Capitolo 30

POV MATT...

Isa lascia la stanza arrabbiata, correva su per le scale con quel gesto ho avuto davvero paura che se ne andava via lontano da me portando con sé nostra figlia.

Provo affetto per lei ma non l'amo, l'unica cosa che ci lega è Milly.
Poi frequento già una ragazza da due anni circa è sto bene con lei, ci vediamo quando possiamo visto che lei è sempre in giro per il mondo fa la modella.
Questo mi permette di avere i miei spazi senza essere soffocato.

Max parla: < Matt, smettila.> non lo mai visto così arrabbiato.

<Di fare cosa?> chiedo.
<Di fare ciò che fai... la confondi, aiuta lei è tua figlia ma stai fuori dalla vita di Isa, non puoi decidere per lei dopo che sei sparito per anni e poi... poi non siete mai stati insieme non ne hai il diritto. Non puoi sconvolgere la sua vita a modo tuo non è una tua proprietà.> Max non mi è mai venuto contro immagino di aver esagerato visto che lui è molto obbiettivo e non impulsivo come me.
<Quello che sta dicendo Max è vero.>
Dice Kelly.

<Vi siete coalizzati contro di me.>
Max scuote la testa sorridendo a sbuffo come per dire che non ho capito nulla.
<La perderai e quando te ne renderai conto lei non ci sarà più per te è ... lascia stare.> alza la mano per abbassarla subito come per scacciare l' aria.

<Cosa?> domando.
Ci pensa un po' prima di rispondere e indeciso.
<Nulla Matt, tratta la bene è una brava ragazza. Andiamo che è tardi.>
Scendo con loro, lei è lì con Milly se la sta baciando tutta.
<Andiamo!> dice Kelly a Isa.
<Fai la brava.> Si raccomanda.
<Si mamma.>
Vedo Isa con gli occhi lucidi che saluta Milly, esce per andare in Macchina.
<Ciao piccola.> la saluto dando un bacio sulla testa.
Si avvicina al mio orecchio < Fai il bravo e non fare arrabbiare la mamma lei è buona.> mi metto a ridere.
<Te lo prometto.> la bacio sulle guancie.
<Anna, mi raccomando fuori ci sono già le guardie per qualsiasi cosa mi chiami.>
<Non si preoccupi signore.>
Raggiungo la macchina che ci porterà all'aeroporto.
Io, Max e Kelly chiacchieriamo e ridiamo mentre lei rimane in disparte pensierosa.
Kelly gli tocca una coscia per far sì che lei ci guardi.

<Tutto bene?> sospira seria prima di rispondere come se avesse bisogno di tempo, di calmarsi
<Si, tutto bene mi devo solo abituate a stare lontano da Milly.> le dice, Kelly le sorride dolce.

Torna a guardare il finestrino.
<Domani mattina ho bisogno di qualche ora di permesso devo comprare il vestiario visto che non abbiamo più nulla.> parla al plurale coinvolgendo anche Milly.

Quando lo dice sento il dispiacere nella sua voce vorrei abbracciarla stretta ma farei solo un danno.

<Certo, puoi andare con Kelly.> Propone Max ha avuto un' ottima idea  penso che così si possa distrarre un po'.
<Se le fa piacere perché no, ho bisogno di cambiare outfit e qualche consiglio non guasterebbe.>
<Sono felicissima di venire con te Isa.>
Forse parlare con una donna l'aiuterebbe.

POV Isa...

Siamo a casa di Matt, mi accompagna in una camera vicina a quella di Milly al pian terreno.
È bianca ghiaccio con le tende e una parete colorata di rosso fuoco che scalda l'ambiente, in un angolo si trova un salottino con una piccola libreria.
Mi piace molto è elegantissima.

<Qui, c'è il bagno e qui l'armadio.> dice Matt aprendo le porte, il bagno è degli stessi colori della camera da letto.
<Infondo al corridoio nella porta difronte a noi c'è la lavanderia.> continua la spiegazione.

<Grazie, vorrei fare una doccia prima di mangiare> dico distante.
Se ne va lasciandomi sola, tiro fuori dallo zaino che mi ha prestato Anna i miei pochi abiti rimasti. Le metto in un cassetto lasciando solo la roba che mi serve.

Faccio la doccia veloce ho una certa fame. Esco dalla camera e raggiungo la cucina vedo Matt vestito di tutto punto.
<Io esco, torno tardi nel frigo non c'è nulla, qui fuori c'è Carlos se hai bisogno di qualcosa chiedi pure a lui. Ok?>
<Si.>
<A domani allora> lo seguo con lo  sguardo fino a quando non chiude la porta.

Torno in camera a cambiarmi non voglio restare chiusa in casa da sola.
Ho indossato dei pantaloni neri a sigaretta, è una camicia bianca con una giacca.
Prendo il telefono che mi ha dato Matt appena  tornati a New York < Pronto Anna tutto bene?>
< Si signora  Isa>
<È ancora sveglia?>
<Si, gliela passo al telefono?>
<Grazie.>
<Pronto!>
<Ehi! Piccolina hai mangiato?>
<Si, ho mangiato tutto.>
<Bene, ora vai a lavarti e mettiti a nanna che domani ti chiamo ok?>
<Si, ok buona notte mamma baci baci> strilla allegra.
<Notte patatina.>
Chiudo la chiamata, apro la porta e mi trovo un omone con le spalle enormi mi sento piccola, piccola.
<Ciao, tu sei Carlos?>
<Si, signora.>
<Bene, usciamo.>
<Dov'è vuole andare?>
<Prima a cena, poi all'ypsilon.>
Arriviamo al garage saliamo in macchina e partiamo.
<Carlos ti posso chiedere una cosa?>
Fissa lo specchietto guardandomi diritto nelle pupille, sono in soggezione prendo il toro dalle corna e parlo.
< Più che altro un lavoro, cioè io ti vorrei chiedere se puoi lavorare per me. Insomma tu sei una Guardia del corpo giusto?>
<Si, signora.>
<Quindi sai difenderti?>
<Si.>
<Volevo chiederti se mi potevi insegnare qualcosa, ti pago.>
<Non so se il Signor Preston è d'accordo.>Sbuffo.
<Cosa centra Matt, io ti pagherei e potrai farlo nelle ore dove non lavori per Matt.> rimane serio impassibile.
<Carlos! Non gli dirò niente. Ti prego non saprei a chi chiedere.>
<Ok va bene.> risponde,sorrido.
<Sapevo che mi avresti aiutato.> la mia voce stridula e allegra si espande nell'abitacolo contagiando anche Carlos che all'apparenza fa paura, solo in apparenza si vede che è una brava persona.
< Grazie, quando incominciamo?>
<Domani a pranzo io lavoro di notte per il Signore.>
<Ok dove?> chiedo.
<A casa mia se non la disturba.>
Batto le mani freneticamente nella mia mente perché se lo faccio veramente sembrerei una pazza.
<Perfetto, posso portare un amica?>
<Si, signora.>







Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top