capitolo 39
POV MATT...
Torno nel mio ufficio e prima di entrare sento delle voci mi chiedo chi possa essere... appena varco la soglia vedo Daniel.
<Ciao Daniel, mi ero dimenticato che venivi stamattina. Vieni ti do il materiale, presto ne avrai dell'altro. Tu hai scoperto qualcosa?>
<Si, ma non posso parlare ora.>
<Tranquillo lei è Isa.>
<Ho capito Matt credo che sia meglio parlare in privato>dice sottovoce.
<Isa vieni qua, Daniel siediti e parla.>
Lei si avvicina<Che succede?> chiede.
<Lui è Daniel un mio fedele collaboratore gli ho chiesto di indagare per quanto riguarda l'incidente dei tuoi e tutto il contorno. Ora parla.>
<Bene. Ho scoperto un po' di cose suo padre ha dei conti nascosti in Svizzera... legali stia tranquilla, da quello che ho capito fino ad ora suo padre è l'unico innocente, ha vari hotel sparsi per il mondo è li gestisce un certo Clark sappiamo solo il nome per ora, lui è introvabile non sappiamo chi è.>
<Questi conti sono attivi?> chiede Isa.
<Si, sono ancora in movimento.>
<Bisogna trovare questo uomo, perché non ha mai cercato Isa?> domanda Matt.
<È quello che stiamo cercando di capire. Isa so che ha una figlia... la deve proteggere, nascondere. Matt! - Si gira verso di me - Sono in pericolo! qui si parla di criminalità organizzata.> Isa sussulta spaventata.
<Per ora Milly è al sicuro. Ho scoperto in tempo che mio padre voleva fare del male a Isa è a nostra figlia portandola al sicuro.>
<Vostra figlia?> domanda Daniel.
<Si, Milly è mia figlia.>
<Matt non vi potete fidare di nessuno e anche te Isa qualsiasi persona intorno a te potrebbe farti del male.>
Isa l'ascolta tremante, tesa sulla poltrona è preoccupata e ha paura guarda il vuoto mi fa tenerezza ma, allo stesso modo sono soddisfatto così capisce che non è un gioco. Ho fatto bene che Daniel parlasse davanti a lei... chiamatemi stronzo ma farò di tutto per proteggerla.
<Io... io ho paura me ne voglio andare.> Isa si alza dalla poltrona le sue gambe vacillano, mi avvicino a lei per fermare la sua fuga fino a quando non perde i sensi la prendo per un soffio. Daniel mi aiuta a portarla nella camera che ho in ufficio che uso quando ho troppo lavoro da sbrigare. Non è niente di ché ha solo un letto e un piccolo bagno con la doccia.
Gli lascio una carezza sul viso mentre le sposto i capelli, ha la pelle liscia e così delicata, io e Daniel torniamo in ufficio a parlare.
<C'è altro da sapere?>
<Si, Carter è sparito non sappiamo dove sia e anche lui è coinvolto non sappiamo come però.>
<Io non mi sono mai fidato di lui.>
<Ora esamino questa chiavetta che mi hai portato è se ci sono novità ti chiamo. Ah! la polizia ha archiviato l'esplosione come incidente, come vedi non se parla più visto che non si sono trovati i corpi è stato insabbiato tutto. Matt se sono riusciti a fare questo pensa a cosa potrebbero fare. Stai attento!>
<Raddoppio la sicurezza tranquillo.>
<Bene io vado.>
<Ciao e grazie.>
<Dovere.> e se ne va.
POV Isa...
Mi sveglio di soprassalto trovandomi in un stanza che non ho mai visto, la porta è aperta, intravedo l'ufficio così mi ricordo cos'è successo Daniel, pericolo, Milly... raggiungo l'ufficio mi guardo intorno spaesata rendendomi conto che la camera dove mi trovavo io, era la porta che rimaneva chiusa.
<Isa stai bene?> mi guarda con premura.
<Si, si sono solo un po' confusa.>
<Ti faccio portare del thè.>
Chiama Giuly nel interfono <Portami due thè.>
Matt si avvicina <Vieni siediti.>
Accompagnandomi dove ero seduta prima.
<Isa parlami.> sposta il mio viso fino a portalo nella sua direzione.
<Sono spaventata Matt... Molto.>
<Capisco lo sono anch'io.>
<Cosa faccio? Come faccio con Milly.>
<Ehi! Calmati... ti ho già detto che non sei sola ci sono io con te.> dice stringendo la mia mano.
Le lacrime sgorgano copiose senza fermarsi<Non piangere Isa non lo sopporto vederti così.>
<Ho paura Matt> l'abbraccio stretto.
<Ti fidi di me.>
Faccio un cenno con la testa.
<Allora non preoccuparti ci penso io a te.>
<Non voglio che ti fanno del male Matt.>
<È io non voglio che ne fanno a te e a Milly. Isa! Daniel è stato chiaro non ti devi fidare di nessuno, per favore d'ora in poi devi stare più attenta, non devi uscire da sola ok?> l' ascolto ha un atteggiamento premuroso e dolce nei miei confronti. Mi guarda come se fosse intimorito, preoccupato per ogni mia reazione.
<Ok.>
Entra Giuly appoggiando il thè <Ha bisogno altro?>
<No Giuly vada.>
Se ne va con la sua aria da stronza non mi piace per niente.
<Non la sopporto!> Merda! L'ho detto a voce alta è possibile che devo fare sempre ste figure.
Matt sorride <Ne cercherò un' altra se non ti piace.>
<No, no non farlo.>Dico dispiaciuta non voglio essere la causa del suo licenziamento.
<Isa, non piace neanche a me.>
Sorrido un po' sollevata.
< Tieni, bevi il tuo thè. Sai stavo pensando una cosa...> prendo la tazza e sorseggio il thè.
<Cosa?>chiedo.
<Visto che tutto dietro a questo c'è mio padre e nessuno di loro sa ancora di te, di cosa fai, O che fine hai fatto visto i pochi giorni trascorsi dal nostro primo incontro, ti proporrei...>
<Cosa?> Ho paura di quello che mi può proporre.
<Ti chiedo di andare da loro insieme a me è dire...>
<Ferma Matt! Così andiamo nella tana del lupo attiriamo più sospetti> Se noi andiamo lì dicendo che lavoro per lui suo padre si insospettisce.
<Fammi finire Isa. Il mio piano servirà a placare un po' di ira nei tuoi confronti.>
<Ok!>
<Andiamo dei miei e gli diciamo che...>
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