trentacinque.

"HYUNG."

"hyung."

"hyungg."

"hyungggg."

"piccolo, voglio dormire." yoongi si lamentò con voce roca. "lasciami dormire."

jimin diventò scarlatto al soprannome.

yoongi sembrava essersi riaddormento in pochi secondi, prima che jimin gli saltasse addosso.

"svegliatiii! è il nostro ultimo giorno qui, ce ne andiamo stasera."

yoongi brontolò, mettendosi seduto. "ma sta piovendo."

"possiamo fare qualcosa dentro!" jimin afferrò la sua mano e lo fece uscire dal letto. "insegnami a suonare il piano!"

"woah, woah, calmati, chim. devo ancora farmi la doccia e vestirmi." yoongi rise leggermente. "non devi farlo anche tu?"

jimin arrossì. "sì... ma dopo mangiato, voglio che tu mi mostri alcune cose!"

"solo se tu prometti che canterai per me." yoongi disse seriamente. jimin tirò fuori il suo mignolo.

"lo prometto." poi diede un bacino sulla guancia di yoongi. "grazie per la scorsa notte, comunque."

yoongi arrossì mentre jimin prendeva le sue cose e spariva nel bagno.

"quindi," jina mise del burro sul suo toast. "avete scopato la scorsa notte?"

yoongi si strozzò con la sua mela. jimin guardò il più grande con preoccupazione, prima che il biondo riuscì finalmente a ingoiare il pezzo di mela ( dopo una serie di rumorosa tosse ).

"quindi, l'avete fatto?"

"mamma!" jimin scosse la testa. "non l'abbiamo fatto. è restato con me la notte, però. è stato davvero gentile."

"oh." jina sembrò delusa, stringendo leggermente le sue labbra. "che peccato."

yoongi quasi sputò il suo caffè. invece, riuscì ad ingoiarlo, anche se ciò gli provocò ancora più imbarazzo.

"stai bene, yoongi?" chiese lei con nonchalance, come se non l'avesse quasi fatto strozzare col suo stesso cibo. lui annuì, non credendo di riuscire a parlare.

jimin, nel frattempo, era perso nei suoi stessi pensieri. quando yoongi hyung mi ha baciato ieri... è stata una bella sensazione. era così gentile, le sue labbra... voglio baciarlo ancora.

aspetta, cosa?

"jimin, stai bene?" jina chiese a suo figlio, preoccupata. jimin annuì, mordicchiando i suoi cereali.

"sto bene, mamma."

"hyung! mostrami una delle tue canzoni!" jimin disse con eccitazione, battendo le mani. yoongi ridacchiò, aprendo il grande piano nel suo salotto e spostandosi per far sedere anche jimin sullo sgabello.

yoongi suonò un accordo c per provare il suono del piano. era lumioso e allegro; anche essendo un po' polveroso, era ancora in sintonia.

"suonami qualcosa, hyung."

"non ho ancora composto una melodia per questa. ma ho gli accordi, e ho scritto il testo. aspetta, torno subito."

yoongi sparì sulle scale per andare a prendere il suo notebook, e jimin fu lasciato solo. mi sta mostrando le sue canzoni... lo fa con tutti?

yoongi presto entrò di nuovo nel salotto, con un semplice notebook marrone in mano. "eccolo, jiminnie."

aprì il notebook e si sedette accanto al più piccolo. "eccolo."

ancora una volta, come la scorsa notte, ci volle un po' per jimin di capire il titolo in inglese, prima che yoongi, ridacchiando, lo leggesse per lui.

"let me know." disse. "è il titolo della canzone. ho gli accordi, ma ho ancora bisogno della melodia."

"non sei un rapper?"

"devo anche scrivere canzoni per i cantanti, jiminnie. e io non so cantare, il che è il problema. sembro una balena morente."

"sono sicuro che non sia così, hyung." jimin offrì un caldo sorriso.

per dimostrazione, yoongi si schiarì la gola e provò a cantare. "i need you girl, why-"

"okay, okay, ho capito." jimin fermò il più grande prima che potesse continuare (e per graziare le sue orecchie). "quindi come fa?"

"ecco gli accordi." yoongi li indicò. "e gli accordi vanno così."

suonò un accordo g, che durò per quattro punti, poi un accordo a (che fu suonato per lo stesso lasso di tempo) poi finalmente un accordo b minor, suonandolo per otto punti.

"ooh! che ne pensi di questo?" jimin si schiarì la cola per cantare. "girl let me know,
girl let me know,
although i already know everything is over
although you're over me,
girl let me know,
girl let me know,
girl let me know, tell me something."

yoongi era ipnotizzato dalla voce angelica del più piccolo. dopo essere uscito dalla sua trance, ripeté la melodia nella sua testa. una melodia semplice, ma forse è proprio ciò di cui ho bisogno. si schiarì la gola, poggiando di nuovo le dita sul piano. "canta di nuovo. ti seguo. pronto?" jimin annuì. "uno, due, tre, quattro-"

"girl let me know,
girl let me know,
although i already know everything is over,
although you're over me,
girl let me know,
girl let me know,
girl let me know, tell me something,

i just wanna know, know, know,
i just wanna know, know, know,
my lingering feelings are trying to withstand the end,
so please tell me something,
girl let me know."

le dita di yoongi si tolsero dal piano. "hai davvero una bella voce, chim."

il più piccolo arrossì, il calore si fece spazio sulle sue guance. "oh, sta' zitto."

"no." yoongi guardò in basso, prima di posare lo sguardo sul più piccolo. "mi piace davvero la tua voce, chim."

jimin sorrise, i suoi occhi sparirono, prima di farli incontrare con quelli del più grande. il tempo rallentò, ed entrambi si sporsero in avanti.

jimin chiuse gli occhi mentre yoongi posava le mani sulle sue spalle. i loro respiri si mischiarono per la vicinanza..

le loro labbra si toccarono.

"hyung?"


☁☁☁
se qualcuno, che non fosse jimin, mi svegliasse in quel modo, lo ucciderei.
+ non ho corretto.

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