IX - Epilogo - parte uno

Sento il solito rumore familiare di lucchetto che si apre, saluto i due uomini e apro prima il tendaggio, poi subito dopo la porta, ma davanti a me non c'è il museo, solo il buio; quel che è peggio è che alle mie spalle sbatte forte la via d'uscita.
Ho sbagliato interpretazione o è solo uno scherzo?

Dove sono adesso?
Perché non sono in quel dannato museo?
Ho trovato tutti e sette gli insegnamenti ed erano giusti altrimenti non sarei passato da un quadro all'altro.
Non ce la faccio più mi viene voglia di rompere tutto, ma riflettendo se lo faccio non cambia mica molto la situazione?
Devo restare calmo.

Penso mentre aspetto Gandalf che mi fa uscire da questo maledetto posto buio e mi riporta nel museo dalla mia piccola.

《Brr, solo a pensarla mi vengono i brividi》
dico al buio, ormai sono al limite della pazzia.

Un rumore alle mie spalle mi distrae, mi volto adagio e riduco i miei occhi a due minuscole fessure nella speranza di vedere qualcosa, ma niente non ci riesco, è troppo buio.

Di nuovo un senso di malessere pervade il mio corpo, le mani mi tremano e un vuoto estremo mi prende. Il tempo scorre lentamente; non so quanto ne sia passato da quando sono qui.

Giulia dove sei?
Perché non siamo ancora insieme?
Mi aveva detto che una volta imparati gli insegnamenti dei quadri sarei uscito e tornato alla mia vita, ma chissà dove sono.
Non voglio stare qui.
Voglio stare fuori non posso immaginarmi senza te, la mia famiglia e i miei amici.
Siete le cose più importanti della mia vita e non rinuncerei mai a voi.
Tornerò al più presto!

Ecco cosa penso mentre ancora non so cosa succederà e se tornerò mai fuori di qui.

《Anche i criminali escono dalle carceri, perché io che non ho fatto niente devo restare in un quadro?》

《Tranquillo, non resterai qui》

《Di buon'ora ma che fine avevi fatto? Riportami al museo, doppiogiochista》

《Sleale io? Perché mai?》

《Avevi detto che mi avresti fatto uscire subito dopo imparati gli insegnamenti invece mi hai lasciato qui da solo a impazzire》

《Allora è proprio vero; dentro di te hai un animo artistico per questo sei uscito dal labirinto e Van Gogh non ti ha ingannato》

《Cosa? Che vuoi dire?》

《Sei una persona sensibile, che fa fatica a restare con i piedi per terra. Hai tanta fantasia, un semplice dettaglio genera in te riflessioni ed elaborazioni. Sei appassionato di arte in generale, hai una buona cultura e sei interessato a tutto ciò che può emozionare. Musica, danza, teatro, letteratura... E ora anche l'arte intesa come pittura, quadri. Non sei una persona molto pratica o razionale, ma sei di certo una persona che sa far emozionare》

《Sì allora lo sono. Mi posso definire un cantautore e compositore》

《Non cambiare mai, il mondo ha bisogno di gente come te. Sei pronto a uscire nel mondo reale?》

《Ok lo terrò a mente, certo non vedo l'ora》

《Non preoccuparti ritornerai a prima di entrare nel museo, così potete godervi la vostra passeggiata tra i quadri e puoi riportarla a casa in orario. Tu sarai l'unico a ricordare quanto è accaduto. Giulia non lo saprà mai a meno che non le racconti tutto》

《Grazie mille Gandalf dell'arte》
dico e lo guardo con espressione felice.

Mi stringe la mano e automaticamente mi ritrovo fuori al museo con Giulia che mi guarda e mi dice:
《Guarda che fortuna, c'è una mostra all'interno a te piacciono i quadri?》

《Sì, hanno sempre qualcosa da insegnarti》

《La penso esattamente come te. Avremo mai un punto di disaccordo?》
Mi chiede e sorride; io scuoto la testa, la bacio e mentre mi abbraccia saliamo gli ultimi gradini per entrare.

Ci godiamo la mostra mano nella mano e scambiamo le informazioni che entrambi conosciamo sulle opere esposte nella suddetta; non avrei mai immaginato che una galleria d'arte potesse essere così interessante ed entusiasmante.  Lo trovo un finale giusto per il nostro primo appuntamento; la giornata non poteva andare meglio.

Roberto


Abbiamo passato ancora un'ora insieme in compagnia di bellissimi quadri, guardo l'orologio e sono le otto e un quarto di sera, dal Museo a casa di Giulia ci passano venti minuti.

Ora le propongo di andarcene e di stare un altro po' insieme sotto casa sua; voglio far capire a suo padre che sono onesto e che ho intenzioni serie con sua figlia, naturalmente sa che ci siamo baciati perché nasconderlo? Lo farò anche davanti a lui.

Deve sapere anche che la rispetto e che per quanto la ami non è mia intenzione almeno per il momento andare oltre a coccole e baci, quando si sentirà pronta sarà lei a chiedermelo, io non la forzerò mai.

Pensavo di aver rovinato tutto con la storia del labirinto ma alla fine la giornata è stata fantastica almeno per me, dall'espressione direi anche per lei.
 
Oggi non ho capito solo che i quadri sono importanti e che hanno tanto da insegnarci; ho molto più chiaro anche cosa per me è importante nella vita.
 
Voglio fare progetti con Giulia, sul nostro futuro e fare della nostra arte, il nostro sostentamento; sono sicuro di farcela e oltre Giulia vorrei anche riuscire ad aiutare la mia famiglia.

Entrambi meritano il mio sostegno, aiuto e amore e così sarà per sempre.

Angolo dell'autore:

Spero che questa nuova storia possa piacervi.

È la prima volta che mi addentro in un racconto del genere, perciò vi chiedo clemenza.

Eccoci giunti al finale della storia.
Finalmente il povero Roberto è arrivato sano e salvo alla fine del labirinto.
È uscito da esso e si è ritrovato di nuovo ad un attimo prima di entrare al museo.
L'anima dei quadri alla fine è stato un po' cattivello, gli voleva fare credere che non sarebbe uscito per metterlo alla prova?
Sì o No direi che l'ha superata brillantemente.
Voi che dite?

Fatemi sapere se vi piace attraverso ⭐ e commenti.

Grazie mille per l'attenzione.

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