•Futuro Remoto - Akyann•

Akyann

Sinossi:
Argo dorme da milioni di anni, in una nave spaziale alla deriva nell'Universo. Quando si sveglia è solo, l'intero equipaggio scomparso nel nulla, divorato dal tempo.
Ciò che rimane nella nave - lasciti di una missione destinata a fallire - sono le ultime parole di Diana, sulle pareti di una stanza, e un folle di nome Icaro, che tra rantoli e sospiri narrerà la tragedia della spedizione.
Argo tremerà nell'udire il nome dei pirati che hanno razziato la nave.
Conoscerà la rabbia e il disprezzo dei nostri discendenti.
Amerà una donna che ha fame di sapere e che farà di tutto per sfamarsi.
Viaggerà nel tempo.

Argo è protagonista, ma anche spettatore, come tutti voi. Ascolterà e leggerà le storie di due compagni. E ne forgerà una terza. Tutte e tre insieme si annoderanno in una treccia di fili inafferrabili, ma letali. Quelli del passato. Quelli del presente. E quelli del futuro remoto.

1) Trama:
Anche qui devo dire che molto prima che l'autore mi chiedesse una recensione io avevo notato la storia, ripromettendomi di leggerla in un qualche futuro (sì, io mi sono ripromessa di leggere tante cose).
La trama è avvincente, mette su una grande curiosità nel lettore e lo trascina nel mondo di "Futuro Remoto". Quindi, secondo questo punto di vista, possiamo dire che è eccellentemente promossa.

2) Originalità:
Secondo il mio punto di vista è originale, personalmente non ho mai letto una storia che trattasse di ciò che tratta "Futuro Remoto". Forse, il punto di forza di questa storia è proprio l'intreccio delle storie di Argo, Diana e Icaro, una cosa che ho trovato davvero molto originale.

3) Sintassi:

Capitolo uno:
- "che affondava le radici in cumulo di terra" -> in un;
- fiotti di lucido sangue dietro di se" -> sé.

Capitolo due:
- "N-no-non ... Non ric-ricordo..." -> unisci i primi tre puntini di sospensione alla parola precedente;
- "di un velivolo di guerra...ahh, non ricordo" -> lo spazio dopo i tre punti.

Capitolo tre:
- "Argo riprese da dove si era fermato prima" -> ti consiglio di togliere "prima", la frase funziona anche senza.

Capitolo quattro:
- "L'altra, invece, fissava il pavimento, senza muovere lo sguardo, indecifrabile nel volto" -> ti consiglierei di togliere la virgola tra "pavimento" e "senza", anche se la frase suona abbastanza male;
- " e notai i primi scorci di terra ferma" -> terraferma.

Capitolo sei:
- "Quella bestia poteva essere nativa... no. Non potrei mai sopportare una constatazione del genere. Scacciai quel pensiero dalla mia mente, all'istante" -> non avrei mai potuto sopportare;
- "Non ti è mai successo, Argo, di assistere a qualcosa di orribile, ma, nonostante ciò, a non riuscire a distogliere lo sguardo?" -> di non riuscire;
- "«Siamo salvi, Icaro." -> la caporale finale.

Capitolo sette:
- "«Si, come no" -> l'accento sul "si";
- "Quello alla mia destra si alzò e aiuto il vecchio" -> aiutò;
- "Mille navi, un obiettivo e c'è l'hanno fatta" -> ce.

Capitolo nove:
- "«Torneremo sulla Terra, davvero?» chiese, fissando Argo con occhi vacui. Poco prima hai detto che era impossibile... Quali problemi aveva, quell'uomo?" -> allora, se quello in corsivo è un pensiero di Argo, allora devi scrivere "Poco fa hai detto che era impossibile".

Capitolo dieci:
- "sorse un clamore, che indusse a voltarmi" -> mi indusse;
- "Finché non mi ebbero rinchiuso là dentro, sbarrando la porta da fuori. Mi fecero uscire solo quando la nave aveva lasciato la Terra" -> qui trasforma il passato remoto in trapassato, stai parlando di un tempo ancora più antecedente.

Capitolo dodici:
- "Loki che scodinzolava, Cecilia che le chiedeva di sollevarla sulle spalle" -> ehm... "gli chiedeva"?
- "Davanti a lui stava si ergeva una parete" -> o stava o si ergeva, uno dei due;
- "Dovevano essere fuggiti dagli Edhenn, ed essersi riparati in una cella frigorifera" -> togli la virgola;
- "Non erano sopravvissuti abbastanza, per riabbracciare un'ultima volta il calore" -> anche qui toglila.

Capitolo quattordici:
- "Come era successo milioni di anni fa" -> di anni prima.

Capitolo sedici:
- "La nave non era terrestre. Non poteva esserla" -> esserlo.

Capitolo diciannove:
- "Utilizzato in quel modo...be', era crudele" -> lo spazio;
- "mentre il pavimento lo attirava di nuovo a se" -> sé.

Capitolo venti:
- "Stavo per riaprire bocca e spiegare, quando vidi una scintilla nei suoi occhi, che presto si strinsero, malvagi" -> da questo punto sei passato a raccontare in prima persona;
- "Argo rifletté se dirgli" -> dirle;
- "addosso a se" -> sé;
- "da nessun parte ancora" -> nessuna;
- "alcuni degli schieramenti venivano annientanti" -> annientati;
- "Mi sfiorò la spalla" -> e anche qui torni alla prima persona;
- "Lo Jhaem alla mia sinistra, Jaul, si voltò e sembrò fissare Argo" -> ma... allora chi è che racconta? Mi sa che ti sei confuso tra la prima e la terza persona.

Capitolo ventuno:
- "Un milione di anni fa...Quella scena" -> lo spazio;
- "Si alzò in piedi e mi guardò" -> anche qui, attento alla persona.

Capitolo ventidue:
- "«Cos'è questa?» disse Diana" -> ehm... Kami? Diana è caput.

Capitolo ventitré:
- "i capelli le oscuravano il viso. Scivolò all'indietro. Argo la sistemò di nuovo, le drizzò le spalle e le scostò i capelli dal viso" -> trova un sinonimo a "i capelli dal viso", sennò è ripetizione.

Capitolo ventiquattro:
- "è un' Edhenn" -> togli lo spazio dopo l'apostrofo.

4) Narrazione:
a) gli avvenimenti sono chiari e di facile comprensione, nulla da dire in questo punto;
b) le descrizioni... beh, secondo il mio punto di vista avrebbero potuto essercene di più nelle parti di Argo, perché in quanto ai racconti di Diana e Icaro, è comprensibile che non si soffermino su queste cose;
c) i dialoghi a volte sembrano un po' campati in aria, vengono dette cose che secondo me in un dialogo non hanno molto senso logico, botte e risposte abbastanza strane, ma a parte questo, il resto è perfetto;
d) lo stile di narrazione va bene, ho apprezzato i cambi di PoV quasi alternati per tenere sempre viva l'attenzione del lettore, ma dovresti stare più attento a non passare dalla prima alla terza persona nelle parti di Argo.

5) Caratterizzazione dei personaggi:
Allora, la caratterizzazione secondo me va più che bene, si nota lo spessore dei personaggi.
Quella che ho preferito è stata senza ombra di dubbio Diana, mi è piaciuto il passaggio da umana spaventata dai Jhaem alla badass di turno.
Quello che mi è piaciuto di meno è stato Icaro, forse proprio per come la sua follia e il suo carattere odioso siano stati descritti in modo sublime.
In ogni caso, lo spessore psicologico c'è, ed ho apprezzato come solo con il resoconto di ciò che è successo a Icaro e Diana, tu autore sia riuscito a descrivere e far capire al lettore il loro carattere.
L'unica cosa che un po' mi ha lasciato con l'amaro in bocca è la trasformazione improvvisa di Kami, che prima "odiava" e disprezzava Argo in quanto terrestre e poi dal nulla dipende quasi da lui. In quanto ad Argo... non saprei che dire, non mi ha trasmesso quasi nulla, ma è chiaro abbia uno spessore psicologico come personaggio.

6) Stile di scrittura:
Che tu sappia scrivere è chiaro come il sole, tuttavia devo farti notare una cosa: hai un problemino con la punteggiatura. Spesso metti le virgole dove non dovrebbero esserci e le manchi dove potrebbero starci benissimo preferendo mettere i punti. Ciò va bene, se si vuole dare un dato ritmo alla storia, tuttavia in certe parti ciò dovrebbe essere evitato per rendere meglio le frasi e quel che vuoi dire al lettore. Inoltre, spesso metti le virgole dove invece ci starebbero bene i due punti.
Il mio consiglio è quello di rivedere queste cose e sistemare un po'. Fatto questo, il livello della storia potrebbe alzarsi ancora di più, nonostante già ora non sia basso.

Valutazioni:
- Trama: 9
- Originalità: 9
- Sintassi: 7
- Narrazione: 7
- Caratterizzazione dei personaggi: 9
- Stile di scrittura: 8

Totale: 49 su 60

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