Stai con me Rosie

Capitolo Ventiquattresimo

Era finalmente arrivato il momento che stava aspettando fin dall'inizio delle vacanze: il pranzo di Natale.

Rose era emozionata perché Astoria le aveva detto che avrebbero preparato il necessario per il pranzo insieme, inoltre stare con lei le avrebbe dato la possibilità di evitare Scorpius, come aveva fatto negli ultimi tre giorni. Esattamente da quando si erano baciati.

Il ragazzo aveva provato ad avere una conversazione con lei, ma la rossa era sempre riuscita a nascondersi. Gli unici momenti in cui potevano parlare erano durante la colazione, il pranzo o la cena, tutti momenti in cui c'erano anche i signori Malfoy e proprio per questo motivo il platinato aveva evitato di parlarle. Ma anche Dopo i pasti quando tentava anche solo di accennare al suo nome la ragazza correva via come se un dissennatore a stesse inseguendo.

Rose aveva passato molto tempo con Lynly, il primo elfo domestico con cui aveva parlato in quella villa, a stendere, stirare e piegare vestiti. Aveva scoperto molte cose su di lui e, sulla famiglia Malfoy. Era molto piacevole ascoltarlo mentre raccontava storie sul mondo magico che a sua volta gli erano state raccontate.

《P-perché state evitando il s-signorino?》 le aveva chiesto improvvisamente il giorno prima.

《Non lo so nemmeno io》aveva risposto, facendo come al solito uscire la voce attraverso la bacchetta.

In realtà sapeva cosa la frenava dal parlare con Scorpius, solo che, dirlo ad "alta voce" lo avrebbe fatto diventare reale e questo la spaventava più di quanto potesse immaginare. Aveva paura che lui potesse essersene pentito e che glielo volesse dire, facendo andare in frantumi quella piccola speranza che si era creata in lei. Proprio per questo motivo lo stava evitando, non voleva affrontare quella che per lei era una certezza. Non voleva che il rapporto che aveva faticato a creare con quel ragazzo che inizialmente odiava andasse in frantumi per dei sentimenti che lentamente erano iniziati a nascere, e che probabilmente lui non ricambiava.

Si diresse verso la cucina dove Astoria aveva già posizionato sul bancone il necessario per iniziare a cucinare.

《Rosie, sei arrivata giusto in tempo. Dobbiamo cominciare a preparare il tacchino altrimenti lo mangeremo domani!》detto ciò le mise in mano il barattolo della confettura di mirtilli, mentre lei prese il tacchino che fortunatamente era già stato sviscerato.

《Mentre io te lo tengo aperto tu dovrai mettere la confettura, d'accordo?》Rose annuì e prese un cucchiaio dal cassetto, dopodichè farcì per bene quel tacchino che solo visto da crudo sembrava non aspettare altro che essere mangiato.

Dopo averlo farcito Astoria preparò il condimento da spargergli sopra durante la cottura nel forno. Olio d'oliva, un pizzico di sale, un pizzico di aglio in polvere e rosmarino, che facevano in modo che la pelle del volatile diventasse dorata e croccante.

Tutto questo mentre la rossa tagliava minuziosamente patate, carote e qualche cipolla, anche se di controvoglia perchè le cipolle proprio non le sopportava. Per poi metterle su una teglia e cuocerle in forno col tacchino.

La prima parte dell'opera era fatta. Adesso mancava tutto il resto.

Andò verso il frigorifero e prese le salsicce ed il bacon che mise immediatamente in una padella per cuocerlo un pochino. Le salsicce erano troppo grandi così le dovette tagliare in tre per poi avvolgerle nel bacon e metterle tutte insieme nella padella per terminare la cottura, aveva fatto i "maialini coperti" un simpatico antipasto che poteva essere posto subito a tavola.

Adesso non mancava altro che il dolce.《Come dolce pensavo di fare il "Christmas pudding", sai cosa sia?》le chiese la donna. Lei scosse la testa, non ne aveva mai sentito parlare.

《Non ti preoccupare siediti sullo sgabello, ti insegno come fare》e le sorrise dolcemente. Astoria aveva sempre voluto avere una figlia femmina e anche se non l'aveva avuta voleva un gran bene a Scorpius, ma con lui non sempre poteva fare ciò che voleva. Mentre adesso con la presenza di rose le sembrava di aver guadagnato una figlia e nonostante la conoscesse relativamente da pochissimo tempo, le voleva bene come se fosse stata sua.

Rose scoprì che la madre di Scorpius aveva un talento per la materia culinaria, la sua spiegazione era stata chiara ed il modo con cui maneggiava gli strumenti aveva un non so chè di professionale. Era stato perfino divertente dato che la donna in questione aveva uno spiccato senso dell'umorismo. Infine il risultato fu quello di una grande campana marrone, che anche solo guardandolo dava l'impressione di avere una consistenza quasi gelatinosa.

《In genere questo dolce viene servito flambé, con aggiunta di panna liquida o liquore al brandy, con una guarnizione al burro o panna e decorato con del vischio》Rose aveva l'acquolina in bocca, non vedeva l'ora che arrivasse quella notte così da poter mangiare tutte quelle prelibatezze.《Siccome siamo le cuoche, abbiamo la possibilità di assaggiarlo prima degli altri, ma solo per avere la certezza che sia buono》e le fece l'occhiolino. Come si faceva a detestare una donna simile?

Entrambe presero un cucchiaio con gli scarti del pan di spagna e panna, con l'aggiunta di qualche gocciolina di brandy. A Rose stavano proprio piacendo quei vantaggi da aiuto cuoca. Forse avrebbe dovuto passare anche il prossimo Natale con la famiglia Malfoy.

Dopo aver messo l'ultima pietanza nel frigorifero, Rose si era proposta di pulire le stoviglie che avevano usato, ma Astoria le aveva detto che non voleva assolutamente che se ne occupasse lei, infondo aveva passato gli ultimi giorni aiutando gli elfi domestici nelle loro faccende.

Decise di andare in giardino, dove se non fosse stato per la temperatura estremamente bassa, sarebbe potuta sembrare una giornata primaverile.

Era come se tutto si fosse fermato, non c'erano movimenti, né per via del vento né da parte di insetti o piccoli animali, che la rossa si sarebbe aspettata di vedere in un giardino di quelle dimensioni. Era tutto così tranquillo. A Rose piacevano la calma e il silenzio, ma per qualche strana ragione in quel momento non riusciva a sentirsi a suo agio. Aveva una sensazione nel petto che non riusciva a far sparire. Era come se qualcosa le impedisse di stare con la schiena dritta e la tirasse sempre di più verso il terreno. Ovviamente era solo una sensazione, ma non riusciva a farla sparire, non importava quante attività facesse, con chi parlasse o di cosa. Era sempre lì con lei.

Si sedette sul bordo della fontana e mise una mano nell'acqua, era gelida, ma la sensazione che creava era piacevole. Ci giocò come ci avrebbe giocato un bambino: muovendo le dita per poi guardare le forme i colori che si creavano sul fondo, alzando ed abbassando la mano come se fosse stato un pesciolino.

Quando decise di aver giocato abbastanza e tolse la mano dall'acqua, a contatto con l'aria si accorse di quanto fosse obiettivamente freddo, la mano aveva assunto un colore tendente al blu e le faceva leggermente male. Il colore blu era più evidente sulla punta delle dita e sulle unghie che erano quasi viola. Tentò di scaldarsi mettendo la mano dentro la giacca, ma si accorse di non sentire nulla.

Sempre con la mano dentro la giacca si alzò e si spostò sul terreno su cui si sdraiò e guardò il cielo che era principalmente di colore azzurro con qualche piccola nuvola bianca. Chiuse gli occhi e con la sciarpa li coprì, dopodichè con la mente viaggiò, o almeno tentò di viaggiare, ma quel peso che aveva sul petto continuava a comparire. Nel momento stesso in cui le sembrava di essere riuscita a liberarsene ricompariva facendosi sentire più pesante della volta precedente. L'inconscio in fondo ha sempre il sopravvento, per quanto pensiamo di poterlo tenere sotto controllo lui sa quali sono i nostri desideri, le preoccupazioni, ciò che ci piace e ciò che odiamo. È la parte di noi che cerchiamo di tenere nascosta perchè è quella che ci rappresenta di più.

Quando finalmente Rose tornò ad aprire gli occhi si sentì spaesata, non ricordava dove fosse. Ed eppure pensava di essere stesa in giardino, come mai in quel momento si trovava nel suo letto? Quanto tempo era passato? Non ne aveva idea.

Si girò di fianco ed abbracciò il cuscino continuando a tenere gli occhi chiusi, era così comoda in quella posizione, che aprire gli occhi avrebbe rovinato l'atmosfera.

Con le braccia strinse ancora più forte quel cuscino che aveva lo stesso profumo di Scorpius.

Sperava di poterlo abbracciare, tornare a parlare con lui e scherzarci insieme come aveva fatto fino a prima del bacio, ma aveva paura di cosa le avrebbe potuto dire. Non voleva che l'atmosfera tra loro diventasse imbarazzante, ma capiva che il suo comportamento quando lui le era vicino era già abbastanza strano ed impacciato. In fondo lei non era mai stata innamorata di nessuno prima, mentre lui aveva avuto un sacco di ragazze che gli giravano intorno, perciò era sicuramente più esperto rispetto a lei per quanto riguardava le relazioni sentimentali.

Era così confusa! Cosa doveva fare? Come doveva comportarsi vicino a lui?

Strinse la mano e tirò un pugno al cuscino.

《AHIA! Mi hai fatto male Rosie》

Rose sobbalzò ed aprì gli occhi di scatto. Per Merlino, quello era Scorpius!

Con la mano toccò il punto in cui lo aveva colpito, mentre con le labbra mimò "Stai bene?", lui rise.

《Rosellina, pensi davvero che un pugno come quello possa fare male ad un giocatore di Quidditch allenato come me?》la rossa fece girare gli occhi e sbuffò, ecco che tornava a pavoneggiarsi. Almeno sapeva che non si era fatto male.

Stava per alzarsi dal letto quando Malfoy l'afferrò per la vita costringendola a distendersi nuovamente e con le braccia la bloccò in un abbraccio.

《Non pensare nemmeno di poter scappare》sussurrò il biondo《abbiamo una conversazione in sospeso》

Il momento che la rossa temeva era arrivato, il peso che sentiva sul petto crebbe ancora di più. Siccome stava dando la schiena al ragazzo si girò per poterlo guardare in viso.

《Perchè mi stai evitando? Ho sbagliato qualcosa?》lei abbassò lo sguardo.

《È per via del bacio, vero? Mi dispiace, devo averti presa alla sprovvista》lei tornò a guardarlo negli occhi. Alzò una mano e la mise sulla guancia del biondo.

Come faceva a fargli capire che il problema non era stato il bacio in sè ma le emozioni che aveva creato in lei?

Era sicura che Scorpius fosse in grado di sentire il battito del suo cuore dato che sembrava che le stesse per scoppiare da quanto forte le batteva.

《Rosie io non voglio fare finta che non sia mai successo perchè se tornassi indietro sono sicuro che lo farei ancora》

Lei presa da un'improvvisa carica si avvicinò, tirandosi su con i gomiti, fino ad arrivare a meno di due centimetri dal viso di Scorp. Lo guardò negli occhi per ancora qualche secondo, per poi far combaciare le loro labbra.

Era come se i due stessero recuperando quelle giornate che avevano perso, era come se stessero litigando, ridendo e facendo pace nello stesso momento. Entrambi si cercavano fino a rimanere senza fiato.

《Stai con me Rosie》le chiese in un sussurro il biondo e la tenne stretta in un abbraccio, come se avesse paura che lei potesse scomparire da un momento all'altro.

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