chapter IX • fight fire with fire
ᵀᶤᵐᵉ ᶤˢ ˡᶤᵏᵉ ᵃ ᶠᵘˢᵉ˒ ˢʰᵒʳᵗ ᵃᶰᵈ ᵇᵘʳᶰᶤᶰᵍ ᶠᵃˢᵗ
ᴬʳᵐᵃᵍᵉᵈᵈᵒᶰ'ˢ ʰᵉʳᵉ ˡᶤᵏᵉ ˢᵃᶤᵈ ᶤᶰ ᵗʰᵉ ᵖᵃˢᵗ
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Mentre aspettavamo l'arrivo degli altri ragazzi, per far passare il tempo Eddie aveva iniziato a raccontarmi di come la sua ultima avvincente campagna di Dungeons and Dragons era terminata con successo grazie al tiro fortunato della sorellina di Lucas Sinclair.
Lui che raccontava in modo teatrale le gesta dei suoi compagni ed io che lo ascoltavo meravigliata da quel mondo a me sconosciuto; un momento che avrei desiderato durasse all'infinito. Niente creature soprannaturali, niente persone che gli davano la caccia, solo lui ed io che parlavamo di un gioco di fantasia per il resto del tempo che ci rimaneva da vivere.
Non passò molto prima che il mio sogno ad occhi aperti fosse infranto dall'arrivo di Nancy, Robin e Steve accompagnati dai tre ragazzini che erano sempre in loro compagnia. Dustin era così felice di rivedere il suo amico Eddie che non poté far a meno di dargli un abbraccio che quest'ultimo non fece in tempo a rifiutare.
«che ti dicevo Lilith? La rossa sta bene» commentò Eddie indicando con un cenno della testa la ragazzina
«bene è un parolone, Vecna ha maledetto anche me» sospirò Max. Nonostante il suo pessimismo, vederla lì davanti a me era rassicurante. «perché non sembrate per niente sorpresi?»
«perdona la domanda indiscreta, hai iniziato a fluttuare nel bel mezzo di un cimitero?»
Max guardò Eddie con stupore, confermando che ancora una volta i miei sogni presagivano in modo accurato ciò che sarebbe successo. Eppure, se Max era viva, forse il futuro poteva essere cambiato.
«è successa una cosa molto simile con Chrissy» ammisi sotto gli sguardi perplessi del gruppo. Avevo solamente accennato quell'argomento con loro, non c'era stato il momento adatto per scendere nei dettagli, allora l'importante era capire come aiutare Eddie. «per giorni ho sognato quello che è successo nella roulotte di Eddie e poi è successo davvero. Ieri nei miei sogni ho visto Max, era seduta vicino a una lapide e leggeva una lettera. Poi lei ha iniziato a fluttuare... c'eravate anche voi, Steve, Dustin e Lucas; chiamavate il suo nome e poi lei...»
Rimasero ad ascoltare in silenzio quello che stavo raccontando. Mi chiedevo cosa stessero pensando. E se avessero pensato che avessi nascosto loro volutamente il fatto che avessi quegli incubi? In fin dei conti, l'avevo fatto con Chrissy per paura di essere presa per pazza.
«abbiamo provato a metterci in contatto per dirvelo, ma quando ci siamo riusciti, stava già accedendo» aggiunsi temendo il loro giudizio «ma, a questo punto sogno e realtà hanno preso direzioni diverse...»
«nel tuo sogno io morivo come gli altri, non è così?»
Annuii.
«ricordi qualche altro particolare?» domandò Nancy «qualcosa di strano, diverso rispetto all'altra volta?»
«c'è stato un suono molto simile a dei rintocchi d'orologio e una specie di voce distorta in lontananza» cercai di ricordare in modo preciso quali fossero le parole esatte che avevo sentito «vuoi sapere qualcosa del patto che sto facendo?»
«Kate Bush» affermò Lucas guardando Max
«Kate Bush?» ripetei non capendo cosa c'entrasse in quel momento la cantante.
«quella frase è nel primo verso di una sua canzone, la canzone che mi ha salvata da Vecna» spiegò la rossa «è successo molto in fretta, ero in questo posto e c'era questa nebbia rossa... era come un sogno, un incubo. E quando Vecna stava per... ho sentito la canzone di Kate Bush ed è come apparsa una luce e sono riuscita ad uscire da quell'incubo»
«questo perché la musica tocca punti del cervello che le parole non toccano. L'ancora di salvezza per tornare alla realtà» aggiunse Robin «in passato c'è stata un'altra strage di Vecna e l'unico sopravvissuto si è salvato grazie alla musica. Perciò per il momento è come se quella canzone proteggesse Max»
«un incubo...» ripeté Eddie soffermandosi sull'esperienza di Max e ignorando completamente ciò che Robin aveva appena detto. Quella mattina, dopo una lunga discussione ero riuscita a convincerlo a tacere sull'ipotesi che Vecna potesse aver maledetto pure me, ma dopo tutto quel parlare di incubi non sembrava più della stessa opinione. «è così che attacca? Con degli incubi?»
«non solo. Fred e Chrissy, proprio come me, andavano dalla Kelly; accusavano mal di testa, avevano incubi, dormivamo male e si svegliavano in un bagno di sudore... e iniziavano a vedere delle cose, brutte cose del loro passato. Questi sintomi sono peggiorati e diventati sempre più frequenti nel giro di una settimana, Chrissy e Fred sono morti a meno di ventiquattro ore dalla prima visione e, se non fosse stato per Kate Bush, avrei fatto lo stesso»
«Lilith» Eddie fece il mio nome con un tono di voce che lasciava trasparire preoccupazione nonostante stesse cercando di mantenere la calma «torna tutto, non è così?»
«no» negai immediatamente capendo che, seppur per certi versi riscontrassi delle somiglianze in quel che stavo vivendo io, la situazione non era la stessa. «è diverso. Sempre che Vecna non abbia deciso di riservarmi un trattamento speciale, non sono stata colpita dalla sua maledizione. I miei incubi riguardano il futuro e, detto sinceramente, non sono più tanto sicura che siano opera sua»
«i tuoi incubi, da quanto vanno avanti?» domandò Dustin.
«non so dirlo con certezza, prima di Chrissy non avevo nessuna prova che i miei fossero dei sogni premonitori, era una convinzione che mi ero creata per dargli un significato. Ma,se prendiamo per buona l'ipotesi che tutti gli incubi con la stessa forma siano stati premonizioni, il primo deve essere stato circa tre anni fa»
«quando si è aperto il primo portale per il sottosopra» affermò il piccoletto «Lily, tra te e il sottosopra c'è un legame, è l'unica spiegazione»
«e come si sarebbe creato? Per quanto ne sappiamo questa città è il centro di tutto quanto, Lily non è mai stata a Hawkins prima di qualche settimana fa» gli fece notare Nancy «non può essere possibile»
«invece di fare supposizioni su un legame mistico tra Lily e il sottosopra, in questo momento dovremmo pensare a Max» Steve interruppe quella che sarebbe stata una lunga carrellata di teorie da prendere con le pinze «senza offesa Lily, ma la vita di Max è più importante di tutte queste sciocchezze»
«Steve ha ragione, ora dobbiamo pensare a Max» i miei incubi potevano aspettare, avevo vissuto anni senza saperne il significato, non sarebbe cambiato nulla se avessi atteso ancora.
«avete idea di che ore fossero quando c'è stato l'attacco a Patrick?»
«nove e ventisette» rispose Eddie mostrando l'orologio da polso fermo a quell'orario «si è inzuppato quando sono caduto in acqua»
«è quando le torce si sono spente» osservò Robin.
«e questo che cosa significa?» chiese Steve.
«che quell'ondata di energia era Vecna che attaccava Patrick»
«ora ci basta infilarci nel suo covo nel sottosopra e piantargli un paletto nel cuore» concluse Max
Detto a parole sembrava piuttosto facile, entrare nel sottosopra e uccidere Vecna in uno dei tanti modi che stavano pensando.
«ehi... Henderson non è maledetto, vero?» Eddie rivolse l'attenzione sul ragazzino che da qualche minuto continuava a camminare avanti e indietro focalizzando la sua totale attenzione sulla bussola che teneva in mano.
«maledetto? No. Svitato? Decisivamente sì» puntualizzò Steve
«BOOM!» urlò improvvisamente facendoci trasalire «bada-bada boom! Io avevo ragione, Skull Rock era a nord. Più siamo andati ad est, più la mia bussola ha deviato e ora è del tutto sballata. Lucas, cosa influisce su una bussola?»
«un campo elettromagnetico...»
«in presenza di un campo elettromagnetico più forte del nord, l'ago tenderà in quella direzione. È successa la stessa cosa col portale del laboratorio di Hawkins, e se esistesse un altro portale? Potremmo arrivare a Vecna e liberare Max dalla maledizione»
«ehi,ehi,ehi!» lo richiamò Steve non appena iniziò ad allontanarsi nel bosco «Eddie è ancora un ricercato!»
«questa potrebbe essere la nostra via per salvare sia Max che Eddie!» contestò «Eddie l'esiliato, la parola a te»
«mi stai chiedendo di seguirti a Mordor, cosa che sembra essere una pessima idea. Però, la Contea sta bruciando» bastò quella citazione all'opera di Tolkien per infervorare Dustin, che iniziò persino a saltellare sul posto «per cui Mordor sia»
A quanto mi parve di capire, ero l'unica a pensare che fosse una pessima idea. Quando il gruppo iniziò ad addentrarsi nel bosco, esitai e Eddie sembrò notarlo, mi diede una leggera pacca sulla spalla come per convincermi che sarebbe andato tutto bene, dopodiché mi prese per mano e iniziammo a seguire gli altri.
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La bussola ci portò in apparente vicolo cieco sulla riva del Lovers Lake.
«il portale non può essere nel lago, vero?» immaginavo già quale potesse essere la risposta a quella mia domanda e Nancy non fece altro che darmene la conferma.
«quando i demogorgoni attaccavano lasciavano sempre un portale aperto... forse Vecna fa la stessa cosa»
«fantastico» commentò Steve e con l'aiuto di Eddie scoprì e rimise in acqua la barca che la sera prima avevamo cercato di nascondere tra la vegetazione. La prima a salire sull'imbarcazione fu Robin, seguita poi da Nancy.
«ehi, ehi, cosa credi di fare?» Eddie si frappose tra me e la mano tesa di Steve non appena mi avvicinai alla barca.
«mi sembra ovvio, voglio venire anch'io» tentai di superarlo, però lui mi fermò appoggiando le mani sulle mie spalle. Non avrei rinunciato tanto facilmente, non aveva accettato di scappare lontano da Hawkins e, scioccamente, per ripicca gli sarei rimasta attaccata come una cozza, anche al costo di diventare insopportabile.
«puoi scordartelo, non verrai nel bel mezzo del lago a cercare un portale, tu rimani qui con i ragazzini»
«posso decidere da sola cosa fare e cosa non fare»
«ascolta,» sospirò già stufo di quella mia inutile insistenza. Si tolse dalle dita uno dei suoi anelli e lo alzò all'altezza del mio sguardo. Stava cercando di distrarmi con un gesto vagamente romantico ed io ci stavo cascando come una pera cotta. «guarda, il maiale volante. Mi ha sempre dato la forza di affrontare le difficoltà, anche se sono scappato più di una volta, ma in questo momento tu ne hai più bisogno di me. Tienilo finché non torno da questa follia, è la promessa che andrà tutto bene e tornerò da te»
Forse era tutto nella mia testa, ma il fatto che mi stesse dando quel suo anello in particolare per me poteva significare unicamente: 'Tu sai che mi interesso di cosa ti succede, e so che tieni a me'. Proprio come l'unica canzone d'amore scritta da Roger Waters.
Mi costrinse a prendere quell'anello, anche se non avrei voluto farlo. Gliel'avevo già detto una volta che quel genere di promesse non mi piaceva per niente, che pensavo portassero sfortuna, ma lui non faceva altro che promettere una cosa dopo l'altra.
«quando avete finito di fare i piccioncini, qui vorremmo cercare di salvare il mondo» lamentò Steve.
«agli ordini, Harrington» con fare scherzoso Eddie si allontanò per salire sulla barca e non appena partirono, si prese la briga di aggiungere «e comunque, mi devi dieci dollari, stai certa che tornerò a riscuoterli!»
Non riuscii a trattenere un sorriso. Per quanto l'idea che Eddie si stesse allontanando, avventurandosi in un viaggio rischioso, non mi piacesse, avevo l'impressione che qualcosa in lui stesse cambiando; il ragazzo che non faceva altro che fuggire stava lasciando posto ad uno più coraggioso.
«il maiale volante,» Max si sedette su una roccia che limitava il confine tra la riva del lago e l'entrata del bosco «che significa?»
«oh, hai presente il modo di dire: quando i maiali voleranno? Il maiale volante rappresenta l'impossibilità di qualcosa, avere qualcosa con un maiale volante è come un promemoria per continuare ad aspirare a qualcosa che sembra impossibile. In un senso più esteso può rappresentare le difficoltà della vita e ti dà la forza di andare avanti» il pensiero che Eddie mi avesse lasciato in custodia un oggetto così importante mi riscaldò il cuore, in tutta quella confusione aveva trovato comunque modo di fidarsi di me «credo me l'abbia dato perché ho paura»
«di Vecna?»
«anche di quello. Sai, fino a ieri pensavo potesse aver maledetto pure me, ma la mia paura più grande in questo momento riguarda Eddie, non smetteranno di crederlo un assassino tanto facilmente...» ripensai alla discussione della sera precedente e al mondo in cui Eddie mi aveva fatto capire che non sarebbe scappato lontano da Hawkins «ma come ha detto Steve, ora l'importante è trovare il modo per cacciare Vecna dalla tua testa»
Mentre i ragazzi sulla barca cercavano il portale, la polizia giunse sul posto e l'unica cosa che potemmo fare fu cercare di distrarre gli agenti per dare più tempo ai nostri amici. L'idea iniziale di Max era semplice, creare un po' di confusione e darcela a gambe levate, ma quel piano fallì miseramente nel momento in cui Dustin inciampò e gli agenti lo raggiunsero. Non ci rimaneva che sperare che agli altri stesse andando meglio.
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Hey!
Non ho mai scritto nessuna nota a fine capitolo, ma a questo punto mi sembra doveroso farlo :')
Mi rendo conto che gli ultimi capitoli in particolare non sia una meraviglia, narrare eventi frenetici con molti personaggi non è il mio forte e Stranger Things è un susseguirsi di situazioni movimentate. Mi sono cacciata da sola in questa situazione, volevo sperimentare qualcosa che non mi appartiene e scrivere qualcosa su un personaggio che amo veramente tanto. Gli aggiornamenti saranno molto lenti, ma sto cercando di non abbandonare questa storia, abbiate pietà di me. 🙃
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