capitolo 32

Apre la portiera <Madame> allunga un braccio come un uomo di altri tempi.
<Grazie.> sbatto le ciglia.
<Tu invece come conosci Matt?> mi chiede appena saliti in macchina.
<Ci conosciamo da quando siamo nati.>
<Urka! È un sacco di tempo.>
<Già i nostri genitori erano molto amici.>
<Erano?>
<Si, i miei sono morti in un incidente.>
<Mi dispiace.> non dico nulla non mi piace parlare dei miei.

<Dopo ci siamo separati a causa del college e poi... eccoci qua a lavorare insieme.>
<È una fortuna che vi siete ritrovati.>
<Già, diciamo che non ho più parenti e amici sono praticamente sola tranne che per Carter e Matt.>

Arriviamo in un palazzo lussuoso un portiere ci apre la porta, uno ci saluta da dietro il bancone e uno ci accompagna al piano.
<È pieno di portieri qui.>
<La sicurezza non è mai troppa qui a New York.>
Arriviamo in un bellissimo appartamento su due livelli tutto stile rustico chic appoggio tutto sul tavolo.
<Posso?>
<Si fai pure.>
<Alexa musica jazz.>
Sento il dispositivo rispondere per poi diffondere la musica nell'ambiente.
<Vieni.> mi allunga una mano per farmi accomodare sul divano.
Va in cucina prende una bottiglia di vino nella dispensa e dei bicchieri per poi appoggiarla nel tavolino.
<Mi sono dimenticato di aprire la bottiglia.>torna nella cucina che è a pochi metri da me visto che è un open space.
<Ti piace qui.>
<Molto bello. Un giorno mi piacerebbe anche a me avere una casa tutta mia.>

<Ne vendono una al decimo piano.>
<Non me lo posso permettere.>
<Posso parlare con il proprietario per abbassare il prezzo.>
<Penso che... insomma questo Palazzo è troppo lussuoso e anche il prezzo.>
<Ok, non insisto mi sarebbe piaciuto averti come vicina.>
<Diciamo che qui sarebbe ottimo sono vicino al lavoro, da casa di Matt dovrei cambiare...> Merda!
<Cosa?>
<Quartiere?>
Non devo dire nulla di Milly mi guarda fisso negli occhi con un sorriso sincero tanto che sono in soggezione e distolgo lo sguardo per non diventare rossa.

Mette un bicchiere tra noi che prendo al volo, ho bisogno di bere, sposta una ciocca di capelli finita sulla guancia questo gesto mi coglie impreparata.
<Io. Io non.>
<Scusa Isa è stato istintivo ho capito che c'è qualcosa tra te e Matt.>
<No, non c'è nulla tra noi siamo soltanto amici.> dico frettolosamente.

<Ok! Allora posso fare questo.> si avvicina lentamente appoggia le sue labbra sulle mie dolcemente, si allontana mantenendo lo sguardo su di me regalandomi un sorriso.

In quel momento i miei occhi si muovono velocemente e vedo realmente Patrick: i suoi occhi azzurri, i suoi capelli biondo cenere, la sua barba biondina, il naso a punta e le sue labbra morbide rosa.

Continua a guardarmi aspettando una mia mossa, avvicino la mano sulla sua guancia, lo accarezzo avvicinando il mio viso al suo e per far sì che le nostre labbra si toccano. Un bacio a stampo poi un altro fino a quando non diventa più intimo schiudendo un po' le labbra dove le nostre punte si toccano e i nostri sapori si incontrano.

Mi accarezza dolcemente come se fossi di cristallo, sbottona la camicia staccando la sua bocca dalla mia e un continuo gioco di sguardi, baci, scende dalla gola alla clavicola tiro indietro la testa per il piacere, lui scende sui miei seni con la lingua disegna cerchi perfetti... È...

<Fermati Patrick, non posso.> dico con ansia.
Sembro una ragazza ripresa a rubare.
<Non volevo correre, mi piaci davvero Isa.> tiro su le bretelle del reggiseno, abbottono la camicetta.
<Non sono una facile, il vino mi ha annebbiato la mente. Posso tornare a casa se non ti va che resto.> dico agitata.

<Ehi! Ehi! Ferma. Ho detto che mi piaci davvero, non devi tornare a casa puoi dormire qui fino a quando vuoi, è non ti tocco più se non vuoi ma, non mi scuso per averti baciato, toccato perché ti desidero da quando ti ho vista.> parla tranquillo, sicuro di quello che dice.

Io resto in silenzio.
<Vieni ti porto in camera da letto.> Afferra la mia mano e mi porta al piano superiore.
<Ti porto qualcosa di comodo per dormire.>
Mi lascia qualche minuto sola rientrando con una maglietta pulita.
<Da quella parte c'è il bagno se ti vuoi fare la doccia> mi indica la porta.
<Buona notte Isa> mi bacia delicato sulle labbra.
Si allontana chiudendo la porta dietro a sé.
Solo ora guardo la camera da letto, accogliente dei colori caffè latte e azzurro vado in bagno a rinfrescarmi per poi buttarmi su un morbido letto dove mi addormento subito.

POV MATT...

Il telefono vibra lo prendo al volo leggendo che Isa mi ha inviato un messaggio, parcheggio.
Apro il messaggio:

Da Isa

A Matt: Non torno a casa stanotte ci vediamo domani pomeriggio baci Isa.
Cosa! Dove va e con chi? Non si rende conto che la sua vita è in pericolo.

Da Matt
A Isa: dove vai? E con chi? Torna a casa Isa!

Da Isa
A Matt: Non sono affari tuoi! divertiti con Fiona io farò altrettanto :)

Chiamo Carlos.
<Carlos.>
<Si, signor Preston.>
<Dove sta andando Isa.>
<A casa del signor Slayer.>

Porca puttana! Lo sapevo. Gli ho detto che era off-limit se solo la tocca gli spacco la faccia.

<Grazie Carlos sorveglia Isa fino a domani mattina.>
<Si, signore.>chiudo la chiamata.

Entro in aeroporto incazzato come una belva, cerco dov'è atterrato il volo di Fiona ma non c'è ne bisogno sta già camminando verso di me con la sua valigia. Sorrido anche se non ho voglia.

<Ciao tesoro.> Mi bacia.
<Ciao Fiona. Come è andato il viaggio?>
<Bene. Tu cosa mi racconti?>
<Un sacco di cose quando arriviamo a casa parliamo.>

Gli parlo di Isa solo di lei, chi è, da quando ci conosciamo, dei nostri genitori è basta, non mi fido di nessuno e non voglio mettere in pericolo Milly.

<Quindi la ospiterò per qualche giorno.>
<Poverina è stata fortunata a incontrarti. Ora dov'è?>
<Torna domani aveva fa fare.>
<Quindi puoi occuparti di me.> dice sensuale.
Toglie l'abito di lana reastando in intimo la prendo in braccio e la porto a fare una lunga doccia calda.











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