Maestra voglio la cioccolata
⚠️QUESTA STORIA NON È ADATTO AD UN PUBLICO MINORENNE.
PRESENZA DI BHO NON SO SINCERAMENTE, QUESTA STORIA NON HA NULLA DI VIOLENTO 🥲. (Saponetta non rompere le scatole.)
PERÒ SE NON SIETE ABITUATI AGLI HORROR SCIÒ ⚠️
Se avete continuato io non mi assumo là responsabilità della vostra psiche.
E se la storia verrà bannata, bhe, il colpevole scoprirà il significato di MOGLIE DI LUCIFERO.
Non è una minaccia ma un avvertimento.
Iniziamo........
Aurora pov
Chiudo la porta della stanza.
Il rumore dei miei tacchi sul pavimento fa smorzare tutte le voci.
Mi avvicino alla cattedra e tutti i bambini si alzano.
"Buongiorno maestra!"
Sì riaccomodano e io comincio la lezione.
Dopo cinque ore passate a scuola sono finalmente pronta per andare a casa quando sento un qualcosa tirarmi la gonna e mi volto.
È la manina di uno dei miei piccoli alunni.
"Maestra Aurora la mamma ha chiesto quando è disponibile per farmi ripetizione.
Sono indietro in storia e quindi mamma mi ha detto che devo recuperare."
Gli accarezzo la testa ed estraggo la mia agenda dalla borsa.
"Allora......
Potrebbe essere oggi pomeriggio?"
Il bimbo mi fissa con i suoi enormi occhioni color nocciola.
"Certo maestra" e annuisce.
"A che ore la mamma va meglio a portarti?" Chiedo.
"Vengo con il bus signora maestra."
Gli prendo la cartella dalle spalle e la metto sulle mie.
"Andiamo, vieni a casa con me."
Davide mi segue e arriviamo alla macchina.
Arriviamo a casa e dopo un breve pasto ci mettiamo sulla grande tavola in soggiorno a svolgere alcune operazioni di algebra.
Passano svariate ore e fuori dalla finestra il buio sta guadagnando terreno sulla luce.
Alle 19:03 abbiamo finto il ripasso.
E valutiamo quale sia la migliore strategia per portare a casa il piccolo Davide.
"Maestra è tardi, io non penso passi alcun bus."
Dopo una veloce chiamata alla mamma del piccolo capisco che la cosa migliore da fare è tenerlo qui per la notte.
Prepariamo una cenetta leggera e poi cominciamo a preparare un letto di coperte sul pavimento.
Recupero le lenzuola più pesanti che ho e le posiziono sopra il materasso improvvisato.
Guardino un film alla tv e poi ci corichiamo.
"Notte Davide." Dico accarezzandogli la testa.
"Buonanotte maestra Aurora."
E caliamo ambedue in un sonno profondo.
Nel cuore della notte mi sveglio.
Una leggera pressione sul mio braccio.
Mi volto di scatto e in controluce vedo Davide in piedi con una manina protesa verso di me.
Guardo l'orario sulla sveglia.
Sono le 02:06 del mattino.
"Davide piccolo, cosa succede?"
Ci mette un po' a rispondere.
"Maestra voglio della cioccolata."
Lo guardo scettica.
"Mi spiace ma non ne ho in casa."
Mi stritola il braccio con la manina.
"Voglio della cioccolata! ORA!"
Si mette ad urlare e sono costretta ad alzarmi.
"Ok Davide tutto quello che vuoi basta che poi ti calmi e andiamo a dormire.
Domani dobbiamo andare a scuola."
Una volta in piedi gli prendo la mano e scendiamo le scale.
Frugo in ogni dove ma non trovo nulla.
"Piccolo la cioccolata non c'è l'ho, se vuoi...."
Mi interrompe bruscamente.
"Andiamola a comprare!"
Mi trascina all'ingresso e poi fino alla macchina.
Saliamo e appena ci accomodiamo chiude tutte le portele della macchina.
"Maestra devo dirle una cosa....."
Davide pov
La maestra si offere di portarmi a casa con lei e accetto.
Pranziamo e ci mettiamo subito a fare i compiti.
Odio la matematica e infatti ci metto molto tempo a capire un semplice concetto.
A cosa servono tutti questi numeri e operazioni nella vita?!
Dopo svariate ore il sole è calato e dopo aver chiamato la mamma è stato deciso che io avrei dormito qui.
Dopo aver preparato il letto per me.
Affianco a quello della maestra.
Ci mettiamo a guardare un film.
Tarzan, il mio preferito.
Dopo un oretta ci corichiamo.
Appoggio la testa al cuscino e mi rimbocco la coperta.
Nel bel mezzo della notte sento una strana pressione sulla mano destra.
Apro lentamente gli occhi e noto nella penombra una mano sopra la mia.
L'arto è molto più grande del mio.
Alzo leggermente la testa e noto che sotto il letto della maestra si intravedono due occhi.
Una torcia viene accesa e la faccia dell' uomo assume strane ombre.
Porta la sua mano destra alla bocca indicandomi di affare silenzio.
La sua mano si allunga lungo il mio braccio e io scatto in piedi.
Comincio a scuotere la donna sul letto ma non si sveglia.
L'uomo mi agguanta un caviglia e io comincio ad agitare la maestra sempre più forte.
Dalla caviglia l'arto è arrivato alla cintola.
Il respiro si allevia.
La maestra si è svegliata.
"Davide piccolo, cosa succede?"
Il visto dell'essere sbuca da sotto il letto.
Mi sta ancora intimando di non parlare.
"Maestra voglio della cioccolata."
La faccia dell'essere torna sotto il letto......
Aurora pov.
"Cosa devi dirmi Davide?"
Il bambino si agita sul sedile.
Si mette in ginocchio e con le manine mi prende la faccia.
"Maestra deve stare calma.
Ma......... ho visto un uomo sotto il suo letto."
Il respiro mi si blocca.
Non per le parole appena pronunciate dal bimbo.
Anche per quello.
Ma perché un uomo è uscito da casa mia e si sta dirigendo a passo spedito verso la vettura.
Nella sua mano c'è un arma che riflette la luce lunare.
Si avvicina al finestrino del posto del passeggero.
Si illumina con una torcia il volto dal basso e fa un sorriso inquietante a trentadue denti.........
Spazio autrice:
Bhe? Che mi dite?
Vi si è gelato il sangue nelle vene?
Sto miglio almeno un po' nel scrivere horror?
Baci.
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