CAPITOLO 17

Ed eccoci qui, pronti per iniziare una nuova giornata. Dopo ieri sera, quel bacio, non faccio altro che pensarci. È stato così intenso, passionale. Credo di essermi innamorata..Ho un pó paura a dir la verità, dopo che mio padre andó via, lasciandomi sola e tra le grinfie del mondo e dopo che tante altre persone mi hanno deluso dopo che ho dato tutta me stessa..Non penso che riusciró a fidarmi senza avere la certezza che non mi chiuderà anche lui la porta in faccia.

Sono nel letto, è sabato mattina, ció significa che possiamo stare a fare il niente più totale in tutto il giorno. Bonnie e Carol dormivano ancora mentre io..Bhe ero la solita sfigata che rimaneva a pensare per ore e ore fino a quando il sole non sorgeva. Mi alzai, dato che il mio sonno era passato già da un bel pó, mi misi una canottiera con un pantaloncino nero, presi le mie ciabattine e come sempre mi diressi all uscita della stanza

Per andare alla macchinetta a farmi un bel caffè. Jacob, non era nei paraggi. Oggi è sabato e lui, aveva del tempo per dedicarlo a sua madre. Nel corridoio, solo uno studente passeggiava, era una ragazza, il suo viso lo vedevo sfocato perché era lontana dopo pochi istanti potei notare che era Emily, la nuova arrivata nonchè figlia della prof di matematica.

Decisi di avvicinarmi. <<Ehi, come mai anche tu qui?>> le chiesi io <<Non ho dormito molto stanotte, a causa del materasso molto scomodo.>> mi disse lei con un viso stanco. <<Si, anche i nostri sono così. Una volta che ci fai l abitudine, poi dopo di un pó diventeranno comodi.>> le dissi io sorridendo. <<e tu? Come mai qui a quest ora?>> Mi domandó lei. <<Non riuscivo a dormire. Vengo ogni mattina qua a prendermi il caffè, mi alzo prima di tutti penso hahhaha>> risi.

Lei sbadiglió, i suoi capelli erano legati in uno chiñon un pó sfatto, si capiva che aveva dormito con esso. Indossava un vestitino a fiori come se fosse una vestaglia da notte, mentre ai piedi portava delle ciabatte rosa. <<Si, anche prima dei professori>> l idea della festa mi rimbalzó in testa. Ma penso, non fosse stato sicuro rivelarglielo, essendo figlia della professoressa.

Però, pensai anche che, non fosse stato giusto nei suoi confronti non invitarla. Ci andava quasi tutta la scuola mentre, lei sarebbe stata nel dormitorio ad annoiarsi con chissà quale libro di matematica in mano datogli da sua madre.

<<Stasera, verso le 20:00 ci sarà una festa, preparati e fatti trovare fuori in giardino>> il suo viso cambió espressione e divenne felice. <<Grazie mille!!>> pensai che nessuno l avesse mai invitata ad una festa e che questo potesse essere l occasione giusta. Mi ritirai nella mia stanza. Bonnie russava mentre Carol fra un pó cadeva dal letto. <<SVEGLIA RAGAZZEEEEEE>> Urlai io

Bonnie si tappó le orecchie col cuscino. <<Oh, dai! Oggi è sabato. Abbiamo tutta la mattina per dormire.>> le tolsi le coperte a entrambe. <<No, non abbiamo tempo per dormire. In piedi. Abbiamo delle commissioni da fare.>> dissi io. <<Le uniche commissioni che faró oggi, è starmene nel letto!>> mi disse Carol.

Qualcuno bussó alla porta. <<Avanti>> pronuciai. Era Cameron con in mano un piatto grande pieno di brioches ripieni, caramelle, un bicchiere di succo, della marmellata e delle fette biscottate. <<Hai sbagliato camera?>> chiese Carol confusa. <<Buongiorno, principessa. Ecco la colazione servita.>> disse lui baciando la fronte a Carol. <<uhuhuhuhuhuh>> urlammo in coro io e bonnie che si era appunto svegliata sentendo il bussare alla porta.

Carol rise. Il suo viso appena sveglio la rendeva ancora più bella degli altri giorni. <<Allora, vi ricordate che stasera ce la festa?>> chiese Cameron <<Certo!>> disse Carol.
Non potevo neanche chiamare Jacob perché, il mio telefonino Nokia che ogni volta si rompeva per via della vecchiaia era ad aggiustare. Non potevo neanche comprarne uno nuovo per via dei pochi soldi che avevo. e anche se avessi potuto farlo, non avrei avuto Il suo numero a disposizione.

Era una noia mortale dover stare chiuse in camera aspettando l ora della festa, perché le attivitá erano chiuse. <<Perché non andiamo a giocare un pó a football?>> Chiesi io a Carol. Cameron ci guardó con una faccia che stava letteralmente per esplodere dalle risate. <<Voi? Giocare a football?>> ci disse. <<Non sappiamo giocare, ma almeno ci divertiremo un sacco>> dissi io

Bonnie e Carol si alzarono per prepararsi. <<Ci vediamo dopo>> Cameron e Carol si salutarono con un bacio. <<cose serie eh??>> dissi a Carol sorridendo. <<Cosa?? Hahhahah si. Non l abbiamo ancora fatto però. Voglio aspettare.>> Era incredibile la risposta di Carol, forse le piaceva davvero quel ragazzo. <<Ottimo!>> le dissi io..

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Capitolo 17 finito. Ci saranno delle sorprese alla festa. Qualcuno si rivelerà una persona cattiva e piena d odio dentro di . Se ne vedranno delle belle!❤💔

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