epilogo
Un mese dopo...
Sono rinchiusa in questa gabbia lussuosa da un mese, una villa immersa nel verde quando esco sul terrazzo vedo solo quello, alberi, prati, è in lontananza le luci della città.
Non so come la somministrano se con il cibo o nelle bevande oppure in entrambi i casi ma tutti i giorni mi ritrovo in questo stato. Drogata.
Confusa, debole fisicamente, mentalmente, la mia volontà si vuole ribellare ma poi mi ricordo il motivo del perché sono qui. Sono qui per le cosa più preziosa della mia vita Milly.
Matt! Beh lui continua la sua vita con la sua Fiona, Simon ogni settimana mi fa il riassunto della sua vita con tanto di foto per farmi vedere quanto è contento, felice senza di me. Che altro dovevo aspettarmi!
Questo era, è il mio destino.
Cammino fluttuante, con la testa e la vista che storpiano la realtà.
Costretta a indossare abiti poco consoni la mia persona, mini abiti con così poca stoffa da essere quasi nuda.
Sì, mi usa come la sua bambola personale, ogni giorno un abito nuovo, una perversione nuova.
Non credevo che si poteva arrivare a tanto... per ora si ferma nel guardare ma non durerà tanto lo vedo da come mi guarda sembra una tigre pronta a sbranare la sua preda...
Sono sorvegliata ventiquattro ore su ventiquattro da uomini grandi e grossi, durante il giorno indosso la tuta, cerco di fare qualcosa vado in palestra o in piscina per tenermi in forma, in biblioteca o la sala cinema per distrarmi da questa nuova realtà. In questa villa c'è una mini città dotata di ogni comfort.
Ora sono stesa sull'erba a leggere un libro a volte rileggo la stessa pagina due volte per la mente annebbiata, fino a quando mi stufo e guardo il cielo donando un po' di sollievo alla mia prigionia fantasticando sul mio futuro.
Sta arrivando la sera segno che devo andare a prepararmi, Angy si avvicina <Signora è ora di andare.>è sempre gentile con me.
Inizia il mio calvario, entriamo in casa per salire al piano di sopra, la vasca è già pronta piena di bolle, mi spoglio supervisionata da Angy che mi aiuta nella mia preparazione.
Rimango dentro parecchio per ritardare l'incontro con Simon.
<Angy posso avere dello spumantino?>
Voglio rilassarmi e darmi una mano prima di essere sottoposta a un'altra perversione, cerco di dimenticare...
lo so che non è giusto quello che faccio ma a me, fa schifo.
Angy prepara l'accapatoio segno che devo uscire, lo indosso sedendomi sul bordo vasca ho un forte giramento di testa, Angy se ne accorge.
<Tutto bene signora?> inizio a piangere in preda all'emozione del disgusto, mi faccio schifo da sola.
<Venga> mi accompagna davanti allo specchio facendomi sedere.
Inizia spazzolando i capelli lì acconcia con una coda alta. Io non muovo un dito non dico nulla, fisso solo la mia immagine non sembro neanch'io...
I miei abiti e lingerie sono messi sul letto.
<Si vesta così la sistemo e copro il fatto che lei ha pianto.> dice dolcemente.
<Non mi interessa se vede che ho pianto.>
<Signora, non è la prima che viene qua, so come si comporta il signore e con lei ha molta pazienza non lo faccia arrabbiare.> mi dice vicino all'orecchio facendo finta di sistemare una ciocca.
E la prima volta che mi confida qualcosa.
Quindi altre sono venute qui dove sono ora?
<Dove sono?>
<vendute! erano ragazze sole ma come ho detto prima, lei è speciale per lui, giochi questo a suo favore. Ora basta parlare. > dice sottovoce.
Ha ragione... ma come! devo fare le cose che mi dice lui? Queste droghe non mi fanno pensare...
Sono vestita da orsetta ho un body rosa peloso con una coda e un cerchietto con le orecchie tutto in coordinato le calze autoreggente e scarpe tutte rosa.
Metto una vestaglia lunga per scendere in sala da pranzo e ci resto anche per mangiare, lui non vuole che mi vedano vestita così, mi deve vedere solo lui.
Prendo posto davanti a lui il mio bicchiere è già pieno di vino.
<Buona sera cara, passata bene la giornata?>
Tutte le sere la stessa domanda è io la stessa risposta.
<Si, grazie>
Le pietanze vengono servite, iniziamo a mangiare in silenzio assoluto.
Come tutte le sere inizio a sentirmi strana segno che sono stata drogata perché lo fa? Così sono più ubbidiente.
Finiamo di mangiare e mi porta in camera sua ha un vasetto nella mano destra non riesco a leggere cos'è.
Apre la porta mi fa entrare dicendomi di stare lì.
Chiude, va verso l'angolo del piccolo salottino appoggia il vasetto sul tavolino e a fianco c'è una scatola regalo.
Non capisco più nulla stavolta ha esagerato mi gira la testa ma cerco di stare in piedi.
Si siede sul divanetto
< togli la vestaglia lentamente.> mi ordina.
Slaccio la cintura con un po' di fatica, facendo scivolare la vestaglia ai miei piedi.
Intanto lui apre il vasetto e vedo che è miele.
<Ora vieni qui a quattro zampe. Lentamente.>
Mi metto a quattro zampe andando da lui
< guardami mentre lo fai.>
Mi sento in colpa perché le sue perversioni mi fanno eccitare...
Assuefatta dalla droga e dell'alcool, non avendo un uomo per sfogare le mie voglie, era quello che voleva lui arrivare a avere voglia di un uomo?
Mi avvicino al divano <Piccola orsetta ho del miele per te...> intinge la palettina del miele sporcando un po' le mie labbra.
<Lecca senti come è dolce e buono.> gioca.
Allungo la lingua e catturo il sapore sulle mie labbra.
<Si così piccola. Mi fai impazzire ora fallo da sola.>
Prendo la paletta e faccio colare il miele portandolo in alto sulla bocca e con la lingua, faccio scivolare il miele formando una spirale nell'aria. Essendo colloso e filante si sparge un po' ovunque.
Lui infila la sua mano nei pantaloni procurandosi piacere lo vedo fare su e giù.
Lo guardo e d'istinto porto la mano dove il body ha i bottoni per slacciarlo e darmi piacere tutto intorno a me sembra un sogno, sono eccitata ma lui mi blocca.
<Ferma! Solo io posso e fino a quando non mi darai il consenso resterai insoddisfatta.> mi tortura lo fa psicologicamente.
E dopo un mese ci sta riuscendo sono un essere umano in fondo.
Qui diventa più spinto siete pregati di non leggerlo se urta la vostra sensibilità...
Anche se è stato scritto più volte che è un libro per adulti.
Tolgo la sua mano dal pantalone mi guarda con un sorrisetto vittorioso, le accarezzo le gambe arrivando alla parte superiore incominciando a sbottonare la sua camicia chiudo gli occhi pensando a Matt cercando di rendere tutto più piacevole. Anche se lo odio! si è dimenticato di me...
<Guardami!>
Le tolgo la camicia alzandomi, appena ho finito mi spinge verso di lui, mi siedo a cavalcioni sulle sue gambe.
<Toccami.> Mi guarda serio.
Gli tocco l'ampio torace i suoi occhi verdi che mi scrutano l'anima, è perso per me. Aveva ragione Angy.
Per sbaglio accarezza una mia gamba e avvicino il mio bacino al suo scontrando le nostre intimità e emetto un verso di piacere.
<Non ti toccherò senza il tuo permesso, non ti darò piacere senza il tuo permesso. Ma dovrò farlo solo io> ripete con voce calda.
<Toccami!> le sussurro vicino l'orecchio.
Accarezza le mie gambe fino ad arrivare al body,
<Spogliami!> e lo sfila dalla mia testa rimanendo nuda.
<Sei bellissima!> mi bacia un seno poi l'altro. Inarco la testa e chiudo gli occhi pensando a lui... mentre Simon e impegnato in altro.
Se ne accorge e mi tira la coda.
<Devi guardarmi.> dice scuro in viso.
Con le dita scende a stuzzicare il mio bocciolo, è delicato, piacevole.
Le tolgo la maglietta senza dire una parola. Bacio il suo petto e con le dita disegno un percorso immaginario. Freme.
Il suo membro è duro si contrae a ogni mio tocco sentendomi potente.
<Prendimi!> le dico ormai inebriata dalla carica erotica e con la voglia che è in me.
L'aiuto ad abbassare i strati di stoffa che ci dividono prima che io cambi idea è lui lo sa bene.
Entra dentro di me velocemente caccio un urlo per l'intrusione piacevole, mi guarda pieno di desiderio aspettando un mio cenno che non gli do, sono io che comando ora.
Mi muovo lentamente e lui mi spinge verso il basso facendo sì che lo assaggio tutto.
Matt! Penso... e la mia intimità si bagna.
<Sei fantastica!> sussurra. Sfogo la mia rabbia, il mio odio. La voglia repressa.
Mi sposta sul divano mettendomi sotto di lui,la sua voglia è irrefrenabile subendo colpi duri e ben assestati gli tiro i capelli e lo spingo con le mie gambe volendo di più , voglio essere svuotata, sentirmi vuota.
Riverso il mio piacere intenso come un esplosione.
Simon continua interrottamente, la sua voglia non è ancora placata regalandomi un altro orgasmo.
<Matt!> Urlo nella foga del momento... smarrita...
Avendo la sensazione di essermi svuotata ma dura per poco, sono riempita da lui...
La sua faccia diventa livida, la sua ira si riversa su di me... mi assesta uno schiaffo, poi un'altro cerco di allontanarmi ma lui mi afferra riempiendomi di pugni e poi...
Il buio...
Ciao!
Questa è la fine del primo libro...
A giorni inizierò il continuo, spero vi sia piaciuto.
Sono consapevole che ci sono degli errori cercherò di migliorare insieme a voi .
Grazie di cuore per chi mi ha seguito e per i voti siete fantastici.
Baci ALE. 😘😘😘
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