Intervista


"Prima di vincere dei premi nobel per la letteratura, prima di incantare milioni di fan con il suo straordinario talento, prima di tutte le sue azioni umanitarie; prima di tutto questo, lui è un'altra cosa. È la persona che ha creduto in me prima ancora di me stessa... la persona che mi ha portato ad essere ciò che sono ora e ad amare il mio lavoro; lui è mio fratello."

- Claire Rossi

Lo studio era in penombra e gli spettatori erano ormai in fermento, in attesa che l'ospite della serata, tanto atteso, fosse presentato.

La presentatrice, nonché giornalista di quella trasmissione, fece il suo ingresso.

Era fasciata da uno splendido abito rosa antico, che risaltava le sue curve perfette e i suoi occhi color smeraldo.

"Buonasera a tutti e benvenuti a questa nuova puntata di (cerca un nome per il programma), io sono Claire Rossi e sono felice di essere qui stasera, per presentarvi ed onorare un uomo che amo come artista e come persona. "

I suoi occhi brillavano come stelle, lasciando percepire tutta l'ammirazione che provava per quell'autore di grande successo.

"Unitevi a me per l'avvenimento televisivo dell'anno con il pubblico più grande nella storia televisiva."

Sul grande schermo alle sue spalle partì un conto alla rovescia, che servì da anteprima a tutto ciò che ne seguì.

Foto d'infanzia e video di quella che era stata la vita dello scrittore fino ad allora. La bella presentatrice tratteneva a stento le lacrime nel rivedere quella persona a lei tanto cara.

"Sfruttando il suo immenso talento ha creato nuovi stili, effetti speciali, come se tutto ciò che racconta venga proiettato come un film dinanzi ai nostri occhi. Vincere un totale di 11 nobel per la letteratura, il maggior numero mai vinto da un artista in un solo anno. Andare in giro per tutto il mondo ha fatto si che trovasse ovunque nuovi amici. Cerca di diventare una vera leggenda mettendoci tanto entusiasmo e dedicando anima e corpo al suo lavoro da scrittore e psichiatra, quindi, ricapitoliamo, (il video procede rapidamente in senso inverso) Sono onorata di presentare L'ospite tanto atteso, mio fratello maggiore, Alex Rossi."

L'uomo fece il suo ingresso trionfale, dando largo sfogo al suo fascino mentre scendeva la scalinata e salutava tutti i presenti, fino ad arrivare alla poltrona bianca a lui riservata.

Claire- Prima di tutto volevo farti i miei più sinceri complimenti Alex Rossi... -

ALEX- Grazie - sussurrò lui, regalandole un sorriso rassicurante, come per dirle che tutto sarebbe andato come il verso giusto. tutto sarebbe andato come lei tanto desiderava.

CLAIRE - Poi volevo ringraziarti per essere qui stasera. Come ti senti? Emozionato?

ALEX- Abbastanza, ma sto benone. Sono felicissimo di essere qui. Amo i miei fans e vedere un pubblico così caloroso, mi riempie di pura gioia. Sarò ben lieto di rispondere a tutte le vostre domande e anche di chiarire i vostri dubbi.

CLAIRE- Ottimo!! Allora cominciamo con un breve video sulla tua vita passata... sei pronto?

L'uomo fece un lungo sospiro - Certo- disse, poi si sedette in una posizione a lui più comoda, con lo sguardo volto al grande schermo, tenendo questo pensiero per se: - Sai qual è la fregatura di quest'intervista, mia dolce Claire? ... Tu mi conosci più di tutti e con te non posso mentire- .

Era il video che la madre aveva preparato per lui, per il suo diciottesimo compleanno. Alex cercò di trattenersi dal piangere, ma si vedeva chiaramente che aveva gli occhi lucidi.

CLAIRE- Non te lo aspettavi, vero?

ALEX - Un inizio molto leggero... - dice tra i sospiri con voce tremante- Sono davvero commosso.

CLAIRE- Parliamo un po' di tua madre... Cos'è..o meglio cos'era per te?

ALEX- Lei era il mio sole, il mio mondo, il mio tutto. Il mio rapporto con mio padre non è mai stato granché, quindi quando venne a mancare ne ho risentito molto. Sentivo che la voglia di vivere mi stava abbandonando lasciando posto ad un infinito senso di colpa. Senso che mi ha portato più volte a tentare il suicidio. Sono stato molto fortunato. Con il tempo la mia famiglia e il mio lavoro sono diventati la mia forza. Ormai quel pensiero è solo una piccola bozza, mal riuscita, da dimenticare.

CLAIRE- Hai detto che il tuo lavoro e la tua famiglia sono diventati la tua forza. Puoi spiegarci in che senso?

ALEX - Come dire, quando ti ritrovi a non esternare alcuna emozione agli altri, già dall'età di 5 anni, sei automaticamente diverso. Negli anni a seguire mi sono messo in discussione; è arrivata una rinascita per me, come una guarigione. L'infanzia mi è stata completamente tolta,o forse dovrei dire che, se non fosse stato per mio zio, non avrei mai saputo cosa fosse il Natale, niente compleanno, non ho avuto un'infanzia normale, neanche il piacere di relazionarmi con gli altri non sapevo cosa fosse... a causa della mia freddezza. Questo è stato sostituito dal lavoro sin dall'età adolescenziale e anche con il successo materiale e professionale, che comunque non mi consentirà mai di ricreare quella parte della mia vita. La scelta di lavorare poi è diventata solo una questione di vero e puro business... avevo bisogno di guadagnarmi da vivere per andare avanti, visto che non avevo più un sostegno economico. Però, oggi, quando scrivo i miei libri, mi sento come uno strumento della natura, le mie parole... ciò che creo... attraversa il mondo in tutta la sua "magia", lo stupore riempie i cuori dei lettori e se chiudo gli occhi, a volte, ho l'impressione di assaporare ogni loro attimo di gioia . -

CLAIRE -Le sue creazioni, come ha detto anche lei, sono pura magia... è questo il massimo che un autore può raggiungere?

ALEX - Se dicessi no, potrei sembrare eccentrico... ritengo di non essere mai soddisfatto delle mie opere finché non vedo che effetto hanno avuto sui miei fan. Si può dire che negli ultimi anni ho temuto molto la concorrenza dei miei "colleghi", cosa che mi ha messo spesso sotto pressione, ma che mi ha anche dato la possibilità di migliorare e di fare in modo di raggiungere degli obbiettivi che mi ero prefissato da una vita.

CLAIRE- Devi sempre superare te stesso, è forse questa la parte più difficile?

ALEX- L'opera successiva è sempre considerata la più ardua!! Questo perché la gente si aspetta sempre di più.

CLAIRE- Di più dalla vita, soprattutto... per accrescere nell'aspetto camaleontico divenuto così estremo. Ci si chiede se questo sia anche il suo piano o la sua prigione.

ALEX - Ho sempre fatto e scritto ciò che mi passava per la testa, non ho mai voluto imitare nessuno! E' solo grazie al mio duro lavoro, a quello che con il tempo e la giusta notorietà sono riuscito a guadagnare, ed anche grazie ai miei errori, se oggi sono quello che sono; se sono riuscito a creare un'associazione tutta mia; se sono riuscito ad incontrare persone che non avrei mai immaginato di poter conoscere.

CLAIRE- qualunque sia il suo futuro, lo scrivere, come anche la musica. Sono sicura che è ancora dentro di lei e che presto tornerà laddove più si senta a casa. Pensa che sarebbe in ansia a tornare sul palco?

ALEX- Mi mancano i fan, questa potrebbe essere la mia opportunità di vederli e sentire la loro presenza. Quando fai un concerto, diversamente da un firma-copie, ci sono circa centomila persone ad applaudirti, vedi un mare di gente che canta all'unisono, tendendo in alto le candele. Fa davvero rallegrare il cuore, ti senti come se tutto fosse perfetto.

CLAIRE- Qual è la motivazione che la spinge nel suo lavoro quotidiano?

ALEX- I miei fan... soprattutto i più piccoli. Quando sono in giro per il mondo faccio visita ai bambini malati terminali negli ospedali. E' un emozione unica vederli sorridere.

CLAIRE- A tal proposito, ci piacerebbe sapere cosa ti ha ispirato ad aiutare così tanti bambini, quello che fai è semplicemente fantastico. Sei ciò di cui questi bambini hanno bisogno per andare avanti in tempi così duri.

ALEX- Tutti i bambini del mondo continuano a sostenermi, soprattutto quelli malati e sfortunati. Tengo sinceramente a queste creature e alla loro crescita; sono persone meravigliose e vorrei ricordare a tutti che ciò che potremmo imparare da loro non è affatto puerile (inutile e ingenuo), anzi, stare con loro ci fa arrivare a quella saggezza che è ancorata in noi e chiede solamente di emergere, loro conoscono le soluzioni che dormono nei nostri cuori.- sorrise ancora. - Sono un po' spaventato per ciò che porterà in futuro; non a caso, ho fondato un' associazione, la "RODRIGUEZ CORPORATION", che offre la metà di tutti i miei ricavati in beneficenza. Questi... più di molti, avranno difficoltà sia nella vita di tutti i giorni che nel mondo del lavoro perché lo stato non li tutela più adeguatamente dopo la maggiore età.

CLAIRE- Potresti parlarci un po' della RODRIGUEZ CORPORATION?A cosa serve?-

ALEX - La Rodriguez Corporation ha preso parte a molte attività filantropiche (ha fatto molta beneficenza), e questo è stato possibile grazie alla vostra collaborazione.

Il vero intento della nostra attività benefica è dare a tutti l'opportunità di vivere sereni e con dignità, ma purtroppo... se osserviamo il mondo che ci circonda, dobbiamo concludere che l'obbiettivo è ancora lontano, per questo siamo convinti che sia assolutamente necessario estirpare la radice del problema. Ebbene, lasciate che vi dica, secondo me, qual è questa radice. Per me .. essa è... LA VIOLENZA.

E' triste doverlo ammettere, eppure, la storia dell'uomo è una storia di aggressività, brutalità, durezza. Se ripercorriamo il nostro passato ci accorgiamo che i periodi di pace sono stati veramente pochi; E persino in epoca moderna, guerre e attentati sono dappertutto.

Questo è un problema che riguarda tutti. se il mondo non diventa pacifico...il giorno di una pace reale non giungerà mai.

Dobbiamo pensare che la violenza appartenga alla natura umana? io non ci credo; io odio la violenza e la sua brutalità e non smetterò di condannarla.

La violenza genera altra violenza, per questo non sarà mai lo strumento giusto per portare alla pace. Come ha detto un giorno MAHATMA GANDHI : la non-violenza è senza dubbio la più grande arma a disposizione dell'umanità . un arma molto più potente di qualunque altra. La pace può essere raggiunta solo con la comprensione reciproca e il dialogo; non certo attraverso la guerra!! Per fare della pace una realtà dobbiamo avere il coraggio di deporre le armi!!

Sono sicuro che la vera natura umana non sia violenta... redo profondamente nella bontà dell'essere umano. e la R.C farà il possibile per ottenere un mondo senza violenza , fondato sull'aiuto reciproco.

Il pubblico rimase entusiasta e commosso da tali ideali . Tutti si alzarono in piedi per applaudire.

CLAIRE- Siamo arrivati, ahimè, alla fine di quest'intervista... vorrebbe ringraziare qualcuno?

Alex- Anzitutto grazie a lei che mi ha dato la possibilità di essere qui stasera. Grazie a questo pubblico meraviglioso. Stasera mi avete donato tanto calore, tanta gioia quanto amore. Ne porterò sempre con me e prometto di portarne una parte in dono a tutti quelli che incontrerò per la mia strada. Infine voglio ringraziare anche tutti quelli che mi hanno aiutato a sviluppare il mio talento. Vorrei ringraziare anche mio zio , che ha sempre creduto in me, i miei fratelli e sorelle...Specialmente Claire, sono molto fiero di lei, è incredibile. Mi ricordo che, da piccoli, le suonavo spesso qualcosa al piano, quando nessuno era in casa solo per vederla danzare e sorridere. Era così felice quando passavamo quel poco tempo insieme. Voleva tanto diventare una ballerina di successo, però il destino ha sempre avuto altro in serbo per lei. Sono contento che abbia comunque realizzato uno dei suoi sogni. Diventare una giornalista.- una lacrima gli solcò il viso... ma non era per la tristezza. Era felice come non mai. - Buonasera a tutti... spero di rivedervi presto.-

Dopo l'intervista ci fu un rinfresco. Tutti erano felici. Alex con il suo amato lavoro... e i suoi ideali era riuscito a sensibilizzare tutti facendo un dono ad ognuno di loro.

Un collega di Claire le si avvicino... - Eravate molto in sintonia tu e l'ospite... sembrava quasi che lo conoscessi da anni... - le disse.

- Vedi Kevin... prima di vincere dei premi nobel per la letteratura, prima di incantare milioni di fan con il suo straordinario talento, prima di tutte le sue azioni umanitarie; prima di tutto questo, lui è un'altra cosa. E' la persona che ha creduto in me prima ancora di me stessa... la persona che mi ha portato ad essere ciò che sono ora e ad amare il mio lavoro; lui è mio fratello.- Asserì lei... mostrando tutta la stima che provava.

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