capitolo 34
<Ciao Carlos. Lei è la mia amica Kelly.> faccio le presentazioni.
<Ci conosciamo già.> dice Kelly.
<Oh...vero! lavora con noi.>
<È pronta signora.>
<Si mi cambio un attimo è arrivo. Il bagno?> chiedo.
<In fondo a destra.> torno nel salotto in tenuta sportiva.
<Sono pronta.>
È un vero tiranno dopo un ora di affondi e addominali non sentivo più le gambe.
Ringrazio Carlos, andiamo a casa con Kelly a farci un boccone e una doccia.
<Quindi ti sei messa in modalità macchina da guerra.>
<Kelly, voglio cambiare. Non voglio essere la fragile e ingenua Isa. Capisci! >
<Si, ti capisco.>
<Non deve saperlo nessuno.>
<Tranquilla. Ora vai a lavarti o faremo tardi al lavoro.>
POV MATT.
Arrivo in ufficio furioso, Giuly mi porta il mio caffè e la scaccio con un gesto della mano dopo qualche minuto appare Max sulla porta.
<Va tutto bene?> Si siede davanti a me con le mani congiunte.
<È stata a dormire con lui, l'ho trovata mezza nuda seduta su un fottissimo sgabello che faceva colazione.>
Faccio avanti e indietro nel mio ufficio mettendo in ordine le scartoffie, per calmare i miei nervi.
<È allora.> mi dice Max.
<Non deve toccarla lei è la madre di mia figlia.>
<Ma è una donna Matt anche lei ha bisogno di altro.> glielo faccio vedere io altro...
<Lei non ha bisogno di altro hai capito!> sbotto come un vulcano in eruzione.
<Sai Matt a volte non ti capisco, parli di lei come se non te frega nulla ma le tue reazioni dicono tutt'altro.>
< Quali reazioni? Io la voglio solo proteggere c'è qualcuno là fuori che la vuole uccidere! Non mi interessa nulla di lei.>
<Ok, se dici che è così ti credo.>
Bussano alla porta è Giuly.
<C'è la signora Fiona qui fuori>
<È tornata?> mi chiede Max.
<Si, ieri sera.> Max ride conoscendo il carattere di Fiona non la sopporta.
<Vado a lavorare.> se ne va lasciando entrare Fiona in tutta la sua bellezza.
Porta degli stivali alti e una minigonna dove le sue magnifiche gambe si muovono con grazia, un top che nulla lascia all'immaginazione.
Sorride con le sue labbra carnose spostando una ciocca del suo caschetto biondo dietro l'orecchio mi guarda con quello sguardo fa cerbiatta. <Ciao!> Dice sensuale spalmando la punta della sua lingua nelle mie labbra.
<Ciao! Cosa ci fai qui?>
<Sono venuta a chiederti se vieni a pranzo con me e a salutarti visto che stamattina non ti ho dato il buongiorno.>
<Scusa ma stamattina avevo da fare per quanto riguarda il pranzo accetto volentieri.>
<Allora a dopo vado a fare un po' di shopping.>
<A dopo.>
POV Isa...
Io e Kelly abbiamo terminato di pranzare e prima di andare al lavoro ci fermiamo nella lavanderia sotto casa consegnando gli abiti appena acquistati <Fate anche sartoria?> domando.
<Si signora.>
<Avrei bisogno di accorciare questo abito direi... un 5 cm.>
Prende un post-it e appunta tutto sul foglietto, lo mette sul vestito.
<Quando posso venire a ritirare tutto?>
<Per questi stasera saranno pronti per quanto riguarda l'abito da accorciare mercoledì sera.>
<Ok perfetto a stasera.>
<Stasera come farai con Matt?>
<Stasera! Direi tra dieci minuti.>
Rido.
<Si, hai capito.>
<Non lo so.> sospiro.
Arrivo in ufficio e mi accomodo nella scrivania lui non è ancora arrivato, guardo alcuni fascicoli appoggiati vicino al pc.
Li leggo attentamente, studiando ogni particolare.
La porta del ufficio si apre Matt si avvicina alla scrivania.
<Ciao!>lo saluto. Mi guarda di traverso senza rispondere, credo che sia un po' arrabbiato... torno sui fascicoli facendo finta di niente, mentre lui si diletta con il suo computer senza dire una parola.
Sono le quattro, la mia vista traballa devo distrarmi un po' ma, prima di uscire <Vado a prendere un caffè lo vuoi?> Si volta verso di me e non dice nulla tornando sul suo pc, rimango per qualche minuto ferma aspettando una parola, un cenno che non ricevo, così mi avvio da Kelly.
<Ho bisogno di un caffè mi fai vedere dov'è?> mi porta dietro a una parete dove si trovano dei ripiani, il caffè e un frigo.
<Qua è il nostro angolo relax, è piccolo ma c'è tutto quello che ci serve.>
< È bello!>
<Qui c'è il caffè, qua qualche snack, ti puoi portare quello che vuoi.>
<Ok grazie.>
<Come è andata?> mi chiede sottovoce Kelly.
<È andata! Non mi parla.>
<Ahi! Brutto presagio.>
<Kelly, sinceramente non mi interessa succeda quel che succeda. Sono stufa di stare dietro ai suoi cambiamenti d'umore. Qualsiasi cosa dico o faccio non va bene nulla, quindi mi arrendo.> dico esausta.
<Ti credevo più combattiva.>
<Lo sono, a volte non dire o fare nulla e la migliore soluzione. Ancora due ore da sopportare il suo caratteraccio poi mi dileguo come ieri sera.>
<Dove andrai?>
< Esco a mangiare qualcosa, poi vedrò.>
<Puoi venire con noi stasera andiamo a mangiare un boccone fuori.>
<Non voglio disturbare.>
<Non disturbi affatto. Non fare la sciocca.>
<Ok accetto.>
<Allora ci vediamo alle otto.>
Torniamo al lavoro, raggiungo la mia postazione facendo finta di nulla finisco il mio lavoro e spengo il computer sistemando la scrivania, oggi è stata una lunga giornata non vedo l'ora di tornare a casa a farmi una doccia.
<Matt io vado.>
<Aspetta Isa vengo con te.> risponde subito.
Alzo gli occhi al cielo, ora lo devo anche sopportarlo nel tragitto fino a casa.
Arriviamo alla macchina
<Sali dietro.>
Faccio quello che dice mi metto comoda aspettando.
Sento le portiere aprirsi e un profumo femminile nauseante arrivarmi fino alle narici.
<Ciao! Io sono Fiona.> Si presenta allegramente.
<Piacere io sono Isa.>
<Sai Matt mi ha parlato molto di te.>
Lo guardo attraverso lo specchietto
<A sì, anche a me ha raccontato di te Fiona.>metto le braccia conserte.
Continuamo il tragitto e lei parla di quanto è bella Parigi, Milano, Tokyo la gente è le loro usanze.
<Ma quanto parla.> dico a voce alta. Merda!
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