7 Separarsi? No, grazie.
"Continuo a stringerla a me; spero che non senta quanto forte stia battendo il mio cuore.
Tutto questo é talmente surreale; non é da me starmene qui cosí.
Eppure nel mio petto sento qualcosa che mi tiene ancorato a lei; qualcosa che non avevo mai provato prima."
Adrien era abituato a brandire la spada; ma mai aveva pensato di sguainarla per proteggere, anziché per attaccare.
Eppure sentiva di volerla tenere al sicuro a tutti i costi.
Era una sensazione totalmente nuova; ma vi si era abituato... e non voleva assolutamente rinunciarvi .
Il ragazzo non riusciva proprio a capacitarsi di ciò che gli stava succedendo; ma di una cosa era certo:
Lei era importante...
Per lei sarebbe andato oltre i limiti del suo stato.
Al dolore si era unita un'altra sensazione: la paura.
Non per sé; ma per Lei.
La aveva appena incontrata; e non avrebbe rinunciato a lei e a quella sensazione di pace che provava nel guardarla.
Un piccolo rumore peggiora la loro situazione.
Marinette non capisce cosa stia succedendo; finché non guarda il ragazzo e lo vede minacciare uno scoiattolo.
"Sarà vero che sono al sicuro con lui?"
Pensò soffocando una risatina per la scenetta con l'adorabile creatura; dopodiché, guardando in basso, vide la soluzione:
-Ghiande!-
La ragazza attirò l'attenzione dello scogliattolo mostrandogli il suo cibo preferito e, facendo attenzione a non farsi vedere la tirò lontano.
Lo scoiattolo fece rumore spostandosi, e convinse i briganti che i rumori che avevano sentito venivano dagli alberi.
Fortunatamente i malviventi erano stanchi, e non erano ancora giunti dove i ragazzi avevano lasciato i propri effetti personali.
-Sará meglio aspettare che si allontanino prima di uscire allo scoperto-
Le disse il ragazzo, che in buona parte, voleva solo continuare a tenere il corpo minuto di Marinette stretto a sé.
La ragazza dal canto suo era tornata fredda, e non sembrava disposta a stare tra le sue braccia ulteriormente.
Ignorò le parole del ragazzo per andare a ringraziare con un'altra ghianda lo scoiattolo.
-Sbaglio o mi hai ignorato?-
Disse Adrien uscendo allo scoperto.
-È quasi sera, stavano sicuramente tornano a casa.
Se loro sono terrificanti vedessi le loro mogli.
Non torneranno indietro, rischiando di affrontare le ire delle rispettive consorti, per uno scoiattolo rumoroso.-
Adrien non sapeva cosa rispondere; a breve si sarebbero dovuti salutare.
La guardò sorridere alla creaturina che li aveva, inconsapevolmente, salvati.
"Non sembra una popolana, parla bene, e sembra avere una buona cultura generale...che sia la figlia di qualche medico del confine?"
-Dove abiti?-
-Spiacente é un segreto.-
La ragazza si avvicinò a lui, e gentilmente posò la mano sulla sua fronte.
Adrien arrossì a quel contatto inaspettato; ma lei era tornata professionale, e non ci fece caso.
-Mi sembrate caldo; porgetemi il polso-
Disse prendendo la mano del giovane per contarne i battiti.
- In effetti sono accelerati-
Adrien si sentì colto in flagrante, era per la sua vicinanza che il suo cuore aumentava i battiti; le ma poi comprese gli eventi e, collegandoli alla propria intuizione sul padre medico, ingigantì una mezza verità:
-In effetti mi sento qualche linea di temperatura, e temo che le bende non reggeranno a lungo.-
Non stava mentendo; ma il ragazzo sapeva che la ragione alla base delle sue parole non era meramente terapeutica.
Qualunque fosse il nome del sentimento che aveva provato, fin dal primo sguardo alla ragazza, lui voleva sentirlo ancora.
Adrien non si sarebbe separato da lei.
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