~Capitolo 24~
<<Thomas O mio Dio sei vivo>> esclamai correndo verso di lui con le lacrime agli occhi
<<Laila cosa hai fatto..>> esclamò indicando il cadavere dietro di me
<<Tieni duro, ti porto in ospedale>> dissi cercando di alzarlo
<<no Laila , ti arresteranno , hai ucciso un agente>>
<<non pensare a me, tu puoi ancora salvarti>> esclamai
<<la mia vita è finita quando ho deciso di commettere un omicidio>> esclamò strappandomi la pistola dalle mani
<<cos-cosa stai facendo?>> chiesi confusa
<<ti sto dando un motivo per scappare senza me>> disse puntandosi la pistola alla tempia
<<ok scapperò, ma tu verrai con me>> spiegai tirandogli uno schiaffo pieno di rabbia per farlo rinsavire <<fatti forza e rimettiti in piedi , mio figlio non nascerà orfano di padre>> affermai alzando Thomas in piedi con tutta la forza che riuscii a trovare
<<non ti arrendi mai eh?>> esclamò cercando di sorridere, ma era troppo debole per permettersi di fare anche solo un fiato in più
<<andiamo prima che ci acchiappino di nuovo>> dissi cercando di aiutarlo a camminare
<<dobbiamo trovare un auto funzionante, a piedi siamo troppo lenti>> spiegò guardandosi intorno
<<quella va bene?>> chiesi indicando un auto in un angolo della strada
<<ce la faremo andar bene>> disse sorridendomi , poi ruppe il finestrino con il gomito.
Riuscimmo ad entrare in auto e Thomas mise in moto anche questa macchina smontando il quadro elettrico e collegando dei fili
<<sei in condizioni di guidare?>> chiesi appena riuscì a mettere in moto l'auto
<<bhe non c'è altra scelta, tu non hai la patente>>
<<bhe diciamo che ho fatto cose molto più illegali di questa>> risposi mettendomi al suo posto
<<ok, ma sbrighiamoci>> disse guardando dietro
<<il problema è: dove andiamo? Ormai siamo facce conosciute, all' ospedale ci riconosceranno>>
<<non abbiamo altra scelta>> disse lui sospirando <<andiamo a casa mia, lì ho tutto il necessario per togliere questo proiettile>>
<<non è rischioso andare lì?>> chiesi preoccupata
<<ormai è tutto rischioso>> disse emettendo un leggero gemito di dolore per la ferita che aveva sul fianco
<<ok ok ho capito>> dissi spingendo il pedale dell'acceleratore
Riuscimmo ad arrivare a casa sua senza troppi intoppi, la polizia non ci aveva seguito, forse li avevamo seminati finalmente.
<<Laila tocca a te>> disse lui togliendosi la maglia insanguinata
<<che dovrei fare?>> chiesi confusa
<<devi estrarre il proiettile>> rispose porgendomi delle strane pinzette
<<ma stai scherzando?>> chiesi sconvolta <<non sono capace>>
<<Laila se perdo altro sangue morirò , devi estrarre il proiettile e poi ricucirmi>> disse serio sdraiandosi sul letto
<<la fai facile tu>> dissi prendendo le pinzette <<da dove comincio?>> chiesi nel panico
<<ehi guardami, mi fido di te, ce la puoi fare>> disse dandomi un dolce bacio sulle labbra
<<ok>> dissi sospirando ed infilai le pinzette nella ferita cercando il proiettile , dopo qualche tentativo lo trovai e lo estrassi <<fatto>> esclamai entusiasta
<<brava>> disse lui un po' stremato dalla sottospecie di operazione che aveva appena subito
<<farà un po' male>> dissi prendendo un ago da cucito che trovai in casa , guardai negli occhio Thomas e infilai l'ago nella ferita aperta , trattenne un urlo di dolore
<<ho quasi finito>> dissi cercando di fare coraggio ad entrambi
<<o-ok>> disse lui con un filo di voce
<<ho finito>> esclamai abbracciandolo d'istinto
<<fa piano>> disse lui trattenendo un espressione di dolore
<<scusami>> dissi lasciando la presa e gli asciugai la fronte sudata con un sorriso
<<non abbiamo tempo per rilassarci>> disse lui serio alzandosi
<<non ti sei ancora totalmente rispeso>> dissi tentando di farlo sdraiare nuovamente
<<dobbiamo andare>> disse lui prendendomi frettolosamente per il braccio e trascinandomi di corsa giù per le scale .
<<autista tocca a te>> disse lui sarcastico aprendomi lo sportello dell'auto
<<dove si va?>> chiesi
<<dove non siamo dei ricercati fuori di testa>> rispose
<<e hai un idea?>> chiesi curiosa
<<fuori il confine>> rispose lui, poi prese un lungo respiro prima di continuare la frase <<in Messico>>.
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