0.1

Kasumi.

Sono passati otto mesi da quando Kayaba ha intrappolato tutti noi in questo gioco della morte. Due mesi fa sono riuscita a superare 3 piani e già tutti conoscono il mio segreto, ovvero il fatto che io sia una beater.
Beater è la fusione di beta tester e cheater.
In pratica, prima del lancio ufficiale di SAO, un gioco online in full dive, c'è stato un periodo di Beta Test in cui hanno scelto esattamente mille persone.
Tra quelle mille persone sono stata scelta anche io e mi hanno mandato un NerveGear gratis.
Fortunatamente qui, in mezzo a questa vicenda, ci sono Akemi e Jin... i miei più cari amici fin dall'infanzia.
Comunque sia, durante il periodo di beta test sono stati attraversati solo otto piani.
E per concludere questo gioco infernale dovremmo superarne cento.
Io personalmente li ho abbandonati.
Li ho abbandonati subito dopo aver sconfitto il primo boss.
Questo perché io sono una solitaria
Una beater per eccellenza.
In questo momento sto passando per la città del terzo piano, mentre vado verso il labirinto che conduce al prossimo boss.
Se c'è qualcosa che voglio con tutto il mio cuore è quella di tornarmene a casa, nel mondo reale.
Questa "realtà" può essere bella sotto alcuni punti di vista, ma è un death game, e io non voglio morire.

Akemi.

Tutto questo è orribile.
Kayaba la pagherà cara per quello ha fatto.
Se pensa che ce ne staremo qui, come se questa fosse veramente la vita reale, si sbaglia di grosso.
Qui di reale non c'è niente.
Proprio niente.
Il mio obiettivo è quello di raggiungere il centesimo piano di Aincrad e poi tornare nella vita reale.
Per adesso farò la solitaria, poi, in futuro, se la fortuna mia assiste mi unirò ad una gilda.
Però sarà dura... questo perché sono una beater.
Già, proprio io.
Siamo considerati dei traditori.
Ma traditori di cosa?!
Io proprio non capisco il loro ragionamento.
Adesso mi sto dirigendo verso il labirinto del quarto piano e, nel mentre, incontro Jin.
"Ehi Jin." Gli faccio, fermandolo.
"Akemi, ciao. Come va?" Mi chiede.
Prima che potessi anche solo rispondergli, l'urlo di una ragazza richiama la nostra attenzione.
"Aiuto, qualcuno mi aiuti!"
Ci giriamo di scatto.
Un uomo abbastanza grosso sta molestando una ragazza, cercando di estorcerle i suoi coll, la moneta che si usa su SAO.
"Forse dovremmo intervenir-..."
Jin non terminò la frase che una figura dai capelli completamente bianchi si scagliò contro quell'uomo, tirandogli un calcio in piena faccia, allontanandolo dalla ragazza.
L'uomo, mezzo intontito, guardò la ragazza e strinse i pugni.
"Tsk! Ragazzina, è meglio che ti tolga dai piedi, altrimenti farai la stessa fine di quella mocciosa." Disse indicando quella ragazzina per terra, che sfortunatamente era piena di lividi.
"E forse posso rubare i coll anche a te... tanto-..."
Il tizio non riuscì a finire la frase che quella ragazza fece una leggera capriola e sferrò un potente calcio dritto sotto il mento di quel tipo, che subito cadde a terra, incosciente.
"E adesso fatti una bella dormita, razza di idiota." Rispose lei secca, guardandolo con disgusto e porgendo il denaro rubato alla ragazza.

Jin.


Per la miseria!
Non ho mai visto una ragazza così forte e decisa oltre a Kasumi e Akemi.
Chissà di che livello è.
Non appena l'omone si riprese, quella ragazza, che a quanto ho capito si chiama Ingrid, lo guardò con uno sguardo gelido e sibilò poche parole che fecero scappare a gambe levate il tizio.
"Wow! Che forza!" Urlò un ragazzo castano.
Il suo nome è Haruki e ha la barra degli HP piena solo a 3/4.
"Sei stata grande!" Disse entusiasta il ragazzo, avvicinandosi a lei.
"Tsk! Ne sarebbero stati tutti capaci, Haruki." Disse una ragazza dai capelli blu.
Devo ammettere che è molto bella...
"Piantala, Sakura." Rispose Haruki, alzando gli occhi al cielo.
"Ma che male c'è a dire la verità?" Replicò lei a braccia conserte.
"Che ne dici invece di conoscere questa ragazza così coraggiosa?" Chiese il castano.
"Non mi interessa." Rispose acida, ignorando il ragazzo
"Hey! Akemi, Jin!" Appena sentiamo nominare i nostri nomi, io ed Akemi, ci giriamo.
Kasumi sta correndo nella nostra direzione.
"State andando anche voi al quarto piano?" Chiese prendendo sotto braccio me ed Akemi.
"E tu chi saresti, scusa?" Chiese Sakura con disgusto.
"Mi chiamo Kasumi e conosco anche queste due persone nella vita reale!" Disse guardando i suoi due amici.
"Oh, capisco." Disse semplicemente.
"Dai Sakura! Che fai ancora lì?"
"Haruki, per la millesima volta: NON. MI. INTERESSA. Basta." Rispose Sakura, sibilando le ultime parole.
"Che cos'è successo?" Chiese Kasumi.
"Un tipo alto e grosso stava picchiando una ragazza per estorcerle i suoi coll e quella tizia albina con gli occhi rossi l'ha fermato." Spiegò Sakura, indicando la ragazza.
Alla nostra conversazione si aggiunse anche Haruki.
"Che ne dite se creiamo tutti un party e poi quando saremo abbastanza forti decideremo che fare?" Propose guardando tutti i presenti.
"Ehm... Non credo sia una buona idea." Facciamo io, Kasumi ed Akemi.
"Che c'è? Non ditemi che siete... Dei beater?!" Chiese incredula Sakura.
"Beh...Ecco noi..." Iniziò Kasumi.
"E che male c'è scusa?" Intervenne Haruki, stoppando la ragazza.
"Sono dei beater! Dei beater, cavolo!"
"Io mi fido di loro. Sembrano affidabili."
"E se poi non lo fossero?!"
"Hey." Disse Ingrid, la ragazza che ha fatto scappare quel tipo.
"Posso unirmi a voi?" Chiese scrutando i presenti con i suoi occhi rosso rubino.

~~~
-shiningrid

ABBIAMO RIPOSTATO GENTEEEE

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