Story of Ambra part 4: IL ritorno di Maibe
Ambra stava seduto sul trono di ossa e pietra che aveva costruito da sedici anni, annoiato ma, al tempo stesso sereno del fatto che il suo impero l'ubbidiva altrimenti...bhe, Ao Oni aveva esagerato quando si era spinto a fare macello in un villaggio, non era rimasto molto di lui, se non che una tomba per ricordarlo e per non offendere i suoi simili.
Non era cambiato di molto l'aspetto: grazie ad alcuni suggerimenti e aiuti di Suicide e Freddy era riuscito a rimanere con un aspetto da diciottenne, aveva infatti una volta il pizzetto ma, se s'incazzava gli si bruciava e lui ci teneva, così se l'era tagliato, stufandosi.
Seccato dal ricordo andò in soggiorno come al solito.
Era una delle sue solite giornate, giocava alla Wii U con Ben, Jeff e Splendorman a Mariokart, visto che cercava di distrarsi per tenere calma la furia omicida del killer in lui, ogni tanto qualche scoppio di ira accadeva ma, riusciva alla fine a contenersi. Stava per arrivare al primo posto quando la porta si aprì con Offenderman e un fantasma che borbottarono, cauti.
Istintivamente Ambra cercò di udire il più possibile:-....lo diciamo?....Io vorrei ucciderla ma...insomma....e quindi che si fa?....se lo scopre..... pensavamo che fosse...-. Ambra mise in pausa e girò di scatto:- Di chi state parlando, si può sapere?! E da due minuti che parlate di qualcosa d'importante ma, non avete il coraggio di dirlo in faccia!-. Tutti li guardarono, il fantasma svanì, evidentemente temeva qualcosa, Offenderman non aveva il solito ghigno, per una volta sembrava a disagio, non era normale per un "volgare" come lui.
:- Fratello che succede, oggi?-. Lo incitò il fratello, Offenderman si mise una mano dietro al collo, rispose gelido:- Venga a vedere, capo-. Ambra si fece avvolgere in un tentacolo e si ritrovarono sul tetto di un edificio, circondato da altre case ma, Ambra notanto lo spazio che c'era, in cui includeva una zona per pallavolo e un tendone per chissà quale sport, doveva essere una scuola superiore, un liceo scientifico forse.
Ambra guardò Offenderman, perplesso:- Non capisco cosa mi vuoi far vedere, amico-. Offenderman gli rispose, accennando ad un sorriso:- Guarda il tendone e come suona la campanella, guarda attentamente le ragazze-. Ambra, sbuffò:- Non ho bisogno di una da scopare ogni sera, Offy-. Offenderman gli rispose più serio:- Non si tratta di questo, aspetta e osserva-.
Cinque minuti dopo, la campanella suonò e dal tendone uscì una classe con la professoressa di educazione fisica, Ambra contò su ventitré alunni c'erano quattordici femmine, non notò nulla di strano ma, Offy indicò una ragazza dai capelli castano chiaro sui diciott'anni, carina, un fisico allenato, naso piccolo, altro non riusciva a scorgere.
Eppure quella ragazza gli era in qualche modo familiare, non poteva essere una sua ex-vittima, visto che di norma non risparmiava nessuno, e allora chi era? Cercò di scavare nella sua mente ma, niente uscì.
La classe intanto era rientrata nell'edificio sotto di loro, Ambra si volse verso Offenderman:- Chi è lei?-. L'essere con l'impermeabile si teletrasportò, comunicandogli:- Qualcuno che non avresti mai creduto di rivedere-. Ambra si sentiva fortemente perplesso e confuso, per altri cinque minuti buoni rimase su quel tetto:- Merda...non saprò mai chi è lei se non glielo chiedo di persona-. Concluse fra sé, deciso.
Si teletrasportò nei bagni dei maschi e fortunatamente non c'era nessuno, sapeva che un ragazzo che girava in una scuola con una maschera non era normale ma, Ambra sapeva ignorare il pericolo, così, invece di togliersela e trovare un modo per nascondere il suo "creepy-sorriso", uscì dai bagni e ignorò chi lo vide finché un bidello provò a tirargli la strada, Ambra gli puntò una pistola contro, avvisandolo:- Se chiami aiuto, uccido tutti, chiaro?-. Avanzò finché trovò la sua classe, la intravide mentre un professore chiudeva la porta.
Spalancò la porta di scattò, il professore si girò per beccarsi una botta sulla tempia, facendogli perdere i sensi oltre ad avergli provocato una leggera ferita, buona parte di loro si paralizzò finché un paio di ragazze gridarono dalla paura, Ambra intimò:- Zitte o vi ammazzo!-. Gli alunni si allontanarono un poco ammutoliti, Ambra si rivolse alla ragazza che gli interessava:-Tu! Posso sapere il tuo nome?-. Lei lo guardò, scossa, balbettò:- Maibe Hoker....-. Gli occhi di Ambra si sgranarono, sorpresi.
Sua sorella?!?
Doveva accettarsene per confermarlo.
Gli fece cenno di avvicinarsi, mentre lei avanzava spaventata, Ambra rivide gli stessi occhi blu cielo di quando lei aveva due anni, si concentrò:- Metti una mano sulla cattedra Maibe-. Lei lo guardò, confusa, esitò e questo rese nervoso Ambra:- Metti la mano lì!-. Lei ubbidì e sempre con un occhio rivolto alla classe, Ambra tirò fuori velocemente un coltello e menò un fendente che ferì superficialmente il braccio di Maibe, la quale si allontanò con la mano sulla ferita ma, Ambra aveva avuto ciò che voleva: il suo sangue sulla cattedra da leccare e avere così la conferma mentre i compagni allontanarono Maibe per difenderla.
Ambra alzò gli occhi verso di lei, mormorò:-...impossibile....-. Stava per avanzare verso di lei ma, si fermò, commentò a voce alta, con ironia:- E io che ti credevo morta nell'incendio! HAHAHAHAH! Quell'incapace di Auberono almeno non mi ha privato della cosa più preziosa per me...-. I suoi occhi si fecero due fessure gelide, protese la mano con il palmo verso l'altro:- Meglio forse parlare in privato, Maibe....-. Una ragazza con capelli corti e neri e un ciuffo punk, tinto di rosa, si fece avanti:- Se provi a toccarla, sei morto!-.
Maibe, protestò con la sua compagna:- Vera, allontanati!-.
Vera gli rispose di rimando:- Nessuno si porta via la mia amica così!-.
Ambra avanzò di qualche passo, prendendo il mento di Vera:- Sai che alcune volte è meglio non essere coraggiosi o parlare tropo?-. Vera gli sputò in faccia in risposta.
Ambra stava per infuriarsi ma, non intendeva ferire sua sorella, così disse:- Qualcun'altra la vuole accompagnare?-. Nessuno si mosse, Ambra prese la mano di Vera e con l'altra la protese con Maibe, l'amica però cercò di dire:- Ma cosa vuoi..-. Ambra si teletrasportò da sua sorella e gli prese velocemente la mano, le porte nel suo reame, in sala da pranzo, praticamente.
Come arrivarono sia Vera che Maibe vomitarono, Ambra spiegò calmo:- La prima volta succede-.
Maibe lanciò un gridolino quando vide degli esserini con una pelle chiara e un occhio da rettile, si rese conto un attimo dopo che erano venuti a pulire, Vera gli diede una gomitata e i loro occhi notarono le pareti tappezzati di decorazioni lugubre e un lampadario con teschi di cristallo, il tavolo era di un legno scuro e la tovaglia di seta gialla ricamata con dei smeraldi.
Ambra si mise capotavola, indicò dei posti:- Se volete vi offro un drink, mi pare di sapere che siete abbastanza adulte, signorine-. Schiocchiò le dita e comparvero tre bottiglie: due di vetro e una Coca Cola.
Maibe si sedette guardandolo cauta, Vera gli teneva la mano per tranquillizzarla mentre mandava occhiate da detective, provò a prendere una bottiglia di vetro ma, Ambra la fermò con un gesto
:- L'altra bottiglia. Quella è per me-. Se la prese e fece sgorgare nel bicchiere del sangue, le ragazze rabbrividirono quando capirono cos'era.
Maibe scoppiò in un pianto isterico:- CHE COSA VUOI DA ME?!-. Vera gli sussurrò qualcosa per poi prendere la parola:- Chi sei?-. Ambra mosse il suo bicchiere adagio, scandì bene le parole:- Era questa la domanda da fare-. Maibe stava abbracciando Vera, terrorizzata ma, quel che fece comparire davanti a lei fu una foto della loro casa sedici anni fa:- Voglio sapere quel che sai sulla tua famiglia e cosa è successo dopo l'incendio, dopo risponderò-. Vera gli rispose, acida:- Prima tu-.
Ambra fece uscire un tentacolo e lo puntò a pochi centimetri dalla sua faccia.
Maibe allora rispose tra i singhiozzi, pur di salvare il coraggio dell'amica:- Mio padre è morto in un incidente, mio fratello è scappato e mia madre è morta nell'incendio....So solo che le cose non andavano bene prima ma, dopo il fatto sono stata adottata da una nuova famiglia magnifica...ho un fratellino, una mamma e un padre che mi amano anche se non sono sangue loro...-. Ambra si morse la lingua, nervoso e infatti, il tentacolo che aveva fatto uscire si contorceva per ciò che stava pensando, alla fine rispose:- Il mio nome è Ambra...tuo fratello è morto sedici anni fa ma, era un mio caro amico. Devi sapere che tua madre era una alcolizzata e tuo fratello non c'è la fece più e prese la via del killer, si fece chiamare l'Apprendista... ti dirò che lo stesso essere che bruciò casa tua, aveva in parte preso il controllo del ragazzo ma, quando se ne accorse venne sconfitto ma, morì anche lui tempo dopo... volevo solo informarti della verità-. Maibe lo guardava tra l'incredulità e il dubbio:- Stai mentendo...-. Ambra scosse la testa e Maibe si mise una mano sul petto, balbettò:- Mi sento ma...-.
Svenne su Vera la quale la tenne stretta, Ambra accorse ma, l'amica lo respinse:- Portaci a casa e esci dalla sua vita!-. Ambra gli porse una perla:- Lei però avrà diritto a ritornare qui se vorrà fare qualche altra domanda, basta che la rompa e ritornerà-. Vera la prese riluttante e un attimo dopo scomparvero dalla sala, Ambra si tolse la maschera e si mise a piangere, Slenderman gli comparve accanto:- Hai fatto ciò che ritenevi giusto, Rik. Lei non deve vivere con un pensiero simile-. Nonostante non voleva più farsi chiamare così, gli rispose scosso:- Devo avere un occhio su lei, però! PER SEDICI ANNI NON HO POTUTO PRENDERMENE CURA!....Adesso però posso rimediare-. Slendy lo guardò serio:- Cosa hai in mente?-.
Il ragazzo si rimise la maschera:- La terrò fuori dai pericoli è il minimo che posso fare-.
Alcuni giorni dopo....
Maibe e Vera si erano ritrovate in classe, da lì in poi Maibe raccontò tutto ai genitori adottivi, i quali la consolarono ma, il fatto non fu pubblico per loro fortuna, la ragazza però insieme all'amica non buttarono via la perla e con un occhio nascosto, Ambra le osservava, finché entrambe non decisero di svolgere qualche indagine sull'Apprendista.
Ambra da un lato sperava che scoprissero la verità, dall'altra non voleva rovinare la vita della sorella, il che lo tormentava su ciò che lei avrebbe potuto concludere, lo avrebbe potuto farlo uscire fuori di testa.
Grazie alle sue visioni, previde ciò che conclusero:- L'apprendista è scomparso dalla circolazione ma, non è detto che sia morto, Vera!-. L'amica gli rispose:- Vuoi tornare dal tizio mascherato?-. E non vide oltre, Ambra deglutì amareggiato, sapeva che sua sorella avrebbe preso una decisione e lui avrebbe dovuto rispettarla.
Alla fine si mise nella sua camera a riposare sarebbe stata questione di tempo, oramai. Si era addormentato quando avvertì la presenza di intrusi, entrò di corsa in sala da pranzo, vide Vera e Maibe ma, il fatto negativo era, che c'era Sally, la quale esclamò:- Visto! Avverte che c'è qualcuno nel suo regno...-. Sally si accorse che Ambra si stava leggermente arrabbiato, lei ridacchiò e se né andò canticchiando.
Ambra commentò, con un sospiro:- Quella bambina parla un po' troppo a volte...Maibe. Mi fa piacere rivederti, cosa vuoi sapere?-. La ragazza che aveva conosciuto quella volta aveva qualcosa di diverso: guardandola negli occhi si vedeva perfettamente una determinazione molto salda.
Lei gli rispose:- Voglio sapere dove è seppellito mio fratello!-. Ambra ci rimase spiazzato per un istante, si morse il labbro:- ...Non ne abbiamo avuto tempo....erano tempi difficili-. Vera però, notò il suo nervosismo:- Stronzate! Si vede benissimo che stai mentendo!-. Maibe s'intromise, confusa
:- Vera da cosa lo capisci, scusa?-. Lei spiegò che aveva visto il ragazzo mordersi il labbro
:- Facciamo psicologia a scuola, Ambra, impariamo qualcosa, sopratutto quando si trattano di casi di nervosismo-. Ambra non resistette più e iniziò a ridere in maniera folle, quando si calmò, gli rispose:- Mi stai piacendo, Vera. Però, io non intendo far soffrire più del dovuto una persona-. La ragazza punk gli rispose di rimando:- Sei un essere spregevole, parlandole di suo fratello la vuoi torturare psicologicamente fino a farla impazzire!-. Ambra digrignò i denti:- Non è vero!-. Vera stavolta fu lei a ridere:- Invece è così! Sei un killer, ti piace la situazione, no?-. Ambra non c'è la fece più, le venne addosso e gli prese il collo:- Dai, su! Continua se hai coraggio!-. Lei gli tirò un calcio nelle parti basse (SUICIDE:- Ma è un vizio?!-. Geco:- Citto, cretino!-.) , gli parlò in maniera fredda, quasi giocosa:- Hai perso-. Ambra iniziò a stringergli il collo ma, sentì solo allora il pianto di Maibe e si fermò.
Si alzò e tese una mano a Vera, la quale accettò e si fece aiutare ad alzarsi, Ambra solo allora si accorse che facendola cadere a terra, gli aveva fatto uscire sangue dalla nuca, Ambra cambio tono
:- Ferma un attimo-. Fece uscire un tentacolo e coprì la ferita con quello, iniziò con grande soddisfazione di sé ad emanare un sapore dolce nell'aria di arti curative, Vera per un attimo assaporò il calore, affascinata da quel tocco, come la ferita si rimarginò velocemente, Vera arrossì e disse
:- Grazie...-. Ambra si mise una mano dietro la testa, leggermente a disagio:- P-Prego-. Quella ragazza aveva la sua stessa tenacia.
Maibe li guardò per poi fissare Ambra, il quale sospirò:- Ho agito con poca lucidità, spero che mi perdoni per averti mentito...sorella-. Si tolse la maschera in modo tale che le vecchie foto che aveva di lui combaciassero in alcuni particolari, Maibe aveva sgranato gli occhi, gli si avvicinò e gli toccò una guancia:- Rik?-. Il sorriso del ragazzo divenne triste:- Rik è morto con Auberon, ora sono il re dei mostri.....so che sono un fratello killer...di conseguenza sono certo che mi odierai..-. Lei scosse la testa e lo abbraccio con tutte le forze che aveva in corpo, Ambra ricambiò colpito, aveva compreso che non c'era notizia più bella per lei che lui fosse ancora vivo e vegeto.
Vera esclamò a voce alta:- Ma quindi ci hai preso per il culo in tutto questo tempo?!-. Lei continuò ad auto-commentarsi isterica con frasi del tipo: "avrei dovuto capirlo" oppure "E' un classico!" Maibe cercò di richiamarla tra le risate ma, Vera alla fine puntò il dito verso Ambra:-Se non fossi carino e il fratello della mia amica ti strozzerei!-. Ambra non aspettò altro.
Si teletrasportò da lei e gli prese i fianchi, girandola verso di lui, trovandosi faccia a faccia, chiese imbarazzato:- Hai detto carino?...bhe...che dici di un appuntamento?-. Maibe sembrò comprendere all'istante cosa stava per succedere:- Non fatelo!-. Vera la guardò rossa ma, rispose con grinta
:- Troppo tardi-. Bacio.
La porta si spalancò con Offenderman a chiedere:- CHE BELLO! A QUANDO LE NOZZE?!-.
Ci fu un grido che fece rizzare tutti nelle vicinanze:- OFFENDERMAN!!!!! PROVA A TOCCARLE E TI STACCO TUTTI TENTACOLI, BASTARDO!-.
Geco/Autore:- Vedo che adesso ho finito il racconto dei tre personaggi(menomaleee) . Voglio lasciarvi ad una scelta....(come avevo già anticipato)...siccome sono leggermente condizionato da un mio vecchio sito, voglio che voi decidiate il prossimo romanzo che scriverò (avviso, alcuni capitolo sono già preparati):
1) Maschera D'ambrosia (il continuo di Mr.Suicide)
2) Zombieman I: definito l' "Aggressivo"
Entrambe storie horror ma, il primo è un po' simile a qualcosa che avrete letto o visto in un film, inizialmente.
Il secondo sarà un racconto in prima persona e diciamo solamente che diverrà al pari di Ambra...of forse più... chi lo sa ;)
Dal vostro geco è tutto. Bye :)
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top