capitolo 2
Esco di casa di corsa, cerco di raggiungere il caffè dove ho l'appuntamento.
Ci vogliono dieci minuti da casa mia, sono quasi arrivata.
Rallento un po', non voglio arrivare prima di lui.
Non voglio sembrare disperata, anche se lo sono, è tanto.
Lo vedo ha la testa appoggiata sul tavolino sorride appena mi vede.
Sono estremamente imbarazzata mille pensieri mi passano per la testa agitazione, insicurezza, paura e imbarazzo.
Si alza e mi viene incontro, appoggia le sue labbra sulle mia guancia. Il mio volto prende fuoco.
<Ciao!>
<Ciao> rispondo timidamente.
<Ti ha turbato il mio saluto!?>
<Mi ha fatto piacere ma, non me lo aspettavo!>
<Veni, siediti!>Mi siedo un po' distante. Non so che fare, mi sento mortificata, sono un disastro.
<Ok! > dice con calma.
<Non sono un mostro, rilassati! Non voglio farti nulla! Voglio solo conoscerti, ok?>
<Scusa, sono una stupida ragazzina! Mi sento fuori luogo! Mi dispiace.> Abbasso lo sguardo, lo temo.
Mi alzo per fuggire da lì, lo so sono una codarda!
Mi blocca.
<Non farlo! Ti prego! Prendi qualcosa da bere.>
Prendo un lungo respiro e mi risiedo.
<Cosa vuoi da bere?>chiede con un sorriso.
<Una aranciata.>
<Sei all'ultimo anno?>chiede.
<Già, sono all'ultimo anno.> So che lo sa, cerca di fare conversazione.
<Anch'io, ora devo solo scegliere l'università. Tu dove vorresti andare?>
<Sono indecisa se restare qui vicino a Arcadia alla U.C. o N.Y.U a New York. Tu?>
<Io sono più propenso a New York. Tra la Columbia o NYU.>
<Capisco, cosa ti piacerebbe studiare?>inizio a fare domande, il tipo ci sa fare.
<Giornalismo. Il Giornalista sportivo.> conferma.
<Wow! Come inviato T.V. o in un giornale?>
<Come inviato. Ehi frena, frena le domande le faccio io.> mi dice con un sorriso.
<Scusa, non volevo rubarti la scena.> gli faccio la linguaccia.
<Mica vuoi fare pure tu la giornalista? Sei portata? E poi il tuo viso è stupendo.> Mi sciolgo! oh mio dio! Mi sciolgo.
<No, voglio fare la psicologa.>
<Impegnativo!> esclama.
"ha degli occhi magnifici!"
<Mi piace aiutare le persone.> bevo un sorso d'aranciata, il mio sguardo vaga nel locale.
<Non ci sono mai stata qui! E la prima volta. È carino!>
<Io ci vengo spesso qui, mi piace venire al lago.>
<E bellissimo!> non capisco perché Rose ha detto di venire qui? Io con loro non ci sono mai stata...
E proprio un bel ragazzo, mi ha fatto sentire a mio agio.
Continuo a parlare con lui a certo punto mi irrigidisco.
Lui se ne accorge, sembra che mi conosce da sempre.
<Qualcosa non va?>mi chiede.
<No, tutto bene.>non lo dico convinta.
<Non sembra.> ha ragione.
<C'è Matt.> ora capisco cosa ha combinato Rose me la paga un giorno di questi... me la paga...
<Ah! Capisco, vuoi andare via?>
<Si. No. Scusa ma non voglio che lui rovini tutto come sempre.> dico ad un fiato.
<Perché dovrebbe farlo. È il tuo ragazzo?>
<Non è il mio ragazzo. Siamo solo amici dalla nascita e con noi ci sono Rose e Jus. Siamo cresciuti insieme.>
< Qual'è il problema allora?>
<Che rovini questo.>faccio un segno con la mano indicando lui, il tavolo e io.
<Non voglio che tu sparisca, sono stata bene con te.>
<Non lo farò.>Le faccio un sorriso che si spegne il secondo dopo.
<Ciao!> saluta con la sua aria da straffottente.
<Ciao.> saluto, lo fa anche Carter.
<Anche tu qui?> domanda "malefico! Di un malefico... lo so che sei qua per rovinare il mio appuntamento." Penso.
<Che coincidenza! Vero?>lo dico in modo sarcastico.
<Come mai qui ?>voglio vedere cosa risponde.
<Sto aspettando April. Ceniamo qui. Piacere io sono Matthew.>
<Piacere, Carter.>
<Non vi conoscete?>chiedo a Carter.
<Solo di vista.> Risponde
<Scusatemi, ho dato per scontato che vi conoscevate già>
<Ciao, scusatemi è arrivata April vado. Ci vediamo in giro.>
<Ciao.>
<Ciao.>
Lo guardo andare via, non ha fatto scenate.
<Beh! È andata bene.>
<Si, direi di si, ti sei preoccupata per niente.> "ha ragione ma io lo conosco bene Flick."
<Andiamo a fare una passeggiata al lago?> chiedo.
Prende la mia mano, lascia i soldi sul tavolo e mi accompagna in riva al lago.
Ridiamo e scherziamo, ogni tanto mi spintona.
È davvero alto, ha un sorriso bellissimo e due occhi color cielo stupendi.
È bello fuori e dentro.
<Mi piaci.> dico di getto.
<Isa, sei davvero tu?>mi tocca il viso.
<Quella che un ora fa voleva scappare da me?> Rido.
<Che ne hai fatto della mia Isa?>mi continua a prendere in giro.
<Sono io Isa, quella inizialmente timida ma, senza peli sulla lingua.>
<Anche tu mi piaci.> Si ferma.
<Da sempre.>
<Da sempre?>le domando.
<Si, non ti sei mai accorta di me, ti ho sempre osservato da lontano in questi anni.>"addirittura!" Mi guarda con insistenza. Non mi dà fastidio, ho un senso di piacere.
<Perché non ti sei fatto avanti prima?>
<Non lo so perché, forse non era il momento.>
<E ora?> chiedo sottovoce.
Si avvicina pericolosamente a me.
Le sue labbra sono sul mio orecchio.
<Ora...ti bacio.>dice sottovoce come se fosse un segreto mio è suo.
Mi bacia la guancia con piccoli baci leggeri, le sue labbra sono morbide.
Passa dalla mia guancia alle mie labbra lasciando una scia di baci a stampo. Sono immobile. Mi godo i suoi baci in silenzio.
Si stacca da me, mi guarda tenendo il mio viso tra le sue mani.
<Sto esagerando?>
Lo guardo, le salto in braccio, mi prende al volo.
Continuo quello che lui ha smesso di fare, approfondendo il bacio, ed è delicato, dolce.
<Sei il mio primo bacio.>dico in preda la sue labbra.
Ride nella mia bocca.
<Ne sono onorato.>
Stacco la mia bocca dalla sua
<Non ti interessa vero?> dico delusa.
<No, ne sono felice!> mi dice. rido e scendo da lui.
<E meglio se vado a casa è tardi.> cerco di scappare per togliermi dall' imbarazzo.
<Ti accompagno.> cime non detto.
<No, Carter ti ringrazio vado da sola.>
<Non era una domanda Isa. Ti accompagno.>
Mi bacia a stampo rimango incantata.
Ho fatto un Po fatica a scrivere, non sapevo come impostarlo, ho avuto un blackout.
Spero vi piaccia.
Baci ALE 😘
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