capitolo 15
Mi sveglio tutta in torpidita, mi stiro mentre cammino verso il bagno mi guardo attraverso lo specchio e devo dire che faccio proprio pena.
Mi tolgo il pigiama entrando nella doccia con i pensieri che mi vorticano nella testa, ripensando a tutto quello che mi sta accadendo e come il passato influisce nel mio presente.
Oggi ho il colloquio di lavoro visto che Carter è impegnato dovrò chiamare la baby-sitter dopo i soldi ricevuti in questi giorni me lo posso anche concedere.
Mi affretto a prepararmi per andare a prendere Milly metto dei jeans neri elasticizzati e una camicetta bianca è una giacca nera con le trame bianche e stivali sportiva ed elegante al tempo stesso.
Prendo il telefono premendo il numero di Susy in rubrica.
<Ciao Susy, sono Isa tutto bene?>
<Ciao Isa, si tutto bene grazie!>
<Volevo chiederti se posso portarti Milly, ho un importante colloquio di lavoro , si tratta di qualche ora.>
<Certo, sono disponibile>
<Ok grazie! a dopo ciao.>
<A dopo Isa.>
La porto a casa di Susy visto che è vicino allo studio, diciamo che... vorrei proporle un lavoro part-time a seconda del lavoro e orari che mi propongo, dovrò organizzarmi al meglio ma a questo ci penserò dopo il colloquio.
Esco di casa a passo spedito chiamando lo studio avvisando che ritardero' di qualche minuto.
<Buongiorno studio legale P&M posso essere utile?> Wow! Che serietà.
<Buongiorno, sono Isabel Jefferson la chiamo per un imprevisto, ritarderó di qualche minuto al colloquio.>
<Non si preoccupi signorina informerò del suo ritardo.> dice la segreteria calcando la parola ritardo.
Alzo gli occhi al cielo per la sua ironia ma sono veramente nei guai.
<Grazie. A tra poco>
<Buongiorno, a presto.>
Milly esce di corsa come ogni giorno, sorrido per la sua allegria fanciullesca.
<Forza Milly dobbiamo andare da Susy>
<Ma io volevo stare con te.> si lamenta mettendo il broncio.
<Milly ho il colloquio di lavoro non vuoi che la tua mamma resti più tempo con te?>Annuisce.
<Bene, allora andiamo.>
Chiamo un taxi anche se non è lontano dalla scuola ma con Milly ci metto più tempo.
Dico l'indirizzo al tassista è partiamo.
<Piccola com'è andata a scuola?>
<oggi abbiamo colorato tanto.>
<Wow!non vedo l'ora di vedere i tuoi disegni> le dico affondando piano l'indice nel suo pancino lei emmette un risolino.
Il taxi si ferma, pago la corsa e suono a Susy.
<Ciao Milly, mi sei mancata tantissimo> l'abbraccia <Ciao Isa>.
<Ciao Susy, scusa ma devo scappare. Milly fai la brava ci vediamo dopo.>
Le do un bacio e saluto Susy camminando di corsa verso lo studio.
Arrivo davanti al palazzo dove il portiere mi saluta e mi ferma per chiedere cosa desidero.
<Ho un colloquio nello studio legale P&M il mio nome è Isabel Jefferson.>
Alza la cornetta e mi guarda con sospetto, nel frattempo mi guardo intorno devo dire che questo posto ha un portiere molto efficiente per non parlare del lusso del palazzo con rifiniture in marmo di Carrara e poltroncine di velluto rosso e un tavolino da thè.
Sembra un entrata di un hotel lussuoso.
Il portiere mette giù il telefono è mi richiama per darmi informazioni.
<Signorina l'attendono al trentacinquesimo piano.> Mi porta vicino dell'ascensore.
<prego signorina>
<grazie>
Sono agitata, non so cosa mi aspetta mordicchio le pellicine del pollice guardo l'ora " bene sono in ritardo solo di dieci minuti." Sospiro fortemente l'ansia prende per un'attimo il sopravvento.
Le porte si aprono è una sala luminosa con due scrivanie una a destra e una a sinistra sono davanti a me con due segretarie vestite con un tubino nero quasi identico mi sorridono e mi fanno cenno di accomodarmi in un divanetto.
<Buongiorno signorina benvenuta alla P&G, posso portarle qualcosa da bere?> mi chiede gentilmente.
<Se non è un disturbo vorrei del thè>
<Arriva subito, dovrà attendere un po' oggi il capo a un po' da fare.>
<Ah... ok!> rispondo.
<E un problema per lei signorina?> chiede l'altra segretaria un maniera brusca. Deve essere quella che mi ha risposto prima al telefono.
<No, devo solo avvertire la baby-sitter>
<Ha un figlio?> chiede la segreteria gentile.
<Una figlia si chiama Milly.>
<Io sono Kelly la segretaria dell'avvocato Millers, lei invece è Giuly la tua segretaria e del signor..>
Viene interrotta da un ragazzo di qualche anno più' grande di me.
<Kelly! Ho bisogno di te.> mi guarda di sfuggita e mi saluta con un cenno.
<Scusami arrivo subito, Giuly falle tu il thè.> Si alza sbuffando " che caratteraccio! "
Un attimo dopo torna Kelly e si affretta a alzare la cornetta .
< Avvocato sono Kelly, la informo che la signorina inviata dal rettore Clars e qui.>
<Si chiama Isabel Jefferson>starà rispondendo alle sue domande penso, mi chiedo come sia possibile che non sa il mio nome mi ha preso così senza guardare il mio curriculum scolastico?
<Si, ok, l'informeró del suo ritardo, si signore deve avvertire la sua babysitter, si signore.>
Ha uno sguardo stralunato dopo la chiamata sembra sconvolta.
Kelly si avvicina <L'avvocato arriverà tra poco più di mezz'ora, se vuole avvertire la sua babysitter.>
<Grazie Kelly> la segretaria sparisce dentro la porta dell'avvocato Millers mentre io nell'attesa chiamo Susy.
Un' ora dopo...
Sono ancora qui in attesa del mio nuovo capo, ho letto tutte le riviste già due volte, mi alzo per sgranchirmi le gambe Kelly è ancora rintanata nell'ufficio con il suo capo " che Ci sia del tenero tra i due?"
Kelly esce e mi trova ancora lì scuote la testa.
<Mi scuso signorina lo chiamo di nuovo.>
<se per l'avvocato e un problema vengo domani> raggiungo la scrivania di Kelly.
Ma all'improvviso le porte dell'ascensore si aprono <Scusate il ritardo.>
Mi giro lentamente e...
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