"Sisi.." dice ridendo e mettendomi il braccio sulla spalla. Lo fa in continuazione, ma a me non dà fastidio, anzi, penso che essere basse sia tenerissimo.

"Una sera di queste dobbiamo uscire. Possono venire anche Rosalie e Rosemary".
"Si assolutamente" dico guardandolo in modo sospettoso. Credo proprio che lui voglia riallacciare i rapporti con Rosemary, ma non so se vuole rimettersi insieme a lei.

"Che c'è?".
"Niente... Comunque perché non usciamo stasera?".
"Va bene, chiedi a Rosalie se può e mi fai sapere".
"Ok".
Suona la campanella, segno che dobbiamo entrare in classe. Ci salutiamo e ognuno va nella proprio classe.