capitolo 31
Arrivo in un localino niente male Carlos mi apre la porta e mi accompagna dentro.
Il cameriere mi conduce al tavolo e il mio bodyguard barra, nuovo insegnante mi aspetta al bar.
Guardo il menù, ordino una fondue bourguignonne e del vino rosso... un Malbec.
Prendo il telefono guardo se ci sono messaggi da parte di Carter ma nulla, come se fosse sparito.
Mi chiedo se Carter è all'estero visto che non mi ha voluto dire dove andava, a questo punto penso proprio di sì, dato che non sa cosa è successo mi avrebbe chiamato subito se l' avesse saputo.
La mia vita è in continua evoluzione in contrasto con i miei sogni solo ostacoli e dispiaceri. Prego che finisca presto questo incubo che non si trascini ancora per tanto sono quasi stufa.
<Ecco a lei.> mi serve il piatto è vuoto lo guardo delusa, poi arriva un altro cameriere con il cibo dove mi ci butto.
Dopo un'ora mi alzo pagando, il mio bodyguard mi accompagna fuori in macchina portandomi nel locale dove suonano dal vivo della musica jazz. La adoro.
Chiedo una vodka al melone senza ghiaccio rilassandomi sul divanetto, guardo attraverso il bicchiere dove i sogni prendono vita, le note vibranti che spaziano nel mio cuore donando un poco di pace.
Ascolto Strange fruit, My funny valentine e altre, altre ancora. Ordino un'altra vodka.
<Non credi di esagerare un po'> sento una voce fuori campo che conosco.
Mi volto verso il mio interlocutore:
<Ciao, come stai ?> chiedo per cortesia.
<Ciao! bene.> sorride, è proprio bello.
<Cosa ci fai qui Patrick?>
<Affari.>
<Capisco, io mi rilasso.>assumo una posizione comoda.
<Ho notato.> risponde ironicamente.
Faccio una linguaccia carina per dire: < Mi hai beccata!>
<Non mi sfugge niente.> mi strizza l'occhio. Almeno ora so che è simpatico.
<Vado, se no il mio affare salta.>
Lo saluto con la mano <A presto.>
Guardo dove va a sedersi ma il locale è buio quindi non lo vedo chiaramente e torno subito ad ascoltare la mia musica sono qui per rilassarmi no per farmi gli affari degli altri.
Dopo un paio di minuti due figure si avvicinano, sono Patrick e Matt mi dipingo un sorriso falso come i tre euro di carta assumendo un comportamento normale.
Carlos si avvicina minaccioso non riconoscendo Matt. <Scusi signore non l'avevo vista> torna al posto.
<Possiamo tenerti compagnia?> si erano già seduti.
<Si, tanto sono sola.>
<Non sei sola.> dice Patrick alludendo a Carlos.
<Ah lui... è il mio babysitter.> lo dico da snob.
<Non sei troppo grande?> mi chiede.
<Hai visto che fusto!> ridiamo come dei pazzi tranne Matt, così cambio argomento.
<Allora come conosci Matt?> domando a Patrick.
<Ci siamo conosciuti al college.> risponde Matt.
<Interessante... aneddoti? Mi serviranno per riccattarlo in futuro.> lo guardo con la coda dell'occhio.
<Sei uno spasso.>dice Patrick.
<Dice sul serio Patrick.>
< Mi piace...Allora inizio.>
<No, no, no smettila Patrick. Non dire niente> ridiamo come dei matti.
<Paura eh!> chiedo
<Siete matti e infantili.> dice Matt. Lo guardo, mi fissa senza trapelare nulla, non una emozione, un battito di ciglia ma chissene tanto qualsiasi cosa faccio non va bene per lui.
<Allora!>
<Beh ci siamo divertiti come tutti i ragazzi! Donne, alcol, feste ecc...>
<Mh..mh.> muovo la mano come per dire vai avanti.
A un certo punto squilla il telefono di Matt che risponde.
<Ciao!> guardo le sue labbra che diventono sottili lasciando intravedere i suoi denti bianchi sta sorridendo.
<Oh! Ok, ti vengo a prendere aspettami lì. Si, si a tra poco.> chiude la chiamata e poi si rivolge a Patrick.
<È arrivata Fiona vado a prenderla in aereoporto.> Fiona? Ma che nome è? insolito, E chi è?
<Ok, allora ci sentiamo amico.> dice Patrick.
<Ok, tu Isa vuoi andare a casa?>
<No matt, rimango un'altro po' qui tanto c'è Carlos con me.>
<È io se non ti disturba.>
<Niente affatto, un po' di compagnia non guasta.> Dico a Patrick.
<Ok.> dice infastidito Matt.
Prende la giacca e se ne va di corsa chi lo capisce è bravo.
<Chi è Fiona?> domando a Patrick.
<È la ragazza di Matt.> sbarro gli occhi.
<La sua ragazza?>
<Sì, si frequentano da un po'.>
Il mio cuore subisce un altro colpo, dove la mia rabbia cresce ancora di più. Come ha potuto baciarmi? Come?
Ha una ragazza!!! ecco che i miei principi riaffiorano: come posso fidarmi di lui non voglio che Milly veda che suo padre cambia donna quando vuole, voglio stabilità per lei.
Questo mi fa pensare che tutto questo è sbagliato, devo andarmene da lui, finita tutta questa storia... anzi prima devo trovarmi un appartamento, allontanarmi.
Non gli toglierò Milly quello mai ma, non posso e non voglio vedere nessuna delle sue donne. Mi fa male anche se ora sono arrabbiata con lui, credo che rientrerò tardi stanotte non voglio sentire cigolii o sospiri o urla.
Sono gelosa? Merda! Di nuovo...
Il tempo di imparare a difendermi e acquistare un arma poi me ne vado.
<Isa!>
<Oh scusa! Ero in sovrappensiero.>
<Ho notato... di nuovo. Sai, le tue espressioni non mentono, devi lavorarci visto il lavoro che fai.>
Sbuffo.
< Non pensavo che aveva una ragazza, non me l'ha detto sinceramente non ho voglia di tornare a casa.>
<Si, Matt mi ha detto cosa ti è successo e mi dispiace. Se vuoi puoi venire da me ho una camera degli ospiti.> ci penso un po', non è una brutta idea.
<Giuro che faccio il bravo.> dice ammiccando scherzosamente.
<Ok, devo avvertire Matt.> Prendo il telefono è gli scrivo un messaggio.
Da Isa
A Matt: Non torno a casa stanotte ci vediamo domani pomeriggio baci Isa.
Ci prepariamo per uscire quando il telefono emette un bip.
Da Matt
A Isa: dove vai? E con chi? Torna a casa Isa!
Da Isa
A Matt: Non sono affari tuoi! divertiti con Fiona io farò altrettanto :)
Mi metto a ridere mentre glielo scrivo.
<Carlos io vado a casa da Patrick se vuoi puoi andare a casa.>
<Non posso signora vi seguo.>
Guardo Patrick e rido alzando le spalle.
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