capitolo 29

Mi alzo e di Milly nessuna traccia, deve essere presto guardo l'ora sono le undici! Ho dormito tantissimo.

Scendo per il caffè, Milly è in braccio a suo padre che parla di affari o qualcosa del genere con Max mentre Kelly e Anna sono in cucina, saluto tutti con un cenno della mano mentre raggiungo Anna e Kelly.

<Buongiorno. Vuole un caffè?> mi domanda Anna.
<Si grazie>
<Dormito bene?> mi chiede Kelly.
<Si, era da un po' che non dormivo così tanto.> dissi rilassata.
Ride Kelly <Sarà il cambiamento d'aria>
< O anche il fatto che nessuno mi ha svegliato senza saltare nel letto.> dico ironicamente.
<Ti da fare!>
<Si è vero ma senza di lei mi sento vuota, è l'unica persona che mi è rimasta, ha colmato la mancanza della mia famiglia ed è stata il mio perno, la mia speranza.>
<Oggi gli dirai che deve rimanere qui?> mi chiede Kelly.
<Si, è non sai che fatica, no che non mi fidi di te Anna... anzi, sei splendida. Ma non mi sono mai allontanata da lei.>
<La capisco Isa non si preoccupi.>
Si avvicina Matt.
<Dormito bene?>
<Si, voi?>
<Si> rispondono.
<Mamma!> mi chiama Milly, vuole essere presa in braccio, così ne approfitto per parlare con lei.
<Milly ti devo dire una cosa, visto che la mamma ha da fare a New York tu stai qui con Anna ha farti delle ferie ma ci sentiamo e vediamo tutte le sere. Ok?> fa su e giù con la testa.
<Ok. Anna starà con te e nei weekend ti verrò a trovare. Siamo d'accordo?>
<Shi, mi piace qui è anche Anna.>
<Bene, non fare i capricci e ascolta Anna. Comunque stiamo ancora qui fino a stasera e ti posso spupazzare ancora un po'.> gli faccio il solletico.

Ora è Matt che parla < Se ti manca la tua mamma basta che lo dici a Anna e la chiami. Mi raccomando Milly divertiti tantissimo.>
<Siiiiii!>
Tutti ci guardano perché anche Matt gli fa il solletico, visto da fuori può sembrare che siamo una famiglia. Sorridono, Matt se ne accorge allontanandosi da noi. Forse si sentiva fuori posto?
Non voglio pressarlo più di tanto.
Milly torna a giocare.
<Io vado a darmi una rinfrescata.> dico per togliere l'imbarazzo.
Salgo in fretta le scale anche perché tra un po' è Mezzogiorno.
Bussano alla porta <Entra pure> è Matt.
<Non l'ha presa tanto male.>mi dice Matt.
<Per fortuna non mi ha mai fatto i capricci è una bambina ubbidiente. Si fida di me e di quello che dico.>
Si avvicina a me allontana i miei capelli dalle spalle.
<Sei stata brava.> Ammette.
Divento rossa ringraziando con un sorriso.
Ma si fa vicino, troppo vicino appoggio una mano sul suo petto.
<Matt.> dico con un filo di voce cercando di fermare il bacio. Siamo occhi negli occhi, mi manca il fiato immersa nel suo sguardo scuro come lui, buio.
Siamo a pochi millimetri
< Baciami Isa.>
Lo guardo ancora qualche secondo e mentre mi avvicino per baciarlo lui si allontana tenendo la solita distanza, giocando a tira e molla creando un po' di suspance...
È qualcosa che desidero, non posso farne a meno.

<Forse è meglio che vada.> dice di netto mentre guardo le sue labbra soffici e lucide passa la lingua tra le labbra. E mi lascia lì da sola impalata come una stoccafisso. Non mi aspettavo questo gesto antipatico da lui non gli ho chiesto io di baciarmi. Quando la mia mente si riprende capisco quello che è successo  e la mia bellissima ansia si trasforma in rabbia.

<Mi ha presa in giro.> mi siedo per terra delusa da me stessa.
<Sono una stupida. Mi prendo e mi faccio prendere per i fondelli.>

Sento il mio cuore ferito, un'altra volta, umiliata un'altra volta... ancora non ho capito che devo dire basta e chiudere definitivamente con lui.
Non posso farmi trattare così, la storia si ripete e io non voglio soffrire ancora non me lo merito.
Vado a farmi una doccia e poi vado a mangiare aiuto Milly, parlo con tutti tranne che con lui.
Credo che gli toglierò tutta la confidenza.
Gli uomini sono in salotto e noi sparecchiamo aiutando Anna nelle faccende.
<Isa è successo qualcosa?>
<N. no!> dico semplicemente come per dire perché me lo chiedi.
<Non so... ho come l'impressione che tra te e Matt sia successo qualcosa.>
<No, no. Assolutamente nulla.> alzo le mani.
Mi guarda di traverso, cerco di essere il più naturale possibile anche se i miei sentimenti sono in contrasto in quello che dico.

Prima di andare via gioco con Milly, lascio dei soldi a Anna per provvedere  a Milly che rifiuta.
< No, lì devi prendere.>
Anna continua a rifiutare.
<Isa che succede?>
<Anna si rifiuta di prendere i soldi per Milly.>
<Non c'è ne bisogno.>
Sentendo quello che Matt dice inizio a arrabbiarmi.
<Si, invece. Se Milly deve rimanere qui ha bisogno dei soldi per mangiare e per altro.>
<Ha già tutto quello che gli serve.>
<Voglio provvedere io a lei Matt, come ho fatto fino ad ora quando tu non c'eri. Posso accettare l'ospitalità ma no altro.>
<È perché mai?>
<Ah!! con te non si sa mai potresti cambiare idea all'ultimo secondo.> dico arrabbiata riferendomi a come si è comportato con me in questi giorni.

Kelly, Max e Anna ci fissano stupiti, Milly gioca sul tappeto.

<Isa non essere infantile prendi quei soldi.>

<Ok è così che la metti... Addio.> lo guardo in faccia lanciando una sfida del tipo "ti faccio vedere io"e poi salgo le scale preparo le valige in fretta e furia.

<Cosa stai facendo?>
<Me ne vado.>
<Dove?>
<Lontano da te, sei tossico.> Continuo a fare la valigia.
<Sei arrabbiata con me per prima?>
<Non sono arrabbiata, TI ODIO CON TUTTO IL MIO CUORE MATT, MI FAI SCHIFO E QUESTO HA FATTO TRABOCCARE L'ACQUA DAL VASO.> si avvicina a me in modo pericoloso.

<  E dove vuoi andare che non sai neanche provvedere a te stessa. Lavori per me ricordi? Ti stanno cercando, ti vogliono uccidere.> Ecco che ricomincia.
<Non sono affari tuoi.>
<Milly è affare mio.>
<No, tu mi vuoi solo controllare e ora che sai che è tua figlia vuoi sminuire quello che ho fatto io in questi anni. Non te lo permetto. Posso provvedere a mia figlia non ho mai avuto bisogno di te.> lo guardo schifata.

Max e Kelly sono sulla porta si stanno assicurando che non ci uccidiamo viste le urla.

<Ok, mi arrendo. Facciamo come vuoi tu.>
Lo osservo, sembra che dice sul serio ma penso che me la farà pagare. Sono ferma nella mia posizione.

< Un'altra cosa non ti intromettere nella mia vita.>
Dico lasciando la stanza sorpassando Kelly e Max.





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