Robert Pattinson [Attore]
Immagina per Sogia2809
Spero ti piaccia 💚
Sono in un bar di Londra, uno di quelli piccoli e accoglienti con luci soffuse e musica jazz in sottofondo.
Il caffè è decente, il che è raro in questa città, e mi sto godendo un momento di pace, quando sento la porta aprirsi e una leggera corrente d’aria mi fa rabbrividire.
Alzo lo sguardo e, incredibile ma vero, chi vedo entrare se non Robert Pattinson in persona.
Sì, proprio lui, con quei capelli arruffati che sembrano sempre appena usciti da una tempesta e quegli occhi che sanno trasmettere malinconia anche quando non sta facendo nulla di particolare.
Si guarda intorno, come se cercasse un posto dove sedersi.
Per qualche strana congiunzione astrale, i nostri sguardi si incrociano e, non so come, ma gli faccio un cenno, invitandolo a unirsi a me.
-Ehi- dice, con quella voce che è un po' troppo bassa per il mio povero cuore -Posso sedermi qui?-
-Certo- rispondo, cercando di non sembrare troppo entusiasta -Sono t/n-
-Piacere, Robert- risponde, come se non lo sapessi già.
Ma è carino da parte sua presentarsi comunque.
Si siede e ordina un espresso.
Io lo guardo di sottecchi, cercando di non sembrare troppo invadente, ma seriamente, come posso evitare di fissare uno come lui?
-Allora- dice dopo un sorso di caffè -cosa fai di bello nella vita?-
Oh, niente di speciale, penso, solo cerco di non svenire mentre parlo con te.
-Ho una piccola libreria- rispondo -E tu?-
Che domanda idiota.
Un sorriso gli increspa le labbra -Ah, niente di che. Recito in qualche film ogni tanto-
Scoppiamo a ridere entrambi, e per un momento tutto sembra surreale.
Passiamo le ore a chiacchierare, scoprendo che abbiamo molto più in comune di quanto avrei mai immaginato.
Parliamo di musica, di libri, delle piccole gioie della vita.
Mi racconta delle sue esperienze sui set, e io gli racconto dei miei piccoli traguardi quotidiani.
C’è qualcosa di magico nell’aria, qualcosa che non riesco a spiegare ma che mi fa sentire incredibilmente viva.
I suoi occhi brillano di un calore che non avevo mai notato nei suoi film, e la sua risata è contagiosa, tanto che dimentico completamente chi sia veramente.
-A che pensi?- chiede a un certo punto, con quella curiosità sincera che mi disarma.
-A quanto sia strano tutto questo- ammetto -Mai avrei pensato di incontrarti in un bar e passare il pomeriggio insieme-
-Neanche io- confessa -Ma sono contento che sia successo-
Ci guardiamo negli occhi, e in quel momento mi sembra che tutto il mondo si fermi.
È una di quelle situazioni da film, dove sai che qualcosa di speciale sta accadendo, ma non sai ancora bene cosa.
Prima di andarcene, mi prende la mano e la stringe leggermente -Ti va di rivederci?- chiede, con quella voce che ora è quasi un sussurro.
Non posso fare a meno di sorridere -Mi piacerebbe molto-
---
Sono passati solo pochi giorni dal nostro incontro al bar, e già mi sembra di vivere in un sogno.
Cammino lungo il Tamigi, godendomi la brezza leggera e il cielo grigio tipico di Londra, quando il mio telefono vibra.
"Ti va di vederci? Sono nei paraggi"
Oh, chi sarà mai? Il mio panettiere? Il postino?
No, è solo Robert Pattinson, che mi manda messaggi come se fossimo amici di lunga data.
Rispondo subito con un sì, cercando di mantenere una parvenza di calma.
Missione impossibile.
Non passa molto tempo che lo vedo arrivare.
È avvolto in un cappotto scuro e indossa un berretto di lana che gli nasconde parte dei capelli spettinati, ma non c’è modo di confonderlo con qualcun altro.
Robert Pattinson, il vampiro che non brilla solo al sole ma anche al tramonto.
-Ciao, t/n- dice avvicinandosi con quel sorriso disarmante -Come stai?-
-Bene, grazie. E tu?- rispondo, cercando di non svenire.
-Bene anche io. È bello vederti- dice, come se fosse una cosa normale uscire con una star di Hollywood.
Passeggiamo lungo il fiume, chiacchierando e ridendo come vecchi amici.
Parliamo di tutto e di niente, trovando conforto nella reciproca compagnia.
Dopo un po', ci fermiamo su un ponte, guardando l'acqua scorrere lenta sotto di noi.
-È un bel posto- dice Robert, appoggiandosi al parapetto e guardandomi -Mi piace la tranquillità che trasmette-
-Anche a me- rispondo, anche se in realtà non riesco a staccare gli occhi dal suo volto illuminato dalla luce del tramonto.
Non so se sia l’aria frizzante della sera o la sua vicinanza, ma sento un calore avvolgente che mi fa tremare leggermente.
-T/n- sussurra, le sue dita sfiorando il mio viso con una delicatezza che mi fa venire i brividi -Posso baciarti?-
Annuisco leggermente, incapace di trovare le parole.
Ecco, il momento che tutte sognano, e io posso solo annuire come un pesce fuor d’acqua.
Lui si avvicina ancora di più, i nostri respiri si mescolano, i suoi occhi nei miei.
Poi, con una delicatezza infinita, le sue labbra si posano sulle mie.
Il primo contatto è quasi etereo, come una carezza di seta che mi sfiora le labbra.
È un bacio lento, dolce, carico di emozione.
Le sue labbra sono morbide, il contatto elettrico.
Sento una corrente calda attraversarmi, partendo dalle sue labbra e diffondendosi in tutto il mio corpo.
Mi stringo a lui, cercando di imprimere nella memoria ogni secondo.
Il bacio si intensifica, diventando più profondo, più urgente.
Le sue labbra si muovono contro le mie con una passione crescente, e io rispondo con lo stesso fervore, assaporando ogni istante.
Ogni movimento, ogni tocco sembra pensato per farmi sentire speciale, desiderata.
Le sue mani salgono lungo la mia schiena, fino a raggiungere la nuca, dove le sue dita si intrecciano nei miei capelli.
La sensazione delle sue dita tra i capelli è incredibilmente intima, e un brivido mi attraversa.
Mi stringe a sé con più forza, come se volesse fondersi con me, e io mi lascio andare completamente, perdendomi in lui.
Quando finalmente ci stacchiamo, entrambi senza fiato, mi guarda con un sorriso che parla di mille promesse -Scusa- sussurra, la sua fronte appoggiata alla mia.
-Sono felice che ci siamo incontrati- riesco a dire, ancora persa nelle sensazioni che mi ha lasciato.
-Anch’io- risponde, stringendomi ancora più forte.
E mentre ci abbracciamo sotto il cielo di Londra, so che ha ragione.
Questo è solo l’inizio di qualcosa di straordinario.
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